Salvador (Cisl): «Un'ottima notizia. Bene anche l'intervento della finanziaria regionale»
TORVISCOSA (3 novembre, ore 12.30) - Nuovo player per l'ex Caffaro di Torviscosa. Secondo quanto pubblicato oggi dal quotidiano «Il Sole 24 ore», infatti, all'asta per i terreni dell'area parteciperebbe anche un consorzio formato dagli imprenditori Francesco Bertolini e Diana Bracco, sostenuto dalla finanziaria regionale Friulia.
Il consorzio intende presentare un'offerta per oltre la metà dell'area – sempre secondo quanto riportato dal «Sole 24 ore» – con l'obiettivo preciso di recuperare il sito industriale e di rilanciare la produzione di cloro soda, oggi ad esclusivo appannaggio della Solvay Italia.
«Un'ottima notizia – secondo Augusto Salvador, sindacalista della Femca Cisl – perché significa che la gara sta avendo risultati apprezzabili. Questo dovrebbe risolvere almeno la prima parte dell'emergenza, quella legata al recupero del sito produttivo e all'obiettivo di ridare una proprietà alle fabbriche. Poi ci sarà un “secondo tempo” che sarà altrettanto importante. Per questo valutiamo positivamente anche l'intervento di Friulia, nell'ottica del rilancio del polo industriale».
Socio di maggioranza della nuova cordata sarebbe Bertolini, con una quota che varierà tra il 51% e il 52%, quindi Bracco e Friulia, con quote di minoranza paritetiche intorno al 24%. Nel complesso l'operazione Torviscosa dovrebbe impegnare risorse vicine ai 30 milioni. Quanto alla tempistica, il consorzio auspica che la vicenda si chiuda positivamente prima di Natale. Federico Marescotti, amministratore delegato di Friulia, ha dichiarato a «Il Sole»: «Stiamo lavorando e speriamo di poter completare positivamente l'iter a stretto giro».
A breve anche i sindacati contano di incontrare il commissario straordinario per la Caffaro al ministero «per ragionare su un impegnativo accordo – spiega Salvador – che servirà a transare i lavoratori verso le nuove proprietà. Le condizioni di questo accordo saranno fondamentali».
L'impianto cloro soda della Caffaro di Torviscosa venne posto sotto sequestro dai Carabinieri del Noe l'11 novembre 2008 per presunto inquinamento ambientale.
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