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mercoledì 24 gennaio 2024

Don Michele Sibau sarà parroco a Castions di Strada e Morsano di Strada

 


Con i suoi trent’anni sarà il più giovane parroco dell’Arcidiocesi: don Michele Sibau guiderà le Parrocchie di Castions di Strada e Morsano di Strada. L’annuncio è stato dato dall’arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nel corso della visita pastorale alla Collaborazione pastorale di Talmassons, di cui fanno parte le due comunità.

Nato a Cividale del Friuli nel 1993, don Sibau è originario di Ipplis di Premariacco. Ordinato sacerdote nel 2018, dopo alcuni mesi di servizio nella Parrocchia di Codroipo – nella quale ha svolto il tirocinio pastorale negli ultimi anni del seminario –, don Sibau ha prestato servizio come vicario parrocchiale di Gemona, Campolessi, Ospedaletto e Montenars. Nelle prossime settimane egli lascerà le quattro comunità della Pedemontana per prendere possesso delle Parrocchie di Castions e Morsano: i dettagli dell’ingresso di don Michele Sibau saranno resi noti prossimamente.

Situate nella Collaborazione pastorale di Talmassons, nella Forania del Friuli centrale, le due Parrocchie di Castions di Strada e Morsano di Strada fanno parte del medesimo comune e contano, complessivamente, circa 3.600 abitanti. Fino all’arrivo del nuovo parroco esse continueranno a essere amministrate dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Guido Genero; contestualmente concluderà il suo servizio pastorale il vicario parrocchiale don Adolphus Ikechukwu Egwim.

martedì 9 gennaio 2024

Settimana per l’Unità dei Cristiani 2024: iniziative diocesane il 14 e il 21 gennaio

 

Settimana per l’Unità dei Cristiani 2024: iniziative diocesane il 14 e il 21 gennaio

«Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso». È tratto dal decimo capitolo del Vangelo di Luca il titolo della 58a Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, che le chiese cristiane celebrano, come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio. L’immagine scelta dalla Conferenza Episcopale Italiana per accompagnare la settimana, peraltro, è tratta dalla Bibbia a cielo aperto di Cercivento. Primo appuntamento domenica 14 gennaio a Codroipo.

Come ogni mese di gennaio, anche nel 2024 le Chiese cristiane dedicano una settimana alla preghiera e alla riflessione su ciò che accomuna le rispettive confessioni. È la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che ogni anno si svolge in tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio. Le iniziative della Chiesa udinese avranno luogo domenica 14 e domenica 21 gennaio.

I materiali per la preghiera nelle Parrocchie sono disponibili sul sito web del Servizio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

 

Gli appuntamenti nell’Arcidiocesi di Udine

Nella Chiesa udinese la “Settimana” 2024 proporrà due appuntamenti di preghiera aperti a tutte le confessioni cristiane, proposti dal citato Servizio diocesano per l’ecumenismo.

Si inizia domenica 14 gennaio, quando alle 16 il duomo di Codroipo ospiterà i solenni Vespri ecumenici (nella foto, i celebranti dei Vespri ecumenici 2023). La cittadina del medio Friuli, infatti, ospita una presenza significativa di cristiani di diverse confessioni. Alla celebrazione, che sarà presieduta da mons. Ivan Bettuzzi, saranno anche p. Volodymyr Melnychuk della Chiesa ortodossa del patriarcato ecumenico di Costantinopoli e Jens Hansens, pastore della chiesa evangelica metodista di Udine. Sarà presente anche il diacono Marco Soranzo, responsabile del Servizio diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e le sette.

Domenica 21 gennaio, nel cuore della Settimana di preghiera, alle 17 la chiesa udinese della B.V. del Carmine accoglierà fedeli di tutte le confessioni cristiane per una solenne liturgia della Parola, che sarà presieduta dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato alla presenza dei pastori e dei padri delle varie chiese cristiane.

 

Le origini della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

L’immagine che accompagna l’edizione 2024 della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. L’icona è tratta dalla Bibbia a cielo aperto di Cercivento.

