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giovedì 17 marzo 2016

Bollettino Fides News del 16 marzo 2016

AFRICA/EGITTO - Il Vescovo copto cattolico di Guizeh: l'omicidio di Regeni usato per rovinare i rapporti tra Il Cairo e Roma
 
Guizeh (Agenzia Fides) – L'omicidio di Giulio Regeni è stato compiuto da “torturatori professionisti” che forse puntavano anche a “rovinare le relazioni dell'attuale governo egiziano e quello italiano”. Così Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh, cerca di valutare dati e ipotesi emersi nelle ultime settimane intorno al caso del giovane ricercatore italiano, il cui corpo senza vita e con evidenti segni di torture è stato ritrovato il 3 febbraio in un fosso lungo la strada tra Il Cairo e Alessandria, a pochi chilometri dalla sua sede episcopale. Proprio la procura di Guizeh è coinvolta nelle indagini sul caso. E il Vescovo Antonios, insieme al padre francescano Mamdouh Chehab, ha partecipato alla preghiera davanti al corpo del ragazzo ucciso, svoltasi presso l'Ospedale italiano del Cairo, alla presenza dei familiari della vittima.
Padre Chehab ha anche preso parte ai funerali di Regeni, celebrati in Italia. “Quel ragazzo” ricorda all'Agenzia Fides il Vescovo copto cattolico “era impegnato in uno studio scientifico sui sindacati indipendenti, e secondo il referto del medico legale è stato torturato da professionisti, perchè le torture a cui è stato sottoposto possono essere perpetrate solo avendo a disposizione camere di tortura e attrezzature particolari”.
Secondo Anba Antonios, alcuni particolari dell'efferrato delitto possono essere decifrati come indizi di una strategia mirata perseguita dagli aguzzini di Regeni: “il ragazzo italiano” sottolinea il Vescovo “è scomparso il 25 gennaio, nell'anniversario della sollevazione che portò alla fine del regime di Mubarak. Inoltre, dopo averlo ucciso, i torturatori potevano far sparire il corpo, seppellirlo in una buca nel deserto, e non lo avrebbe ritrovato nessuno. Invece, a mio giudizio, hanno fatto in modo che la salma fosse ritrovata, guadacaso nello stesso giorno in cui era in visita in Egitto il Ministro italiano per lo sviluppo economico, Federica Guidi, accompagnata da 30 uomini d'affari, per incontri in cui dovevano essere firmati importanti accordi economici. Quella visita è stata interrotta dopo l'incontro con il Presidente Adel Fattah al Sisi. E questo non può non far pensare all'intenzione deliberata di rovinare le relazioni dell'Eg itto con l'Italia, uno dei Paesi che continua a sostenere e a condividere interessi comuni con il governo egiziano”.
Lo sforzo di salvaguardare le buone relazioni italo- egiziane – rimarca Anba Antonios Aziz Mina -“traspare anche da come i due Paesi stanno gestendo le indagini sul caso. Registro ogni giorno il dolore del popolo egiziano per quello che è successo a Giulio Regeni e per le sofferenze dei suoi familiari. E sono convinto che gli apparati egiziani daranno la loro collaborazione alla ricerca della verità. Quello che mi dispiace” aggiunge il Vescovo copto cattolico “è aver sentito qualcuno, anche in Italia, che di quel povero ragazzo dice: 'se l'è andata a cercare' ”. (GV) (Agenzia Fides 16/3/2016).
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AFRICA/NIGERIA - Almeno 22 morti in un attentato in una moschea nel nord-est
 
Abuja (Agenzia Fides) - Almeno 22 persone hanno perso la vita in un duplice attentato suicida in una moschea nel villaggio di Molai-Umarari, a circa 10 km da Maiduguri, capitale dello Stato di Borno, nel nord-est della Nigeria. Un attentatore suicida, apparentemente una donna, si è fatta esplodere all’interno della moschea alle 5 della mattina di oggi, 16 marzo, durante la prima preghiera antimeridiana. Subito dopo, un altro attentatore ha fatto detonare la cintura esplosiva che indossava al di fuori del luogo di culto, colpendo i sopravvissuti in fuga.I feriti, almeno 18, sono stati ricoverati a Maiduguri.
Il duplice attentato è stato attribuito a Boko Haram, il gruppo islamista che è nato proprio a Maiduguri qualche anno fa. Nonostante i severi colpi inferti dai militari nigeriani e dei Paesi confinanti, Boko Haram continua ad essere in grado di prendere di mira bersagli civili, non facendo distinzione tra popolazioni di fede diversa. (L.M.) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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AFRICA/ETIOPIA - Focolai di colera per la siccità in Oromia, regione Somala e dei Popoli del Sud
 
