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lunedì 8 febbraio 2021

Vatican News 12 febbraio 2021 90 anni di Radio Vaticana

 

Foglietto e annullo postale speciale die emissionis 90 anniversario della fondazione di Radio Vaticana e 160 anniversario della fondazione de L'Osservatore Romano
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Un doppio anniversario fissato in un foglietto filatelico: si festeggiano i 90 anni dalla fondazione della Radio vaticana e i 160 dalla nascita de L'Osservatore ... 

Il Museo Storico della Radio Vaticana nella Palazzina Marconi
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All'inizio della settimana che ci conduce al 90° anniversario della nascita della Radio Vaticana il 12 febbraio del 1931 vi raccontiamo gli strumenti tecnici ... 

domenica 21 gennaio 2018

Newsletter Radiovaticana 20 gennaio 2018

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Le notizie del giorno
20/01/2018
 
A Puerto Maldonado, il festoso incontro di Francesco con i popoli amazzonici
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A Puerto Maldonado i popoli nativi dell'Amazzonia peruviana ringraziano il Papa e gli chiedono aiuto: sono a rischio sopravvivenza. Due vescovi della regione denunciano le ingiustizie subite dagli indigeni
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Nell’Amazzonia peruviana Francesco parla dello sfruttamento delle persone e della terra, denunciando il consumismo alienante di fronte alla sofferenza di tanti 
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Dopo il forte incontro con i popoli dell’Amazzonia e con la popolazione a Puerto Maldonado, Francesco va alla “Casa del Piccolo Principe” dove sono ospitati 35 bambini orfani, abbandonati o vittime di violenza. A loro rivolge parole di incoraggiamento e chiede ai giovani dei popoli ...
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Il Papa chiude a Lima la sua seconda giornata in Perù, parlando alle autorità e alla società civile a cui chiede un impegno unitario a fare del Paese uno spazio ... 
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Dalla visita alla Cappella militare della base aerea della capitale, all'incontro con le autorità e il Presidente Kuczynski, quindi il saluto dalla Nunziatura
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La nuova giornata di Francesco iniziata con un volo di poco più di due ore da Lima a Trujillo. Primo appuntamento la celebrazione della Santa Messa 
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La "città dell'eterna primavera", capitale del dipartimento peruviano de La Libertad, si prepara per l'arrivo del Pontefice
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L’attesa della visita del Papa a Trujillo nelle parole di Catherine Crusado, nativa della “città dell’eterna primavera”. Da sei anni vive in Italia, ma per ... 
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Uno dei momenti più toccanti del viaggio si vivrà domenica con la preghiera del Papa, nella Cattedrale di Lima, davanti alle reliquie dei Santi peruviani
PRIMO PIANO

