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sabato 1 luglio 2023

Cimolai, salta il contratto per i rimorchiatori per la Marina militare(nordesteconomia.gelocal.it 30 giugno 2023)

 

https://nordesteconomia.gelocal.it/imprese/2023/06/30/news/cimolai_salta_il_contratto_per_i_rimorchiatori_per_la_marina_militare-12885521/


Cimolai, salta il contratto per i rimorchiatori per la Marina militare

Le difficoltà finanziarie che hanno determinato la crisi della Cimolai, oggi al concordato, fanno perdere all’azienda pordenonese la commessa per 5 rimorchiatori portuali azimutali per la Marina Militare


Le difficoltà finanziarie che hanno determinato la crisi della Cimolai, oggi al concordato, fanno perdere all’azienda pordenonese la commessa per 5 rimorchiatori portuali azimutali per la Marina Militare. Cimolai aveva partecipato e vinto la gara bandita dalla Direzione degli armamenti navali del Ministero della Difesa aggiudicandosi l’appalto per costruire 5 mezzi.

L’offerta presentata era di 30,59 milioni. L’aggiudicazione però è stata revocata con un apposito decreto del 5 giugno scorso, come riferisce ShippingItaly. Da qui la decisione della Navarm di dare avvio ad un’altra gara per quattro rimorchiatori azimutali, nell’ambito di un piano volto ad ammodernare i mezzi utilizzati dalla Marina Militare per la sua logistica portuale. La procedura, di tipo ristretto, ha un valore di 37,6 milioni di euro.

E’ il settore navale, militare compreso, un altra delle aree di competenza della Cimolai che già aveva debuttato nel segmento navi da crociera, ma di l lusso, con gli scafi della Seabourn Princess e della sua gemella Seabourn Pursuit, attrezzate per affrontare le acque artiche e antartiche varate nel 2021 e 2022. E’ recente peraltro l’annuncio di una nuova unità per la Marina Militare dato dalla società ligure Mariotti spa, che in jont venture con Cimolai Spa aveva costituito la Cimar a San Giorgio di Nogaro. Mariotti, la società del gruppo Genova Industrie navali che è tra i leader mondiali nella costruzione di mega yachts, imbarcazioni offshore e navi da crociera di categoria extralusso, ha comunicato l’avvio dei lavori per la realizzazione della Sdo-Surs (acronimo di special and diving operations, submarine rescue ship), la nuova unità commissionata dalla Marina Militare il cui scafo verrà realizzato a San Giorgio.

L’occasione l’aveva fornita la coins ceremony, il rito benaugurale che prevede la posa della chiglia e la saldatura allo scafo delle monete con le effigi dell’armatore e del cantiere, svoltosi a maggio alla presenza del vice segretario generale della Difesa, l’ammiraglio di squadra Pierfederico Bisconti, e del direttore di Navarm, l’ammiraglio ispettore capo Massimo Guma, in rappresentanza della Marina Militare, e dell’amministratore delegato di T. Mariotti Marco Ghiglione. Intervenute per l’occasione anche la Capitaneria di Porto, le autorità locali, il consorzio Aussa Corno, Luigi Cimolai e Kira del Pellegrin per Cimolai.

«Siamo orgogliosi di aver ospitato questo importante evento presso il nostro stabilimento di San Giorgio di Nogaro», ha commentato in una nota pubblicata nella sua pagina Linkedin Cimolai Spa, rimarcando anche la prosecuzione della «proficua collaborazione» con il gruppo genovese.

sabato 24 giugno 2023

25 giugno 2023, Giornata mondiale dei lavoratori del mare.

 

Giornata dei lavoratori del mare. Quattro biciclette, computer e una mostra a Porto Nogaro

Le iniziative Caritas al Centro di ascolto Stella Maris per i marittimi e per gli studenti

Giornata dei lavoratori del mare. Quattro biciclette, computer e una mostra a Porto Nogaro
https://www.lavitacattolica.it/Cronaca/Giornata-dei-lavoratori-del-mare.-Quattro-biciclette-computer-e-una-mostra-a-Porto-Nogaro

Quattro nuove biciclette, ospitate in un ricovero appositamente realizzato all’interno dell’area portuale di Porto Nogaro. Ma anche tre tablet, un computer portatile e una mostra fotografica permanente. È quanto è stato realizzato dalla Caritas diocesana di Udine a Porto Nogaro nel progetto «Dalla terra al mare» in vista del 25 giugno, Giornata mondiale dei lavoratori del mare.

Il progetto ha permesso al locale centro di ascolto “Stella Maris” – dedicato ai marittimi che transitano nel porto commerciale e gestito proprio dalla Caritas diocesana – di mettere a disposizione dei lavoratori marittimi queste attrezzature a partire dal prossimo 25 giugno, Giornata mondiale dei lavoratori del mare. Le biciclette, debitamente custodite, offriranno ai marinai la possibilità di raggiungere in autonomia San Giorgio di Nogaro, principale centro abitato della zona, distante circa cinque chilometri dalla banchina di attracco delle navi. Le nuove dotazioni tecnologiche, inoltre, permetteranno loro di utilizzare la connessione di rete anche a bordo delle navi, comunicando con i familiari negli orari e nei giorni di chiusura del punto di accoglienza della Caritas diocesana.

