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giovedì 3 ottobre 2019

Agenzia fides 3 ottobre 2019

EUROPA/SVIZZERA - Lettera di "invio in missione" dei Vescovi all’inizio del Mese Missionario Straordinario
 
Friburgo (Agenzia Fides) - “Con questa lettera rinnoviamo l’invio in missione nel nome di Gesù, per rispondere alla chiamata di Dio per la vostra vita! Contiamo su di voi, Cristo conta su di voi e tutta la Chiesa è con voi per percorrere il cammino della conversione pastorale e missionaria. Siate certi della nostra preghiera e della nostra benedizione e ‘andate in tutto il mondo, proclamate il Vangelo a tutte le creature’ (Mc 16.15).” E’ l’invito a tutti i battezzati contenuto nella lettera dei Vescovi svizzeri, diffusa il 1° ottobre, durante la celebrazione di apertura del Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019, che si è svolta presso il battistero di Riva San Vitale nel Canton Ticino, il più antico battistero della Svizzera (vedi Fides 19/9/2019).
I Vescovi si rivolgono “a ognuno di voi, cari fratelli e sorelle”, e sebbene auspichino che questo messaggio raggiunga il maggior numero di battezzati, allo stesso tempo vorrebbero che fosse considerato “molto personale”. “Sapete che con il vostro battesimo siete diventati nuove creature e che siete una sola persona con Gesù Cristo? Lui stesso non ha smesso di chiamare e inviare donne e uomini, e prima di salire da suo Padre, vi ha affidato una missione come alla Chiesa intera. La missione dell'inviato non è diversa dalla missione di Gesù stesso. Come successori degli Apostoli, vogliamo proclamare oggi che questo invio che ci rivolge Cristo è di urgente attualità e riguarda voi stessi, inviati in missione in tutto il mondo, iniziando da dove vi trovate”.
Secondo le informazione inviate a Fides da Missio Svizzera, i partecipanti alla liturgia di apertura del Mese Missionario Straordinario erano guidati da sei Vescovi, rappresentanti delle regioni linguistiche, e dal diacono Martin Brunner, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie. I fedeli hanno avuto l'opportunità di rinnovare le loro promesse battesimali attingendo l’acqua dallo storico battistero per aspergersi. L'acqua del battistero è stata poi inviata alle parrocchie dei vari comuni, invitando le comunità locali a rinnovare il loro battesimo e ad essere discepoli missionari. Al termine il Vescovo di Sion, Jean-Marie Lovey, e Presidente del gruppo di lavoro del Mese Missionario Straordinario, ha annunciato la pubblicazione della lettera della Conferenza episcopale svizzera, indirizzata a tutti i battezzati del paese. (SL) (Agenzia Fides 3/10/2019)
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AFRICA - I Vescovi dell’Africa del Nord: “Nell’ultimo anno sono stati fatti passi importanti nella fratellanza islamica-cristiana”
 
Roma (Agenzia Fides) - “Quest'anno è stato caratterizzato da eventi che stimolano le nostre Chiese a lavorare per la fratellanza islamica-cristiana” scrivono i membri della Conferenza dei Vescovi della Regione Nord dell’Africa (CERNA) nel documento conclusivo della loro Assemblea, che si è tenuta a Roma a fine settembre.
Il messaggio, inviato all’Agenzia Fides, cita in particolare la beatificazione del Vescovo Pierre Claverie l'8 dicembre 2018 e dei suoi diciotto compagni e martiri (vedi Fides10/12/2018) che “ha permesso a tutti i cristiani e musulmani riuniti per l'occasione di "disegnare nel cielo dell'Algeria un grande segno di fraternità per il mondo” secondo le parole del Santo Padre indirizzate alla riunione dell'assemblea di Orano”.
“Il documento sulla fraternità umana firmato il 4 febbraio ad Abu Dhabi da Papa Francesco e il grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb, ci appare anche come un segnale molto incoraggiante che ci porta ad adottare "la cultura del dialogo come percorso, la collaborazione congiunta come condotta e la conoscenza reciproca come metodo e criterio” sottolineano inoltre i Vescovi della CERNA.
Segue poi la visita di Papa Francesco in Marocco il 30 e 31 marzo. “L'accoglienza che Papa Francesco ha ricevuto dal popolo, dal suo Sovrano e dalle comunità cristiane e le parole scambiate ci incoraggiano nella nostra missione”.
Infine “la scelta di Mons. Cristóbal Lopez Romero, Arcivescovo di Rabat, come Cardinale, ci incoraggia anche a condividere meglio il modo in cui viviamo la gioia del Vangelo, specialmente nel dialogo interreligioso e nell'accompagnamento delle persone più fragili”.
I Vescovi del Nord d’Africa invitano alla preghiera “per i nostri Paesi e in particolare la Libia, il cui Vescovo non ha potuto unirsi a noi” e dichiarano di voler “impegnarci di più come Chiesa, in collaborazione con i musulmani, in un servizio comune per i fragili e i poveri”.
“I nostri Paesi sono contrassegnati dalla presenza di migranti che ci ricordano i grandi sconvolgimenti economici, climatici e politici del nostro mondo” sottolinea il messaggio. “Siamo convinti che la lotta contro questi sconvolgimenti sia l’unica maniera efficace per consentire a tutti di scegliere di vivere nella terra dei propri antenati. Nei nostri Paesi, oggi, vogliamo sostenere coloro che stanno vivendo la sofferenza della migrazione”. (L.M.) (Agenzia Fides 3/10/2019)
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AFRICA/KENYA - Rinnovamento missionario della Chiesa in Africa, in vista del 400° anniversario di fondazione di “Propaganda Fide”
 
Nairobi (Agenzia Fides) – “Riunire un numero di accademici per analizzare lo stato dell'evangelizzazione in Africa e proporre possibili nuove strade e soluzioni missionarie”: è stato questo l’obiettivo della prima Conferenza continentale in vista delle celebrazioni per il 400° anniversario di fondazione della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli (Propaganda Fide), in programma per il 2022, organizzata di recente dal Tangaza University College, dell'Università cattolica dell'Africa orientale (CUEA). Come riferisce p. Joseph Caramazza, comboniano del Tangaza University College, la conferenza, dal tema “Mission in Africa, Evangelizing the Future”, è stata organizzata da Missio Aachen in collaborazione con la Pontificia Università Urbaniana di Roma e il Tangaza University College di Nairobi.
“L'evangelizzazione in Africa richiede un viaggio concreto nel futuro. L’anno dell'evangelizzazione in Africa su questa prospettiva è anche l’anno del nostro rinnovamento missionario di tutta la Chiesa”, ha dichiarato p. Leonardo Sileo, OFM, Magnifico Rettore della Pontificia Università Urbaniana, nel messaggio inviato ai partecipanti, letto a suo nome da p. Paul Steffen, SVD.
I tre punti chiave sui quali si sono confrontati i partecipanti includevano: attività e azioni di avvicinamento del Vangelo al reale contesto sociale culturale e tecnologico; il ruolo delle donne nella vita e nella missione della Chiesa di oggi, che riveste un'importanza particolare e un'opportunità per il rinnovamento missionario; infine il rapporto tra il Vangelo e il futuro dell'umanità visibile nella simbiosi tra missione e sviluppo integrale dell'umanità.
Klaus Vellguth, a nome di “Missio Aachen”, ha fornito una breve panoramica della storia della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, fondata da Papa Gregorio XV nel 1622 per contrastare la perdita di influenza che la Chiesa cattolica aveva subito a causa della diffusione del protestantesimo in Europa. “L'attenzione della congregazione sull'Europa è cambiata rapidamente poco dopo la sua istituzione perché la Chiesa, alla fine dei 30 anni di guerra, non aveva raggiunto un equilibrio tra le chiese cristiane”, ha sottolineato il dott. Klaus.
Tra i documenti presentati alla conferenza, di grande impatto la storia del rapporto di Propaganda Fide con le Chiese locali africane. Le tre conferenze continentali, in Africa (2019), in America Latina (2020) e in Asia (2021) culmineranno in una conferenza intercontinentale a Roma nel 2022.
(AP) (3/10/2019 Agenzia Fides)
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ASIA/COREA DEL SUD - I Vescovi per il Mese Missionario: "Non è il momento dell'auto-compiacimento, ma dell'annuncio del Vangelo ai più poveri"
 
Seoul (Agenzia Fides) - "Vi sono ancora molte persone nella società coreana che non conoscono Gesù né comprendono la sua volontà. Dobbiamo proclamare la Parola di Gesù Cristo e fare del nostro meglio per permettere alla Sua volontà e al Suo amore di permeare ogni angolo della nostra società". E' l'esortazione rivolta a tutti i fedeli coreani dalla Conferenza Episcopale della Corea in occasione del "Mese Missionario Straordinario", proclamato da Papa Francesco per l'ottobre 2019, per celebrare il centenario della Lettera apostolica di Benedetto XV "Maximum Illud".
In un messaggio firmato da p. Thomas Aquinas Kim Joon Chul, Segretario Generale della Conferenza Episcopale della Corea e inviato all'Agenzia Fides, la Chiesa coreana si pone in sintonia con il Santo Padre: "Il Papa ha invitato tutta la Chiesa ad esprimere il suo spirito missionario e il suo zelo. In preparazione al Mese Missionario Straordinario - si legge - la Chiesa cattolica in Corea si sforza di rinnovare la consapevolezza e l'impegno missionario di tutti i credenti".
Il testo ricorda che, come ha detto Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2019, "ogni cristiano è un missionario: per l'amore di Dio, nessuno è inutile o insignificante. Ognuno di noi è una missione per il mondo, poiché ognuno di noi è il frutto dell'amore di Dio".
La nota dell'Episcopato coreano prosegue: "La nostra ragione per proclamare il Vangelo è realizzare il sogno di Gesù affinché tutti i popoli vivano nel Regno di Dio, pieno di amore, pace e speranza. Il Regno di Dio che Gesù voleva non era semplicemente un posto in cui gli uomini possano andare dopo la morte. In realtà, il Regno di Dio è già presente, anche se non ancora pienamente realizzato, nella nostra vita quotidiana. Il Regno di Dio è in mezzo a voi', dice il Vangelo di Luca (Lc 17,21). Il Regno di Dio, che Gesù ha predicato, è una società in cui la giustizia, la pace e l'amore di Dio prevalgono e guidano tutte le cose del mondo. Pertanto, l'autentica attività missionaria è comunicare la volontà del nostro Signore a tutti i popoli e portarli alla pienezza del suo amore, pace e giustizia".
"Oggi, man mano che la società coreana diventa più caotica - rileva il testo giunto a Fides - i valori cristiani, più che mai, devono essere comunicati. Noi cattolici coreani dobbiamo guidare il popolo coreano verso una profonda conversione interiore all'insegna del Vangelo. Se non pratichiamo amore, pace e giustizia per il bene della società, la nostra fede non avrà senso".
I Vescovi riconoscono che "i cattolici coreani hanno dato un contributo importante alla democratizzazione della società coreana e alla promozione dei diritti umani. Tuttavia, questo non è il momento per noi di essere auto-soddisfatti o auto-compiaciuti: piuttosto dovremmo lottare per la crescita spirituale". "Proprio come Gesù ha mostrato il suo amore preferenziale per i poveri, gli emarginati e i reietti della società - conclude la nota - anche noi dovremo portare il Suo amore in tutti gli angoli della società, mostrando attenzione per i più vulnerabili. Attraverso le opere missionarie, le parole di Gesù si diffonderanno fino ai confini della terra". (PA) (Agenzia Fides 3/10/2019)
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ASIA/INDIA - Cristiani in preghiera per l'India in occasione dell'anniversario della nascita di Gandhi
 