Addis Abeba (Agenzia Fides) – La situazione gravemente precaria che l’Etiopia sta vivendo in merito alla scarsità di acqua (vedi Fides 9/3/2016) continua a ripercuotersi sulla martoriata popolazione anche a livello sanitario. In un appello lanciato dall’Ambasciata di Spagna ad Addis Abeba, il Ministero della Sanità del Paese ha confermato la comparsa di focolai di colera in Oromia, nella regione Somala e quella dei Popoli del Sud. Le autorità sanitarie esortano tutti ad essere estremamente vigili riguardo alle misure di igiene, in particolare tutti quelli che sono impegnati nei campi per sfollati o che lavorano nelle zone che versano in condizioni più difficili riguardo all’approvvigionamento idrico e alla pulizia.
(AP) (16/3/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/SUDAFRICA - In corso un seminario sulla traduzione della Bibbia nelle lingue africane
 

Johannesburg (Agenzia Fides) - “La Chiesa in Africa deve far fronte alla sfida attuale cooperando con altre confessioni cristiane nel tradurre la Bibbia per tutti i gruppi linguistici del nostro continente” ha affermato Sua Ecc. Mons. Stephen Brislin, Arcivescovo di Città del Capo e Presidente della Southern African Catholic Bishops’ Conference, nel suo discorso di apertura della conferenza organizzata dal Centro di Apostolato Biblico (BICAM) del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM/SCEAM). Secondo un comunicato inviato all’Agenzia Fides, il convegno si è aperto nella città sudafricana il 13 marzo e si concluderà il 19.
Mons. Brislin ha rivolto un appello ai Vescovi africani per accrescere il numero di sacerdoti formati come esegeti e nelle altre discipline che riguardano la traduzione della Bibbia. Secondo l’Arcivescovo, la Chiesa cattolica in Africa ha la responsabilità e la missione di portare la parola di Dio a tutte le persone di buona volontà, per questo occorre avere esegeti in grado di tradurre la Bibbia nelle diverse lingue africane.
Nel suo intervento Mons. Brislin si è anche soffermato su alcuni mali che affliggono l’Africa, e in particolare il suo Paese, sottolineando come l’avidità e le tensioni razziali siano fattori che accrescono il divario tra ricchi e poveri, anche quando le risorse disponibili sono abbondanti. “Dobbiamo avere il coraggio di affermare la verità e di combattere contro i mali della società, proteggere gli indifesi e gli emarginati” ha detto.
Il coordinatore della conferenza, p. Yves-Lucien Evaga-Ndjana, Direttore del BICAM, ha spiegato che i lavori saranno divisi in due momenti. Il primo sulla necessità della traduzione della Bibbia nelle lingue africane; il secondo sull’inserimento “Ad Experimentum” dell’Apostolato Biblico nei curricula dei Seminari Maggiori e dei Centri di Formazione africani. (L.M.) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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ASIA/INDIA - Si celebra il 30 agosto la Giornata dei martiri dell'Orissa
 
Bhubaneswar (Agenzia Fides) - La Chiesa dello stato di Orissa (in India centrorientale) celebrerà la "Giornata dei Martiri" il 30 agosto di ogni anno. Come appreso da Fides, lo hanno stabilito la Conferenza regionale dei Vescovi dell'Orissa, scegliendo la data che è il giorno successivo del martirio di san Giovanni Battista. Sua Ecc. Mons. John Barwa, Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar e presidente della Conferenza regionale, ha dichiarato a Fides: "Siamo felici di questa decisione, adottata per onorare e rispettare il sacrificio di oltre 101 persone che hanno perso la vita durante i massacri anticristiani del 2007 e del 2008: la maggior parte delle vittime proviene dal distretto di Kandhamal".
La Conferenza regionale dei Vescovi dell'Orissa ha chiesto ufficialmente alla Conferenza episcopale indiana (Cbci) di rendere il 30 agosto "festa nazionale" per ricordare i martiri dell'Orissa. "Siamo in attesa della decisione della Cbci, ma siamo fiduciosi che sia un parere favorevole" ha detto Mons. Barwa, che ha tenuto un intervento alla recente assemblea plenaria dei Vescovi indiani, svoltasi a Bangalore, registrando il sostegno dei presuli su questa iniziativa. "Dopo la mia presentazione sulla vicenda dei martiri dell'Orissa, molti Vescovi erano desiderosi di saperne di più" ha detto.
La Conferenza dei Vescovi dell'Orissa ha già incaricato uno speciale team di preti e ricercatori per documentare gli incidenti che hanno causato la morte di 101 cristiani in Orissa. Con l'appoggio della Conferenza episcopale, la diocesi di Cuttack-Bhubaneswar vorrebbe avviare il processo diocesano per dichiarare il martirio, nominando un "postulatore” per la causa.
La comunità cattolica locale in Orissa ha accolto con grande favore e gioia la decisione dei Vescovi di celebrare la Giornata dei martiri il 30 agosto. (SD-PA) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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ASIA/PAKISTAN - Attacchi alle chiese di Lahore: ancora nessun colpevole
 