Il progetto, del costo complessivo di 10.000 Euro, è stato finanziato per l’80% dall’ITF Seafarers’ Trust, organizzazione benefica a sostegno del benessere dei marittimi, e per il restante 20% dal Comitato Nazionale Welfare per la Gente di mare. Un ulteriore contributo di 500 Euro è stato stanziato anche dall’associazione Alpini di San Giorgio di Nogaro. L’avvio del progetto è stato possibile con la collaborazione della Capitaneria di Porto e del Consorzio Portonuovo.

 Marittimi… e studenti

I fondi hanno permesso, inoltre, la realizzazione della stampa grafica di tabelloni e quadri che raccontano della vita in mare e la storia di Porto Margreth. La mostra permanente, realizzata con il sostegno dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, sarà allestita durante l’estate e sarà a disposizione soprattutto delle scolaresche che, dal prossimo anno scolastico, si recheranno in visita al centro “Stella Maris”.

Il centro d’ascolto per marittimi

Il Centro di ascolto “Stella Maris” di Porto Nogaro, attivo a cura dei volontari del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine ODV ETS, opera quotidianamente nell’accoglienza e sostegno dei marittimi che transitano nel locale porto commerciale. In 15 anni di attività il Centro è diventato un punto di riferimento stabile per il territorio e ha sostenuto numerose iniziative di promozione e tutela del benessere della “gente di mare”. I volontari, coordinati dalla referente del Centro Caritas, Monica Garzitto, riescono ogni anno a visitare oltre l’80% delle navi che attraccano presso la banchina “Margreth” di Porto Nogaro, cercando di offrire una risposta concreta ai bisogni dei marittimi.

martedì 20 giugno 2023

L'indipendente: riassunto fino alla situazione attuale della vicenda nuova acciaieria a San Giorgio di Nogaro

 https://www.lindipendente.online/2023/06/17/la-lotta-del-friuli-contro-la-nuova-mega-acciaieria-di-san-giorgio-di-nogaro/


In Friuli-Venezia Giulia è in corso un aspro dibattito in merito alla possibile costruzione di una nuova acciaieria che dovrebbe sorgere a San Giorgio di Nogaro, in zona Aussa Corno, in provincia di Udine. Se da un lato gli investitori del progetto premono sulla politica per la sua concretizzazione, cittadini e Comuni coinvolti stanno facendo sentire la loro voce, protestando contro l’intervento per le ricadute ambientali che ne deriverebbero, ritenute estremamente nocive. La Regione Friuli-Venezia Giulia, nel frattempo, cerca di giostrarsi tra due “fuochi”.

Protagonisti del progetto sono due investitori: la multinazionale di base ucraina di nome Metinvest, il più grande gruppo siderurgico ucraino con una consolidata presenza in Italia, e la società friulana Danieli, specializzata nella realizzazione di impianti siderurgici. Il piano – che si dovrebbe sostanziare nella creazione di un maxi-polo siderurgico in grado di produrre 2,4 milioni di tonnellate di coils all’anno, con la possibilità di aumentare la produzione fino a 4 milioni (al pari dell’ex-Ilva) – è stato presentato per la prima volta nel luglio 2021 alla Regione Friuli Venezia Giulia. Nel giugno dell’anno successivo, in un secondo incontro seguito dalle dichiarazioni pubbliche dell’assessore regionale Sergio Emidio Bini e del presidente di Danieli Gianpietro Benedetti, è stato confermato.

Poi, l’8 luglio 2022, una delibera regionale ha inaugurato una serie di incarichi e ulteriori delibere al fine di attivare il progetto, destinando alle Università di Udine e Trieste 300.000 euro per produrre studi che possano giustificare la compatibilità ambientale dell’intervento. Nella riunione di giugno, si era giudicato necessario che la acciaieria sia fornita da navi con portata di 20.000 tonnellate. Per fare in modo che ciò risulti possibile è previsto dragaggio del canale Ausa-Mare di accesso al porto, per arrivare a un fondale di 12 metri contro i 7,5 attuali, nonché l’allungamento della banchina di attracco.

A tale ottica si è contrapposto il Wwf, che, per bocca del delegato in Friuli-Venezia Giulia e già rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, ha giudicato il progetto «una follia«». «Stiamo parlando di una laguna molto simile a livello strutturale a quella di Venezia, per poter fare entrare ed uscire queste navi che serviranno l’acciaieria l’opera di drenaggio sarà importante – ha dichiarato Fermeglia -. Ad oggi nella laguna arrivano solo imbarcazioni da 8.000 tonnellate al massimo, questo ecosistema, particolarmente delicato, verrebbe distrutto se si dovesse dragare per arrivare alle misure desiderate dei 12 mt per consentire di passare alle imbarcazioni da 20.000 tonnellate. È un sito Natura2000 e deve essere tutelato». Secondo il professore, «Il livello di tossicità dei pesci già oggi, supera i limiti tollerabili, figuriamoci se scaviamo sul fondo per dragare. Avremo conseguenze devastanti sulla salute dell’uomo e per la salvaguardia delle biodiversità delle specie presenti in tale loco». Sulla stessa linea anche Legambiente, il cui Presidente Stefano Ciafani ha parlato di una «vicenda poco trasparente» per la «scarsa informazione» offerta al pubblico, per i «conferimenti di studi di impatto alle Università in assenza di un progetto» e per le «posizioni altalenanti dell’amministrazione regionale», peraltro rispetto a «uno degli ambienti più delicati e preziosi in regione».

