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venerdì 12 giugno 2020

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - A 14 giugno 2020


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La partecipazione al Corpo e al Sangue di Cristo è fonte di vita eterna. Nel sacramento dell’Eucaristia il Verbo fatto carne si dona per la vita del mondo, la parola uscita dalla bocca di Dio si fa pane per saziare ogni vivente e riunire i molti nella Chiesa, Corpo mistico di Cristo e comunione d’amore.

PRIMA LETTURA: Dt 8,2-3.14-16
Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.
Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz’acqua; che ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri».

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 147
Rit. Loda il Signore, Gerusalemme

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

SECONDA LETTURA: 1 Cor 10,16-17
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.
SEQUENZA
[Sion, loda il Salvatore, / la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore: / egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita: / questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante, gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo la prima sacra cena.
E il banchetto del nuovo Re,
nuova, Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra: luce, / non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena: noi lo rinnoviamo,
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino, ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne, si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma, oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide: intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille, ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte: vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione ben diverso è l'esito!
Quando spezzi il sacramento / non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte, quanto nell'intero.
È diviso solo il segno non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini,
vero pane dei figli: non dev'essere gettato.
Con i simboli è annunziato, / in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua, / nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

CANTO AL VANGELO: Gv 6,51
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore;
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

VANGELO: Gv 6,51-58
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Parola del Signore
PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, «Chi mangia questo pane vivrà in eterno». La promessa di Gesù restituisce spe­ranza alla nostra vita precaria e ci permette di riprendere fiduciosi il cammino. Rivolgiamo la nostra preghiera al Padre perché tutti abbiano la vita, e l’ab­biano in abbondanza.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Per il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, salvaci, o Padre!
  1. Per la Chiesa, convocata da ogni parte della terra attorno alla mensa eucaristica: perché sappia spezzare il pane della Parola e il corpo di Cristo in favore di tutti, anche di coloro che ignorano o hanno dimenticato il Vangelo, preghiamo.
  2. Per le Chiese divise da antiche discordie e sempre attuali pregiudizi: ricordando che Gesù, nell’ora della sua ultima Cena, ha pregato perché tutti siano uno, proseguano nella strada della conoscenza reciproca e del dialogo sincero, nell’attesa di condividere un giorno l’unica mensa del Signore, preghiamo.
  3. Per il Papa, i Vescovi e i presbiteri, che tutti i giorni presiedono l’Eucaristia in ogni angolo del mondo: perché la fede nel pane di vita eterna di cui sono custodi e dispensatori li sostenga in mezzo alle prove quotidiane, preghiamo.
  4. Per i diaconi e i fedeli laici che collaborano con i pastori nel portare la santa Eucaristia a tutti e ovunque: perché nutrendosi del pane eucaristico rafforzino la loro testimonianza cristiana in tutti gli ambienti in cui si trovano, preghiamo.
  5. Per gli ammalati nel corpo e nello spirito, perché nell'esperienza della precarietà siano sostenuti dal Pane del cielo condiviso attraverso la solidarietà dei fratelli e possano pregustare la gioia di vivere in eterno, preghiamo.
  6. Per noi qui presenti, che celebriamo il memoriale della morte e della risurrezione di Gesù all’inizio di una nuova settimana: perché memori della nostra identità di figli amati ritroviamo la forza necessaria e riprendiamo fiduciosi il cammino, preghiamo.
C – Fai fiorire ancora in mezzo a noi, o Padre, il Pane del cielo che riaccende la memoria, come avvenne al tempo di Mosè, e guidaci sulla strada indicata da Gesù, il tuo Figlio amato, perché, liberi dalla preoccupazione di salvarci da soli, perdiamo la nostra vita nel dono reciproco, sicuri che la tua grazia ci custodisce sempre.
Per Cristo nostro Signore. T - Amen.


L

domenica 29 settembre 2019

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 29 settembre 2019


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

Colletta

O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri,
mentre non ha nome il ricco epulone;
stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppressi,
poni fine all’orgia degli spensierati,
e fa’ che aderiamo in tempo alla tua Parola,
per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti
e ci accoglierà nel tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Am 6,1.4-7)
Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.

Dal libro del profeta Amos

Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore desidera che non sprechiamo la vita nella dissolutezza e nella dissipazione.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a vivere in profondità di spirito.

1. Perché la Chiesa continui a vivere, annunciare e organizzare la carità. Preghiamo.
2. Perché la nostra coscienza sia sempre viva e attenta alle esigenze del vivere comune. Preghiamo.
3. Perché riusciamo a essere all’altezza degli sforzi che richiediamo agli altri. Preghiamo.
4. Perché la nostra gioia non risieda nello sfuggire alla morte, ma in colui che vince la morte. Preghiamo.

