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domenica 5 gennaio 2020

SECONDA DOMENICA DOPO NATALE 5 Gennaio 2020

SECONDA DOMENICA DOPO NATALE
5 Gennaio 2020

Figli ed eredi del regno

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La Sapienza divina che proviene dall’alto si manifesta nella pienezza dei tempi come Parola fatta carne che illumina tutti gli uomini. Essi sono chiamati, in Cristo, a essere figli adottivi del Padre.

PRIMA LETTURA: Sir 24,1-4.8-12
La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide

La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti è benedetta, mentre dice:
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità,
nell’assemblea dei santi ho preso dimora».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 147

Rit.  Il Verbo si è fatto carne
e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

SECONDA LETTURA: Ef 1,3-6.15-18
Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: cfr. 1 Tm 3,16

Alleluia, alleluia.
Gloria a te, o Cristo, annunziato a tutte le genti;
gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.
Alleluia.

VANGELO: Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, in Cristo Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, possiamo accostarci al Padre con lo Spirito dei figli, per chiedergli di riversare sulla Chiesa e sul mondo l’abbondanza delle sue benedizioni.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Signore, nostra pace, ascoltaci.
  1. Per la santa Chiesa, perché imitando la povertà e lo spirito di servizio del suo Signore, annunzi a tutti che il regno di Dio è in mezzo a noi, preghiamo.
  2. Per il mondo intero, perché la pace sia anteposta a qualsiasi interesse di parte e venga costruita ogni giorno con l’apporto instancabile dei singoli e delle comunità, preghiamo.
  3. Per gli sposi cristiani, perché dal Natale di Cristo traggano ispirazione ad accogliersi e servirsi l’un l'altro con onore e amore, preghiamo.
  4. Per coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, perché avvertano nel nostro aiuto fraterno la presenza del Signore che ha fatto sue tutte le nostre gioie e infermità, preghiamo.
  5. Per noi che celebriamo questa Eucaristia, perché riscopriamo in essa la più intensa comunione con il Signore e l’invito urgente a servirlo nella persona dei poveri, preghiamo.
C – O Padre, che nel volto umano del tuo Figlio dimostri quanto ci sei vicino e fedele, donaci occhi e cuore nuovi, perché sappiamo riconoscerlo e accoglierlo in ognuno dei nostri fratelli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.


LITURGIA EUCARISTICA


.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – La legge, Gesù, era un dono di Dio.
Senza di essa Israele rischiava di smarrirsi
di fronte a mille percorsi possibili,
di cadere vittima dei miraggi,
di restare prigioniero di illusioni
come quelle fornite dagli idoli.
Ma non basta aver chiara davanti a sé una strada,
se le nostre gambe non riescono
a percorrerla nonostante le difficoltà.
Ecco perché avevamo bisogno di te, Gesù,
della tua grazia che risana,
che rimette in piedi e dona la forza
di seguirti fino in fondo
per condividere la croce e la risurrezione.
Ecco perché era necessaria
la verità che sei tu, Gesù,
con le tue parole e le tue opere,
le tue scelte e il tuo modo di vivere.
È questa verità che ci rivela
l’autentico volto di Dio, il Padre,
ma anche il senso e la direzione
di questa nostra esistenza,
e ci permette di cogliere
il disegno di salvezza e la parte
affidata ad ognuno di noi.
La tua grazia e la tua verità
sgorgano in definitiva dal tuo amore
che abita i nostri cuori
e ci trasforma nel profondo,
donandoci la dignità dei figli
e la possibilità di riconoscerci fratelli.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Come Giovanni anch’io sono chiamato
a rendere testimonianza a te, Signore,
in mezzo alla gente del mio tempo.
Come gli Apostoli anch’io sono chiamato
a non tacere ciò che la fede mi fa conoscere.
Sono anch’io una tua lettera per il mio tempo,
tuo profumo davanti al mondo
giacché sono membro del tuo Corpo.
Mi hai posto nel mondo
ma non ad essere figlio del mondo,
giacché mi hai affidato il compito
di essere lampada che splende sul candelabro,
lievito che fermenta la farina,
astro che splende nelle tenebre.
Fa’, o Signore, che ogni giorno
sappia far crescere in me questa consapevolezza
così che, con l’aiuto dello Spirito Santo,
possa essere testimone del tuo amore
e della tua presenza di salvezza.
(Averardo Dini)














sabato 30 novembre 2019

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – A Inizio dell’Anno liturgico 2019/2020 1° Dicembre 2019