La cittadinanza ha iniziato ad avere contezza della situazione solo quando, lo scorso marzo, i comitati di difesa ambientale, nella cornice di un ritrovo organizzato a San Giorgio di Nogaro, hanno per la prima volta reso edotti i partecipanti sui dettagli del piano. In loro supporto è scesa in campo anche Assomarinas – Associazione Italiana porti turistici – il cui presidente, Roberto Perocchio, ha attaccato il “controverso progetto del nuovo polo siderurgico nel cuore della laguna di Marano e Grado”, cui l’associazione ha reagito con “ferma opposizione”, affidando ad IMQ e Ambiente (società di ingegneria ambientale), l’incarico di svolgere un’analisi preliminare ambientale sulle ipotesi di realizzazione del progetto. Il rischio, secondo Assomarinas, è infatti che si stravolga la vocazione turistica della laguna e delle sue coste, con una minaccia per il turismo nel territorio. I consulenti dell’associazione hanno riscontrato importanti criticità legate al deposito di migliaia di tonnellate di rottami ferrosi, alla dispersione di polveri nocive e al trasporto via terra e via mare del materiale che dovrebbe alimentare l’impianto.

Nello stesso periodo, la Danieli ha reagito acquistando una pagina pubblicitaria del Gazzettino per difendere il progetto. «La società Metinvest – ha scritto Danieli – non ha fino ad ora confermato questo investimento di 2 miliardi di euro, lo farà entro settembre del 2023. Se in base a molti parametri e precondizioni, deciderà positivamente, i siti sono tre: due in Italia (uno di questi è Porto Nogaro) e uno in un altro Paese europeo». Danieli, che conferma che “comunque costruirà l’impianto”, dice apertamente di supportare “la scelta dell’area del Friuli Venezia Giulia». La società ha scritto che “l’impianto sarebbe un eccezionale e unico esempio di high-tech, di sviluppo sostenibile” e “darebbe un forte contributo al Pil e quindi alle risorse conseguenti necessarie al social welfare regionale e italiano”. Ha poi evidenziato che “non essendo ancora approvato l’investimento da parte di Metinvest, non si è dato inizio all’iter dell’Arpa per la valutazioni necessarie, ma la qualità del progetto garantisce sin d’ora un più che corretto impatto ambientale” e che “le maestranze assunte saranno in maggioranza composte da tecnici e ingegneri grazie all’elevata automazione, ai big data, all’intelligenza artificiale”. Una formula che dà adito a molte perplessità circa la portata delle future assunzioni, specie dal momento che in nessun comunicato ufficiale se ne certifica concretamente il numero. Ad oggi, si parla infatti di un’operazione che produrrebbe circa un migliaio di posti di lavoro: per continuare nel paragone, attualmente l’ex-Ilva (ora Acciaierie d’Italia) conta più di 10mila dipendenti solo nel sito di Taranto. Ovvero dieci volte tanto. Il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è intervenuto sostenendo che quello dell’acciaieria a Porto Nogaro è per ora un progetto fermo a uno stato embrionale.

Marano Lagunare è stato il primo Comune a prendere una posizione nettamente contraria al possibile intervento, comunicando ai cittadini il “fermo dissenso” di tutta la giunta in un Consiglio comunale andato in scena il 12 maggio. Due settimane dopo lo ha seguito a ruota il Consiglio comunale di San Giorgio di Nogaro, che ha formulato un emendamento di opposizione all’intervento da indirizzare alla regione Fvg. Negli scorsi giorni, anche i consiglieri comunali di Grado hanno approvato all’unanimità una mozione che manifesta piena contrarietà alla prospettiva dell’apertura dell’impianto.

La scorsa settimana, 400 persone si sono riversate in piazza a San Giorgio di Nogaro, convocate da una serie di comitati organizzatori, tra cui il coordinamento “No Acciaieria” e quello a “difesa climatica e ambientale della Bassa Friulana“. In atto c’è una raccolta firme per il ritiro della richiesta regionale di inserimento tra le aree strategiche nazionali dell’Aussa Corno, tramite cui si vuole scongiurare la nomina di un commissario che potrebbe agire in delega alle leggi. Da inizio maggio, le firme raccolte sono circa 6.000.


giovedì 8 giugno 2023

Affari italiani.it la laguna di San Giorgio di Nogaro sotto scacco di una mega acciaieria

 

Friuli Venezia Giulia, la laguna di San Giorgio di Nogaro sotto scacco di una mega acciaieria“Friuli Venezia Giulia, ospiti di gente unica”, questo è lo slogan che la regione ha scelto, diversi anni fa, per presentare la propria campagna mediatica al fine di incentivare il turismo sul territorio. Le bellezze del luogo si diversificano tra storia, sport, enogastronomia e parchi naturali: l’area singolare della regione è certamente la Laguna di Marano e Grado.

Essa è praticamente il capo nord dell’Adriatico. Ovvero è il capo nord di tutto il Mediterraneo. Posta a Nord-est di Venezia e in adiacenza al golfo di Trieste, è un hub straordinario per moltissime specie volatili. D’inverno fa da riparo alle centinaia di migliaia di anatre che arrivano dal Nord Europa. A partire da primavera fa da culla e nido ad un ancora più sterminato numero di specie ed esemplari che partono sia dalle coste africane che dai territori dell’Africa centrale.