O Padre, ci chiedi di essere semplici e aperti verso il mondo. Aiutaci a non cercare sicurezza e conforto nelle cose che possediamo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

sabato 11 maggio 2019

QUARTA DOMENICA DI PASQUA - C 12 maggio 2019

QUARTA DOMENICA DI PASQUA - C
56ª Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni
Tema: “Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio”
12 Maggio 2019

«Suo popolo e gregge del suo pascolo»


INTRODUZIONE
G – Celebriamo la Quarta Domenica di Pasqua.
Identificandosi con il “pastore” preannunciato dal profeta Ezechiele e atteso dal messianismo ebraico, Gesù afferma oggi di essere lui il pastore promesso, che in nome di Dio ha il compito di prendersi cura personalmente del suo popolo. E descrive, a interlocutori forse increduli come siamo spesso anche noi oggi, ciò che egli ha in serbo per le sue pecore, ossia per tutti coloro che ascolteranno la sua voce e accetteranno di seguirne le tracce. Il fatto di appartenere al pastore e di seguirlo diventa il presupposto per vivere con lui una straordinaria familiarità: siamo liberi e al sicuro, proprio perché il Pastore che ci guida ci conosce e dona la sua vita per
noi.
Disponiamoci ad accogliere il Signore Risorto, l’Agnello – buon Pastore, per essere pienamente inseriti nel suo progetto di salvezza.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – Il Signore nostro Gesù Cristo è il Pastore grande delle pecore che il Padre, per mezzo dello Spirito, ha fatto tornare dai morti: la sua pace, la sua grazia e la sua gioia siano con tutti voi.  
T – E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
C – «Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra». Fratelli e sorelle, imploriamo la misericordia del Padre per tutte le volte che non abbiamo testimoniato con la nostra vita la sua salvezza, perché perdoni tutti i nostri peccati.
-          Signore, che salvi e conduci alla vita eterna il tuo gregge, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, Agnello buon Pastore, che ci guidi alle fonti delle acque della vita, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore, che ci rendi testimoni del Risorto lungo le strade del mondo, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA
C - Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi fedeli giunga con sicurezza accanto a te, dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore. Egli è Dio...   T – Amen.

oppure:
C - O Dio, fonte della gioia e della pace, che hai affidato al potere regale del tuo Figlio le sorti degli uomini e dei popoli, sostienici con la forza del tuo Spirito, e fa' che nelle vicende del tempo, non ci separiamo mai dal nostro pastore che ci guida alle sorgenti della vita. Egli è Dio...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – L’uomo ha fame della Parola di Dio. Questo ci viene detto da Luca quando ad Antiochia di Pisidia, punto culminante del primo viaggio missionario di Paolo, quasi tutta la città si raduna nella sinagoga per ascoltare la Parola di Dio (cfr. At 13,44). La Parola di Dio è incarnata in Gesù di Nazareth, che nella Liturgia odierna si presenta a noi come l’Agnello Buon Pastore che dà la vita per le pecore.

PRIMA LETTURA: At 13, 14. 43-52
Ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani.
 Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero.
Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio.
Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”».
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 99

Rit.  Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA: Ap 7,9.14-17
L'Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.
E uno degli anziani disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Gv 10,14

Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

VANGELO: Gv 10, 27-30
Alle mie pecore io dò la vita eterna.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, al Signore, che è pastore del gregge e che porta su di sé i nostri peccati, rivolgiamo le nostre invocazioni confidando nel suo amore, certi che ascolta la nostra voce ed esaudisce le nostre richieste.
L - Preghiamo insieme cantando:
Esaudisci, o Padre, la nostra supplica.
  1. Per la Chiesa di Cristo: sentendosi discepola fedele del Signore risorto, sappia ascoltare, con docilità, la sua parola di vita per fare profonda esperienza di lui così da seguirlo come unica via al Padre; preghiamo.
  2. Per tutti i cristiani: la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni li veda impegnati a riscoprire la propria vita come vocazione alla fede, rendendo, così, possibile il sorgere, nella Comunità, di nuovi chiamati ad una vita di speciale consacrazione; preghiamo.
  3. Per tutti i sacerdoti, i missionari, i religiosi, le religiose e i laici consacrati: viva­no con gioia la loro donazione al Signore per esser, nel mondo, segno e fer­mento della fecondità della vita consacrata; preghiamo.
  4. Per quanti si trovano in grande difficoltà a causa delle calamità naturali e dei disastri ambientali: vivano nella certezza che «hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell’Agnello» e, dal Cristo risorto, attingano consolazione e forza per affrontare ogni tribolazione; preghiamo.
  5. Per questa nostra Comunità parrocchiale: guardando al Signore Gesù, che per noi offre la vita, si senta impegnata a coltivare sentimenti di bontà, di amore e di servi­zio gioioso; preghiamo.
C – Signore, abbiamo risposto alla tua chiamata e abbiamo ascoltato la tua Parola. Rendici capaci di ascoltare la voce del tuo Figlio, Agnello immolato e nostro Pastore, e di seguirlo perché ci conduca verso il Regno dove la pienezza della vita sia il compimento del nostro cammino di fede.   
T - Amen.