L’iniziativa è nata in ambito protestante nel 1908. Il primo Ottavario di preghiera, in forma simile all’attuale, nacque su iniziativa di due ministri in relazione epistolare tra loro: l’inglese Spencer Jones, anglicano, e l’americano Paul James Francis Wattson, episcopaliano (anglicano americano). Nell’anno 1907, il rev. Jones suggerì l’istituzione, per il 29 giugno di ogni anno, di una giornata di preghiera per il ritorno degli anglicani, e di tutti gli altri cristiani, all’unità con la Sede Romana. L’anno seguente Wattson ampliò l’idea, proponendola in forma di un’ottava allo scopo di domandare a Dio «il ritorno di tutte le altre pecore all’ovile di Pietro, l’unico pastore». È precisamente a questo anno (1908) che viene fatta risalire convenzionalmente la nascita ufficiale dell’attuale settimana.

Dal 1968 il tema e i testi per la preghiera sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.

 

Le confessioni cristiane nell’Arcidiocesi di Udine

Oltre alla maggiore e tradizionale presenza cattolica romana, nel territorio dell’Arcidiocesi di Udine vivono fedeli di altre confessioni cristiane, spesso immigrati da altre aree d’Europa e del mondo. Nella sfera delle chiese riformate, di matrice cosiddetta “protestante”, in Friuli trovano spazio la Chiesa evangelica-metodista (le cui nazionalità prevalenti sono italiana e ghanese) e la Chiesa avventista del 7° giorno, di provenienza prevalentemente ucraina o rumena.

In Friuli sono presenti anche alcuni gruppi di cristiani ortodossi: il principale, in termini numerici, è costituito dai fedeli della Chiesa ortodossa rumena. Molto significativa anche la presenza della comunità russa e ucraina e della Chiesa serbo-ortodossa. Tutti questi gruppi, afferenti al grande mondo delle Chiese ortodosse, si riuniscono in vari luoghi di culto in città a Udine.

Non dimentichiamo che, accanto ai cattolici di rito romano, in città sono presenti anche due comunità cattoliche di rito orientale.

domenica 10 dicembre 2023

 

DON CARLOS BOTERO NUOVO PARROCO DI TORVISCOSA, CAMPOLONGHETTO, CASTIONS DELLE MURA E MALISANA

Nuovo parroco per le quattro comunità della Collaborazione pastorale di Torviscosa: don Carlos Alberto Botero Arias raccoglie il testimone da don Gianni Molinari, dimesso per motivi di salute. L’ingresso sarà a febbraio 2024.

Nato 36 anni fa a Florencia, in Colombia, don Carlos Alberto Botero Arias è stato ordinato sacerdote per l’Arcidiocesi di Udine nel 2016; dopo cinque anni lascia l’incarico di vicario parrocchiale nella Parrocchia di Codroipo. In precedenza, fino al 2018, egli aveva svolto servizio nella Parrocchia di Lignano. Da sempre vicino alla pastorale dei ragazzi, nell’ottobre 2023 è stato nominato vice-direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, ruolo che continuerà a svolgere anche dopo l’ingresso nelle comunità della Bassa friulana.

Don Carlos Botero entrerà ufficialmente nelle quattro Parrocchie domenica 11 febbraio 2024, lo stesso giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Lourdes. Egli raccoglie il testimone da don Gianni Molinari, dimessosi dalla guida delle quattro Parrocchie per motivi di salute: don Molinari si ritirerà in quiescenza a Cividale.

Dal momento del suo ingresso, don Carlos Botero sarà anche parroco coordinatore della Collaborazione pastorale di Torviscosa, coincidente con le quattro Parrocchie di cui sarà parroco.

