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giovedì 5 dicembre 2019

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA nella Seconda Domenica di Avvento - A 8 Dicembre 2019

IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA
nella Seconda Domenica di Avvento - A
8 Dicembre 2019
Tota pulchra es, Maria: et mácula originális non est in te 

Preghiamo per Mons. Pietro  Brollo che celebrò
la messa di Dedicazione del Duomo l'8 dicembre 2005.

RITI DI INTRODUZIONE



INTRODUZIONE
G – Oggi, nella Seconda Domenica di Avvento, la Chiesa celebra la Vergine Maria nel mistero della sua Immacolata Concezione che come un faro illumina questo tempo di attesa vigilante del Salvatore. Mentre avanziamo incontro a Dio che viene, la liturgia odierna ci invita a guardare Maria che «brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino» (LG 68). Da lei impariamo a rispondere con prontezza e generosità al progetto di Dio. Assieme a lei sperimentiamo cosa vuol dire accoglierlo nella nostra esistenza e partecipare ad un disegno più grande, che ci supera da ogni parte.

SALUTO

C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T – Amen.
C – La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, nato da Maria Vergine, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi.

T – E con il tuo spirito.

ACCENSIONE CORONA D’AVVENTO

C - Fratelli e sorelle carissimi, accendiamo oggi la seconda candela d’Avvento, con la certezza della fede che il Signore Gesù continua ad offrire la salvezza ad ogni uomo e ad ogni popolo.
Signore, la luce di questa fiamma è immagine di Maria, che non esita ad affidarsi a te
perché tu compia nella sua vita e nella nostra storia un evento inatteso ed inaudito,la venuta del tuo Figlio nella nostra carne, come un uomo.

Un fedele accende la prima candela mentre si canta:
Si accende una luce all’uomo quaggiù,

presto verrà tra noi Gesù.

Vegliate, lo sposo non tarderà;

se siete pronti, vi aprirà.

Lieti cantate: gloria al Signor! Nascerà il Redentor!
Si accende una luce…

Un’umile grotta solo offrirà

Betlemme, piccola città. Lieti cantate…

ATTO PENITENZIALE

C – Fratelli e sorelle, Dio, Maria è la tutta santa, il modello di coloro che appartengono al Regno, è la donna libera dal peccato uscita dalle mani del Creatore alle origini del mondo. Oggi è giorno di gioia e di speranza perché il male può essere sconfitto dalla grazia, il peccato può essere vinto dall'amore, la tenebra può essere fugata dalla luce. Riconosciamo i nostri peccati e domandiamone umilmente perdono al Signore, perché ci renda santi e immacolati al Suo cospetto nell’amore.

- Signore Gesù, generato dal Padre prima di tutti i secoli: tu, nostro Dio [Kyrie, eleison]
T – Kyrie, eleison!

- Cristo Salvatore, nato da Maria in questo mondo: tu, nostro fratello che sei morto in croce per tutti gli uomini [Christe, eleison]
T – Christe eleison!

- Signore Gesù, inviato dallo Spirito ai contriti di cuore: tu nostra guarigione [Kyrie, eleison]
T – Kyrie, eleison!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. T – Amen.

Gloria

COLLETTA

C - O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l'hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

T – Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

G – Il mistero del peccato che entra nel cuore della creatura fatta a immagine di Dio, viene vinto da Cristo attraverso il quale giunge a noi ogni benedizione a lode del Padre. Questo si compie perché Maria, serva del Signore e docile alla Parola, si è resa disponibile senza riserve alla volontà del Signore.



PRIMA LETTURA: Gn 3,9-15.20
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Dal libro della Gènesi

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio




SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 97


Rit. Cantate al Signore un canto nuovo,

perchè ha compiuto meraviglie.



Cantate al Signore un canto nuovo,

perché ha compiuto meraviglie.

Gli ha dato vittoria la sua destra

e il suo braccio santo.



Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,

agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.

Egli si è ricordato del suo amore,

della sua fedeltà alla casa d’Israele.



Tutti i confini della terra hanno veduto

la vittoria del nostro Dio.

Acclami il Signore tutta la terra,

gridate, esultate, cantate inni!


SECONDA LETTURA: Ef 1,3-6.11-12
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio




CANTO AL VANGELO: cfr. Lc 1,28

Alleluia, alleluia.