sabato 17 novembre 2018

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 17 novembre 2018


   
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
“Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi”. (Ger 29,11.12.14)

Colletta

O Dio, che vegli sulle sorti del tuo popolo,
accresci in noi la fede
che quanti dormono nella polvere si risveglieranno;
donaci il tuo Spirito,
perché operosi nella carità
attendiamo ogni giorno
la manifestazione gloriosa del tuo Figlio,
che verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dn 12,1-3)
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.
Dal libro del profeta Daniele
In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

SECONDA LETTURA (Eb 10,11-14.18)
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 
Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 21,36)
Alleluia, alleluia. 

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Mc 13,24-32)
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti. 
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, Gesù ci ricorda ancora una volta che la vera vita è rivolta verso Dio. Rivolgiamoci a lui con fiducia, per ottenere forza e sostegno per il nostro cammino terreno.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per i sacerdoti, le suore, i laici, perché ognuno, secondo il proprio carisma, sia costruttore del regno di Dio nella vita di ogni giorno, preghiamo.
2. Per i capi dei popoli, perché riconoscano la fragilità del loro potere, e usino la loro autorità per realizzare la giustizia, cercando di aiutare concretamente i deboli e i disagiati, preghiamo.
3. Per coloro che sono nell'angoscia o in ristrettezze economiche: trovino nei cristiani conforto e sostegno per risolvere le proprie necessità, preghiamo.
4. Per la nostra assemblea cristiana, perché rinnovi attorno al banchetto eucaristico la speranza che la anima e sia capace di annunciarla al mondo, preghiamo.

Signore, noi non sappiamo né il giorno né l'ora del tuo ritorno. Mantienici vigilanti nella carità e nella speranza, e preparaci ad accogliere te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Commento
Quando si chiede ad un bambino della seconda metà del ventesimo secolo che cosa sia per lui la fine del mondo, risponde in termini di catastrofe e di annientamento, così come suggeriscono la bomba atomica e l’inquinamento. Ma quando si interroga Gesù sulla fine dei tempi, risponde in termini di pienezza e di ritorno. Egli afferma con forza che il Figlio dell’uomo ritornerà; non, come è già venuto, per annunciare il regno (Mc 1,15) e il tempo della misericordia (Gv 3,17), ma perché tutto si compia (1Cor 15,28). Allora ognuno troverà il proprio posto (1Cor 14,2-3) e otterrà la sua ricompensa in funzione delle proprie opere (Mt 16,27). La predicazione di Gesù è carica di questa preoccupazione: aprire gli occhi agli uomini sui segni premonitori di questa fine del mondo che non sarà una caduta nel nulla, ma un ingresso nella gloria. Ma ciò che resta e resterà nascosto, è la data di questo istante. Questo è un segreto del Padre. Egli non l’ha ancora svelato. Ecco perché la Parola (il Figlio) non lo sa. Il Padre non ha ancora espresso questo pensiero, per via della sua pazienza infinita e della sua bontà illimitata (2Pt 3,9). Inutile insistere (At 1,6-7) e chiedere: “Perché?”. Per il momento, questo non ci riguarda e non è nemmeno utile per noi saperlo. La sola cosa che conta è sapere che questo ritorno di Cristo ci sarà e che bisogna prepararsi ad esso, altrimenti ci si ritroverà irrimediabilmente esclusi dal Regno (Mt 25,11-12; Lc 13,25).
(> vedi tutte le altre omelie di oggi)
 

domenica 18 marzo 2018

V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B) 18 marzo 2018


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona d'ingresso
Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa
contro gente senza pietà;
salvami dall’uomo ingiusto e malvagio,
perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. (Sal 43,1-2)

Colletta
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità,
che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi.
Egli è Dio e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (Ger 31,31-34)
Concluderò un’alleanza nuova e non ricorderò più il peccato.
Dal libro del profeta Geremìa

Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.
Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 50)
Rit: Crea in me, o Dio, un cuore puro.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.