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – A
Inizio dell’Anno liturgico 2019/2020
1° Dicembre 2019
Risveglia in noi uno spirito vigilante


«Iniziamo oggi, Prima Domenica di Avvento, un nuovo anno liturgico, cioè un nuovo cammino del Popolo di Dio con Gesù Cristo, il nostro Pastore, che ci guida nella storia verso il compimento del Regno di Dio. Perciò questo giorno ha un fascino speciale, ci fa provare un sentimento profondo del senso della storia. Riscopriamo la bellezza di essere tutti in cammino: la Chiesa, con la sua vocazione e missione, e l’umanità intera, i popoli, le civiltà, le culture, tutti in cammino attraverso i sentieri del tempo.».
(Papa Francesco, Angelus, 1.XII.2013)


Camminiamo nei sentieri della storia come pellegrini che conformano la loro esistenza sempre più a quella di Cristo, per essere nel mondo trasparenza del suo amore che consola e salva.

Buon Anno liturgico a voi
e alle vostre Comunità cristiane!

Antonio Paolo
vostro fratello nella fede 
(Antonio Paolo Pinnizzotto è il vero estensore del foglietto domenicale che riporto in #cristiansdisanzorz )


C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T – Amen.

C – La grazia del Signore, nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. T – E con il tuo spirito.

ACCENSIONE CORONA D’AVVENTO
C - Fratelli e sorelle amati dal Signore, iniziamo il nostro cammino d’Avvento che ci farà fare memoria, attraverso i gesti e le parole della Liturgia di queste quattro settimane, della visita del Signore all’umanità.
Le tappe di questo nostro itinerario spirituale saranno scandite dalla corona d’Avvento che ci ricorderà le attese e le speranze dell’uomo, bisognoso della presenza del Signore che viene a visitare il suo popolo.
La prima candela della nostra corona di Avvento è come la prima luce che si accende appena cala il buio della sera. Parla di noi, della nostra attesa:
noi ti attendiamo, Signore Gesù.
Questa prima fiamma afferma la nostra speranza.
C'è una luce che vince ogni oscurità!
C'è un amore che disarma ogni egoismo!
C'è una vita che resiste ad ogni morte!
Che questa luce tenga desti i nostri cuori!

Un fedele accende la prima candela mentre si canta:

Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà; se siete pronti, vi aprirà.
Lieti cantate: gloria al Signor! Nascerà il Redentor!

Si accende una luce…
Annuncia il profeta la novità:
il re Messia ci salverà. Lieti cantate…

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, intraprendiamo oggi il cammino dell’Avvento. È tempo per uscire dall’opaca normalità e ridestare i nostri cuori. E’ tempo per riscoprire la vigilanza e l’attesa. Il Signore ritornerà, ne siamo sicuri.
Apriamo i nostri cuori al dono della salvezza che il Padre ci dona nel suo Figlio per prepararci all’incontro con Lui in questa Eucaristia.
- Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!
- Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, [abbi pietà di noi] T – Cristo, pietà!
- Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!


C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
T – Ame


COLLETTA

C - O Dio, Padre misericordioso, che per riunire i popoli nel tuo regno hai inviato il tuo Figlio unigenito, maestro di verità e fonte di riconciliazione, risveglia in noi uno spirito vigilante, perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore fino a contemplarti nell'eterna gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... T – Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO


G – La speranza che accompagna l’attesa è alimentata dalla fiducia in Dio, la quale rende saldo il nostro cammino, ci aiuta e sostiene nell’affrontare ostacoli e mantiene elevato il livello di vigilanza.