Non si può sbagliare. La rotta è tracciata. Risalite tutto l’Adriatico e in questa laguna arriverete. Delle sottili strisce di terra chiamate litoranee dividono il mare dalla laguna interna. Un ambiente in equilibrio fra antiche regole di pesca ed una cittadina di pescatori di nome Marano Lagunare di sole duemila anime che ha deciso di non alzare bandiera bianca alla modernità. Moltissimi sono gli austriaci che sono caduti nelle reti di questa cittadina e del suo incredibile territorio. Già a partire da inizio marzo li puoi incontrare lungo le strette calli o nell’unica piazza con la torre millenaria. Al pari dei maranesi non riescono a non cercare con il primo sguardo queste acque. A non cercare di capire quale sia la direzione del vento stamattina. Sembra veramente di appartenere ad un luogo di pace e incanto.

A pochi chilometri da questo paradiso naturale, vi è insediato un distretto industriale importante per tutto il Friuli: la zona industriale del comune di San Giorgio di Nogaro. In questa area trovano spazio più di 90 aziende delle più disparate categorie merceologiche. Da quelle alimentari, a quelle meccaniche di precisione, quelle dedicate alla logistica, alle diverse darsene di rimessaggio di barche, a quelle di trasformazione chimica, ad alcune vetrerie ed infine anche dei laminatoi. Un sistema industriale complesso, ma ramificato. Forte di un sistema costituito da una moltitudine di aziende e proprietà. Con un turnover di aziende e proprietà continuo, privo delle fragilità di un sistema monoindustriale o uniproprietario. I cartelli con la ricerca di personale si sprecano ed anche la ricerca di tecnici qualificati è quasi ossessiva per gli scarsi risultati che produce. Gli abitanti immersi in questo luogo naturalistico hanno sempre sostenuto questa realtà produttiva poiché si è sempre sposata adeguatamente con il territorio poi qualcosa si è rotto. Sui balconi delle case della cittadina lagunare sono comparsi nuovi lenzuoli, in prevalenza bianchi. Con una scritta quasi ossessiva: NO ACCIAIERIA.


giovedì 25 maggio 2023

San Giorgio di Nogaro festeggia la 20ª edizione di ItinerAnnia

 

Enogastronomia, street food, artigianato, concerti, dj set, mostre, conferenze, sport e natura.

San Giorgio di Nogaro festeggia la 20ª edizione di ItinerAnnia

Dal 1° al 4 giugno ItinerAnnia - Eventi tra gusto e arte anima il centro storico di San Giorgio di Nogaro con un caleidoscopio di iniziative: enogastronomia, street food, artigianato, concerti, dj set, mostre, conferenze, sport e natura. L’Edizione n. 20 si conferma occasione per apprezzare le tipicità e la freschezza di questa manifestazione che si è sempre posta l’obiettivo di mettere in luce le eccellenze e le peculiarità naturalistiche e culturali della zona, oltre che le attività economiche e sociali, dando spazio alle attività artigianali, agricole, commerciali e industriali.

La manifestazione esiste anche grazie all’imprescindibile collaborazione con i vicini Comuni di Carlino, Castions di Strada, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Porpetto e Torviscosa, affacciandosi oltreconfine ai Comuni gemellati di Mezöhegyes in Ungheria, Völkermarkt in Austria e ad Arsia, amica cittadina Croata. 

Il taglio del nastro è previsto per giovedì 1° giugno, alle ore 18.00, con la tradizionale parata da Piazza Municipio a Villa Dora accompagnata dalla Nuova Banda Comunale di San Giorgio di Nogaro e dalla sfilata con le Associazioni sportive locali, importante tessuto sociale cittadino.

Ad aprire i festeggiamenti a Villa Dora sarà l’inconfondibile sound della band Playa Desnuda: l’appuntamento con la miscela esplosiva di reggae, elettronica, brit pop, rhythm&blues e rap è per giovedì 1° giugno, ore 21.30. Grande ospite, la sera successiva, Marino Bartoletti, ore 21.00. Il celebre giornalista, conduttore e autore televisivo racconta il mito di Dalla e Battisti attraverso una serie di racconti legati a doppio filo alla storia italiana, dal Dopoguerra in poi, ritraendo alcuni dei personaggi che popolano la sua trilogia letteraria sugli “Dei”: i grandi dello sport, della musica e dello spettacolo. Sulle note del gruppo Bagliori di Luce spicca il volo questo viaggio tra musica e parole. Il sabato sera si tinge di rock con l’ospite internazionale Phil Palmer. Il 3 giugno alle 21.00, il chitarrista, produttore e arrangiatore che ha collaborato con gruppi e musicisti tra cui Dire Straits, Eric Clapton e George Michael è protagonista di un concerto che ripercorre la storia musicale contemporanea attraverso la sua carriera e i suoi assoli indimenticabili. Chiusura patinata, infine, domenica 4 giugno alle 20.00, con la sfilata di moda a cura dell’Agenzia Mecforyou, per la selezione delle ragazze che si qualificheranno alla finale regionale di Miss Mondo FVG, occasione di promozione delle attività commerciali di San Giorgio di Nogaro.

La musica continua nelle altre piazze cittadine: Piazza XX Settembre, Piazza del Grano e Piazzetta XXV Aprile vedono alternarsi gruppi protagonisti dei più disparati generi musicali: swing, blues, rock ’70, ’80, grunge ’90, metal e poi ancora aperitivi al ritmo di dj set. Non mancheranno le dimostrazioni delle Associazioni sportive locali, danza, scherma, pattinaggio artistico, minivolley e basket, contributo essenziale al vivere comunitario.

