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sabato 29 febbraio 2020

Agenzia Fides 29 febbraio 2020

EUROPA/SPAGNA - Più della metà dei missionari spagnoli sono all’opera in 20 paesi dell’America Latina
 
Madrid (Agenzia Fides) - "I paesi dell'America Latina hanno bisogno, come tutti gli altri, di Dio" sottolinea d. José María Calderón, segretario della Commissione episcopale per le Missioni e la Cooperazione tra le Chiese della Conferenza episcopale spagnola (CEE), e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM), in un video diffuso dalla CEE. "Ma in questi momenti in cui ci sono così tante difficoltà, problemi e situazioni conflittuali, Cristo è l'unico che può dare significato e indicare la via di uscita" evidenzia ancora d. Calderón.
In occasione del "Día de Hispanoamérica", che si celebra la prima domenica di marzo e quest’anno ha per tema “Perchè in Lui abbiano vita” (vedi Fides 20/2/2020), in una nota inviata all’Agenzia Fides, le POM della Spagna ricordano che attualmente il 50,96% dei missionari spagnoli si trova in America Latina. Questa giornata, che si tiene in Spagna dal 1949, pone l'accento soprattutto sul servizio dei sacerdoti diocesani spagnoli che vengono inviati a esercitare il loro ministero nelle Chiese dell'America Latina. La Commissione episcopale per le Missioni dispone di un servizio, l' Obra de Cooperación Sacerdotal Hispanoamericana (OCSHA), per coordinare la collaborazione tra le diocesi di origine e di destinazione. Questa istituzione ha inviato tre nuovi membri nel 2019. Attualmente ci sono 208 missionari attivi in 20 paesi dell'America Latina. Il paese latinoamericano che accoglie più missionari OCSHA è il Perù, mentre le diocesi che inviano più sacerdoti sono Toledo (24) e Burgos (17).
Le offerte che questa domenica saranno raccolte nelle parrocchie spagnole andranno ad aiutare i sacerdoti dell'OCSHA. La Messa dedicata a questa Giornata sarà trasmessa su La 2 de TVE dalla Parrocchia di Nostra Signora delle Americhe a Madrid, presieduta dal Vescovo ausiliare di Bilbao, Mons. Joseba Segura Etxezarraga, membro della Commissione episcopale per le Missioni. Subito dopo, il programma "Pueblo de Dios" trasmetterà un servizio realizzato con la collaborazione delle POM in Cile, dove verrà presentata la testimonianza di tre sacerdoti OCSHA di Valencia che svolgono il loro lavoro di evangelizzazione nel paese andino. (SL) (Agenzia Fides 29/02/2020)
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Per vedere il video e per ulteriori informazioni -> https://www.omp.es/la-iglesia-no-ha-abandonado-america-latina
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AFRICA/COSTA D’AVORIO - “Siate ambasciatori della riconciliazione”: appello di Mons. Ignace Dogbo Bessi ai cattolici per la Quaresima
 
Abidjan (Agenzia Fides) - "I cristiani cattolici in Costa d'Avorio si trovano in una situazione in cui ciò che è essenziale è la riconciliazione", ha detto Sua Ecc. Mons. Ignace Dogbo Bessi, Vescovo di Katiola e Presidente della Conferenza Episcopale ivoriana all'inizio della Quaresima.
In questi quaranta giorni di penitenza, condivisione e elemosina, Mons. Ignace Dogbo Bessi, esorta i fedeli cattolici ivoriani ad essere ambasciatori della riconciliazione: “Il tempo di Quaresima ci invita a praticare la nostra giustizia attraverso tre grandi progetti di Dio su di noi, elemosina, preghiera, digiuno. Ma per il cattolico della Costa d'Avorio vorrei che il tempo della Quaresima fosse un momento in cui cercare di vivere per Cristo: siate gli ambasciatori di Cristo per la riconciliazione". Ha poi aggiunto che "il cattolico per la Quaresima 2020 deve presentarsi come ambasciatore di Cristo in modo che eserciti il ministero della riconciliazione attraverso la parola”. Secondo Mons. Bessi, se i cattolici durante questo periodo di Quaresima provano a vivere tutto questo, avranno tanto di guadagnato e aiuteranno il Paese ad entrare nel processo di riconciliazione così ricercata per il futuro della nazione.
(S.S.) (Agenzia Fides 29/2/2020)
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AFRICA/KENYA - L’Arcivescovo di Mombasa: “Urgono provvedimenti immediati contro il Coronavirus”
 