Nuova Delhi (Agenzia Fides) - "Preghiamo per l'India e per gli amministratori politici, collaborando per lo sviluppo, il progresso e il bene della nostra Terra Madre": è l'appello diffuso dall'Arcivescovo Anil Couto, alla guida dell'arcidiocesi di Delhi, invitando i cristiani del Paese a pregare, in occasione del raduno di preghiera organizzato il 2 ottobre a Delhi, in occasione del 150° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, il padre della nazione. All'incontro di preghiera, organizzato dalla "Fellowship of Christians" e tenutosi nell'auditorium della scuola Jesus and Mary vicino alla Cattedrale cattolica del Sacro Cuore, hanno preso parte fedeli di oltre 20 denominazioni e organizzazioni cristiane
Tra le autorità politiche presenti vi erano Rakhi Birla, vice presidente dell'Assemblea legislativa di Delhi, Rajendra Pal Gautam, ministro della cultura del governo e Avtar Singh, sindaco di Delhi nord. Durante l'incontro i rappresentanti di varie Chiese hanno pregato per il presidente, per il primo ministro, e per tutti i ministri federali e statali.
La "Fellowship of Christians" è un'iniziativa dell'Arcidiocesi cattolica di Delhi che "intende riunire i cristiani di tutte le confessioni su una piattaforma comune per pregare per la nazione", ha spiegato p.Divino Felix Oliveira, tra gli organizzatori de raduno.
 "Ogni anno in questo giorno noi, cristiani indiani, ci riuniamo per pregare per la nostra nazione", ha aggiunto.
L'India sta affrontando una seria sfida socio-politica, essendo attraversata da fenomeni come i crimini d'odio contro cristiani, musulmani e dalit, mentre l'attuale governo del primo ministro Narendra Modi, del partito nazionalista indù Bharatiya Janata (BJP) è un fiancheggiatore dei gruppi estremisti indù che hanno chiesto l'espulsione di tutti i missionari stranieri dall'India, accusandoli di utilizzare il lavoro sociale come facciata per convertire i dalit.
Mohandas Karamchand Gandhi, comunemente noto con l'appellativo onorifico di Mahatma (in sanscrito: "grande anima"), è stato un politico, filosofo e avvocato indiano, noto come "il padre della patria". Nacque a Porbandar (località attualmente parte dello stato indiano del Gujarat) il 2 ottobre 1869 e morì a Nuova Delhi, 30 gennaio 1948, ucciso con tre colpi di pistola da Nathuram Godse, un fanatico radicale indù che aveva legami anche con il gruppo estremista indù "Mahasabha". (SD) (Agenzia Fides 3/10/2019)
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ASIA/LIBANO - “Giornata della Fraternità umana” promossa a Tripoli dalle POM per celebrare il Mese missionario straordinario
 
Tripoli (Agenzia Fides) - La prima “Giornata di Tripoli per la Fraternità umana” (Tripoli Human Fraternity Day), dedicata al “futuro delle relazioni islamo-cristiane dopo la Missione di Papa Francesco ad Abu Dhabi", si svolgerà domenica 6 ottobre presso il Convento di San Francesco, nella città del Libano settentrionale, sotto l'egida della Pontificia Unione Missionaria, delle Pontificie Opere Missionarie del Libano e della Custodia di Terrasanta. L'evento è organizzato in collaborazione con il Religion & Security Council, con Dialogue for Life and Reconciliation, e con il Sustainable Network di leader religiosi nel nord del Libano.
All’iniziativa interreligiosa saranno presenti come partner numerosi altri organismi e ONG come Caritas Lebanon, la Camera del Commercio di Tripoli, l’Agenzia locale per lo sviluppo economico del Libano settentrionale, il Club degli imprenditori di Tripoli, il Comitato per la gioventù maronita dell’Arcieparchia di Tripoli, il Comitato patriarcale della Gioventù melchita, il Maronite Youth Pastoral Ehden 'gharta, il Middle East Institute for Research and Strategic Studies, il Fly for the Lebanese Youth, il Mousawat Association, e Utopia.
L’ordine dei lavori della giornata prevede un Forum Interreligioso dei Giovani e un Forum Interreligioso dei Leader. Il Forum Interreligioso giovanile coinvolgerà una delegazione di 50 studenti universitari e giovani professionisti delle comunità sunnita, alawita e cristiana di Tripoli e del Libano settentrionale. Il Forum Interreligioso dei Leader vedrà la partecipazione di importanti personalità religiose cristiane e musulmane, tra cui il Gran Mufti di Tripoli e l’Arcivescovo Joseph Spiteri, Nunzio apostolico in Libano.
Nello spirito del Documento sulla Fratellanza umana per la Pace mondiale e la Convivenza comune, sottoscritto ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dallo Sheikh Ahmad El Tayyeb, Grande Imam di Al Azhar, il "Tripoli Human Fraternity Day" intende promuovere il dialogo e la cooperazione interreligiosa tra cristiani e musulmani come via per promuovere la convivenza pacifica e l'armonia sociale a Tripoli e in tutto il Nord del Libano.
L'evento si terrà nel quadro del programma di formazione in corso sulla "Missione dei Giovani Cristiani a Tripoli e nel Libano settentrionale", ospitato dal Convento di San Francesco e promosso dalla Pontificia Unione Missionaria e dalle Pontificie Opere Missionarie del Libano. Il programma di formazione fa parte delle iniziative organizzate dalle Pontificie Opere Missionarie del Libano per celebrare il Mese Missionario Straordinario “Ottobre 2019”, convocato da Papa Francesco sul tema "Battezzati e inviati: La Chiesa di Cristo in missione nel mondo". Il Mese missionario straordinario culminerà nella "Giornata Missionaria mondiale"di domenica 20 ottobre, quando si svolgerà anche la cerimonia di chiusura del programma di formazione.
Per venire incontro all'invito di Papa Francesco a rivitalizzare la missio ad gentes e rinnovare la vocazione missionaria nei cristiani di tutto il mondo, il programma di formazione mira a rafforzare l'identità missionaria, la consapevolezza e le competenze dei giovani partecipanti cristiani, preparandoli a impegnarsi attivamente nella società civile, nella vita comunitaria nel contesto interculturale e interreligioso di Tripoli. In tale contesto, il Programma di formazione metterà a fuoco il ruolo specifico dei cristiani e della loro missione rispetto a importanti problematiche locali, come la questione del lavoro e della disoccupazione, la povertà e le opera di carità, la protezione dell'ambiente, i diritti delle donne, l'ecumenismo, la costruzione della pace e la risoluzione dei conflitti. Anche il dialogo interreligioso e le relazioni cristiano-musulmane saranno trattati in occasione della "Tripoli Human Fraternity Day". (Agenzia Fides 3/10/2019)
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AMERICA/COLOMBIA - Ucciso un parroco nel Cauca, terreno di scontro tra bande armate vecchie e nuove
 
Villavicencio (Agenzia Fides) – "Innalziamo preghiere al Signore perché padre Jhony sia accolto nella casa del Padre; preghiamo per la conversione dei suoi assassini e rifiutiamo tutte le forme di violenza che minacciano la vita e la dignità delle persone", con queste parole l'arcidiocesi di Villavicencio, per bocca del suo Pastore, Mons. Oscar Urbina Ortega, informa della morte violenta del presbitero Jhony Ramos, parroco della parrocchia Jesus de la Misericordia nel quartiere Comuneros nella città di Villavicencio, avvenuta il giorno 2 ottobre.
Il sacerdote di 53 anni è stato trovato morto, legato piedi e mani, nella casa parrocchiale. Un primo commento della polizia che investiga su quanto accaduto è che sia stato vittima di un furto, visto che da poco organizzava una lotteria parrocchiale. "I primi segni mostrano che il sacerdote è stato soffocato e colpito alla testa con un elemento contundente, speriamo di saperne di più con i risultati dell'autopsia" ha commentato alla stampa un membro delle forze dell'ordine responsabile dell'indagine.
Padre Jhony è il secondo sacerdote colombiano ucciso in questo anno 2019 (vedi Fides 20/02/2019). Era molto benvoluto da tutti i fedeli, anche se guidava la parrocchia da solo 4 mesi.
Il Cauca è stato conteso tra esercito, paramilitari e guerriglieri delle Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia (Farc). Al posto della guerriglia, smobilitata, oggi bande armate vecchie e nuove stanno cercando di “riconquistarlo”. In gioco c’è il controllo dei campi di coca, o meglio, della terra che i gruppi armati vorrebbero trasformare in piantagioni di droga, dato il clima favorevole.
La Chiesa è sempre stata protagonista nel sollecitare la presenza dello Stato e lo sviluppo nella zona. Dopo i violenti scontri del 3 aprile nel Cauca, dove un manifestante è morto e altri sei sono rimasti feriti gravi, il sindaco di Pasto, Pedro Vicente Obando, aveva chiesto di incontrare Mons. Oscar Urbina, Presidente della Conferenza episcopale, con l'obiettivo di chiedere formalmente la mediazione della Chiesa cattolica per cercare di promuovere il dialogo tra le comunità indigene del Cauca e il presidente Duque (vedi Fides 9/04/2019). Il 15 marzo la Chiesa cattolica, attraverso il Vescovo di Popayán e i Vicari Apostolici di Guapi e Tierradentro, le giurisdizioni ecclesiastiche che comprendono il territorio del Cauca, avevano insistito sulla richiesta di "progredire nella costruzione di un popolo riconciliato e pacifico".
(CE) (Agenzia Fides, 03/10/2019)

giovedì 12 gennaio 2017

Bollettino Agenzia Fides del 12 gennaio 2017

EUROPA/ARMENIA - Cresce il numero degli aborti “selettivi”
 