Nell’ambito di premi e riconoscimenti, il palco di Villa Dora ospita il Premio ItinerAnnia 2023, giovedì 1° giugno ore 18.30, omaggiando personalità che si sono distinte nella danza, nello sport, nel volontariato e nella musica d’insieme. Quest’anno sul podio Ylenia Dalla Bona, campionessa di danza sportiva assieme a Ivan Iacobbe nella nuova disciplina All-In Dancing al Blackpool Dance Festival 2021; Jennifer Sdrigotti, vice campionessa del mondo di Danze Orientali 2022; Federico Zanutta, argento ai campionati del mondo di canoa K2 2022; l’Associazione A.N.T.E.A.S. per l’operosità dei suoi volontari nel fornire un prezioso servizio alla comunità, in particolare alle persone più fragili; infine il Piccolo Coro Artemia, premiato per l’attiva e fruttuosa partecipazione a concorsi corali nazionali e per l’aggregazione giovanile che riesce ad offrire nel Comune di Torviscosa. Sabato 3 giugno, per la Terza Edizione del Premio Calice Dora, l’Associazione Culturale Ad Undecimum cura la degustazione e la proclamazione della migliore produzione vitivinicola locale.

Stessa location anche per la mostra Il teatro disegnato e altre immaginazioni dedicata a Gek Tessaro, uno dei maggiori autori e illustratori nel panorama nazionale della letteratura per l’infanzia. Nell’ambito dell’intrattenimento dei più piccoli continua il frequentatissimo ItinerAnnia Fruts, dislocato tra il Parco e la Terrazza di Villa Dora. L’animazione comprende le letture curate dalle volontarie della Biblioteca Comunale, il laboratorio di costruzione di maschere Facce di carta, curato dall’Associazione Culturale BRAT, e l’imperdibile spettacolo teatrale itinerante Il mago di Oz con la Compagnia Anà-Thema Teatro. Di nuovo ospite quest’anno la fiorentina Associazione Culturale Fantulin, con uno straordinario laboratorio di costruzione di spaventapasseri.

Tra gli appuntamenti culturali e di valorizzazione delle meraviglie artistiche nascoste del territorio, proseguono i fortunati tour in carrozza e le visite guidate alle chiesette affrescate dei dintorni.

mercoledì 24 maggio 2023

www.beverfood.com Fatturato in aumento a 25 anni

 


Nell’anno in cui ha festeggiato i suoi 25 anni, Birra Castello SpA, primo produttore di birra a capitale 100% italiano, segna un + 9,8% di fatturato rispetto al 2021, passando dai 112 milioni di euro agli oltre 123 milioni di euro del 2022, con un EBITDA di quasi 8 milioni di euro, pari al 8,6% dei ricavi della gestione caratteristica. Gli ettolitri di birra prodotti nei due stabilimenti di Pedavena e San Giorgio di Nogaro sono oltre 1,3 milioni. Birra Castello SpA ha visto un incremento del fatturato netto netto del 9,3% rispetto al 2021 a fronte di, tuttavia, un incremento di costi diretti di produzione del 7,7% con un utile netto pari a oltre 4 milioni di euro.

Sono questi i risultati del bilancio consuntivo 2022 approvato dall’assemblea dei soci tenutasi a Pedavena. Un’assemblea durante la quale l’attuale CDA è stato rinnovato per i prossimi tre anni. Eliano Verardo è stato nuovamente confermato alla guida del gruppo con la carica di Amministratore Delegato (carica che detiene dal 2005), mentre Enrico Buttironi è stato eletto a ruolo di Presidente del Consiglio d’Amministrazione.

A rendere possibile il raggiungimento di questi obiettivi – conferma Eliano Verardo, AD di Birra Castello SpA – è stata la scelta strategica di puntare maggiormente sulla distribuzione dei marchi propri del gruppo le cui vendite sono aumentate e di continuare ad investire in innovazione, completando e facendo diventare operativi alcuni interventi finalizzati a migliorare l’efficienza dello stabilimento secondo il modello della cosiddetta industria 4.0”

Complessivamente tutti i marchi del gruppo (Castello, Pedavena, Superior, Birra Dolomiti e Alpen) sono infatti cresciuti di oltre il 16% in ettolitri rispetto al 2021 sia nel canale Ho.re.ca. che nel canale GDO, in un mercato che è cresciuto solo del 3,69% a volume rispetto al 2021 (fonte dati Assobirra). Entrando nel dettaglio per canale, l’Ho.re.ca. ha segnato una ripresa del 28,3% rispetto al 2021 mentre la GDO ha confermato i risultati registrati durante la pandemia e un ulteriore aumento del 2%.

Durante l’assemblea sono anche stati presentati i dati relativi del primo quadrimestre 2023. In questo periodo i marchi propri del gruppo sono cresciuti del 14,3% a volume in relazione allo stesso periodo dell’anno precedente, contro i risultati del mercato che vede i volumi in calo del 4,9% (fonte dati Assobirra).

Sul fronte dell’accelerazione verso l’industria 4.0, in particolare, nello stabilimento di Pedavena, Birra Castello ha realizzato negli scorsi anni un magazzino automatizzato e sta portando avanti un progetto di automazione dell’intero processo di fabbricazione attraverso l’inserimento di LGV (Laser Guide Vehicle) per il caricamento dei fusti e bottiglie a magazzino. Sono stati anche istallati due nuovi tank di fermentazione ed è stata completata l’automazione della cantina di fermentazione e della sala cottura.

La crescita che stiamo conoscendo – continua Verardo – è frutto anche della collaborazione con il gruppo Beverage Network e del suo Presidente Antonio Portaccio che ha scelto di organizzare l’assemblea dei soci a Pedavena in concomitanza con quella di Birra Castello. Rilevanti sono stati anche gli sforzi in termini di marketing. Anche quest’anno abbiamo deciso di proseguire la partnership con la Federazione Italiana Tennis e Padel che ha reso Birra Castello la birra ufficiale del padel in Italia”.