In attesa dell’ingresso del nuovo parroco, le quattro Parrocchie saranno amministrate da mons. Igino Schiff; fino a febbraio esse potranno contare sul servizio di don Tacio Alexandre Puntel e del

sabato 20 maggio 2023

Domenica 21 maggio 2023 l’arcivescovo ordina un nuovo sacerdote

 

Diocesi: Udine, domenica 21 maggio l’arcivescovo ordina un nuovo sacerdote

venerdì 25 novembre 2022

Morto a 67 anni Piero De Martin

Morto a 67 anni Piero De Martin, addio all’artista friulano orafo scultore

https://www.nordest24.it/morto-a-67-anni-piero-de-martin-addio-allartista-friulano-orafo-scultore/

L'uomo era conosciuto a livello internazionale

Lutto per la scomparsa dell’orafo scultore Piero De Martin. Il 67enne si è spento all’ospedale di Latisana. Aveva lottato contro una malattia che gli era stata diagnosticata circa un mese fa.

Nato a Castions di Strada (Udine), operava a Codroipo (UD). Era stato docente di arte orafa presso il Liceo Artistico “Giovanni Sello” di Udine, nella sezione design del gioiello. Piero De Martin era conosciuto per l’estrosità delle sue creazioni caratterizzate da forme che rappresentavano spazialità, armonia e ricerca. 

Nel 1986, in occasione del decennale del terremoto in Friuli, aveva realizzato la scultura in oro per l’Onorevole Giuseppe Zamberletti e nel 1991 la medaglia per la cittadinanza onoraria conferita dall’Amministrazione Comunale di Codroipo al Cardinale Glemp.

Per 5 anni consecutivi, dal 1999 al 2004, vince il premio “Vota il gioiello più bello” indetto dall’Amministrazione Fieristica di Udine; nel 2005 è premiato dalla Camera di Commercio di Udine con Medaglia d’oro per le Attività artistiche. Dal 2000 al 2002, nell’ambito di Vicenza Oro, insieme a Dino Del Zotto, è tra i finalisti del concorso internazionale “Word Council” design del gioiello.

Progetto Autismo Fvg in una nota:

Stanotte ci ha lasciato Piero De Martin, artista orafo di fama internazionale, socio del Rotary Club Lignano Sabbiadoro Tagliamento e grande amico e sostenitore della nostra Fondazione. Il suo ricordo nelle parole della presidente Elena Bulfone:

“Il caro amico Piero ci ha lasciati, è difficile per me dire a parole chi era Piero. Tantissime erano le persone fragili che aiutava di cuore, in silenzio tessendo relazioni e occasioni di raccolte fondi e di serate all’insegna della serenità. Riusciva sempre a farci sentire sullo stesso piano spazio temporale, per Piero l’azione d’aiuto era nella naturalità delle cose, non scendeva dall’alto. Con lui non ti sentivi un fenomeno da baraccone, lui ti ascoltava e agiva senza soluzione di continuità. Non avevi nemmeno il tempo di dirgli grazie che già ti si avvicinava con un’altra proposta per aiutarti. Era una bella persona, pulita, sincera, serena. Una di quelle persone che mancano ancor prima di lasciarci, una di quelle persone che non hanno bisogno di foto per essere ricordate sempre. Grazie Piero buon viaggio”

Nel 2008 realizza un percorso architettonico legato alla storia di Palmanova con una mostra personale di opere materiche e gioielli ispirati alla particolare architettura della città fortezza veneziana.

Nel 2013 disegna il logo per i 110 anni dei Bagni di Lignano Sabbiadoro; inoltre progetta e realizza la scultura per il Premio Hemingway di Lignano Sabbiadoro (UD).

Nel 2014 realizza una mostra personale presso la polveriera napoleonica di Palmanova presentando un percorso inedito di gioielli e opere scultoree, dedicato interamente alla città fortezza.

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private tra cui Monaco (Germania), Miami e New York (Stati Uniti), Museo di Efeso (Turchia).