Erevan (Agenzia Fides) – In Armenia, Paese fortemente connotato dal legame con le proprie tradizioni culturali e spirituali, si registra il terzo più alto tasso mondiale di aborti selettivi motivati dal sesso del nascituro, e i dati parlano di un aumento drastico del fenomeno nel tempo seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, di cui faceva parte anche la Repubblica caucasica.
Secondo dati forniti dal Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA), nel 2012 in Armenia sono state registrate 114 nascite di maschi ogni 100 nascite di femmine, il rapporto naturale è di circa 102 maschi ogni 100 femmine. "In dieci o venti anni” ha commentato con toni allarmati Garik Hairapetian, il rappresentante dell’Armenia all’UNFPA “ci troveremo di fronte un deficit di donne, in combinazione con un drastico calo dei tassi di fertilità, che porterà ad una grave crisi demografica. Entro il 2060, 100.000 potenziali madri armene non saranno nate. Diventeremo una società di uomini 'single' ".
In Armenia la pratica è gratuita negli ospedali pubblici. La scorsa estate i Parlamentari armeni hanno adottato una legge destinata a modificare in parte la tendenza agli aborti selettivi. La legge prevede sulla carta che vengano respinte le richieste di aborto, se vengono giustificate con motivazioni legate al sesso del nascituro o della nascitura. (GV) (Agenzia Fides 12/1/2017). 
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AFRICA/KENYA - “Date una possibilità al dialogo” affermano i Vescovi dopo la promulgazione dell’emendamento elettorale
 

Nairobi (Agenzia Fides) - “Date una possibilità al dialogo” chiedono i Vescovi del Kenya in una dichiarazione giunta all’Agenzia Fides all’indomani della promulgazione, da parte del Presidente Uhuru Kenyatta, del contestato emendamento alla legge elettorale. Il provvedimento, votato il 22 dicembre dal Parlamento, prevede che la Commissione Elettorale possa contare manualmente i voti delle elezioni generali dell’agosto 2017 in caso di guasti al sistema di votazione elettronico (vedi Fides 5/1/2017). Le opposizioni e settori della società civile hanno criticato con forza l’adozione dell’emendamento.
“Desideriamo lanciare un appello appassionato alla moderazione, per dare al dialogo una possibilità al fine di ottenere una soluzione consensuale e armoniosa che include le diverse visioni di tutti i keniani” afferma la dichiarazione.
I Vescovi chiedono a tutte le parti in causa di effettuare ogni sforzo per far sì che le elezioni generali di quest’anno siano pacifiche e credibili. “Crediamo sinceramente che le dimostrazioni e le azioni di massa devono cedere il posto al dialogo. Anche se la Costituzione garantisce il diritto di dimostrazione, sappiamo che durante le proteste di massa vengono perse vite, persone rimangono ferite e proprietà distrutte” conclude il documento. (L.M.) (Agenzia Fides 12/1/2017)
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AFRICA/EGITTO - Nuovi interventi e iniziative per il rilancio del “Cammino della Sacra Famiglia”
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Il rilancio del “Cammino della Sacra Famiglia”, itinerario per pellegrinaggi da compiere nei luoghi che, secondo tradizioni locali millenarie, sono stati attraversati dalla Sacra Famiglia durante il suo esilio in Egitto, continua a essere al centro di iniziative, proposte e vivaci dibattiti che coinvolgono politici e operatori egiziani del turismo. Nei giorni scorsi Al Abdel Aal, Presidente della Camera dei rappresentanti egiziana, durante una visita agli uffici del Patriarcato copto, ha ribadito che la valorizzazione del progetto turistico da delineare seguendo i percorsi compiuti in Egitto da Giuseppe, Maria e Gesù Bambino, interessa e coinvolge tutti gli egiziani, e non solo i cristiani.
Alle dichiarazioni d'intenti espresse dal Presidente del Parlamento egiziano ha risposto a stretto giro Moataz Sayed, vice-presidente dell'Associazione guide turistiche in Egitto, facendo notare che finora le promesse espresse dai politici riguardo alla valorizzazine del “cammino” non hanno avuto esiti effettivi, nonostante gli impegni presi in passato anche da ministri e premier, a partire da Ibrahim Mahalab, Primo Ministro egiziano dal marzo 2014 al settembe 2015.
Le prime proposte di valorizzazione, anche in chiave turistica, del “Cammino della Sacra Famiglia” risalgono addirittura a vent'anni fa. Secondo gli operatori turistici egiziani, il ministero del turismo è l'ente pubblico che dovrebbe farsi carico del progetto, integrando le infrastrutture e favorendo la costruzione di strade e alberghi per unire in un itinerario complessivo tutti i luoghi dove si conserva la memoria del passaggio della Sacra Famiglia in Egitto.
Alla fine del 2016 – riferiscono fonti locali consultate dall'Agenzia Fides - un Comitato per il rilancio del Cammino della Sacra Famiglia è stato costituito proprio presso il Ministero egiziano per il turismo, sotto la presidenza di Hisham el Demeiri, già capo della Authority egiziana per la promozione del turismo, l'ente che al Cairo ha curato il recente restauro della chiesa della grotta Abu Sarga, risalente al V secolo, costruita, secondo la tradizione locale, nel luogo dove la Sacra Famiglia si riposò prima di iniziare il viaggio di ritorno in Palestina.
Lo scorso settembre (vedi Fides 23/9/2016), durante la Economic Conference del New Jersey, organizzata dalla American Coptic Association, 24 membri del Parlamento egiziano, presenti ai lavori, hanno assicurato il loro impegno politico e istituzionale per favorire l'implementazione concreta del “progetto Sacra Famiglia” e per fare dell'Egitto una meta di pellegrinaggio da proporre soprattutto ai cristiani di tutto il mondo.
Secondo i sostenitori dell'iniziativa, la valorizzazione turistica del “Cammino della Sacra Famiglia” potrebbe aumentare la quota annuale di turisti in Egitto di almeno un milione di unità, con pellegrinaggi concentrati soprattutto nel tempo di Natale. Due anni fa (vedi Fides 21/10/2014) era stato individuato il percorso ideale del pellegrinaggio sulle orme della Sacra Famglia in Egitto, che dovrebbe partire dalla città di Al-Arish, nel nord del Sinai, per poi dirigersi verso il delta e Wadi Natrun, e raggiungere Assiut e il Monastero della Vergine Maria, conosciuto come Monastero di Al-Muharraq. (GV) (Agenzia Fides 12/1/2017)
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ASIA/MYANMAR - La comunità cattolica conosce il dramma dei Rohingya, ma non può aiutarli
 
Pyay (Agenzia Fides) - Mentre è in Myanmar la coreana Yanghee Lee, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nel paese, per una visita che va dal 9 al 20 gennaio, tiene banco la grave situazione umanitaria della minoranza musulmana di etnia Rohingya, popolazione di circa 1,2 milioni di abitanti che vive nello stato di Rahkine, nella parte occidentale del paese.
Migliaia di Rohingya sono fuggiti verso il Bangladesh, stato confinante: il governo birmano, infatti, non li considera cittadini ma "immigrati illegali", privandoli di ogni diritto. Tale status di discriminazione istituzionalizzata dura da decenni, ma negli ultimi anni è andato aggravandosi: dal 2012 nello stato di Rahkine sono iniziate tensioni sociali e religiose, e i Rohingya sono stati oggetto di violenze e persecuzioni promosse da gruppi nazionalisti buddisti che ne chiedono l’espulsione dallo stato. Secondo le Nazioni Unite, almeno 100mila Rohingya hanno abbandonato il paese trovando scampo in nazioni confinanti, e circa 22mila persone lo hanno fatto solo nella scorsa settimana, dopo che l'esercito birmano ha lanciato un'offensiva nel nord dello stato di Rakhine, alla ricerca di "insorti": una violenza che, secondo le Ong potrebbe configurare il reato di “crimini contro l'umanità”. Altri 150mila civili Rohingya si trovano in campi profughi e necessitano di completa assistenza umanitaria.
P. Stephen Chit Thein, della diocesi cattolica di Pyay, che include lo stato di Rahkine, è originario del territorio nei pressi di Settwe, dove è insediata quella popolazione: "Ricordo le difficoltà di comunicazione con loro, dato che non conoscevano la lingua birmana", racconta a Fides . "Siamo preoccupati per loro, anche se attualmente in quel lembo di terra non abbiamo rappresentanti cattolici, nè preti. Ci sono solo buddisti. Sappiamo che la situazione umanitaria è grave, esprimiamo tutta la nostra solidarietà, ma aiutarli resta difficile" nota.
La Chiesa cattolica, con le sue strutture e organizzazioni caritative come la Caritas - che in Myanmar si chiama "Karuna" - è impossibilitata ad agire: "Il governo non ci permette di andare nel territorio o nei campi profughi. Nessuna organizzazione di stampo religioso può farlo e solo alcune Ong internazionali possono portare assistenza umanitaria", riferisce a Fides p. Nereus Tun Min, responsabile di “Karuna” nella diocesi di Pyay. "Nostro malgrado – prosegue p. Tun Min - siamo solo spettatori di questa crisi. Comprendiamo che la popolazione sta soffrendo molto. Conosciamo tutti i loro problemi, a partire dal mancato riconoscimento da parte dello stato, che è principio di ogni altro disagio e ha conseguenze molto dannose per loro”.
Il responsabile di “Karuna” conclude: "Quello che si può chiedere, pensando all’attuale presenza in Mynamar dell’Inviato Onu per i diritti umani, è che il nuovo governo cooperi per fermare questa escalation e aiuti a gestire una situazione divenuta insostenibile dal punto di vista umanitario. Cercando soluzioni che siano rispettose dei diritti e della dignità di ogni essere umano".
Sul dramma dei Rohingya si sono espressi in passato anche i vescovi birmani. Il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, parlando della nuova fase di democrazia inaugurata nella nazione, ha stigmatizzato “la diffusione di odio e la negazione del diritto”, riferendosi alla violenza perpetrata da frange buddiste nei confronti dei musulmani Rohingya ma anche all’ostilità mostrata verso quella popolazione dal governo birmano. In questa e altre situazioni di disagio e confitto sociale, i cattolici birmani, ha rimarcato “hanno il compito di portare la misericordia e di annunciare la misericordia”. (PA) (Agenzia Fides 12/01/2017)
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ASIA/YEMEN - Si aggrava il bilancio delle vittime tra i bambini a causa dei conflitti armati
 