Nairobi (Agenzia Fides) - “Adottate misure precauzionali per evitare di contrarre il Coronavirus” ha detto Sua Ecc. Mons. Martin Kivuva Musonde, Arcivescovo di Mombasa, durante l’avvio della Campagna quaresimale 2020 al Santuario mariano di Subukia a Nakuru. Mons. Kivuva ha esortato i fedeli a pregare gli uni per gli altri mentre il Coronavirus si sta rapidamente diffondendo. Mons. Kivuva ha invitato la Chiesa in Kenya a prendere in considerazione il problema del virus, e i medici a stare all'erta e ad essere pronti ad affrontarlo.
In Kenya si è diffusa la preoccupazione per la presenza del Coronavirus nel Paese dopo che un volo China Southern Airlines è atterrato all'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta (JKIA) da Guangzhou, in Cina, con 239 passeggeri il 26 febbraio. Tutti i passeggeri sono stati autorizzati ad entrare in Kenya, ma sono stati consigliati di rimanere in "auto-quarantena" per 14 giorni.
D'altro canto, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha identificato il Kenya tra 13 Paesi prioritari che hanno collegamenti diretti o un elevato volume di viaggi in Cina.
Il Presidente Uhuru Kenyatta ha emesso un ordine esecutivo con il quale ha stabilito la formazione di una squadra nazionale di pronto intervento e ha ordinato il completamento di un centro di isolamento presso l'ospedale Mbagathi di Nairobi entro 7 giorni. (L.M.) (Agenzia Fides 29/2/2020)
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ASIA/INDIA - Campagna Caritas: mettere fine alla fame e alla povertà, promuovere un’agricoltura sostenibile
 
New Delhi (Agenzia Fides) - "Sustain Life: Sustainable Livelihood" è il tema della campagna quaresimale di quest'anno di Caritas India che invita tutti a unirsi e a diventare operatori di cambiamento. Questa campagna nazionale, nata da quasi mezzo secolo, è uno dei maggiori sforzi per la raccolta di fondi portato avanti dalla Chiesa cattolica indiana. Secondo le informazioni inviate a Fides, la campagna quaresimale è stata lanciata a livello nazionale nella Cattedrale del Sacro Cuore della capitale, con una Messa presieduta dal Nunzio apostolico, l’Arcivescovo Giambattista Diquattro, e concelebrata da diversi sacerdoti impegnati in questo settore pastorale. Analoghe iniziative sono in programma nei prossimi giorni a livello diocesano, sostenute e animate dai membri della Caritas.
Il recente squilibrio nell'economia ha comportato un aggravio delle condizioni dei poveri e degli emarginati del paese. Socialmente, la società indiana è altamente disuguale, divisa in diverse caste, religioni e regioni che minacciano di danneggiare la crescita dell'India. In questo contesto, Caritas India, attraverso la sua presenza multidimensionale nelle aree più arretrate del paese, sta lavorando per assicurare mezzi di sussistenza sostenibili e migliorare la vita delle persone. Obiettivo di Caritas India è "mettere fine alla povertà in tutte le sue forme ovunque" e "mettere fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l'agricoltura sostenibile".
Caritas India propone sei possibili modi per realizzare la campagna: creare una piattaforma per il dialogo e i collegamenti soprattutto per gli agricoltori senza terra; creare collegamenti con le imprese per promuovere opportune scelte imprenditoriali; promuovere i giovani imprenditori nelle proprie parrocchie; creare strutture di mercato per produttori e acquirenti; aggiornare le competenze esistenti per migliorare le opportunità di sostentamento; sostenere le organizzazioni a supporto degli interventi di base.
La campagna incoraggia le persone a iniziare a vivere con un approccio sostenibile, attraverso l'uso sostenibile delle risorse naturali, riducendo le emissioni di carbonio utilizzando metodi di trasporto ecologici, riducendo o riciclando i prodotti di scarto, attivando iniziative delle comunità.
(PN) (Agenzia Fides 29/02/2020)
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AMERICA/BRASILE - Nel Santuario di Aparecida l’apertura ufficiale della Campagna di Fraternità 2020
 
