“I martiri ci hanno mostrato quanto la speranza in Gesù risorto e nella vita eterna, da lui inaugurata, dia al cristiano la forza di non rinunciare mai alla dignità delle proprie convinzioni di fede anche quando altri gli calpestano il corpo per piegare la sua anima”. Così l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata ieri, nella cattedrale di Udine, in occasione della solennità di Tutti i Santi. Nell’omelia, il vescovo ha fatto riferimento all’imminente viaggio che lo vedrà a Scutari, in Albania, dal 4 al 6 novembre “per partecipare al solenne rito di beatificazione di 38 martiri albanesi, uccisi barbaramente nelle carceri del regime comunista di Hoxha”. “Perché delle deboli persone – si è chiesto il presule – incutevano tanta preoccupazione al dittatore, ai suoi sicari e al regime comunista? Perché, come san Giovanni, essi erano sostenuti da una speranza che vedeva oltre la morte. Non avevano altro padrone che il loro Signore Gesù e lo seguirono anche se, come lui, dovettero passare attraverso lo strazio di una grande tribolazione”. “I loro corpi straziati – ha proseguito Mazzocato – sono diventati, ora, reliquie degne di venerazioni perché sono stati santificati dall’amore che hanno vissuto anche con il loro corpo, come Gesù in croce. E come Gesù è risorto da morte con le ferite della sua passione, anche i suoi martiri risorgeranno alla vita nuova ed eterna con i loro corpi resi preziosi dai segni delle torture mortali. Questa è la speranza che ha sostenuto, con una forza umanamente impensabile, i martiri albanesi mentre attraversavano la grande tribolazione. La fede cristiana che avevano ricevuto faceva intravvedere loro la luce oltre le oscure pareti delle camere di tortura e la violenza incontenibile dei loro aguzzini”. Questa sera, alle 19, l’arcivescovo di Udine, in cattedrale, presiederà la Messa per la commemorazione di tutti i fedeli defunti.
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venerdì 4 novembre 2016
sabato 7 febbraio 2015
Da demolire: l’unica parrocchia cattolica in una vasta Provincia di oltre 125.000 abitanti.
EUROPA/ALBANIA - Rischia la demolizione l’unica parrocchia cattolica di Elbasan ed il centro pastorale annesso
Elbasan (Agenzia Fides) - Da anni il terreno su cui sorgono la chiesa San Pio X ed il Centro pastorale di Elbasan, affidati alla cura pastorale degli Orionini, sono al centro di una controversia per la sua proprietà. Tutto sembrava dovesse risolversi tramite una Commissione istituita tra Governo albanese e Chiesa cattolica, come previsto dal Concordato, invece una Commissione giudicante della Cassazione di Tirana, riunitasi giovedì 5 febbraio, si è espressa in maniera definitiva respingendo il ricorso della Chiesa cattolica di Albania e della Avvocatura dello Stato sulla questione. La sentenza, divenendo operativa, obbliga a liberare il terreno dalle costruzioni, demolendo la chiesa ed il Centro pastorale, e a restituirlo.
Secondo il comunicato pervenuto all’Agenzia Fides, questo terreno fu venduto 20 anni fa dallo Stato alla Chiesa cattolica, e su di esso è stata costruita la chiesa e il Centro pastorale con la licenza edilizia rilasciata dalle autorità competenti locali. L’inaugurazione avvenne nel 1997. Nel 2007 un cittadino musulmano ha rivendicato l’antica proprietà della sua famiglia di quel medesimo terreno e il Tribunale gliel’ha riconosciuta. La chiesa è l’unica parrocchia cattolica in una vasta Provincia di oltre 125.000 abitanti. (SL) (Agenzia Fides 7/2/2015)
Secondo il comunicato pervenuto all’Agenzia Fides, questo terreno fu venduto 20 anni fa dallo Stato alla Chiesa cattolica, e su di esso è stata costruita la chiesa e il Centro pastorale con la licenza edilizia rilasciata dalle autorità competenti locali. L’inaugurazione avvenne nel 1997. Nel 2007 un cittadino musulmano ha rivendicato l’antica proprietà della sua famiglia di quel medesimo terreno e il Tribunale gliel’ha riconosciuta. La chiesa è l’unica parrocchia cattolica in una vasta Provincia di oltre 125.000 abitanti. (SL) (Agenzia Fides 7/2/2015)
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The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..
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