Naham (Agenzia Fides) - La guerra nello Yemen è iniziata nel 2014 e si è intensificata da quando è intervenuta la coalizione militare capitanata da Riad a favore del presidente, Abdo Rabu Mansur Hadi. Da marzo 2015, nel Paese è stata registrata la morte di circa 1400 bambini e altri 2140 risultano feriti a causa del conflitto bellico. La denuncia arriva a Fides dall’Unicef, che allerta anche sull’impossibilità di utilizzare le 2000 scuole del Paese perché sono state distrutte o gravemente danneggiate, o perché usate come rifugi per gli sfollati o per motivi militari.
Secondo fonti locali, nei giorni scorsi un bombardamento nei pressi di una scuola elementare della città di Naham ha causato la morte di tre bambine e di un insegnante, oltre a quella di cinque combattenti huthi che si trovavano in un veicolo di fronte all’istituto scolastico.
(AP) (12/1/2017 Agenzia Fides)
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AMERICA/MESSICO - “Non dobbiamo rimanere in silenzio ma impegnarci con la nostra storia” dice Mons. Navarro
 
Zamora (Agenzia Fides) – Durante la tradizionale “Rosca de Reyes”, incontro per condividere il dolce dell'Epifania svoltosi negli uffici del Vescovo della diocesi di Zamora (Michoacán, Messico), al quale sono stati invitati anche gli operatori dei media, Sua Ecc. Mons. Javier Navarro Rodríguez, ha invitato a reagire dinanzi gli eventi di violenza accaduti in diversi luoghi della regione.
"Non dobbiamo rimanere in silenzio, siamo in una democrazia e come cattolici siamo chiamati ad essere luce del mondo e sale della terra, e questo significa non essere passivi, ma impegnarci con la nostra storia, perché la storia non la cambierà Babbo Natale o il Chapulín Colorado (personaggio comico messicano)" ha detto il Vescovo.
Mons. Navarro Rodríguez, ricordando che in diverse città del Messico ci sono state manifestazioni di protesta per l'aumento della benzina ed atti violenti fra gruppi di civili contro il governo, ha commentato: “Ciò che è grave non sono gli aumenti, ma la perdita di fiducia nelle autorità, che sono state viste infrangere le leggi che loro stesse invitano a rispettare. Ecco perché, come Chiesa, non invitiamo al conformismo o ad essere passivi, ma a reagire senza violenza".
Ha aggiunto che la storia contorta la dobbiamo cambiare noi con l'aiuto di Dio, "perché al centro si deve mettere all'essere umano, in questo caso il messicano, e se non si crede in Dio si deve credere nell'essere umano".
Nel discorso per il nuovo anno, il Presidente messicano ha informato dell’aumento della benzina come misura necessaria, ma senza impatto significativo sull'inflazione. E’ stata necessaria per far tornare il Messico ad essere competitivo nel settore energetico, per non creare nuove tasse e operare tagli nella promozione sociale. L’aumento della benzina tuttavia ha comportato l’aumento del paniere di base delle famiglie. Purtroppo le reazioni sono state tante, da diversi settori sociali e con molta violenza, al punto di contare ormai più di 4 morti fra i manifestanti e saccheggi e disordini in diverse città del paese.
(CE) (Agenzia Fides, 12/01/2017)
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AMERICA/PANAMA - I Vescovi preparano la Giornata Mondiale della Gioventù 2019
 
Panama (Agenzia Fides) – Sono il corso i lavori dell'Assemblea plenaria ordinaria della Conferenza Episcopale di Panama (CEP). Iniziata lunedì 9 gennaio, l’Assemblea si concluderà venerdì 13 a Clayton. Il tema centrale dell'incontro è la preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà nel paese nel 2019. La CEP è responsabile per l'organizzazione delle "Giornate nelle Diocesi", ciò significa che i Vescovi devono pianificare con cura l'accoglienza e le attività delle migliaia di giovani che arriveranno a Panama prima della GMG 2019.
I Vescovi esamineranno anche la realtà nazionale, illuminandola secondo l'insegnamento della dottrina della Chiesa cattolica.
(CE) (Agenzia Fides, 12/01/2017)
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AMERICA/ECUADOR - Fondazioni impegnate per l’eradicazione del lavoro minorile
 
Quito (Agenzia Fides) – I progetti Don Bosco e dei Salesiani, identificati come fondazioni, sostengono in Ecuador le famiglie atipiche nelle quali i bambini sono costretti al lavoro. Nel 2016, a Tungurahua, 200 piccoli sono stati accolti alla mensa del Progetto Don Bosco che si è valso dell’appoggio economico del Municipio di Ambato. I Salesiani, insieme al Ministero per l’Inclusione Economica e Sociale (MIES), hanno assistito 32 piccoli appartenenti a famiglie di Persone Prive di Libertà (PPL), 180 bambini del programma di Eradicazione del Lavoro Minorile (ETI) e 20 bambini e adolescenti di alcuni istituti. Nel 2001, secondo i risultati di uno studio sul lavoro minorile realizzato da Unicef e Istituto Nazionale di Statistica e Censimento (INEC), il tasso degli adolescenti lavoratori, tra 5 e 17 anni, era del 20,7%, nel 2013 è sceso al 4.9%.
(AP) (12/1/2017 Agenzia Fides)

lunedì 1 agosto 2016

Bollettino agenzia Fides 1 agosto 2016

EUROPA/ITALIA - I francescani: misericordia e perdono in una realtà conflittuale
 
Assisi (Agenzia Fides) - "Questo centenario ci aiuti a provare una salutare vergogna perché nessuno sembra prendersi cura di mettere pace econcordia nella realtà conflittuale in cui viviamo e ci faccia crescere nella creativa capacità di trovare maniere nuove per cantare un canto comprensibile agli uomini e alle donne del nostro tempo: una provocazione efficace per costruire pace e riconciliazione": lo affermano i quattro Ministri generali della Famiglia Francescana, (superiori degli ordini dei frati minori, frati cappuccini, frati conventuali e Terz'ordine regolare) in una lettera pastorale diffusa in occasione dell'ottavo centenario del Perdono di Assisi. "Nel 2016 - ricordano i ministri generali - coincidono due date: l’anniversario della data tradizionale della concessione dell’indulgenza della Porziuncola, voluta da san Francesco per 'mandare tutti in paradiso', e il Giubileo della misericordia, voluto da un Papa che di Fra ncesco porta il nome", spiegano. "Vogliamo cogliere l’occasione di questa coincidenza di date - prosegue il messaggio inviato a Fides - che ci invita a approfondire il grande tema della misericordia e del perdono in relazione alla nostra tradizione spirituale francescana. Misericordia è una parola cara a san Francesco, che la usa spesso nei suoi Scritti e che la utilizza equamente in due direzioni, che rimandano all’agire di Dio misericordioso e al nostro agire verso i fratelli con misericordia. Parlando di indulgenza e misericordia, siamo partiti da uno sguardo all’indulgenza del Padre e alla sua misericordia verso di noi e siamo arrivati a parlare di intervento nella realtà conflittuale del mondo di oggi. Si potrebbe anche fare il percorso inverso: iniziare a parlare del perdono e riconciliazione con i fratelli per giungere a parlare della misericordia di Dio, come fa Francesco nel Testamento". Il testo della lettra conclude: "Quello che importa è ch e non separiamo mai i due elementi, perché Gesù nel Vangelo insegna che il primo comandamento parla contemporaneamente dell’amore di Dio e del prossimo, che non possono essere separati". (PA) (Agenzia Fides 1/8/2016)
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AFRICA/KENYA - I Vescovi preoccupati per le scuole date alle fiamme dagli studenti
 