SECONDA LETTURA (Eb 5,7-9)
Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna. 
Dalla lettera agli Ebrei 

Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. 
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 12,26)
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Se uno mi vuole servire, mi segua, dice il Signore,
e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Gv 12,20-33)
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto. 
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». 
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, con gli occhi rivolti alla Croce, supplichiamo il Padre perché rigeneri i nostri cuori con la forza dello Spirito Santo e faccia di noi un’umanità nuova, degna del mondo nuovo che Cristo inaugura nel suo Sacrificio pasquale.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Attira tutti a te, Signore!
  1. Per la Chiesa, perché sull’esempio di Cristo accetti di morire ad ogni progetto di potenza umana, per servire umilmente gli uomini fino alla croce. Preghiamo.
  2. Per gli uomini e le donne che, come seme che marcisce nella terra, sanno rinunciare al proprio tornaconto e spendere la vita per gli altri, perché Dio sia l’energia inesauribile del loro donarsi. Preghiamo.
  3. Per i martiri del nostro tempo, vittime del terrorismo e della ferocia dell’uomo, perché il loro sangue sparso ingiustamente sia il germe di una nuova umanità, costituita per la pace e la giustizia di tutti i popoli della terra. Preghiamo.
  4. Per coloro che distruggono la loro esistenza, sacrificandola al denaro, al successo, alla droga, e non hanno tempo per Dio, perché sappiano intravedere nel Cristo crocifisso la possibilità di una vita diversa. Preghiamo.
  5. Per i catecumeni, che celebreranno la loro Iniziazione cristiana nella Veglia pasquale, perché come Cristo diventino seme che, morendo, dà fecondità alla terra. Preghiamo.
  6. Per noi e per la nostra Comunità parrocchiale, perché ci lasciamo attirare dal Cristo crocifisso, per non perdere la vita ma trovarla in lui. Preghiamo.
C – O Padre, che nel tuo Figlio, fatto uomo dalla Vergine, hai inaugurato la nuova ed eterna alleanza, ascolta la nostra preghiera: concedi a tutti i credenti di rinnovare nel sangue dell’Agnello lo splendore della vita battesimale, perché il cammino della tua Chiesa nel mondo orienti l’intera umanità verso la pienezza della vita. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.


venerdì 9 marzo 2018

IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO B)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme, 
e voi tutti che l’amate, riunitevi. 
Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: 
saziatevi dell’abbondanza 
della vostra consolazione. (cf. Is 66,10-11)

Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la nostra redenzione,
concedi al popolo cristiano
di affrettarsi con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Cr 36,14-16.19-23)
Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.
Dal secondo libro delle Cronache

In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 136)
Rit: Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

SECONDA LETTURA (Ef 2,4-10)
Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni 

Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. 
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Gv 3,14-21)
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle carissimi, con fede viva presentiamo al Signore la nostra preghiera, rendendoci interpreti del desiderio di giustizia e di pace, che sale da tutti gli uomini di buona volontà.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Donaci la sapienza della croce, Signore
  1. Perché la santa Chiesa, con la parola e con le opere, proclami che nel mistero della croce si attua la vera liberazione e la vera gioia dell’uomo, preghiamo.
  2. Perché spezzando tra noi il pane della sapienza e della vita eterna impariamo a condividere anche i beni della terra con animo fraterno e ospitale, preghiamo.
  3. Perché il povero, il sofferente e l’handicappato siano sempre più al centro della nostra celebrazione e della nostra vita, come segno della continua presenza amorosa del Signore, preghiamo.
  4. Perché i nostri fratelli che a causa dell’ingiustizia disperano del futuro, incontrino sul loro cammino uomini giusti che li aiutino a ritrovare la speranza, preghiamo.
  5. Perché gli immigrati, coloro che vivono all’estero lontani dalla famiglia, gli stranieri presenti fra noi, i deportati e i prigionieri rivolgano fiduciosi lo sguardo a Cristo e trovino solidarietà nei fratelli, preghiamo.
  6. Perché illuminati dalla Parola di Dio diamo una risposta pronta ed efficace alle istanze di libertà, di uguaglianza e di pacificazione sociale, che emergono dalla vita quotidiana e dalla storia, preghiamo.
C – La luce della tua verità, o Padre, ci faccia avanzare sulla via della conversione e ci impedisca di lasciar cadere
anche una sola delle tue parole. Per Cristo nostro Signore.  
T - Amen.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...