Partecipa attivamente a manifestazioni culturali e artistiche in Italia e all’estero; tra queste si ricordano:

Vicenza – mostra internazionale Vicenza Oro 1983,

Bruxelles – Banca Monte dei Paschi 1989; Venezia galleria la Fenice

Turchia – Efeso Museo 1996; Istambul – arte contemporanea

Treviso – Casa dei Carraresi 2000Dubai – Italian Lifestyle 2004

Parigi – Maison D’Italy 2005

Miami – Consolato Italiano2007

Vienna – Istituto Italiano di Cultura 2008

Helsinki – Istituto Italiano di Cultura 2009

Sydney – Lido Gallery 2010

S.Pietroburgo – Teatro Kammennostrosky dove realizza anche una scenografia pittorica 2011

Lignano Sabbiadoro – Terrazza a Mare 2012

Stoccarda – Lunga Notte dei Musei – Municipio 2013

Parigi – Palazzo Reale “Museo del Louvre” 2013

Dubai – membro della giuria internazionale del concorso artistico presso “Secolo art gallery” 2014

eADV

mercoledì 28 settembre 2022

Nuovi Vicari Parrocchiali: don Alberto a Palmanova

L’ARCIVESCOVO NOMINA NUOVI VICARI PARROCCHIALI A CODROIPO, PALMANOVA, TARVISIO, SAN DANIELE E SAN GIORGIO DI NOGARO

Diverse Collaborazioni pastorali - e in esse numerose comunità cristiane - potranno contare sul supporto di alcuni giovani sacerdoti, le cui nomine sono state annunciate nel fine settimana del 24-25 settembre. A Codroipo arriva don Gabriele Pighin, mentre don Alberto Paschini andrà a Palmanova. Don Matteo Lanaro farà servizio a Tarvisio, don Alberto Santi a San Giorgio di Nogaro. Resta a San Daniele don Davide Larcher. Le nomine saranno effettive dalla seconda metà di ottobre.

Hanno tra i ventiquattro e i trentacinque anni i giovani sacerdoti che l’Arcivescovo ha assegnato a nuovi incarichi pastorali in diverse Collaborazioni pastorali dell’Arcidiocesi di Udine. Quasi tutti i nuovi vicari parrocchiali sono stati ordinati sacerdoti lo scorso giugno e tutti loro sono sacerdoti diocesani. In queste settimane, i giovani sacerdoti si sono congedati dalle comunità che hanno accolto i primi mesi del loro ministero presbiterale; il loro servizio è ora dedicato a territori caratterizzati dalla presenza di numerose comunità, in supporto ai parroci delle stesse.

Di seguito riassumiamo le nuove nomine di vicari parrocchiali.

A Codroipo arriva don Gabriele Pighin

Nato nel 1996, don Gabriele Pighin è originario di Rivignano. Ordinato sacerdote lo scorso 26 giugno, dopo aver svolto servizio da seminarista nelle Parrocchie di Rivignano e Cividale, ha donato le primizie del suo ministero presbiterale nella Parrocchia di Reana del Rojale, operando anche nelle diverse comunità della Collaborazione pastorale del Rojale.

Don Gabriele ha già iniziato il suo servizio pastorale a Codroipo, in affiancamento al parroco, mons. Ivan Bettuzzi, e al vicario già presente in loco, don Carlos Botero Arias.

 

Palmanova accoglie don Alberto Paschini

Originario di Illegio, don Alberto Paschini compirà trent’anni a novembre. Ha prestato servizio pastorale a Illegio, Tolmezzo e Tarcento prima di essere ordinato sacerdote nel giugno 2018. Da allora ha svolto il suo servizio nella Collaborazione pastorale di San Giorgio di Nogaro, curando in particolare la Parrocchia di Porpetto e le vicine comunità di Castello e Corgnolo.

A Palmanova opererà accanto al parroco e vicario foraneo, mons. Angelo Del Zotto, nella cura pastorale della città stellata e delle Parrocchie di cui mons. Del Zotto è parroco: Bagnaria Arsa e Sevegliano, Ialmicco, Trivignano e Clauiano. La CP palmarina comprende anche le comunità non parrocchiali di Sottoselva, Melarolo, Merlana e Privano.

Don Paschini inizierà il suo servizio a Palmanova a metà ottobre.