Nairobi (Agenzia Fides)- C’è qualcuno che sta incitando gli studenti keniani a bruciare le scuole? È quanto si è chiesto Sua Ecc. Mons. Maurice Muhatia Makumba, Vescovo di Nakuru e Presidente della Commissione per l’educazione e l’educazione religiosa della Conferenza Episcopale del Kenya.
“Dobbiamo trovare il sistema per isolare gli autori di questi atti ed evitare conseguenze sulla comunità per le azioni di pochi elementi” ha affermato Mons. Muhatia, rivolgendo un appello agli operatori scolastici perché gli atti di pochi non ricadono sulla maggioranza degli studenti innocenti.
Secondo il Vescovo la motivazione adotta per gli incendi delle scuole, le nuove regole disciplinari introdotte per far fronte alla crescente indisciplina e alle attività criminali in ambito scolastico, non è la causa principale, ad ha invece evocato una “mano terza” che inciterebbe pochi studenti a distruggere gli stabilimenti scolastici.
Mons. Muhatia ha rivolto un appello ai keniani perché riflettano sulla situazione morale della nazione e si uniscano per instillare nelle nuove generazioni il rispetto e l’importanza del bene comune.
Secondo notizie pervenute all’Agenzia Fides in Kenya negli ultimi due mesi più di 120 tra scuole e dormitori scolastici sono stati dati alle fiamme. La maggior parte di questi episodi sono accaduti nella parte occidentale del Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 1/8/2016)
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AFRICA/SUDAFRICA - “Non diventiamo un Paese nel quale l’uccisione dei candidati sia considerato un evento normale”
 
Johannesburg (Agenzia Fides)-“Siamo rattristati di vedere che, dopo 22 anni di democrazia, gli omicidi politici, triste ricordo di un passato doloroso, vengono ancora commessi” ha affermato Sua Ecc. Mons. Abel Gabuza, Vescovo di Kimberley e Presidente della Commissione Episcopale Giustizia e Pace della Southern African Catholic Bishops’ Conference, in un appello alla nazione perché si fermino gli omicidi politici che insanguinano la compagna elettorale per le elezioni comunali che si terranno a fine mese in Sudafrica.
L’appello di Mons. Gabuza è stato lanciato dopo l’ultima ondata di omicidi che ha portato alla morte a distanza di poche ore l’uno dall’altro di due attivisti dell’ANC (African National Congress, il partito al potere dal 1994) nella provincia del KwaZulu-Natal. Dall’inizio della campagna elettorale sono 12 le persone uccise in quelli che appaiono omicidi politici, che caratterizzarono il periodo dell’apartheid e quello immediatamente successivo. La Provincia del KwaZulu-Natal ha registrato il 90% degli omicidi politici di quest’anno.
“Dobbiamo far sì che il nostro Paese non diventi uno nel quale gli omicidi dei candidati prima delle elezioni siano considerati normali. Vista la sacralità della vita umana, la morte di un solo candidato durante un’elezione dove essere considerata come una di troppo” ha sottolineato Mons. Gabuza.
Il Vescovo ha quindi rivolto un appello al sistema giudiziario perché questi crimini non rimangano impuniti, “indipendentemente dall’affiliazione politica” dei loro perpetratori. (L.M.) (Agenzia Fides 1/8/2016)
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ASIA/INDIA - Ucciso un pastore cristiano protestante dai ribelli maoisti
 
Godavari (Agenzia Fides) - I cristiani in India denunciano il brutale assassinio di un leader cristiano innocente: il 29 luglio il Pastore Yohan Maraiah è stato spietatamente picchiato fino alla morte nel distretto di Godavari orintale, nello stato indiano di Andhra Pradesh. "Questo non è il primo assalto al parroco: era stato picchiato altre volte e la sua chiesa era stata bruciata, ma lui aveva un forte fede in Gesù Cristo e non ha desistito", ha raccontatao a Fides Sajan K George, presidente del "Consiglio globale dei cristiani indiani" (Gcic), che ha condannato fermamente l'omicidio e ricordando che "la libertà religiosa è una garanzia costituzionale".
Secondo la polizia locale, tre giorni fa oltre 100 militanti naxaliti sono entrati nel villaggio e hanno sequestrato il Pastore, portandolo nella foresta. Lì lo hanno malmenato e dopo tre ore, il corpo di Maraiah, con le mani legate alla schiena, è stato ritrovat oalla periferia del villaggio. In una lettera lasciata vicino al corpo, i maoisti definiscono il Pastore "un informatore della polizia" e lo accusano di "aver accumulato ricchezza sproporzionata, sfruttando i tribali". (PA) (Agenzia Fides 1/8/2016)
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AMERICA/PANAMA - GMG 2019: da Cracovia a Panama, la prima diocesi fondata in America
 
Città di Panama (Agenzia Fides) – Dopo l'annuncio che Panama sarà la sede della prossima Giornata Mondiale della Gioventù il 2019, i Vescovi presenti a Cracovia hanno espresso grande soddisfazione, assicurando che Panama è all'altezza di organizzare la GMG del 2019.

Il Cardinale José Luis Lacunza, vescovo della diocesi di David (Panama) ha detto ieri a Cracovia che, "nonostante i dubbi che molti hanno, Panama sarà certo in grado di organizzare la Giornata Mondiale della Gioventù 2019, un incontro che servirà per risvegliare i giovani, non solo di Panama ma tutta l'America Latina".

L'Arcivescovo di Panama, Sua Ecc. Mons. José Domingo Ulloa, nel suo breve intervento, ha detto che la prossima Giornata della Gioventù a Panama "sarà un balsamo per i giovani del Centro America", una regione in cui "la stragrande maggioranza dei giovani vive in povertà e vivono con rischio della migrazione, del traffico di droga e la violenza. Ecco perché la GMG sarà uno stimolo perché i giovani dell'America centrale riescano a trovare la via di Dio". Mons. Ulloa alla fine poi ha ricordato che Panama è la prima diocesi fondata in America nel 1513, da dove è partita l'evangelizzazione di tutto il continente. (CE) (Agenzia Fides, 01/08/2016)
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AMERICA/SURINAME - Redentoristi nel Suriname: 150 anni di lavoro missionario per la difesa degli schiavi
 
Paramaribo (Agenzia Fides) – Oggi, 1 agosto 2016, festa liturgica di Sant'Alfonso Maria di Liguori, si celebra un anniversario missionario: i 150 anni della presenza Redentorista e della Missione nel Suriname. La ricorrenza viene celebrata in modo solenne a Paramaribo, dove i Redentoristi hanno una storica presenza, segnata dall’opera missionaria e dalla difesa dei diritti e della dignità umana.

Il 31 agosto 1865, il Beato Papa Pio IX ha promulgato il decreto di consegna del Vicariato Apostolico della Guyana Olandese (più tardi conosciuta come Suriname) alla cura della Provincia olandese della Congregazione redentorista. Nel momento in cui la Congregazione ha accettato questo impegno missionario, è stato segnato un nuovo capitolo della missio ad gentes. A marzo del 1866, Mons. Jan Swinkels, C.Ss.R., e tre Redentoristi missionari sono giunti a Paramaribo. Per 135 anni, la Chiesa è stata affidata alla Provincia Olandese. Sfortunatamente , negli anni 80’ e 90’, questa Provincia non è stata più in grado di inviare missionari e, solamente, tre nativi del Suriname sono entrati nell’Ordine. Tenendo in considerazione le sfide della presenza missionaria redentorista in Suriname, il Governo Generale ha chiesto all’Unione dei Redentoristi del Brasile (URB) di accettare la cura di questa Missione.

Il missionario Redentorista più conosciuto, nella storia del Suriname, è, senza dubbio, il Beato Peter Donders, C.Ss.R. Al suo arrivo nel Suriname(1842), P. Peter Donders immediatamente ha fatto lavoro missionario, visitando le piantagioni, predicando la parola e celebrando i Sacramenti, con una particolare attenzione verso gli schiavi. Paramaribo era un centro per il commercio degli schiavi, e la schiavitù nel Suriname, fino al 1863, non è stata abolita. Alcune lettere di Donders esprimono la sua indignazione contro il duro metodo di trattamento riservato agli africani, forzati al lavoro nelle piantagioni. (CE) (Agenzia Fides, 01/08/2016)