Aparecida (Agenzia Fides) – Domenica 1 marzo, prima domenica di Quaresima, l'Arcivescovo di Belo Horizonte e Presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana (CNBB), Mons. Walmor Oliveira de Azevedo, presiederà la Messa di apertura della Campagna di Fraternità 2020, nel Santuario di Aparecida, che ospita l'immagine della Patrona del Brasile. Con l'Arcivescovo concelebreranno i rappresentanti del Coordinamento esecutivo della Campagna ed i membri della presidenza della Conferenza Episcopale. La celebrazione sarà trasmessa da diverse emittenti televisive, radiofoniche e dal portale A12.com.
Secondo le informazioni inviate a Fides dalla CNBB, durante la celebrazione verrà letto il messaggio inviato da Papa Francesco per la Campagna di Fraternità di quest'anno, in cui il Pontefice richiama l'attenzione sulla necessità di rafforzare il valore della vita e ricorda che la conversione non deve essere separata dal servizio ai fratelli e alle sorelle, "soprattutto quelli più bisognosi".
Una reliquia di Santa Dulce dos Pobres sarà intronizzata sull’altare da alcuni bambini. La religiosa di Bahia (1914-1992), delle Suore missionarie dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio, canonizzata il 13 ottobre 2019 e ricordata per le sue opere di carità e di assistenza a poveri e bisognosi, è stata infatti la fonte d'ispirazione per la Campagna di quest’anno, che ha per tema "Fraternità e vita: dono e impegno" e il motto "Vedi, prova compassione e prenditi cura di lui" (Lc 10, 33-34). “Ciò che sperimenteremo in questo periodo di Quaresima, suor Dulce lo ha vissuto tutta la vita: ha visto, provato compassione e si è presa cura di lui con amore. E ripeteva: l'importante è fare la carità, non parlare della carità. Una persona umile e semplice che non ha mai cercato di far sapere ciò che faceva, ma era sempre vicina a chi aveva più bisogno” ha detto la nipote di suor Dulce, Maria Rita Pontes, alla presentazione della Campagna.
Nel testo di base, la Presidenza della CNBB esprime l’auspicio che, nel tempo quaresimale, ogni persona, gruppo pastorale, movimento, associazione, Chiesa particolare, in breve, tutto il Brasile, motivato dalla campagna di Fraternità, possa vedere rafforzata la cura, lo zelo, la preoccupazione degli uni per gli altri, e, quindi, la fraternità. Tra le numerose azioni pratiche proposte, si suggerisce: creare occasioni per condividere la vita e l'esperienza di fede; valorizzare il ruolo dei laici; promuovere attività di evangelizzazione in giorni, orari e luoghi accessibili alle persone; favorire il dialogo tra generazioni e con la società; iniziative di formazione per una convivenza basata sui valori umani; promozione di gruppi di dialogo sulla realtà locale; iniziative incentrate sull'ecologia integrale.
In questo insieme di proposte vengono suggerite iniziative inerenti all'iniziazione alla vita cristiana; la riscoperta dell'importanza della liturgia; la vicinanza missionaria alle famiglie in lutto; la formazione dei ministri della Parola; programmi di visite missionarie. La comunità è quindi chiamata a diventare una casa di accoglienza, di amicizia, di cura fraterna, con la sfida di arrivare alla domenica di Pasqua con la formazione di nuove comunità. Per la società, l'appello è a riscoprire la speranza come forza aggregante del significato della vita, con i laici che assumono un impegno di partecipazione nel campo sociale e politico. (SL) (Agenzia Fides 29/2/2020)
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La pagina del sito della CNBB con tutte le informazioni sulla Campagna (in portoghese) -> https://www.cnbb.org.br/cf2020
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AMERICA/BRASILE - Serve di Maria Riparatrici: “Da cento anni in Amazzonia al servizio di Dio e dell’umanità”
 