PRIMA LETTURA: Is 2,1-5
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.

Dal libro del profeta Isaìa

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 121
Rit. Andiamo con gioia incontro al Signore.


Quale gioia, quando mi dissero:

«Andremo alla casa del Signore!».

Già sono fermi i nostri piedi

alle tue porte, Gerusalemme!



È là che salgono le tribù, / le tribù del Signore,

secondo la legge d’Israele,

per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,

i troni della casa di Davide.



Chiedete pace per Gerusalemme:

vivano sicuri quelli che ti amano;

sia pace nelle tue mura, / sicurezza nei tuoi palazzi.



Per i miei fratelli e i miei amici

io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio,

chiederò per te il bene.



SECONDA LETTURA: Rm 13,11-14

La nostra salvezza è vicina.  

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio                                         




CANTO AL VANGELO: Sal 84,8
Alleluia, alleluia.


Mostraci, Signore, la tua misericordia

e donaci la tua salvezza.

Alleluia.



VANGELO: Mt 24,37-44

Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI


C – Fratelli e sorelle, nell’attesa del Redentore, rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli, perché venga incontro alle nostre necessità e a quelle di tutti gli uomini.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Visita il tuo popolo, Signore.

1. Per la Chiesa pellegrina nel mondo, perché faccia parte a tutti gli uomini della speranza che illumina il suo cammino e risvegli in loro l’attesa della salvezza, preghiamo.

2. Per coloro che amministrano la cosa pubblica, perché abbiano a cuore le sorti del nostro povero mondo, attuando una politica di inclusione e di collaborazione, dove ognuno edifica l’altro nella pace e nella fraternità, preghiamo.

3. Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza, perché la nostra preghiera e la nostra fraternità facciano rifiorire la fiducia e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo.

4. Per tutti i cristiani, perché il nuovo Anno liturgico sia per ciascuno occasione propizia per conformare la propria vita a Cristo Signore, celebrato nei Misteri, preghiamo.

5. Per tutti noi, perché ci destiamo dal torpore del nostro cristianesimo stanco o di facciata e nella realtà quotidiana camminiamo incontro al Signore che un giorno verrà come giudice della storia, preghiamo.

C – Tu ci riveli, o Padre, che quanto più grande è la nostra attesa, tanto più ricco sarà il tuo dono; accogli queste nostre suppliche e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio il bene inestimabile della speranza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. T - Amen.



RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE 
* G – Corriamo un po’ tutti questo rischio, Gesù:
lasciare che il tempo scorra,
un giorno dopo l'altro,
con il suo carico di fatica, di tensioni,
di tante cose belle e brutte che si susseguono,
una dopo l’altra, senza pause.
E noi siamo come quei viaggiatori
che macinano chilometri,
ma non si accorgono neppure
del paese che attraversano,
della gente che incrociano,
preoccupati solamente di fare strada,
per arrivare a sera e poi partire di nuovo.
Abbi pietà, Gesù, della nostra mancanza di saggezza,
ebbri come siamo del vortice della vita.
Non permettere che ci lasciamo sempre
sorprendere dagli avvenimenti,
impreparati e indisposti, tesi e nervosi,
incapaci di discernere l’essenziale
e di dare un senso e una meta
al nostro percorso quotidiano.
Donaci, Gesù, il gusto di vegliare e di riflettere,
di sostare e di porci domande,
di aprire cuore e mente
alla tua parola, alla tua presenza.
Allora non ci lasceremo prendere alla sprovvista
perché avremo decifrato le tue orme
e sapremo imboccare la strada giusta. 

(Roberto Laurita)








sabato 14 aprile 2018

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO B) 15 aprile 2018



Antifona d'ingresso
Acclamate al Signore da tutta la terra,
cantate un inno al suo nome,
rendetegli gloria, elevate la lode. Alleluia. (Sal 66,1-2)

Colletta

O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio,
vittima di espiazione per i nostri peccati,
hai posto il fondamento
della riconciliazione e della pace,
apri il nostro cuore alla vera conversione
e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova,
pacificata nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 3,13-15.17-19)
Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti.
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 4)
Rit: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.