mercoledì 9 dicembre 2015

Bollettino fides News del 9 dicembre 2015

EUROPA/SPAGNA - Il Vescovo di Cadiz y Ceuta chiede a ogni parrocchia di impegnarsi in un'opera di misericordia
Cadiz (Agenzia Fides) – Ogni comunità parrocchiale o religiosa ha una sfida da affrontare nel corso dei prossimi dodici mesi. Il Vescovo della diocesi di Cadiz y Ceuta, Sua Ecc. Mons. Rafael Zornoza Boy, ha infatti chiesto ad ogni parrocchia di assumere l’impegno di realizzare un'opera specifica di carità, in occasione dell'Anno Giubilare della Misericordia aperto a Roma da Papa Francesco.
In una lettera pastorale scritta in occasione del Giubileo, pervenuta anche a Fides, Mons. Zornoza raccomanda: “Curate molto di più la carità rispetto a quanto si fa di solito, come visitare i malati, negli ospedali e in casa, la cura per gli anziani, visitarli nelle loro case, parlare con loro, accompagnarli, portarli fuori per una passeggiata, accompagnare con misericordia le donne che hanno avuto aborti, cercare di curare le loro ferite psicologiche; avere un serio impegno con le attività della Caritas parrocchiale, nei dispensari alimentari, ecc.".
La Caritas diocesana è impegnata in modo particolare con i migranti. La situazione nel sud della Spagna sta diventando molto tesa per i continui tentativi di ingresso da parte di gruppi di africani. Nel 2014 sono entrate 11.146 persone (dalla "frontiera sud"). Oltre 20.000 persone, sempre nel 2014, hanno tentato di superare la rete di Ceuta e Melilla, ma solo 2.300 ci sono riuscite (Vedi Fides 10/03/2015). La diocesi di Cadiz y Ceuta, per la sua posizione geografica che la rende porta d’ingresso al paese dal continente africano, è quella che in Spagna ha avuto il numero maggiore di migranti, con diversi problemi conseguenti.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2015)
AFRICA/CENTRAFRICA - Ridimensionata la portata degli scontri a Bangui dopo la bocciatura della candidatura di Bozizé
Bangui (Agenzia Fides) - “L’atmosfera che ci ha lasciato Papa Francesco sta ridimensionando molte reazioni, che fino all’altro ieri sarebbero state violente ed ora sono più pacate. Purtroppo però alcuni media continuano a gonfiare notizie di tensioni come quelle di ieri” dicono all’Agenzia Fides fonti missionarie da Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, dove forti speranze si sono accese con la visita di Papa Francesco a fine novembre. Ieri, 8 dicembre, il rigetto da parte della Corte Costituzionale della candidatura dell’ex Presidente François Bozizé alle prossime elezioni presidenziali del 27 dicembre ha provocato nuove tensioni e alcuni scontri.
“In realtà noi che viviamo dalla parte opposta dei quartieri interessati dagli scontri, non ci siamo accorti di nulla e abbiamo appreso dalla radio quello che sarebbe successo” dicono le fonti di Fides. “Questa mattina il centro della capitale era tranquillo e un portavoce del partito di Bozizé ha invitato alla calma i suoi sostenitori. Ha però aggiunto di non poter escludere il verificarsi di nuovi scontri il giorno delle elezioni. Non era una minaccia, ma una constatazione di fatto”.
“La venuta del Papa ha ridato fiducia alla gente e questo ha permesso la ripresa di alcune attività economiche. Non ci facciamo comunque illusioni, perché i gravi problemi del Centrafrica permangono, ma almeno possiamo avere uno sguardo verso il futuro” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AFRICA/MALAWI - Anche la giovane Chiesa del Malawi si appresta a vivere il Giubileo della Misericordia
Lilongwe (Agenzia Fides) - “Le diocesi del Malawi si preparano a vivere il Giubileo della Misericordia con grande partecipazione” scrive all’Agenzia Fides, p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano. “Sabato 12 dicembre la diocesi di Mangochi aprirà la porta della Cattedrale per un anno che sarà una sfida a tutta la Chiesa di essere riconciliata con se stessa ed ecumenicamente aperta alle chiese e alle fedi presenti nel paese. Sarà un anno da raccontare e ascoltare: l'esperienza di una giovane Chiesa ormai cresciuta e pronta al dialogo al suo interno e con il mondo” commenta il missionario.
P. Gamba pensa inoltre che “la visita di Papa Francesco in Africa avrà una forte ripercussione in tutto il continente, anche se occorrerà forse del tempo per vederne i frutti, che saranno comunque abbondanti”. Il Malawi è uno dei Paesi più poveri del mondo, dove la crisi finanziaria che ha comportato forti tagli alla sanità, sta avendo conseguenze gravissime come ad esempio il ritorno della lebbra (vedi Fides 26/11/2015). (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AFRICA/ANGOLA - “Migliore assistenza sanitaria per la popolazione rurale del Cunene”: progetto per mamme e bambini nell’Angola più remota
Chiulo (Agenzia Fides) – Nel 40° anniversario dell’indipendenza dell’Angola, Medici con l’Africa Cuamm rinnova il proprio impegno nel Paese con il progetto per la salute materna e infantile nella provincia di Cunene: “Migliore assistenza sanitaria per la popolazione rurale del Cunene”. Lanciato a Chiulo, nel sud dell’Angola, ieri, martedì 8 dicembre 2015, il progetto a favore della salute di mamme e bambini ha come obiettivo quello di rafforzarsi presso l’ospedale e nei 3 centri sanitari dove è già in atto, per raggiungere l’intero territorio del Municipio di Ombaja e servire una popolazione di oltre 290 mila persone.
Lo ha riferito all’Agenzia Fides don Dante Carraro, Direttore del Cuamm, che si trova per l’occasione presso l’ospedale diocesano di Chiulo. Partito a marzo 2015, realizzato in collaborazione con AIF – African International Foundation, il progetto si rivolge a una popolazione che vive in un territorio di circa 12 mila chilometri quadrati, occupato per lo più da vaste aree rurali, prive di strade e collegamenti. In questo contesto l’accesso ai servizi sanitari rappresenta la priorità dell’intervento del Cuamm che, in due anni, dal 2015 al 2017, vuole contribuire a ridurre la mortalità materno infantile e il numero di bambini che muoiono sotto i 5 anni per malnutrizione o malattie tanto comuni altrove, quanto fatali (malaria, diarrea, infezioni respiratorie.
Per riuscirci, come ha spiegato il capoprogetto, il Cuamm sta lavorando per garantire assistenza tecnica, clinica e chirurgica, anche con l’aiuto di attrezzature appropriate; oltre a formare e sensibilizzare i circa 200 operatori sanitari (medici, infermieri, ostetriche) impiegati nelle comunità e in ospedale. Nel corso della giornata di lancio del programma è emerso che la pesante siccità degli ultimi mesi sta aggravando il numero dei casi di malnutrizione acuta severa. Ad aggravare il tutto è arrivata dal mese di giugno l’interruzione a livello nazionale delle forniture dei Ready to Use Foods, alimenti terapeutici indispensabili per il trattamento della malnutrizione.
“Anche in questo progetto - ha sottolineato don Dante nel corso dell’evento - è evidente l’importanza del lavorare insieme: il Cuamm non è da solo, ma condivide l’impegno con il governo provinciale, la diocesi di Ondjiva, i donatori. Da soli non si ottengono risultati, insieme sì, come dimostrano gli obiettivi raggiunti in questi mesi di lavoro”. A conclusione della mattinata, si è tenuto lo spettacolo degli attivisti comunitari del municipio di Ombadja che, secondo la tradizione, utilizzano canti e rappresentazioni teatrali come strumento di sensibilizzazione su temi complessi, quali la malnutrizione e la violenza domestica. (AP) (9/12/2015 Agenzia Fides)
ASIA/COREA DEL SUD - Il Card. Yeom: “La visita della delegazione cattolica al Nord è un punto di partenza”
Seul (Agenzia Fides) - “La visita ufficiale compiuta in Corea del Nord ha un significato importante perché questa volta la delegazione era composta da un gran numero di prelati della Corea del Sud. Prego che possa essere un punto di partenza per una maggiore comunicazione tra il Sud e il Nord”: lo dichiara all’Agenzia Fides il Card. Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul e Amministratore apostolico di Pyongyang, commentando la recente visita in Corea del Nord da parte di 17 componenti di una delegazione cattolica sudcoreana, che comprendeva quattro Vescovi e 13 sacerdoti. I presenti hanno celebrato la liturgia eucaristica nella Cattedrale di Changchung a Pyongyang, con una assemblea di 70 laici cattolici nordcoreani.