Sena Madureira (Agenzia Fides) - “Le Serve di Maria Riparatrici che operano nella regione amazzonica dell’Alto-Acre, in Brasile, continuano ad offrire servizio pastorale, l’accoglienza di ragazze che vogliono consacrarsi al Signore, istruzione scolastica e visite ad agglomerati di case nella foresta, raggiunte soprattutto attraverso il fiume. Le nostre comunità, inoltre, si prodigano nell’animazione di gruppi di evangelizzazione e di coppie, nella catechesi e nella liturgia, nel sostegno a bambini emarginati e nella pastorale vocazionale. Partecipi di questo mandato apostolico e mosse dallo Spirito, la nostra congregazione risponde alla chiamata di seguire Gesù Cristo a testimoniare il Vangelo in comunione fraterna e ad essere al servizio di Dio e dell'uomo, ispirandosi costantemente a Maria, Madre e Serva del Signore”. Lo riferisce in un colloquio con l’Agenzia Fides, suor Augusta de Oliveria, Vicaria generale delle Serve di Maria Riparatrici, ricordando che nel 2021 si celebreranno i 100 anni dall’inizio della loro avventura missionaria nel paese latino americano: “IL 14 novembre 1921 - racconta suor Augusta - dopo oltre quattro mesi di viaggio, cinque sorelle e una postulante giunsero nella località di Sena Madureira, situata in una zona di confine con il Perù e la Bolivia. Le suore - prosegue - furono mandate dalla nostra fondatrice, madre Maria Elisa Andreoli, su invito del vescovo Prospero Bernardi, dell’Ordine dei Servi di Maria che un anno prima, nel 1920, avevano fondato una missione in quella zona”.
Nel corso dei decenni, l’impegno missionario delle Serve di Maria Riparatrici in questa parte dell’Amazzonia ha contribuito a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, dando vita a collegi, ospedali, orfanotrofi ed altre opere sociali ispirate ai valori della fraternità, “attraverso un rapporto che aiuta a costruire fiducia e amicizia quale base per la crescita umana e spirituale delle persone”, spiega la vicaria generale.
Il servizio della Congregazione si caratterizza, infatti, per l'impegno soprattutto nel settore dell’istruzione e in quello assistenziale e sanitario: “Nella comunità di Xapuri, ad esempio, - riferisce suor Augusta - coordiniamo una scuola dell’infanzia, sovvenzionata dal governo e con personale laico, che accoglie più di 170 bambini, dai due ai quattro anni, per dare la possibilità alle madri di poter accedere al lavoro. Qui, inoltre - continua - le suore seguono la cooperativa 'Mani di donna' , dove si confezionano articoli utili per la casa con lo scopo di aiutare le famiglie composte di solo donne e bambini. A Cruzeiro do Sul, città di frontiera, con più della metà degli abitanti costituita da Indios, c’è un ospedale in cui prestiamo assistenza medico sanitaria”.
“Oggi - precisa la religiosa - intendiamo celebrare questo primo centenario missionario in comunione con la Chiesa locale: tutte le nostre comunità sono invitate a riflettere sul tema dell’inculturazione della missione evangelizzatrice: “Come scrive il Santo Padre nell’esortazione apostolica 'Querida Amazonia'- chiarisce la missionaria - la Chiesa in Amazzonia è chiamata a camminare con i popoli che la abitano e ad assumere quindi un 'volto amazzonico'. Ma affinché questa incarnazione si realizzi - continua - è necessario che l'annuncio del Vangelo sia compreso in questo contesto: è importante assicurare sul territorio una maggiore presenza dei presbiteri che celebrino l’Eucaristia, perché essa fa la Chiesa. Questa sfida appare come un fattore di identità - osserva suor Augusta - che potrebbe rendere possibili esperienze significative, determinare un vissuto quotidiano, destare nuove speranze per il futuro. Nella nostra esperienza missionaria - conclude - quello che emerge con chiarezza, è la sete che la gente ha di conoscere la parola di Dio”.
Le Serve di Maria Riparatrici nascono nel 1900 a Vidor, in provincia di Treviso, con la professione religiosa da Elisa Andreoli, di sua madre Margherita Ferraretto, Agnese Vimercati e Carmela Regonesi, come terziarie laiche dei Servi di Maria. In Brasile la congregazione è presente con due Province: “Nossa Senhora de Guadalupe" e “Nossa Senhora Aparecida”; alla prima appartengono le comunità del nord del Paese, quelle di Argentina, Bolivia e Messico, mentre alla seconda sono state assegnate le comunità del centro-sud e del Perù.
(ES) (Agenzia Fides 29/2/2020)
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Guarda la video intervista sul canale Youtube dell'Agenzia Fides -> https://www.youtube.com/watch?v=MWR-LsJDnDY
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OCEANIA/SAMOA - V Congresso Apostolico Mondiale sulla Misericordia: un Oceano di Amore che circonda il mondo intero
 
Apia (Agenzia Fides) – Sarà un vero "giubileo" per la piccola comunità cattolica delle isole Samoa, nelle remote isole del Pacifico, che le darà l'opportunità di essere, per una settimana, cuore della Chiesa universale: pellegrini, fedeli, preti e religiosi, accanto a Vescovi provenienti da Polonia, Germania, Lituania, Nigeria, Francia, Fiji, Nuova Zelanda, Australia, Isole di Tonga, si raduneranno ad Apia in occasione del V Congresso Apostolico Mondiale sulla Divina Misericordia. L’evento, denominato WACOM V, organizzato dall’Arcidiocesi di Samoa, si svolgerà dal 10 al 15 agosto 2020 e avrà come tema: ‘La Divina Misericordia: un Oceano di Amore che circonda il mondo intero’.
Si tratta di un raduno internazionale di migliaia di devoti della Divina Misericordia che si incontrano ogni tre anni per promuovere la devozione a Gesù come Divina Misericordia nella Chiesa cattolica. L'evento, sottolinea a Fides la Chiesa locale, sarà anche una preziosa opportunità di evangelizzazione e di testimonianza della fede. A conclusione del Congresso, il 15 agosto, sarà celebrata una Messa nella sede del Parlamento, nel corso della quale, oltre all’annuncio del prossimo WACOM VI, due rappresentanti di ciascun paese saranno inviati come “Missionari del Mare” e salperanno sulle "fautasi", le tipiche barche samoane, dal porto di Apia.
In occasione del WACOM V, l'arcidiocesi di Samoa-Apia, fondata nel 1850 che conta attualmente 42.000 cattolici, ha messo a disposizione un sito web nel quale potersi registrare e ottenere informazioni per un evento che si annuncia significativo per tutta la comunità cattolica nelle isole del Pacifico.
(AP) (29/2/2020 Agenzia Fides)
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Il sito web del Congresso -> www.wacom5samoa2020.com.