SECONDA LETTURA (1Gv 2,1-5)
Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 24,32)
Alleluia, alleluia.

Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 24,35-48)
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
C – Fratelli e sorelle, in Gesù Cristo crocifisso e risorto abbiamo riconosciuto la volontà salvifica di Dio Padre e abbiamo creduto al suo amore. In questa fede pasquale, presentiamo con fiducia le nostre intenzioni di preghiera.
L - Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore.
  1. Per la santa Chiesa di Dio, guidata dal Santo Padre Francesco: accolga il dono pasquale della pace purificata da ogni egoismo e con autentico slancio profetico e missionario verso ogni uomo e donna del nostro tempo. Preghiamo.
  2. Per gli uomini e le donne che si sentono chiamati a testimoniare il tuo amore nella politica e nell’economia, nell’impegno sociale ed amministrativo: aiutali ad essere onesti e coerenti, liberi e saggi. Possano dare concretezza alle attese più nobili e grandi. Preghiamo.
  3. Per i discepoli di Gesù, radunati insieme nel suo nome: apri i nostri cuori all’intelligenza delle Scritture. Accendi in noi il desiderio di cercare il tuo Volto e di intendere la tua voce. Preghiamo.
  4. Per gli esegeti, i biblisti, i teologi e per tutti coloro che si piegano con attenzione ed amore sulle pagine dei Libri sacri: quello che scoprono nutra la loro fede e diventi un dono generoso che raggiunge tutti i fratelli. Preghiamo.
  5. Per quanti hanno il compito di annunciare la tua Parola, di spezzarla come Pane buono: si mettano con umile disponibilità al tuo servizio e siano, innanzitutto, ascoltatori docili e fedeli. Preghiamo.
  6. Per quanti si dedicano alla formazione e all’educazione dei giovani nell’Università Cattolica del Sacro Cuore: favoriscono una crescita nella verità e incrementano la difesa e il rispetto della dignità di ogni persona; preghiamo.
  7. Per tutti noi, rinati nel Battesimo e confermati dal dono dello Spirito Santo, perché riconosciamo il Signore Gesù nella Parola e nel Pane spezzato. Sappiamo vederlo sulle strade del mondo ed essergli testimoni, specialmente dispensatori della sua Pace. Preghiamo.
C – O Dio, nostro Padre, che in Cristo risorto hai dato inizio alla creazione nuova, fa’ che i figli della Chiesa, con la grazia dello Spirito Santo, annunzino la perenne novità del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.   
T - Amen.

PREFAZIO PASQUALE III
Cristo sempre vive e intercede per noi

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...

Nonostante la mia cultura elevata
sento di essere davanti a te, Signore,
come uno che non sa né leggere né scrivere.
Non comprendo la tua Parola
perché quando parli sono sempre distratto da mille cose.
Ma ora, che sei qui dentro di me,
voglio chiederti la grazia di capire il tuo linguaggio,
di seguire la tua logica, di ragionare alla tua maniera.
Illumina la mia mente perché possa credere in te
non solo con il cuore ma anche con l’intelletto
che è pur sempre la mia migliore caratteristica personale
per la quale mi distacco e supero ogni realtà esistente.
(Averardo Dini)

venerdì 4 novembre 2016

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

    XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)



Colletta

O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione,
davanti a te anche i morti vivono;
fa’ che la parola del tuo Figlio,
seminata nei nostri cuori,
germogli e fruttifichi in ogni opera buona,
perché in vita e in morte
siamo confermati nella speranza della gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Mac 7,1-2.9-14)
Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 16)
Rit: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

SECONDA LETTURA (2Ts 2,16-3,5)
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.
VANGELO (Lc 20,27-38)
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore.


Forma breve (Lc 20, 27.34-38):

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, disse Gesù ad alcuni sadducèi, i quali dicono che non c’è risurrezione:
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.

1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci sappia mantenere fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere, all’interno della travagliata storia dell’uomo, i segni di un progetto più alto. Preghiamo.

O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...