+Info: www.birracastello.it

giovedì 11 maggio 2023

Non verrà avvallato alcun impianto che possa nuocere all’ambiente, alla salute e al turismo della nostra Regione

 


«L’interesse primario dell’amministrazione regionale e in particolare dell’assessorato che ho l’onore di guidare - che unisce Turismo e Attività produttive - è quello di sviluppare l’economia locale, attraendo investimenti e creando posti di lavoro sul territorio, sempre in un’ottica di sostenibilità».

A dirlo è l’assessore regionale Sergio Emidio Bini, che, più volte chiamato in causa a seguito dell’ipotesi di insediamento siderurgico della Metinvest-Danieli a San Giorgio di Nogaro, intende fare chiarezza sullo sviluppo economico dell’Aussa Corno.

Assessore perchè si è arrivato a questo punto?

«È interesse dell’amministrazione regionale valorizzare il patrimonio naturalistico, culturale e turistico del Fvg, nel pieno rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi unici al mondo presenti sul nostro territorio, come la laguna. È con queste finalità che all’inizio del 2022 si è conclusa la procedura di liquidazione coatta amministrativa del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aussa Corno. In questo modo è stata così superata l’annosa fase di commissariamento, con la restituzione al territorio dell’area industriale, che ora rientra all’interno del Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli centrale».

Perchè le nuove infrastrutturazioni?

«In un’ottica di sviluppo economico dell’Aussa Corno e di crescita occupazionale, circa un anno fa la Regione ha avviato un percorso di infrastrutturazione dell’area denominata Terreni di punta Sud, per implementare la capacità logistica e l’accessibilità del porto di San Giorgio. Quest’area, vale la pena ricordarlo, è classificata dal piano regolatore generale del Comune di San Giorgio come D1 - area di intese industriale regionale -. Contestualmente e con la stessa finalità, è stata avviata anche una serie di approfondimenti tecnici (ambientali, logistici, urbanistici), che hanno visto anche il coinvolgimento dei due atenei regionali, per determinare entro quali termini sia possibile lo sviluppo logistico e industriale dell’area, con l’obiettivo di preservare e tutelare il patrimonio naturalistico e turistico locale.

Gli studi sono attualmente in corso. Il percorso già avviato ha previsto il puntuale coinvolgimento delle amministrazioni comunali che insistono sull’area e del consiglio regionale e prevede, come si è visto, interventi strutturali per la crescita economica dell’Aussa Corno, che hanno valore generale e prescindono da qualsivoglia casistica specifica».

Quindi le infrastrutturazioni non sono in relazione all’ipotesi dell'acciaieria?

«È bene essere chiari: questo percorso di infrastrutturazione e i relativi approfondimenti sono stati avviati a prescindere dalla manifestazione di interesse ricevuta da parte di un investitore privato, in quanto si tratta di interventi rispondenti all’interesse pubblico generale e volti a implementare la fruibilità, anche in termini di trasporto marittimo a servizio dell’industria, delle infrastrutture portuali esistenti. In relazione alla manifestazione di interesse privata, come già ribadito in passato, a oggi non è pervenuta alla Regione alcuna progettualità definita, passaggio minimo e necessario per esprimere qualsiasi tipo di giudizio sull’opportunità dell’investimento».

Impianto siderurgico si o no?

«Posso garantire fin da ora che non verrà avvallato alcun impianto che possa nuocere all’ambiente, alla salute e al turismo della nostra Regione. Ci tengo a tranquillizzare i cittadini e la migliore rassicurazione in questo senso arriva da quanto fatto negli ultimi cinque anni, quando ci siamo adoperati con forza per far conoscere il Fvg in Italia e a livello internazionale, promuovendo e valorizzando le bellezze naturali e culturali del nostro territorio».

venerdì 5 maggio 2023

Dubbi sulla nuova Acciaieria

 

I dubbi sulla nuova acciaieria a San Giorgio di Nogaro.

Continua a far discutere l’ipotesi di una nuova acciaieria a San Giorgio di Nogaro, in zona Aussa Corno. Questa volta, ad esprimere dubbi è Confcommercio Lignano che a firma del presidente Enrico Guerin, del vicepresidente Salvatore Vozza e di tutto il consiglio mandamentale, ha scritto agli associati del territorio in merito alla progettualità di realizzazione dell’impianto industriale a Porto Nogaro.

La lettera, pubblicata sul sito di Confcommercio provinciale, riferisce delle insistenti voci sulla possibile apertura di una nuova acciaieria nella zona industriale dell’Aussa Corno, a pochi chilometri in linea d’aria da Lignano Sabbiadoro. Preoccupati dalle notizie che si susseguivano in ordine sparso e sollecitati dalla richiesta di informazione da parte di numerosi associati, “abbiamo cercato di apprendere informazioni – si legge -, al fine di farci un’idea di cose stesse realmente accadendo, senza però purtroppo trovare riscontro”.

L’associazione di categoria sottolinea che il territorio della Bassa friulana ha come valore aggiunto un ecosistema ambientale di pregio ed unico al mondo come la laguna e tanti posti di lavoro legati al turismo e alla nautica che potrebbero subire una forte contrazione nel caso in cui il nuovo insediamento dovesse in qualche modo andare ad alterarlo.