Rallègrati, piena di grazia, il Signore è con te,

benedetta tu fra le donne.

Alleluia.



VANGELO: Lc 1,26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE


PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, nella Vergine Madre preservata dal peccato originale Dio ci offre l’immagine dell’umanità nuova, che partecipa in pienezza alla vittoria di Cristo. Per intercessione di Maria Immacolata, innalziamo al Padre la nostra preghiera.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Benedici e proteggi i tuoi figli, Signore.

1. Perché la Chiesa di Cristo, a imitazione di Maria, Vergine e Madre, vada incontro al Signore che viene. Preghiamo.

2. Perché la potenza del Signore tolga dalla nostra vita il peso e la tristezza del peccato e ci faccia gustare la vera libertà dei figli. Preghiamo.

3. Perché il popolo cristiano riconosca in Maria Immacolata un segno di consolazione e di speranza in mezzo alle prove della vita. Preghiamo.

4. Perché ogni vita nuova concepita nel grembo materno sia accolta e custodita come un valore intangibile e una benedizione di Dio. Preghiamo.

5. Perché l’Eucaristia che celebriamo sia per la nostra Comunità parrocchiale lievito di purezza e di santità, che ci rinnova nel corpo e nello spirito. Preghiamo.

6. Perché noi, radunati nel 54° anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, attenti alla voce dello Spirito e per intercessione di San Giovanni XXIII e San Paolo VI, ci impegniamo viviamo concretamente la fede mettendoci a servizio del Vangelo, preghiamo.

C – O Signore, che in Maria Immacolata hai fatto risplendere sul mondo l’aurora della salvezza, rendi feconda l’opera della tua Chiesa, perché tutti gli uomini, per tua misericordia, siano rigenerati nel tuo amore. T - Amen.




sabato 23 febbraio 2019

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - C 24 Febbraio 2019


VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - C
24 Febbraio 2019

«Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro»

RITI DI INTRODUZIONE



INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Settima Domenica del Tempo Ordinario.
L’Amore di Dio supera ogni nostra categoria umana. Oggi la sua Parola ci invita a trascendere i nostri pensieri, le nostre antipatie, il nostro non-amore per entrare nelle sue vie e nei suoi pensieri. C’è solo uno sguardo di Dio sull’uomo, su qualunque uomo: è sguardo di Amore. E a noi viene tratteggiata da Gesù una meta importantissima: quella di saper amare come lui, quella di saper manifestare al mondo l’Amore gratuito e misericordioso del Padre. Sarà questo Amore che abita i nostri cuori a renderci capaci di rispondere con una benedizione ad una maledizione, a pregare per coloro che ci maltrattano.
Chiediamo al Signore in questa Eucaristia di infonderci nel cuore il suo Amore, per essere capaci di amare come Lui ha amato.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.  
T – E con il tuo spirito.



ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, il Signore ci invita oggi a rendere bene per male, a benedire coloro che ci maledicono, a pregare per quelli che ci maltrattano. Non sempre siamo capaci di corrispondere alle esigenze dell’amore cristiano; per questo domandiamo il perdono del Signore e il dono della sua misericordia che ci rende nuovi.
-          Signore, che vieni incontro alla nostra debolezza con la tua Misericordia, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!
-          Cristo, che ci insegni la misura del tuo Amore nell’offerta della tua vita, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore, che ci doni di portare l’immagine dell’uomo celeste, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA

C - Padre clementissimo, che nel tuo unico Figlio ci riveli l'amore gratuito e universale, donaci un cuore nuovo, perché diventiamo capaci di amare anche i nostri nemici e di benedire chi ci ha fatto del male. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Il re Davide si mostra esempio luminoso di quella civiltà dell’amore che Gesù è venuto ad annunciare e ad instaurare. Sa perdonare a Saul, non approfitta della circostanza favorevole per vendicarsi dei torti subiti.
Pure noi, chiamati a vivere il comandamento nuovo, siamo invitati a gesti di perdono, di gratuità, di misericordia, perché con la misura con cui misuriamo, sarà misurato a noi in cambio.

PRIMA LETTURA: 1 Sam 26,2.7-9.12-13.22-23
Il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano.

Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Saul si mosse e scese nel deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti d’Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif.
Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte ed ecco, Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all’intorno. Abisài disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo». Ma Davide disse ad Abisài: «Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?».
Davide portò via la lancia e la brocca dell’acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
Davide passò dall’altro lato e si fermò lontano sulla cima del monte; vi era una grande distanza tra loro. Davide gridò: «Ecco la lancia del re: passi qui uno dei servitori e la prenda! Il Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato del Signore».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 102

Rit.  Il Signore è buono e grande nell'amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.

Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come dista l’oriente dall'occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

SECONDA LETTURA: 1 Cor 15,45-49
Come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti.
E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Gv 13,34

Alleluia, alleluia.
Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore:
che vi amiate a vicenda, come io ho amato voi.
Alleluia.



VANGELO: Lc 6,27-38
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Parola del Signore

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, poiché il nostro Padre è misericordioso, benevolo verso gli ingrati e i malvagi, possiamo presentargli, senza timore, le necessità del mondo e della Chiesa.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Dio dell’amore, ascoltaci!
1.       Per i Pastori della Chiesa, perché abbiano cuori generosi, capaci di testimoniare il primato della carità e rendano tutta la Comunità cristiana sensibile ai valori della gratuità e della solidarietà, preghiamo.
2.       Per tutti i cristiani, perché in un mondo lacerato e diviso da odi e violenze, siano il segno della misericordia di Dio che ama tutti, preghiamo.
3.       Per le nazioni sull’orlo della guerra, per i popoli in conflitto o divisi al loro interno da fazioni in lotta, perché attraverso l’azione di uomini amanti della pace giungano alla riconciliazione, preghiamo.
4.       Per le famiglie divise tra loro da incomprensioni, per gli amici che non si guardano più, per chi si odia per motivi di lavoro e di carriera, perché volgendo lo sguardo a Cristo, sorgente della riconciliazione, imparino a perdonare, preghiamo.
5.       Per noi, che stiamo per unirci all’offerta della vita che Cristo ha fatto al Padre, perché cresca la fraternità e scompaia l’odio tra fratello e fratello, preghiamo.
C – O Padre, che nel comandamento del tuo amore ci ordini di amare coloro che ci affliggono, aiutaci ad osservare i precetti della nuova legge, rendendo bene per male e portando gli uni i pesi degli altri. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.


LITURGIA EUCARISTICA

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane e il vino presentiamo al Signore il nostro impegno a perdonare, a non condannare e a non giudicare i nostri fratelli e, soprattutto, coloro che riteniamo nemici.

SULLE OFFERTE
C - Accogli, Signore, quest'offerta espressione della nostra fede; fa' che dia gloria al tuo nome e giovi alla salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.   
T – Amen.

PREGHIERA EUCARISTICA V/C
(con relativo Prefazio)

ANAMNESI
C – Mistero della fede.
T – Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE
C – «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro… Perdonate e vi sarà perdonato». Uniti dallo stesso Spirito, rivolgiamo con fiducia la preghiera che ci rende fratelli tra noi perché figli dello stesso Padre. Diciamo insieme:   T - Padre nostro...

SCAMBIO DI PACE
C – Incamminarci nell’amore verso i nemici significa essere in pace con tutti.
Se abbiamo da perdonare o da farci perdonare, è questo il momento favorevole:

D - scambiatevi un gesto di riconciliazione e di  pace.

COMUNIONE
G – «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro»: può sembrare una richiesta smisurata per noi che, spesso, siamo abituati a fare i calcoli del da farsi, misurando tutto solo sulle nostre forze. Così dimentichiamo che portiamo in noi «l’immagine dell’uomo celeste», che è commisurato a Cristo Gesù. Questo ci assicura che siamo capaci anche noi di amare come ha amato lui.
Il Sacramento dell’Eucaristia, che ci apprestiamo a ricevere, alimenti in noi il fuoco della carità!