venerdì 14 giugno 2019

Agenzia Fides 14 giugno 2019

AFRICA/NIGER - Minacce di Boko Haram ai cristiani di Diffa: “Notizia vera, ma non c’è una fuga in massa dei fedeli”
 
Niamey (Agenzia Fides) - “I cristiani sono stati minacciati, ma è falso che abbiano iniziato ad abbandonare in massa l’area” dice all’Agenzia Fides Mons. Anthony Coudjofio, Vicario Generale di Niamey, al quale abbiamo chiesto se è vero che i cristiani di Diffa, regione del sud-est del Niger, abbiano ricevuto un messaggio di Boko Haram, che concede loro tre giorni di tempo per lasciare l’area, altrimenti saranno uccisi.
“Ho contattato l’associazione dei cattolici a Diffa che mi hanno confermato di aver ricevuto il messaggio di minacce. Hanno detto che il fatto è certamente inquietante, ma hanno aggiunto che le forze di sicurezza stanno pattugliando l’area, proteggendo le chiese. I fedeli cattolici, sia pure spaventati, non hanno lasciato le loro case, contrariamente alle notizie che si erano diffuse su una fuga dei cristiani da Diffa. Una notizia priva di ogni fondamento” conclude Mons. Coudjofio.
Boko Haram, gruppo jihadista originario della Nigeria, ha allargato le sue attività anche ai Paesi vicini, tra cui il Niger. La regione di Diffa è stata già colpita diverse volte dagli attentati di Boko Haram. A fine marzo 10 persone hanno perso la vita quando due attentatrici si sono fatte esplodere nel mercato di un villaggio della regione.
L’11 giugno 64 membri di Boko Haram sono stati uccisi in un duro scontro con la Multinational Joint Task Force (MNJTF) a Darak nella regione del Lago Ciad. Il Ciad è un altro Paese preso di mira dal gruppo jihadista. La MNJTF è una forza congiunta organizzata dagli Stati della regione per combattere Boko Haram. (L.M.) (Agenzia Fides 14/6/2019)
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AFRICA/COSTA D’AVORIO - Tensioni politiche e crisi di identità nella società: il ruolo profetico della Chiesa
 
Abidjan (Agenzia Fides) – “Le turbolente dichiarazioni dei politici ivoriani continuano ad alimentare serie minacce alla stabilità politica del nostro paese, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2020” dice all’Agenzia Fides padre Donald Zagore, teologo ivoriano della Società per le Missioni Africane (SMA). “In un contesto socio-politico sempre più teso e inquietante - continua p. Zagore - molti si stanno chiedendo cosa pensa la Chiesa in una situazione che sta degenerando, specialmente su alcune questioni cruciali, legate all’identità ivoriana e al ‘recupero etnico’, che oggi scuotono la vita quotidiana delle persone”
“La Chiesa – spiega il missionario - deve essere in grado di anticipare le questioni, con il suo ruolo profetico. Il suo impegno per la pace e la stabilità di questa nazione deve essere sempre più visibile, concreto e pratico, e soprattutto decisivo. Vogliamo una Chiesa che sia custode del popolo, che interpreta i valori, in modo che i politici non finiscano per imporre logiche di interessi privati”.
“Pur rimanendo consapevole della necessità e del rigoroso rispetto del carattere neutrale del suo impegno politico, la Chiesa non deve cedere alla rassegnazione, ma essere presente nella società e portarvi l’annuncio del Vangelo di pace, giustizia, carità” , conclude p. Donald.
(DZ/AP) (14/6/2019 Agenzia Fides)
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ASIA/SRI LANKA - Il governo dello Sri Lanka istituisce un Consiglio per la riconciliazione tra religioni
 