venerdì 21 ottobre 2016

Singh ha promesso che non ci saranno più violenze contro le minoranze

India: ministro nazionalista indù rende omaggio a Madre Teresa

Un pellegrino indiano il giorno della canonizzazione - ANSA
Un pellegrino indiano il giorno della canonizzazione - ANSA
Il ministro degli Interni indiano ha reso omaggio a Madre Teresa, canonizzata lo scorso 4 settembre a San Pietro da papa Francesco. Ieri Rajnath Singh, uno dei massimi esponenti del partito nazionalista indù Bjp (Bharatiya Janata Party), ha partecipato in qualità di ospite d’onore alla manifestazione organizzata a Delhi dalla Conferenza episcopale Indiana (Cbci). Parlando di fronte all’assemblea - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha detto che santa Teresa di Calcutta “è venuta in India per conquistare i cuori con l’amore” e ha assicurato che “il governo garantirà piena sicurezza alle minoranze presenti nel Paese e a coloro che lavorano per il bene dell’umanità”.
La cerimonia di commemorazione i vertici della Chiesa indiana
La cerimonia di commemorazione della canonizzazione della “Madre degli più poveri tra i poveri” si è svolta al Vigyan Bhawan, il Centro congressi di proprietà del governo indiano. L’evento è stato organizzato dalla Cbci in collaborazione con l’arcidiocesi di Delhi e le diocesi di Faridabad e Gurgaon. Erano presenti i massimi vertici della Chiesa cattolica in India, tra i quali il card. Baselios Cleemis, presidente della Cbci; il card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza dei vescovi di rito latino; il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi ed ex presidente della Cbci; il card. George Alencherry, arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly della Chiesa siro-malabarese.
Singh ha promesso che non ci saranno più violenze contro le minoranze
Il ministro degli Interni ha ricordato gli attacchi contro le minoranze avvenuti nel febbraio 2015 alla vigilia delle elezioni per l’Assemblea governativa di Delhi e ha garantito che in futuro non avverranno mai più violenze simili. Singh ha evidenziato che la Santa veniva sempre chiamata con il semplice “termine di ‘Madre’, che le era stato dato con affetto dai cittadini”.
Madre Teresa amata anche dagli indù
La presenza del ministro, uno dei fedelissimi del premier Narendra Modi, testimonia come Madre Teresa fosse amata davvero da tutti gli strati della popolazione e anche dai fedeli della religione indù. A conferma di questo, per la cerimonia di canonizzazione il governo dell’India ha inviato in Vaticano una delegazione ufficiale guidata dal ministro degli Esteri. In seguito ha promosso una cerimonia imponente a Calcutta, che ha visto la partecipazione di oltre 20mila persone.
Estremisti indù non sono riusciti ad oscurare la figura di Madre Teresa
La partecipazione di Singh è ancora più significativa se si considera che più volte la base ideologica e paramilitare del partito di cui egli fa parte, i radicali indù dell’Rss (Rashtriya Swayamsevak Sangh), ha tentato di oscurare la figura di Madre Teresa. Ma in tutte quelle occasioni la risposta netta della società civile e del mondo politico è stata unanime: è una santa, che ha speso la sua vita al servizio degli ultimi. (R.P.)

martedì 26 aprile 2016

Devastata una chiesa a Mosul con esplosivo

Iraq: distrutta la Chiesa dell’orologio nel centro di Mosul



Distruzione a Mosul
























È stata devastata con l'uso di esplosivo la Chiesa latina del centro di Mosul, in Iraq, officiata storicamente dai padri domenicani e nota come la “Chiesa della Madonna miracolosa” o “Chiesa dell'orologio”. L’episodio, riferisce l’agenzia Fides, è avvenuto domenica 24 aprile e, secondo fonti ufficiali del Patriarcato caldeo, sarebbe da attribuire ai militanti del sedicente Stato Islamico (Daesh) che controllano la città dal 9 giugno 2014. Secondo fonti locali, i jihadisti del Daesh avrebbero evacuato la zona circostante la chiesa e avrebbero prelevato dall'edificio sacro tutto ciò che poteva essere saccheggiato, prima di far deflagrare le cariche di esplosivo.
Dolore del Patriarcato caldeo
In una nota del Patriarcato caldeo si esprime dolore per l'ennesimo atto di devastazione commesso contro un luogo di culto e si sollecitano anche i politici iracheni a operare in fretta per favorire una autentica riconciliazione nazionale che sbarri le porte al dilagare del terrorismo. La chiesa latina connotava in maniera inconfondibile il profilo del centro storico di Mosul, soprattutto grazie al suo caratteristico campanile con l'orologio, donato ai cristiani iracheni dall'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III.
Antico simbolo di pace
“I rintocchi di quell'orologio”, racconta all'Agenzia Fides suor Luigina Sako, superiora della Casa romana delle Suore caldee Figlie di Maria, “hanno scandito la nostra giovinezza, quando Mosul era una città dove si conviveva in pace. Ricordo che da studenti, quando avevamo un esame importante, andavamo tutti, cristiani e musulmani, a portare i biglietti con le nostre richieste d'aiuto alla Grotta di Lourdes ospitata presso quella chiesa, che anche i nostri amici islamici conoscevano e onoravano come 'la Chiesa della Madonna miracolosa'”.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...