 

Il tarvisiano abbraccia don Matteo Lanaro

Classe 1987, don Matteo Lanaro è originario della Parrocchia di Povoletto. Sacerdote da giugno scorso, dopo aver prestato servizio nelle comunità di San Giorgio di Nogaro e nella Collaborazione pastorale di Colloredo di Monte Albano, da pochi mesi presta servizio nella Parrocchia di Santa Maria Assunta di Fagagna, operando anche nelle vicine comunità di Villalta e Ciconicco.

Don Lanaro lascia le comunità collinari per supportare il parroco don Alan Gueijman Iacoponi nella vasta Collaborazione pastorale di Tarvisio, comprendente anche le Parrocchie di Malborghetto-Valbruna/Malborgeth-Wolfsbach/Naborjet-Ovčja vas, Ugovizza/Ukve, Camporosso/Saifnitz/Žabnice, Cave del Predil/Raibl/Rabelj, Fusine in Valromana/Weißenfels/Bela Peč, comprendenti numerose comunità non parrocchiali. Sarà accolto nelle nuove Parrocchie domenica 2 ottobre nella Messa delle 10 a Tarvisio.

 

Don Alberto Santi a San Giorgio di Nogaro

Con i suoi ventiquattro anni, don Alberto Santi è il più giovane presbitero del clero udinese. Originario di Ursinins Piccolo, nella parrocchia di Buja, fino a ora prestava servizio nelle comunità della Collaborazione pastorale di Variano.

A San Giorgio di Nogaro si affiancherà al parroco e vicario foraneo mons. Igino Schiff, al vicario parrocchiale già presente, don Alex De Nardo e al collaboratore pastorale don Jude Chimee Obianigwe. Ai quattro sacerdoti spetta la cura pastorale delle Parrocchie di San Giorgio, Porto Nogaro, Villanova, Zellina, Marano Lagunare, Porpetto, Castello e Corgnolo.

Don Santi inizierà il suo servizio a San Giorgio di Nogaro nella seconda metà del mese di ottobre.

 

Resta a San Daniele don Davide Larcher

Continuerà il suo servizio a San Daniele il sacerdote venticinquenne, carnico di Imponzo, don Davide Larcher. Nella Collaborazione pastorale sandanielese don Larcher già opera accanto al parroco don Sergio De Cecco per la cura delle Parrocchie di San Daniele, San Giacomo e San Pietro in Ragogna, Muris e – più di recente – delle Parrocchie di Forgaria, Cornino e Flagogna, a cui si aggiungono le comunità non parrocchiali di San Rocco e Monteprat. Nella CP sono presenti anche don Agostino Pitto, vicario parrocchiale e don Stephen Phen.

mercoledì 10 febbraio 2021

Don Oreste rosso, Bibliografia da http://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/rosso-oreste/

