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lunedì 28 settembre 2009

Fonte lovale: oggitreviso.it

IL SALUTO DEL VESCOVO

ALLA SUA TREVISO

Sarà il patriarca di Venezia a sostituire Mazzocato fino alla nomina del nuovo vescovo

Treviso - Occhi lucidi e voce commossa. E' stato difficile nascondere la commozione al vescovo di Treviso Andrea Bruno Mazzocato, che ieri ha salutato la sua comunità prima di partire per assumere la guida dell’arcidiocesi di Udine. L’alto prelato, trevigiano di nascita e di formazione, molto probabilmente avrebbe preferito restare far la sua gente ma, come ha detto nell’omelia “è giunto il momento di salutarvi tutti e di seguire, in serena obbedienza, la volontà di Dio che mi porta altrove.”

Ieri per l’ultima messa celebrata da Mazzoccato a Treviso il Duomo era gremito di fedeli. Nelle prime fila erano stati riservati posti alle autorità cittadine: Prefetto, Questore, sindaco di Treviso, Presidente delle Provincia e amministratori locali. A loro il vescovo ha riservato alla fine della messa un incontro in Vescovado, spiegando che per lui la notizia del trasferimento è giunta inaspettata e che non ha avuto alcun margine di scelta.

A metà luglio la chiamata in vaticano a decisione già presa da Papa Benedetto XVI. Sarà il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, ad assumere già da oggi assume l’incarico di amministratore apostolico, in attesa che il papa tedesco nomini il successore del vescovo Mazzocato che fin da oggi inizierà il trasferimento a Udine dove farà il suo ingresso ufficiale: celebrata il 18 ottobre, celebrando la messa nella cattedrale della città friulana. Mons Mazzocato era arrivato a Treviso cinque anni e mezzo fa. Nella sua ultima omelia rivolta ai fedeli trevigiano, mons Mazzocato ha più volte parlato della città e della sia gente.

“A Treviso c’è una bella città organizzata e nel territorio della Diocesi c’è un tessuto di paesi che formano una serena società civile di cui tutti facciamo parte. Ma prima ancora, da secoli e secoli, c’è un popolo di Dio che ha mantenuto la stessa fede, che ha ritrovato la sua unità ascoltando la stessa Parola di Dio e mangiando lo stesso Corpo di Cristo. A Treviso c’è da oltre un millennio una comunità cristiana; c’è la Chiesa di Cristo che sempre si è conservata perché sempre si è rinnovata grazie all’opera dello Spirito Santo. Anche in questi cinque anni abbiamo constatato, in varie occasioni, quante energie spirituali abbia la Diocesi di Treviso quando ascolta la Parola di Dio e obbedisce allo Spirito Santo.

Questa Chiesa di Treviso è rimasta fedele al suo Signore Gesù grazie anche alla presenza e all’opere dei successori degli apostoli, i Vescovi che l’hanno sempre guidata, in comunione con i sacerdoti. L’hanno guidata da dove sono io in questo momento, dalla cattedra, indicando autorevolmente la Volontà di Dio con la predicazione del Vangelo” E prosegue: “I Vescovi si sono succeduti ininterrottamente e anch’io ho avuto la grazia di guidare per un breve tratto la Santa Chiesa di Treviso che è, per tanti motivi, la mia Chiesa. Ora io ho finito il mio compito, ma la Chiesa di Treviso continuerà il suo cammino con un nuovo Pastore che da questo momento siete invitati ad attendere nella preghiera e con cuore aperto. Essa può guardare in avanti con tanta speranza perché il Signore, negli anni in cui abbiamo camminato assieme, ci ha donato segni chiari per sostenere la fiducia e la speranza”.

E ancora: “Ringraziamo Dio per la santità che c’è dentro la Diocesi di Treviso, per i tanti cristiani ricchi di fede profonda e di amore per il Signore e per la Chiesa che a volte ho avuto la grazia di incontrare e di ascoltare. Ringraziamo perché in questi anni è cresciuta la comunione e la sintonia dei cuori tra Vescovo, sacerdoti, consacrati, diaconi, laici, parrocchie, associazioni e movimenti. Abbiamo avuto la grazia, in certi appuntamenti, di fare esperienza anche sensibile di questa comunione” e in conclusione della sua omelia ha detto:

“ Permettete che concluda facendo mie le parole con Mosè risponde a Giosuè: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo Spirito”. Questo è l’augurio che lascio a voi che formate la cara Chiesa di Treviso: il Signore Gesù continui ad effondere in abbondanza il suo Spirito su di voi perché tutti siate profeti, capaci di capire, in questo tempo, la Volontà di Dio e seguirla senza incertezze. Per questa intenzione offro questa ultima S. Messa e invoco l’intercessione della Vergine Madre e santi patroni, Liberale e Pio X. Amen.” Al termine della messa, sul sagrato del Duomo il vescovo a trovato ad applaudirlo moltissimi fedeli e amici a cui certo mancherà.

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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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