Colombo (Agenzia Fides) - Il governo dello Sri Lanka ha annunciato che istituirà uno speciale "Consiglio per la riconciliazione tra religioni", con l'obiettivo di costruire la convivenza interreligiosa nella società e evitare ogni forma di polarizzazione. Come ha affermato il Primo ministro Ranil Wickremesinghe, l'idea del Consiglio proviene da rappresentanti dei monaci buddisti: il Consiglio includerà leader religiosi di tutte le comunità di fede presenti in Sri Lanka. Wickremesinghe ha ricordato che, a prescindere dalle opinioni religiose, ognuno dovrebbe avere il diritto di praticare liberamente la propria fede, anche se la Costituzione dello Sri Lanka assegna una sorta di "priorità" al buddismo.
Il governo è al lavoro per formulare le leggi e i regolamenti necessari per istituire il Consiglio. La decisione di istituire il nuovo organismo giunge sulla scia degli attentati di Pasqua, rivendicati dallo Stato islamico, che hanno scosso il paese il 21 aprile, uccidendo oltre 250 persone e ferendone altre 500.
Robert Thilakaratne, laico cattolico locale, dichiara a Fides: "Istituire un Consiglio per la riconciliazione religiosa e impegnarsi direttamente a costruire la convivenza nella società è una mossa gradita e saggia del governo. Servirà a promuovere la solidarietà, la comprensione, l'armonia, la pace e la fratellanza. Il paese ne ha davvero bisogno".
Lo Sri Lanka è una nazione multietnica con 22 milioni di abitanti, in maggioranza buddisti, ma comprende minoranze cristiane, musulmane e indù. I musulmani rappresentano quasi il 10% della popolazione; i cristiani sono il 7,4% (6,1% cattolici e 1,3% protestanti). (SD) (Agenzia Fides 14/6/2019)
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ASIA/KAZAKHSTAN - La Caritas lancia il progetto di agricoltura sostenibile: fornirà sostentamento e formazione professionale
 
Almaty (Agenzia Fides) - “La costruzione delle due serre di Almaty e Talgar è terminata. Ciò significa che stiamo per avviare la fase operativa del progetto di agricoltura sostenibile. Il primo aspetto da affrontare è quello dell'organizzazione del lavoro per vendere i prodotti agricoli. Infatti se una parte della produzione verrà utilizzata per supportare persone assistite dalla Caritas, i proventi delle vendite della restante parte saranno utilizzati per sostenere gli altri nostri progetti. Tutto questo ci porterà a ricercare dipendenti che si occupino dell’imballaggio e della distribuzione di prodotti. Un altro aspetto importante è che abbiamo in mente la possibilità di utilizzare le serre come location per realizzare corsi di formazione. A tal fine è stata avviata un’importante collaborazione con Caritas India per lo scambio di conoscenze e di competenze nel campo dell'agricoltura”. E’ quanto riferisce, in una nota inviata all’Agenzia Fides, Caritas Almaty, illustrando gli sviluppi del progetto di agricoltura sostenibile portato avanti nell’ex capitale kazaka e nella vicina città di Talgar.
A dare impulso all’iniziativa, un workshop formativo organizzato in Indonesia nel giugno 2018 da Caritas Asia. L'esperienza viene definita “significativa, nonostante la sua semplicità. Sebbene le condizioni economiche e sociali dei nostri rispettivi paesi siano notevolmente diverse, molte caratteristiche di quei progetti sono applicabili nei nostri siti rurali”.
La costituzione delle serre rappresenta, inoltre, il seguito del lavoro di sensibilizzazione iniziato due anni fa con l’Expo di Astana: “E’ la continuazione ideale, a livello locale, del messaggio diffuso all’interno del padiglione del Vaticano, e cioè che è possibile utilizzare risorse che la natura ci fornisce come bene comune, in modo che l'energia sia per tutti. E che essa può rappresentare non solo un mezzo di sussistenza, ma anche un luogo di educazione con cui apprendere nuove tecnologie di coltivazione e quindi acquisire competenze in ambito lavorativo”.
La formazione e lo sviluppo di competenze professionali rappresentano una priorità per la Caritas in Kazakistan, che negli ultimi anni ha attivato, tra gli altri progetti, un’iniziativa volta all’inserimento nel mondo del lavoro di persone affette da sindrome di Down ed un serie di corsi online di lingua inglese. (LF) (Agenzia Fides 14/6/2019)
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ASIA/EMIRATI ARABI - Il ministro della tolleranza presiede l’apertura ufficiale del sito archeologico cristiano di Sir Bani Yas
 