“Le nostre perplessità – informa il mandamento – le abbiamo espresse a tutti i candidati della recente tornata elettorale che abbiamo avuto modo di incontrare. Per noi la salvaguardia del territorio e di conseguenza delle nostre attività viene prima di ogni altro interesse, pertanto auspichiamo che ogni progetto di impatto significativo possa essere condiviso con le comunità e le categorie imprenditoriali con la dovuta trasparenza. Per intavolare una discussione su basi scientifiche, è dunque assolutamente opportuno che tanto lo studio affidato alle Università regionali quanto i pareri degli uffici regionali competenti in materia ambientale vengano resi pubblici e possano essere oggetto di discussione con tutte le componenti interessate”.

mercoledì 3 maggio 2023

Messaggero Veneto: Il sindaco annuncia un referendum sull'acciaieria 3 maggio 2023

 NELL’AUSSA-CORNO

Ipotesi di un’acciaieria a San Giorgio: il sindaco annuncia un referendum


FRANCESCA ARTICO

Due importanti fatti hanno caratterizzato il Primo Maggio a Cervignano: la conferma del primo cittadino del capoluogo della Bassa, Andrea Balducci, dell’apertura di un centro di accoglienza per minori, nell’ex caserma della Guardia di finanza di via Caiù, e la decisione del sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate, di indire un referendum sull’ipotesi progettuale di insediamento di un’acciaieria della Metinvest– Danieli nell’area industriale dell’Aussa Corno.

Entrambi i primi cittadini erano presenti alla manifestazione dei sindacati in piazza Indipendenza a Cervignano lunedì mattina ed entrambi hanno subito qualche contestazione.

«La confusione e la strumentalizzazione del consiglio comunale di venerdì 28 aprile hanno generato solo equivoci – replica Del Frate e l’approvazione delle direttive per la variante al Prgc non hanno nulla a che fare con le logiche normative del Pti della Ziac e quindi con la ipotetica acciaieria.

Per prima cosa faccio il sindaco. E da sindaco ascolto tutti. Non è mio compito proporre attività private, semmai capire se sono o no compatibili con norme e regole vigenti.

Guai se non avessi attenzione per quanto accade nel nostro Comune – aggiunge Del Frate –, ma sapendo ben distinguere i ruoli di chi svolge una funzione pubblica e chi, invece, può permettersi il lusso di seguire le proprie individuali, personali inclinazioni (di parte). Sull’acciaieria il mio ruolo è stato e sarà chiaro.

Qualcuno intende colpirmi, ma se crede di trovarmi in fallo, si sbaglia. Saranno i cittadini a decidere. Dopo opportune e puntuali informazioni.

Stiamo impostando tavoli di confronto, informazione capillare e come già avviate le procedure per l’indizione di un referendum tra i cittadini di San Giorgio.

Non intendo calpestare il mio ruolo di sindaco nè permetterò che lo facciano altri. Le idee sono chiare e si sfideranno lungo un percorso limpido e cristallino», conclude Del Frate.





venerdì 28 aprile 2023

shippingitaly.it Celebrata la posa della chiglia della nuova unità Sdo-SuRs per la Marina Militare

Celebrata la posa della chiglia della nuova unità Sdo-SuRs per la Marina Militare

Una volta ultimato lo scafo sarà varato a Porto Nogaro tramite la barge Arcalupa e in seguito rimorchiato a Genova per l’allestimento finale


  A San Giorgio di Nogaro si è tenuta la cerimonia della posa della chiglia della nuova nave SDO-SuRS (Special and Diving Operations – Submarine Rescue Ship), commessa militare acquisita da T.Mariotti, parte del Gruppo Genova Industrie Navali. La prima saldatura per sigillare le due monete dell’armatore e del cantiere è stata compiuta dall’Ammiraglio Guma in rappresentanza della Marina Militare Italiana e da Marco Ghiglione, amministratore delegato del cantiere.

“T.Mariotti – si legge nella nota – è un cantiere navale specializzato in costruzioni navali di nicchia e prototipi superlusso” e proprio a Genova è in allestimento la nave da crociera Seabourn Pursuit, la seconda della classe expedition, progettata per crociere antartiche. “SDO-SuRS, come le altre navi firmate T. Mariotti, beneficerà del lavoro di squadra e dei rapporti consolidati con la Capitaneria di Porto di San Giorgio di Nogaro, il Consorzio Aussa Corno e tutte le autorità coinvolte. Una volta ultimato, lo scafo sarà varato tramite la barge Arcalupa e in seguito rimorchiato a Genova per l’allestimento finale”.

“La cerimonia odierna rappresenta una tappa estremamente significativa” ha commentato l’Ammiraglio Bisconti, Vice Segretario Generale della Difesa e Vice Direttore Nazionale degli Armamenti. “È un lungo percorso che prende origine quando lo Stato Maggiore della Marina ha definito l’esigenza di sostituire Nave Anteo (nave posta alle dipendenze del Gruppo Navale Speciale del Comando Subacquei, impiegata in attività subacquee di ogni genere, anche a notevoli profondità, e al soccorso dei sommergibili) che, dopo oltre 40 anni di onorato servizio, è giunta ormai a fine vita operativa”.

“A poco meno di un anno dal varo dello scafo di Sebourn Pursuit, entriamo nel vivo della prima costruzione militare affidata a Mariotti” ha affermato Marco Ghiglione, amministratore delegato di T. Mariotti, che ha parlato di “un progetto di grande rilevanza tutta italiana che ancora una volta conferma la capacità del nostro cantiere di realizzare navi ad alto contenuto tecnologico e innovativo”.