 Nato a Martignacco (Udine) il 14 aprile 1911, dopo l’ordinazione sacerdotale, il 21 luglio 1935, fu cappellano a Moruzzo (1935-1936), cooperatore a Palmanova (1936-1937), a San Giorgio di Nogaro (1937-1949) e a Codroipo (1949-1952), cappellano a Camino di Buttrio (1952-1958), parroco di Colugna (1958-1964), cappellano delle carceri di Udine (1964-1974), parroco di Caporiacco (1977-1983) ed infine di Rivolto (con servizio a Passariano) fin quasi alla morte, sopraggiunta in ospedale a Udine il 9 febbraio 2001, ovunque lasciando ampia traccia del suo cammino spirituale e musicale. Aveva iniziato la sua formazione musicale negli anni del seminario con don M. Roussel, diplomato alla Scuola superiore di musica sacra di Roma, studiando poi composizione con A. Illersberg a Trieste e canto pre-polifonico con padre Pellegrino Ernetti a Venezia, ma soprattutto approfondendo autonomamente la conoscenza degli autori antichi e moderni. Fu un grande animatore e divulgatore della musica, convinto delle possibilità di formazione culturale e spirituale in essa insite; per questo anche la sua opera di compositore fu incessante, variegata e intimamente legata alla sua terra e alla sua gente, tanto da meritarsi l’appellativo di «cantore dell’anima friulana». Ci ha lasciato più di trecento tra composizioni sacre e profane ed elaborazioni di motivi popolari, ispirate ai più diversi momenti spirituali, storici, esistenziali che si è trovato ad attraversare e scritte in uno stile personale, poco accademico, che comunque sapeva attingere alla tradizione musicale colta e popolare non solo friulana. Si tratta per lo più di composizioni corali perché R. fu sempre vicino ai cori e lui stesso ne diresse alcuni, incidendo con loro pure diversi dischi: la Côral di Feàgne, il Coro della SAF (Società alpina friulana), gli Amici del Malignani, la Cappella musicale del duomo di Cividale. Al centro della sua ispirazione è stata prima di tutto la musica sacra, che egli servì anche assecondando, con le sue proposte, il rinnovamento della liturgia voluto dal Concilio Vaticano II: una trentina sono le messe composte (su testo latino, italiano, ma anche friulano) a partire da quella In onore dell’Addolorata (San Giorgio di Nogaro, 1938) per finire con l’incompiuta Messe par furlan del 1982, decine i mottetti, inni, canti mariani, natalizi e sacramentali, due gli oratori… Tra le messe friulane merita menzione la Messe celtiche, costruita su motivi raccolti dalla voce del popolo e armonizzata a quattro voci dispari con accompagnamento d’organo; tra i canti mariani il più noto fu invece Suspir da l’anime, scritto nel 1940 su testo di A. Chiaruttini. Nel campo della musica profana rivestono un carattere particolare, per la perfetta simbiosi tra espressione poetica e musicale, le composizioni ispirate ad alcune liriche della poetessa friulana Novella Cantarutti (Sul fen da la tô cunaSvuaiGent da la GravaGlonsMadona da li’ creti’Peravali’Sâtu li’ Pieri’), insieme a molte altre che hanno goduto di grande fortuna: Aquilèe (E. Fruch), considerato quasi un inno regionale, Masse bêz (G. Michelutti), Cjampane bessole (G. Michelutti), Signôr dut rot (A. Picotti), ecc. Notevoli anche le sue numerose armonizzazioni di temi popolari friulani, resiani, istriani e sloveni, tra cui In chê dì da lis mês gnosisI siet pasDa pe da clevoSul puint di BraulinsSe savessis fantazzinisDa lipa ma! Kë bej nä jë? [Dov’è la mia bella?], Ta Ösöjska [La canzone di Oseacco], Vado in piazaJubka mopja, ecc.; ha scritto inoltre una trentina di brani per i bambini, da lui proposti al concorso “La cetra dei piccoli” di Cividale e ai festival “Il Grillo d’oro” di San Giovanni al Natisone e “La Sagre dai grîs” di Feletto Umberto. R. non disdegnò neppure la partecipazione al Festival della canzone friulana di Pradamano, ove più volte ottenne premi e segnalazioni. Si dedicò infine, sia pur con minore frequenza, alla ricerca musicologica curando l’edizione della commedia musicale di Rudolf Kubik Va, vilote puartade dal vint, di alcune opere di Iacopo Tomadini (66 Fioretti, quattro mottetti e due canzonette), autore che studiò con grande ammirazione animato probabilmente da una riconosciuta affinità spirituale, e della Messa di S. Faustino di Giovanni Battista Candotti. Della sua vasta produzione, solamente quarantacinque brani sono stati editi in un ponderoso volume antologico intitolato Svuai (1990), ai quali ne vanno aggiunti pochi altri stampati autonomamente. R. ha ricevuto il premio Nadâl furlan 1987.


lunedì 15 aprile 2019

Termina l'Ottavario della Madonna Addolorata, inizia la Settimana Santa 2019

I fedeli attendono pazientemente(specie i bambini) l'arrivo di don Alberto in Chiesa della Madonna per la processione della mattina




Parte la processione della Madonna Addolorata dopo i vespri presieduti da Mons. Ivan Bettuzzi  parroco della CP di Codroipo














Gli Exvoto si possono vedere in sacrestia ...in ordine






Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...