Abu Dhabi (Agenzia Fides) – Il sito archeologico cristiano dell’isola di Sir Bani Yas, 200 km a ovest della città di Abu Dhabi, è stato riaperto giovedì 13 giugno dopo un periodo di lavori che renderanno visitabili ampie aree dei resti del complesso monastico finora chiuse al pubblico. La riapertura ufficiale del sito è avvenuta alla presenza dello Sheikh Nahyan bin Mubarak, ministro della Tolleranza degli Emirati Arabi Uniti: "La chiesa e il monastero di Sir Bani Yas” ha detto tra l’altro il ministro nel suo intervento, ”gettano luce sulla nostra storia culturale, di cui siamo orgogliosi”.
Il sito archeologico comprende le vestigia di un complesso monastico nestoriano risalente al VII secolo dopo Cristo, dove viveva una piccola comunità di circa 30 monaci. "La sua esistenza” ha sottolineato tra l’altro lo sheikh Nayan bin Mubarak “è la conferma che nella nostra terra la tolleranza e l’accettazione dell’altro sono valori di lunga data”. A Abu Dhabi, lo scorso 4 febbraio, Papa Francesco e lo Sheikh Ahmad al Tayyeb, Grande Imam di al Azhar, hanno sottoscritto il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune.
I monaci che costruirono e abitarono il complesso monastico appartenevano alla rete di comunità cristiane presenti fin dalla più lontana antichità a est dei confini dell’Impero romano, entro gli sconfinati territori dell’Asia centrale, dalla Persia fino all’India e alla Cina. “Si tratta di comunità” ha scritto lo storico don Lorenzo Cappelletti, professore presso la Pontificia Università Antonianum “che un po’ affrettatamente vengono dette nestoriane perché al momento del Concilio di Efeso (431), che condannò il patriarca costantinopolitano Nestorio, rimasero fedeli alla tradizione teologica antiochena, da cui proveniva Nestorio, contro la estremizzazione della corrente teologica alessandrina”.
In realtà, “ già prima del Concilio di Efeso, avevano inteso prendere le distanze dalla Chiesa di Stato romana. Fin dall’inizio del III secolo, in effetti, questi cristiani avevano un loro patriarca ( katholikos) con sede a Seleucia-Ctesifonte sul Tigri, la cui autonomia scaturì dalla necessità di mostrare l’indipendenza di questi cristiani dall’Impero romano, che costituiva da secoli il nemico per eccellenza del mondo persiano. Più che un allontanamento a livello dogmatico, in altre parole, la loro autonomia tendeva a evitare incomprensioni e persecuzioni”.
Secondo i ricercatori e gli archeologi che hanno studiato il sito di Sir Bani Yas, il complesso monastico fu attivo per almeno 150 anni, continuando a rappresentare un punto di sosta per commercianti e viaggiatori per molti decenni anche dopo l'avvento dell'Islam. "All'inizio deve esserci stata una tolleranza reciproca notevole” ha sottolineato il Vescovo Paul Hinder, Vicario apostolico dell’Arabia meridionale, presente all’inaugurazione.
Il sito archeologico era stato scoperto nel 1992. Alcuni anni dopo, il ritrovamento di alcune croci ha confermato che si trattava dei resti di un complesso ecclesiale, comprendente una chiesa, il refettorio, il dormitorio e un cimitero. Per vivere, i monaci cuocevano in loco il pane e il pesce pescato da loro, visto che il complesso monastico sorgeva non lontano dal mare. (GV) (Agenzia Fides 14/6/2019)
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AMERICA/BRASILE - Assassinato il presidente del Sindacato Lavoratori Rurali: crescono violenze e omicidi in Amazzonia
 
Parà (Agenzia Fides) – La Rete ecclesiale panamazzonica (REPAM) del Brasile ripudia l'azione violenta e l'attacco che ha avuto per vittima l'ennesimo leader, Carlos Cabral Pereira, presidente del Sindacato dei Lavoratori Rurali (STR la sigle in portoghese) di Rio Maria, nel sud-est del Pará, assassinato nel pomeriggio di martedì 11 giugno, con 4 colpi di pistola. Cabral Pereira era già stato bersaglio di un attacco nel 1991, quando venne ferito in una imboscata.
Secondo il rapporto della Commissione pastorale della Terra (CPT) "Conflitos no Campo", nel 2018 il 49% dei 1.489 conflitti registrati sul campo in Brasile si sono verificati nella regione amazzonica. Delle 960.630 persone coinvolte nei conflitti, il 62% (599.084) si trova in Amazzonia. Lo stato di Pará guida il numero di omicidi e tentati omicidi.
“Di fronte a questo episodio e a molti altri casi di omicidi legati ai conflitti agrari nello stato, chiediamo che il potere pubblico prenda le misure necessarie nell'indagine e nella risoluzione del caso, oltre a stabilire politiche pubbliche in vista della garanzia e della protezione di tanti uomini e donne che ogni giorno vivono minacciati nelle campagne" si legge nel comunicato pervenuto a Fides.
"Esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia di Carlos Cabral, ai suoi amici e compagni combattenti e a tutti i leader minacciati e perseguitati nelle campagne, specialmente a Rio Maria, chiamata informalmente “la terra della morte annunciata", e chiediamo che il potere pubblico agisci con determinazione nella lotta contro l'impunità cosicché, in questo modo, la violenza nella regione abbia fine" conclude il comunicato.
Secondo una nota del Ministero Pubblico Federale (MPF), con Cabral Pereira sono quattro i leader assassinati del STR: uno nel 1985, un altro nel 1990 e l'ultimo nel 1991. La violenza in questa zona del Brasile ha obbligato la CPT a dedicare una sezione del suo rapporto annuale a questi numeri, dati e situazioni che confermano l'importanza della figura del leader fra i contadino nella foresta brasiliana e l'abbandono da parte dello stato che non li tutela.
La CPT ha dovuto creare "l'Atlas dei conflitti nell'Amazzonia" per illustrare questa terribile e irrisoluta situazione. Solo in Brasile copre gli stati di Acre, Amapá, Amazonas, Tocantins, Pará, Rondônia, Roraima, Mato Grosso e Maranhão. Le comunità sentono molto questa violenza come un affronto al loro tipo di vita e alla pacifica convivenza. Dall’assassinio della missionaria suor Dorothy Stang nel 2005 (vedi Fides 10/07/2017), sentono che è anche una violenza contro i rappresentanti della Chiesa cattolica.
(CE) (Agenzia Fides, 14/06/2019)
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AMERICA/MESSICO - Due giovani sequestrati e uccisi in pochi giorni: i Vescovi chiedono alle autorità di intervenire
 