“I nostri sforzi per entrare in contatto con la Corea del Nord risalgono al 2000, quando l'allora Vicario Episcopale per la Pastorale Sociale visitò la Corea del Nord. Nel 2003, i cattolici della Corea del Nord sono venuti da noi e abbiamo celebrato la Messa insieme nella cattedrale di Myeongdong, per la prima volta in 58 anni” ricorda il Cardinale, che a maggio 2014 è stato il primo Arcivescovo di Seul a visitare il complesso industriale del Kaesong, oltre confine.
Ora un passo avanti è stato sancito: dall'anno prossimo, la Chiesa cattolica sudcoreana potrà inviare in Corea del nord sacerdoti a celebrare le liturgie eucaristiche in occasione delle principali solennità del calendario liturgico cattolico. “Come l'Amministratore Apostolico di Pyongyang, credo che l'invio di sacerdoti ad amministrare i sacramenti nella diocesi di Pyongyang sia una priorità”, conferma il Cardinale a Fides.
“Abbiamo negoziato con la Corea del Nord per oltre dieci anni, nella speranza di inviare sacerdoti da Seul a occuparsi della vita religiosa dei credenti della Corea del Nord. Noi stiamo facendo del nostro meglio per raggiungere un consenso sulla questione. Spero che la recente visita possa rappresentare il punto di partenza di un nuovo accordo” conclude. (PA) (Agenzia Fides 9/12/2015)
ASIA/SIRIA - Il Patriarca maronita visita la Siria: “un segno d'amore per il popolo siriano”
Tartus (Agenzia Fides) – Il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai ha compiuto una visita di due giorni in Siria, sostando nella città di Tartus, nella regione costiera di Lattakia. Durante la visita, iniziata domenica 6 dicembre, il Primate della Chiesa maronita ha celebrato l'ordinazione episcopale di Joseph Tobji, il nuovo Arcivescovo maronita di Aleppo. La visita in Siria – ha dichiarato ai media locali il Patriarca Rai - “è un segno d'amore e un auspicio di pace per tutto il popolo siriano”. A Tartous, il Patriarca maronita ha avuto occasione di incontrare tra gli altri anche l'Arcivescovo Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, e il Patriarca greco ortodosso di Antiochia Yohanna X. In alcune dichiarazioni rilasciate a media libanesi, il Patriarca Rai ha anche riferito di aver convocato nella sede patriarcale di Bkerkè tutti i leader delle forze politiche cristiane libanesi per discutere insieme della possibile intesa sulla candidatura di Suleiman Franjieh, capo del partito Marada, alla carica di Presidente della repubblica libanese, vacante dal maggio 2014. (GV) (Agenzia Fides 9/12/2015).
ASIA/BANGLADESH - Missionari scortati, ma le opere sociali vanno avanti
Dinajpur (Agenzia Fides) – “Dopo l'attentato al missionario del PIME padre Piero Parolari, la polizia presidia le missioni di Dinajpur, e noi possiamo uscire solo con la scorta. E’ una situazione che mette a disagio, e speriamo non duri a lungo” racconta all'Agenzia Fides padre Franco Cagnasso, missionario del PIME in Bangladesh.
“Questo episodio si aggiunge ad altri del genere, forse causati dall’intento di destabilizzare il governo colpendo stranieri che vivono in Bangladesh. Fa parte di una situazione tesa e deteriorata. L’anno era iniziato con tre mesi terribili, pieni di violenza in tutto il Paese, di paura, di persone bruciate vive in autobus e camion, per aver osato sfidare l’assurdo blocco proclamato dall’opposizione" ricorda il missionario.
“Poi, gradualmente, la violenza si è placata, seguita fino a settembre da una relativa calma che ha permesso di tornare alla vita normale" anche per i missionari e i religiosi..
“Al Centro Assistenza di Rajshahi - racconta p. Cagnasso, facendo una panoramica sulle opere sociali portate avanti dal Pime - sono ricominciati a venire gli ammalati, mentre a Snehanir, la 'Casa della tenerezza', ai circa 30 ragazzi e ragazze con problemi agli arti si sono aggiunti altri 15 bambini con problemi di udito e di vista”.
Inoltre “la scuola nella baraccopoli di Dacca ha fatto grandi progressi: usando vecchi computer donati da scuole per stranieri, organizza per le ragazze di quinta elementare un corso di informatica, con risultati scolastici ottimi” osserva.
“L’ostello per ragazzi e ragazze ‘Hill Child Home’, nel sud del paese - prosegue - ha inaugurato due dormitori, femminile e maschile. Rimangono purtroppo tensioni continue fra gli aborigeni, come i ragazzi presenti, e i bengalesi, che tentano di impadronirsi delle loro terre. La situazione tesa offre alle autorità il pretesto per negare agli stranieri il permesso di entrare in quelle aree”.
Padre Cagnasso termina ora l'incarico di Superiore dei missionari del PIME in Bangladesh, svolto per quattro anni, e ritorna a svolgere servizio pastorale in una parrocchia a Dacca, dove si occuperà della formazione di un gruppo di studenti di College che mostrano interesse a diventare missionari. (PA) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AMERICA/PARAGUAY - Due milioni di fedeli alla festa della patrona del Paraguay
Caacupé (Agenzia Fides) – Quasi due milioni di fedeli, secondo le stime della polizia, si sono riuniti tra lunedì 7 e martedì 8 dicembre, intorno alla Basilica di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, Patrona del Paraguay, circa 50 chilometri ad est di Asuncion. La Messa principale della festa è stata presieduta dal Vescovo di Caacupé, Sua Ecc. Mons. Catalino Claudio Giménez Medina, alla presenza del Presidente del Paraguay, Horacio Cartes, accompagnato dai suoi collaboratori. Nell’omelia Mons. Giménez ha condannato la corruzione, la violenza armata nel nord, gli attacchi contro le donne e l'aborto.
I pellegrini sono arrivati a piedi, in ginocchio, portando croci, oppure a cavallo o sui carri con i buoi, manifestando la loro devozione alla Vergine. Quest’anno per la prima volta ha partecipato l'associazione dei ciclisti, con diverse centinaia di membri, e perfino un gruppo da Hernandarias, al confine con il Brasile, che ha compiuto un viaggio di due giorni per percorrere 300 km.
Il Vescovo di Caacupé nella sua omelia ha criticato le "chiacchiere politiche" e ha sottolineato "il ripudio del popolo per la violenza armata", riferendosi a un gruppo clandestino che ha rapito alcune persone e militari nel nord del paese (vedi Fides 2/12/2015). "Ripudiamo la violenza domestica e la violenza contro le donne, che va contro la misericordia" ha concluso il Vescovo.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2015)
OCEANIA/AUSTRALIA - Hacker jihadisti dello Stato Islamico sabotano il sito web di una parrocchia siro-cattolica
Sidney (Agenzia Fides) – Il sito della chiesa siro-cattolica di Sidney intitolata a di Nostra Signora della Misericordia è stato preso di mira da sedicenti hacker legati allo Stato Islamico (Daesh), che hanno inserito nel sito video di decapitazioni e esecuzioni sommarie compiute dai tagliagole jihadisti, insieme a un proclama in cui si esalta la guerra santa contro gli infedeli “fino alla conquista di Roma”. La parrocchia è frequentata da fedeli siro-cattolici originari della Siria e dell'Iraq, e nel recente passato ha curato iniziative di accoglienza e assistenza per i rifugiati fuggiti dalle zone di guerra del Medio Oriente. L'attacco ha provocato shock e amarezza tra i fedeli della comunità parrocchiale, che comunque hanno risposto in maniera energica all'atroce intimidazione. “Qualsiasi cosa accada” si legge nella pagina facebook della parrocchia “le nostre chiese rimangono sante, e e noi rimarremo fedeli per sempre, pregando in ginocchio”. (GV) (Agenzia Fides 9/1 2/2015).
AFRICA/KENYA - Dimissioni del Vescovo di Garissa e successione
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 8 dicembre 2015,
ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Garissa (Kenya), presentata da Sua Ecc. Mons. Paul Darmanin, O.F.M. Cap., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Gli succede Sua Ecc. Mons. Joseph Alessandro, O.F.M. Cap., Coadiutore della medesima diocesi. (SL) (Agenzia Fides 9/12/2015)