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – Quello che tu ci chiedi, Gesù,
ci sembra del tutto irragionevole.
Come si fa a non odiare
quelli che ci hanno fatto del male
e non perdono occasione per umiliarci,
per metterci in cattiva luce?
Come si può arrivare addirittura
ad amarli, a cercare il loro bene,
come se niente fosse,
come se ne fossero degni?
Ed è possibile, umanamente possibile,
dire bene anche di quelli
che parlano male di noi,
pregare, raccomandare a Dio
quelli che ci trattano sgarbatamente,
coloro che ci disprezzano e insultano?
No, quello che domandi ai tuoi discepoli
è decisamente al di fuori
di ogni comportamento naturale,
di ogni atteggiamento spontaneo…
Poi, mentre continuo a ripetermi
che non puoi esigere cose simili,
i miei occhi si posano sulla croce
e allora tutto quello che ti ho detto
mi sembra veramente meschino.
In effetti tu ci inviti semplicemente
a fare come hai fatto tu,
a percorrere la tua strada,
ad imitare le tue parole e i tuoi gesti.
E mi accorgo che in fondo
il tuo amore per noi è stato
anch’esso del tutto irragionevole,
al di fuori di ogni limite e misura.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Viviamo nella civiltà del tramonto
perché marchiata dalla logica della violenza
e dalla banalità dell’effimero.
Abbiamo la sensazione di essere tutti incatenati
all’assurdo e alla morte.
Dal cielo, Signore, sei venuto tra noi
a spaccare questa assurda razionalità,
cesellata di odio, di sangue
e di valori plastificati,
scolpendo con il martello del tuo messaggio
il volto dell’uomo nuovo,
degno di essere come te e di abitare con te.
Donami la forza, Signore,
di essere non come tutti, ma come tu mi vuoi:
non seminatore di morte, ma costruttore di vita;
non cercatore di farfalle, ma di preziosità profonde.
Fa’, Signore, che sappia restare,
nella buia storia del mondo,
come una stella che non si stanca mai di far luce
perché vuole ed ama anticipare l’aurora
della civiltà della pace e dell’amore
come matrice di una storia
degna del domani della persona umana
che tu hai redento.
(Averardo Dini)


RITI DI CONCLUSIONE

DOPO LA COMUNIONE
C - Il pane che ci hai donato, o Dio, in questo sacramento di salvezza, sia per tutti noi pegno sicuro di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.   
T – Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – Sii propizio, Signore, al tuo popolo, perché di giorno in giorno si purifichi da ogni egoismo e trovi la sua gioia nel fare la tua volontà per Cristo nostro Signore.  T – Amen.

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T – Amen.

C – Chi non sa perdonare è infelice nel profondo di se stesso, non è contento: perché non rinunciare testardamente alle nostre posizioni e credere nella forza liberante e beatificante del perdono?
Ci insegna S. Giovanni della Croce: «Dove non c’è amore metti amore, e ne ricaverai amore».
Ripieni dello Spirito Santo, torniamo sulle strade del mondo evitando di giudicare, di criticare, di condannare. Amiamo e perdoniamo, sempre, tutti!!!

D - Andate in pace.   T - Rendiamo grazie a Dio.

giovedì 2 marzo 2017

I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A) 5 marzo 2017

    I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)




Colore liturgico: Viola
Antifona d'ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita. (Sal 91,15-16)

Non si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo
con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gen 2,7-9; 3,1-7)
La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 50)
Rit: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

SECONDA LETTURA (Rm 5,12-19 (forma breve: Rm 5,12.17-19))
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Mt 4,1-11)
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Desiderosi di vivere con cuore rinnovato, nella libertà di figli, chiediamo al Padre che ascolti le nostre preghiere e ci dia la forza di vivere secondo la sua divina volontà.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa si abbeveri alla Parola di Dio, da essa si lasci guidare sulle strade della storia, per esprimere frutti di santità, preghiamo.
2. Per coloro che sono rivestiti di autorità, perché svolgano il loro mandato con spirito di servizio, come un compito per il bene comune, preghiamo.
3. Perché gli uomini sappiano resistere alle tentazioni del potere, dell’avere e del piacere, gli idoli del nostro tempo, preghiamo.
4. Per i battezzati, perché accolgano con riconoscenza l’invito alla conversione di questo tempo quaresimale e si impegnino nell’itinerario della riscoperta di una fede autentica, preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché il Signore scardini le nostre resistenze e ci renda aperti alla sua voce e al suo appello d’amore, preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, e donaci la forza di superare ogni prova, per raggiungere la comunione con te, che sei l’Amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...