Città del Messico (Agenzia Fides) – “Negli ultimi tempi abbiamo vissuto situazioni di grande violenza che sono state un vero calvario per i cittadini e per molte famiglie in diverse parti del paese, delle quali non vediamo la fine”: lo scrive la Conferenza episcopale del Messico (CEM) in un comunicato pervenuto all’Agenzia Fides in cui, “con dolore e tristezza, lamenta l'omicidio dello studente dell'Università Intercontinentale, Hugo Leonardo Avendaño Chávez”. Nel testo, firmato dal Segretario generale della CEM, il Vescovo ausiliare di Monterrey, Mons. Alfonso Miranda Guardiola, si ricorda anche Norberto Ronquillo, un altro giovane studente che è stato rapito e ucciso la settimana scorsa.
Secondo le informazioni raccolte da Fides, Hugo Leonardo Avendaño Chávez, 29 anni, frequentava i corsi post laurea all’Università Intercontinentale. E’ stato sequestrato verso le ore 23 dell’11 giugno, mentre si recava nella parrocchia a cui dedicava molto tempo, il suo corpo è stato trovato il giorno dopo nel suo furgone, avvolto in una coperta, nel quartiere di Aculco, nel municipio di Iztapalapa, con segni di tortura, è morto per strangolamento. I parenti lo ricordano come un giovane devoto che voleva dedicare la sua vita a Dio, era felice e pieno di vita, con un futuro radioso. Anche Norberto Ronquillo, 22 anni, era un giovane originario di Meoqui, studente dell’Università del Pedregal, scomparso mentre era alla guida della sua auto. Il suo corpo è stato ritrovato il 10 giugno, una settimana dopo il sequestro, dopo che la famiglia aveva pagato un ingente riscatto. Anche lui è stato torturato e ucciso per strangolamento.
“Stiamo vivendo in un clima di grave insicurezza e paura – scrivono i Vescovi nel loro comunicato -, quindi ancora una volta chiediamo alle autorità competenti che affrontino questa ondata di insicurezza che è andata crescendo nel nostro paese. Ai nostri fedeli e alla società in generale, chiediamo di non essere indifferenti al dolore degli altri e di continuare a costruire la pace. Come Chiesa preghiamo e lavoriamo incessantemente per la ricostruzione del tessuto sociale”.
I Vescovi messicani assicurano la loro “vicinanza e preghiera alla famiglia di Hugo Leonardo, così come a quella di Norberto Ronquillo, e a tutte le famiglie dalle quali è stata rapita una persona”, invocando Santa Maria di Guadalupe perché “guidi i nostri passi sul cammino della pace e ci aiuti a riconoscerci fratelli”. (SL) (Agenzia Fides 14/6/2019)

venerdì 24 agosto 2018

Vatican News 23 agosto 2018

Vatican News
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23/08/2018
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Istituita dall’Onu in ricordo della rivoluzione haitiana, si celebra per ricordare quanti ancora oggi sono privati della libertà 
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Il pm Patronaggio, salito sulla nave per una visita, parla di situazione “devastante”: molti i malati di scabbia. Msf: visibilmente denutriti, hanno pesanti ... 
 

domenica 10 giugno 2018

Vatican news 10 giugno 2018

VaticanNews
Le notizie del giorno
10/06/2018
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Al termine dell’Angelus, il Papa ha espresso l’auspicio per uno sviluppo positivo del confronto previsto martedì a Singapore tra il presidente americano Trump e il leader nord-coreano Kim Jong Un. 
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Anche quest'anno Papa Francesco si è collegato in diretta telefonica con i giovani partecipanti alla Marcia notturna Macerata-Loreto, esortando tutti a cercare ... 
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Il segretario di Stato a Bergamo alla conclusione del pellegrinaggio delle spoglie di Giovanni XXIII: Papa Roncalli “ha dedicato l’intera esistenza a Cristo e alla Chiesa, con zelo e generosità, non risparmiando fatiche e non pretendendo risultati immediati, ma offrendo una testimonianza ...
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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...