sabato 28 novembre 2015

Non seguite Gesù per interesse


vaticanit - italiano has uploaded Papa: consacrati, non seguite Gesù per ambizione o interesse
Papa: consacrati, non seguite Gesù per ambizione o interesse
vaticanit - italiano
L’entusiasmo di più di cinquemila sacerdoti, religiosi e seminaristi del Kenya esplode quando Papa Francesco entra nel lungo tendone allestito nel campo da rugby della St Mary’s School di Nairobi. Il Pontefice attraversa tutta la tenda e sale sul palco per ascoltare le testimonianze della presidente delle religiose e del presidente dei superiori keniani.
Poi decide di intervenire a braccio, in spagnolo, per dare alcuni consigli sulla vocazione e la vita religiosa. Per seguire Gesù, sia nel sacerdozio che nella vita consacrata, spiega il Papa, si entra dalla porta! E la porta è Cristo! E’ Lui che chiama, è Lui che comincia, è Lui che fa il lavoro. Ci sono alcuni che vogliono entrare dalla finestra… Ma ...

lunedì 26 ottobre 2015

Bollettino Fides News del 26 ottobre 2015

AFRICA/ANGOLA - I Vescovi mettono la riconciliazione al centro delle celebrazioni per i 40 anni d’indipendenza
Luanda (Agenzia Fides) - I 40 anni dell’indipendenza nazionale dal Portogallo saranno al centro della seconda Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale di Angola e Sao Tomé (CEAST) che si terrà dal 4 e al 10 novembre. Secondo il comunicato giunto all’Agenzia Fides, la posizione della CEAST sui 40 anni dell’indipendenza verrà espressa in un messaggio che verrà pubblicato alla fine dell’Assemblea. I Vescovi inoltre hanno organizzato una Conferenza internazionale sul 40 ° anniversario della proclamazione dell’indipendenza.
All’approssimarsi di questa importante ricorrenza, diversi Vescovi hanno lanciato appelli alla riconciliazione, che è tra l’altro al centro del Congresso Eucaristico Nazionale dell’Angola, aperto a marzo di quest’anno, che si concluderà il 21 agosto 2016.
Prima del 4 novembre, giornata di inizio dei lavori della Plenaria CEAST, la radio Católica de Angola, organizzerà una tavola rotonda dedicata all’anniversario con i Vescovi che sono stati scelti per animare il dibattito pubblico sui 40 anni di storia del Paese. A sua volta l'Università Cattolica organizza una Conferenza internazionale sulla missione della Chiesa negli anni dell’indipendenza nazionale. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2015)
AFRICA/KENYA - “La visita di Papa Francesco rafforzerà la coesione nazionale” auspicano i Vescovi
Nairobi (Agenzia Fides) - La visita di Papa Francesco aiuterà a rafforzare la coesione nazionale minacciata da attacchi terroristici, corruzione, politiche che puntano alla divisione sfruttando l’elemento etnico. Ne sono convinti i Vescovi del Kenya, che stanno moltiplicando appelli e indicazioni ai fedeli in preparazione della visita di Papa Francesco nel Paese, dal 25 al 27 novembre.
Sua Ecc. Mons. Philip Anyolo, Vescovo di Homa Bay e Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, ha invitato i keniani ad accogliere la visita del Papa come un dono di Dio, per ricevere la Grazia portata dal Vicario di Cristo.
Il Coordinatore del comitato incaricato di preparare la visita di Papa Francesco, il dottor Stephen Okello, ha annunciato che il Santo Padre terrà incontri interreligiosi con musulmani, hindu, appartenenti alle religioni tradizionali, oltre ad incontrarsi con i leader delle principali confessioni cristiane, per ridurre la radicalizzazione e accrescere invece lo spirito di tolleranza e di mutuo rispetto.
In particolare, ha sottolineato il dottor Okello, il Papa incontrerà le vittime del reclutamento forzato in gruppi armati, come gli Shabaab “incoraggiandoli a incanalare le loro energie ed i loro entusiasmo nelle giusta direzione”.
Altro punto importante della visita di Papa Francesco è l’incontro con gli abitanti degli slum di Nairobi, dove rinnoverà l’appello che “i poveri non possono essere abbandonati o ignorati”, e che “non si possono mettere in pratica politiche che vadano a loro detrimento”. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2015)
ASIA/SIRIA - Chiesa latina di Aleppo raggiunta da una granata durante la messa. Il Vescovo Abou Khazen: rischiata la strage
Aleppo (Agenzia Fides) – Nella sera di domenica 25 ottobre, un colpo di mortaio ha raggiunto la chiesa latina di Aleppo dedicata a san Francesco, nel quartiere di Aziziyeh, mentre nell'edificio sacro era in corso la liturgia domenicale. La granata, proveniente dalle aree in mano ai ribelli anti-Assad, ha raggiunto il tetto, creando uno squarcio nella cupola, ma non è penetrata nella chiesa, esplodendo all'esterno. “Erano circa le sei meno dieci di sera, in chiesa c'erano circa quattrocento persone, e la liturgia era arrivata al momento della comunione” riferisce all'Agenzia Fides il Vescovo Georges Abou Khazen OFM, Vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino. “Se la granata fosse esplosa all'interno - aggiunge il Vescovo francescano - sarebbe stata una strage. Invece ci sono stati solo sette fedeli feriti in maniera non grave dalla caduta dei calcinacci, e danni materiali sul tetto. Ringraziamo il Signore e la Vergine Maria. E anche i nostri fedeli, ch e anche dalle loro case sono accorsi subito a verificare i danni subiti dalla parrocchia e a ripulire l'interno della chiesa, così che già oggi vi è stata celebrata la messa mattutina”. (GV) (Agenzia Fides 26/10/2015).
ASIA/LIBANO - Istituzionalizzare la non violenza e i diritti umani: lezioni di pace in zone di conflitto
Beirut (Agenzia Fides) – Educare ai diritti umani e alla non violenza e offrire le chiavi per poter sapere come mediare dinanzi ad un conflitto in una zona che ne è vittima è l’obiettivo che l’Università Accademica della Non Violenza e dei Diritti Umani in Libano si è prefissata sin dal 2009. Solo lo scorso anno il governo del Paese ha riconosciuto ufficialmente il centro e solo adesso ha dato la sua approvazione per un titolo ufficiale universitario ai laureati. Si tratta di 130 studenti arabi che hanno frequentato gli studi di questo progetto di pace in una zona lacerata dai conflitti. Secondo i promotori di questa iniziativa, si tratta di qualcosa di nuovo che non ha precedenti nel mondo, con l’obiettivo che non si può tutelare una società se non si introducono i concetti di non violenza e i diritti umani all’interno della propria tradizione culturale. Il Libano vive un momento di transizione tra la guerra e la pace e, per portare cambiamenti sociali, è quanto mai opportuno aiutare la popolazione alla conoscenza e alla competenza, sostengono fonti locali. Inoltre, il centro è stato creato anche per formare insegnanti, membri di associazioni, militanti politici, giudici e avvocati affinchè in guerra non venga esercitata solo la giustizia ma anche la mediazione. (AP) (26/10/2015 Agenzia Fides)
ASIA/PAKISTAN - Rispetto del creato e sostenibilità ambientale nel nome di Francesco di Assisi
Lahore (Agenzia Fides) – San Francesco come modello per insegnare i giusti rapporti tra l’uomo e il creato: con questo spirito i frati Cappuccini del Pakistan hanno organizzato a Lahore una giornata dedicata a “S. Francesco d'Assisi e la natura”. Come riferito a Fides da p. Francis Nadeem OFM Cap, provinciale del frati in Pakistan, i partecipanti, religiosi, preti, laici, hanno ricordato l'urgenza di rivedere lo stile di vita e le relazioni con il creato come auspicato dall'enciclica di Papa Francesco Laudato si’.
P. Morris Jalal OFM Cap, riferendosi all'enciclica, ha sottolineato che, come Francesco d'Assisi, Papa Francesco ha mostrato il suo amore per la natura, facendo appello ai leader mondiali perchè prendano misure urgenti per la tutela dell'ambiente. Dopo la celebrazione della Santa Messa, i partecipanti hanno piantato degli alberi nel giardino del Liceo di Santa Maria a Lahore come gesto simbolico di rinnovamento nel rapporto uomo-natura. L'Arcivescovo Shaw, apprezzando profondamente lo spirito del giornata, ha ricordato che “Dio Onnipotente ha creato l'universo. Egli ama tutte le sue creature e, seguendo il suo insegnamento, dobbiamo anche noi amare la natura e tutte le creature”, promuovendo uno stile di vita, sobrio, essenziale e sostenibile. (PA) (Agenzia Fides 26/10/2015)
ASIA – I giovani, “agenti di Vangelo”
Bangkok (Agenzia Fides) – I giovani asiatici sono “agenti di Vangelo” di fronte a problemi come relativismo morale, discriminazione religiosa, povertà ed emarginazione: è quanto affermano i delegati della Pastorale giovanile dei paesi asiatici in un recente incontro organizzato in Malaysia dal Desk dedicato ai giovani, nell’ambito dell’Ufficio per il laicato e la famiglia, in seno alla Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia.
Come riferito a Fides, l’incontro, a cui hanno preso parte 95 delegati dai diversi paesi, è servito a confermare che nei paesi asiatici la pastorale giovanile è fruttuosa: “I giovani sono una benedizione per la nostra Chiesa, per la quale rendiamo grazie” afferma il documento finale dell’incontro, pervenuto a Fides. "I giovani cercano la propria identità, la verità e il significato della vita. Come la Samaritana, hanno sete di Dio e cercano relazioni significative”, prosegue il documento, osservando: “Con la rapida evoluzione delle società asiatiche e l'impatto della tecnologia, hanno bisogno di una guida per trovare uno scopo e crescere in autostima”.
Una questione emersa riguarda “i giovani divenuti migranti per cause economiche. In alcune parti dell'Asia, le vittime della tratta di esseri umani, clandestinità e lavoro forzato sono in gran parte giovani”. E se la risposta delle organizzazioni internazionale punta su “istruzione, occupazione e impegno”, la Chiesa in Asia ricorda “la necessità di una crescita più profonda nella relazione con Dio”.
Fare Pastorale giovanile, hanno concluso i delegati asiatici, significa “avere una preoccupazione e compassione per tutti, soprattutto per coloro che sono disprezzati e ai margini della società; essere accoglienti e sinceramente interessati ai giovani, mostrando pazienza, presenza e disponibilità a instaurare relazioni autentiche; ascoltare i giovani con apertura, senza pregiudizio e in modo rispettoso, in modo da avviare un dialogo significativo, portandoli a scoprire il tesoro degli insegnamenti e l'esperienza di Cristo”. (PA) (Agenzia Fides 26/10/2015)
AMERICA/GUATEMALA - Morales nuovo presidente del Guatemala
Città del Guatemala (Agenzia Fides) – Il Guatemala ha vissuto ieri, domenica 25 ottobre, il secondo turno delle elezioni presidenziali. Secondo le informazioni rilanciate dai media locali, Jimmy Morales è il vincitore, anche se manca ancora la nomina ufficiale. Rappresentante del Frente de Convergencia Nacional (FCN-Nación), Morales si impone con un ampio margine su Sandra Torres, dell'Unità Nazionale della Speranza: sarebbe riuscito ad avere il 95,7% dei voti.
Con una carriera di artista comico e un diploma di ragioniere, Morales, 46 anni, ha anche fatto studi di teologia. Insieme alla sua contendente, Sandra Torres, ha promesso di lottare contro la corruzione di cui soffre il paese. Male che la popolazione ha denunciato pubblicamente negli ultimi mesi, in modo particolare dopo le dimissioni dell’ex-presidente Otto Pérez Molina, ancora indagato (vedi Fides 1/6/2015; 5/6/2015; 5/9/2015).
(CE) (Agenzia Fides, 26/10/2015)
AMERICA/ARGENTINA - Previsti due anni per la prima fase della causa di beatificazione di Mons. Angelelli
Buenos Aires (Agenzia Fides) – Uno dei membri del Tribunale della diocesi di La Rioja (Argentina), il sacerdote Roberto Queirolo, prevede che la fase diocesana durante la quale verrà ricercato e raccolto tutto il materiale riguardante il Vescovo Enrique Angelelli, ucciso nel 1976, potrebbe concludersi nel giro di due anni. Al termine del processo di ricerca, che ha avuto inizio questa settimana, sulla vita e l'opera del Vescovo, tutto il materiale verrà inviato in Vaticano, alla Congregazione per le cause dei Santi, che lo esaminerà e deciderà per la sua eventuale proclamazione a beato e martire della Chiesa.
La nota inviata a Fides da una fonte locale, informa che padre Queirolo ha previsto due anni prima di inviare il caso alla Santa Sede, perchè lo stesso è stato fatto per i sacerdoti di Chamical, Carlos de Dios Murias e Gabriel Longueville. Padre Queirolo ha ricordato che dopo l'uccisione di Longueville e Murias e del laico Wenceslao Pedernera, avvenuta a pochi giorni di distanza, nel luglio del 1976, "i sacerdoti chiesero a Mons. Angelelli di proteggersi, ma egli decise di rimanere con la sua gente e di non lasciare sole le sue pecore".
La comunità cattolica argentina ha celebrato da poco l’anniversario della morte violenta del Vescovo (vedi Fides 5/08/2015), assassinato dalla dittatura militare. Mons. Enrique Angelelli era nato a Cordoba il 17 luglio 1923, fu ordinato sacerdote in Italia, nel 1961 Papa Giovanni XXIII lo nominò Vescovo ausiliare di Cordoba, dove si era formato a contatto con gli operai, i contadini e gli emarginati. Nel 1968 Papa Paolo VI lo nominò Vescovo di La Rioja, dove si impegnò a diffondere i principi enunciati dal Concilio Vaticano II, rimanendo sempre al fianco dei più poveri. Il suo omicidio, il 4 agosto 1976, venne mascherato come un incidente stradale. Nel 2014 è stata riconosciuta la responsabilità dei militari, condannati al carcere a vita. Mons. Angelelli è stato uno dei pochi sacerdoti che si opposero alla dittatura militare
(CE) (Agenzia Fides, 26/10/2015)
AFRICA/BENIN - Nomina del Vescovo di Porto Novo
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 24 ottobre 2015, ha nominato Vescovo della diocesi di Porto Novo (Benin) il Rev.do Aristide Gonsallo, del clero di Parakou, Parroco di S. Martino di Panapé.
Il nuovo Vescovo è nato a Cotonou il 4 settembre 1966. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale per l’Arcidiocesi di Parakou, il 27 dicembre 1992. Dopo l’ordinazione sacerdotale, ha ricevuto le seguenti destinazioni: dal 1992 al 1997: Docente al Seminario Minore di Parakou; dal 1997 al 2001: Studi di specializzazione in Teologia e Lettere Moderne l’Università Cattolica di Angers; dal 2001al 2003: Docente al Seminario Minore di Parakou; dal 2003 al 2004: Dottorato in Teologia all’Università Cattolica di Angers; dal 2004 al 2008: Docente al Seminario Minore di Parakou; dal 2008 al 2012: Master e Dottorato in Lettere Moderne all’Università statale di Angers; dal 2013 al 2015: Parroco di S. Martino di Panapé, Cappellano dell’Ospedale diocesano ed incaricato della riorganizzazione del servizio sanitario diocesano. (SL) (Agenzia Fides 26/10/2015)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...