L’unità SDO – SuRS rappresenta una delle piattaforme più avanzate al mondo nel settore della ricerca subacquea e del soccorso sommergibili e rientra a pieno titolo nel processo di rinnovamento portato avanti, nell’ultimo decennio, dalla Difesa.

G.M.


giovedì 16 marzo 2023

Non solo Monfalcone....

 

Lavoro: Regione, da Recruiting Day Fincantieri 680 

opportunità impiego

L'evento si terrà il 18 aprile nel Comune di Monfalcone e per partecipare è necessario iscriversi entro il 10 aprile
Trieste, 14 mar - Attraverso il Recruiting Day organizzato dalla Regione assieme a Fincantieri in collaborazione con il Comune di Monfalcone viene dato spazio a 680 figure professionali in tutte le fasi della catena produttiva navalmeccanica e anche a talenti che hanno percorsi di formazione molto qualificata ed elevata. In questo modo si punta ad attrarre persone che scelgano il Friuli Venezia Giulia per svolgere la propria attività professionale, ma soprattutto per radicarsi nel tessuto sociale. A tal fine esistono interventi specifici della Regione e l'auspicio è che Fincantieri, tra i più importanti player produttivi del territorio, ne usufruisca in maniera sempre maggiore.
È questo, in sintesi, il pensiero espresso dall'assessore regionale al Lavoro nel corso della presentazione del Recruiting Day per l'assunzione di personale da parte di Fincantieri e delle aziende del suo indotto, al quale hanno partecipato il sindaco di Monfalcone e il direttore direttore Human Resources and Real Estate di Fincantieri. Le selezioni si terranno il 18 aprile negli spazi del Comune di Monfalcone e coinvolgeranno, oltre a Fincantieri, le sue controllate Marine Interiors e Centro Servizi Navali e circa 30 aziende alla ricerca di personale specializzato per le sedi di Trieste, Monfalcone, Ronchi dei Legionari e San Giorgio di Nogaro.
L'esponente della Giunta ha rimarcato come, oltre a essere il più grande mai organizzato in Friuli Venezia Giulia, questo recruiting assuma un'importanza particolare per il coinvolgimento diretto di Fincantieri, confermando la correttezza del percorso di dialogo costante intrapreso dalla Direzione lavoro con il comparto produttivo e la rilevante attenzione alla co-progettazione dei corsi di formazione, per dare risposte a un territorio come quello monfalconese che necessitava di interventi sia sul fronte occupazionale sia su quello sociale. Un risultato che conferma la centralità dei centri per l'impiego della Regione nel contesto del Friuli Venezia Giulia e l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato per rendere il nostro territorio maggiormente attrattivo per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
Come è stato ricordato da Fincantieri, i profili ricercati abbracciano uno spettro ampissimo di competenze necessarie per presidiare e supportare le diverse fasi della commessa nave: dagli operai specializzati, ai tecnici di progettazione e produzione, fino alle figure legate alla gestione delle commesse, all'approvvigionamento e all'information technology, ma anche profili junior o di stage per i quali non è richiesta esperienza. Personale necessario a gestire il carico di lavoro di Fincantieri che, forte anche del grande incremento registrato negli ultimi dodici mesi, ammonta a un valore di oltre 34 miliardi di euro per 109 navi, di cui una quota importante per Monfalcone.
Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Monfalcone, che ha rimarcato come dopo molto tempo Fincantieri abbia nuovamente deciso di acquisire direttamente e rivolgendosi al territorio una parte importante del personale di cui necessità. Una dimostrazione del rapporto di collaborazione instauratosi tra l'azienda e la città dei cantieri.
Per quanto riguarda le figure professionali, Fincantieri cerca tecnici di produzione e di progettazione; supervisori di produzione, operai specializzati (carpentieri, saldatori, elettricisti, tubisti, montatori) per la sede di Monfalcone e progettisti strutturali e di impianti, buyer, planner e controller, supply chain analyst e IT analyst per quella di Trieste.
Marine Interiors cerca per le sedi di Ronchi dei Legionari e Pordenone progettisti d'arredo e tecnici qualità e preventivazione, mentre Centro Servizi Navali per la sede di San Giorgio di Nogaro ricerca addetti allo sviluppo processi produttivi e operai specializzati (taglio plasma, manutenzione).
Le altre aziende che partecipano al Recruiting day (BH Project; C.M.P.; Comin; Conit; Consorzio Blue Line Group; Consorzio Cowork; Delat; Esse Group; ETI; Famila; Gdue Ships; GMR Group S; I.D.A.L. Group; M.R.S. New Tecnology; Marine Work System; MES; Monferr; Naval Sud; Officile Cercato; Oma Nord Engineering & Construction; Onda; Petrol Lavori; Pigozzi Tech; S.B.T. Montaggi; S.G.M.; SCS Group; SEM Group; Sories Group; TEN03) operano nel settore della cantieristica navale e cercano operai (tubisti; carpentieri; saldatori; elettricisti; autisti CQC; ponteggiatori; sabbiatori-spruzzatori; montatori impianti; canalisti; addetti pulizie), impiegati (tecnici per rilievi a bordo nave e per gestione componentistica; progettisti; responsabili amministrativi esperti).
Per partecipare al Recruiting day è necessario inviare il proprio curriculum vitae entro lunedì 10 aprile 2023 attraverso il sito web della Regione (bit.ly/407GlR4). ARC/MA/gg

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...