Lahore (Agenzia Fides) – A che punto sono le indagini sugli attentati che un anno fa hanno funestato due chiese cristiane a Lahore? Nel primo anniversario delle esplosioni davanti alla chiesa cattolica di San Giovanni e alla chiesa di Cristo (anglicana), avvenuti il 15 marzo 2015 a Youhanabad, quartiere di Lahore, le organizzazioni della società civile e le Chiese in Pakistan chiedono alle autorità di smuovere le indagini per fare giustizia sul massacro che fece circa 80 vittime.
In una nota inviata a Fides, l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” (CSW) osserva che “mentre il governo del Punjab ha arrestato circa 100 giovani cristiani sospettati di linciaggio seguito a quegli attentati” – due presunti complici dei terroristi vennero uccisi dalla folla – non c’è stata la stessa sollecitudine nel perseguire gli organizzatori degli attentati. “La polizia ha compiuto retate a Youhanabad detenendo illegalmente molti innocenti” nota CSW, ma nel primo anniversario degli attacchi alle chiese “nessuno è stato ancora chiamato a rispondere di questo crimine”.
Gli attentati di Lahore hanno riproposto il tema della sicurezza delle chiese e delle istituzioni cristiane nel paese. “Le minoranze religiose in Pakistan – nota CSW – affrontano una diffusa discriminazione sociale e istituzionale, oltre a minacce e violenze, alimentate dall’odio religioso diffuso da leader influenti che incitano apertamente alla violenza contro le minoranze non musulmane. Questa situazione è aggravata dall’impunità”.
La società civile esorta il governo a mettere in atto le raccomandazioni contenute in un pronunciamento della Corte Suprema del Pakistan 2014, che chiedeva di istituire una task force speciale per le minoranze, di adottare misure per frenare i discorsi di odio e di sviluppare programmi di studio appropriati che promuovano la tolleranza religiosa e sociale. (PA) (Agenzia Fides 16/3/2016) 
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ASIA/GIORDANIA - I Vescovi cattolici di Terra Santa discutono degli accordi ancora in sospeso tra Israele e Santa Sede
 
Amman (Agenzia Fides) – Ci sono anche le relazioni tra la Santa Sede, le Chiese locali e le autorità civili nella lista di argomenti all'ordine del giorno dell’Assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa (ACOHL), iniziata ieri, 15 marzo, ad Amman, presso la Visitation Home delle Suore del Rosario. Il programma delle due giornate di lavoro, guidata dal Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, prevede sessioni di approfondimento dedicate anche agli accordi non ancora sottoscritti e applicati tra Vaticano e Israele, e all’attività della Society of St. Yves, organismo del Patriarcato latino impegnato nella tutela dei diritti umani. I Vescovi di Terra Santa sono chiamati a confrontarsi anche sui problemi delle scuole cattoliche in Giordania e su quelli connessi con i processi di nullità matrimoniale.
Attualmente nei rapporti tra Israele e Santa Sede è attiva una Commissione bilaterale comprendente negoziatori israeliani e vaticani, che devono regolare lo status giuridico della Chiesa cattolica in Israele, dopo l’Accordo Fondamentale (Fundamental Agreement) firmato nel 1993, che ha permesso di intavolare relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e lo Stato di Israele. (GV) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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AMERICA/PANAMA - Settecento emigranti cubani in situazione critica chiedono una soluzione diplomatica
 
Città di Panama (Agenzia Fides) – Il Card. José Luis Lacunza, Vescovo di David, ha ricevuto un rapporto sulla situazione dei cubani a Paso Canoas, e ha annunciato che ne informerà i Vescovi del Paese e insieme rifletteranno al riguardo. La nota pervenuta a Fides dalla Caritas Panama, informa che Siexdel Candanedo, responsabile della Caritas a Chiriqui ha riferito che a Paso Canoas ci sono ancora più di 700 cubani compresi bambini, donne incinte e malati. Candanedo ha detto inoltre che il Card. Lacunza incontrerà i sacerdoti di Paso Canoas e i gruppi della società civile per cercare di migliorare le condizioni degli immigrati.
La Caritas di Chiriqui si è mobilitata per assistere i migranti cubani, ma la situazione è critica, perché il governo non sta fornendo loro il cibo necessario e ha tolto i servizi igienici, costringendoli così ad andare fino al fiume Chiriqui Viejo per lavarsi e per i loro bisogni fisiologici.
Secondo un primo rapporto dell'organizzazione “Giustizia e Pace” della Chiesa cattolica, negli ultimi giorni numerosi cubani sono arrivati alla frontiera Panama-Costa Rica per chiedere aiuto nel loro viaggio verso gli Stati Uniti. Un comunicato del gruppo di emigranti cubani giunti a Paso Canoas ha ringraziato il governo del Panama per l'assistenza fornita ai 1.300 cubani arrivati lì, ma adesso la situazione è diventata critica e chiedono l'aiuto dello stato per una soluzione diplomatica.
(CE) (Agenzia Fides, 16/03/2016)
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AMERICA/NICARAGUA - Tensione nel nord del paese per la violenza dei gruppi armati e le rappresaglie della polizia
 
Jinotega (Agenzia Fides) – Dopo l'attacco da parte di un gruppo di persone armate ad una pattuglia della polizia nella cittadina di Santa Rosa a San José de Bocay, (Jinotega) avvenuto due giorni fa, ora sembra a rischio la calma delle comunità rurali in questa zona, in quanto si temono rappresaglie della polizia e dell'esercito.
La nota inviata a Fides da una fonte locale informa che gli abitanti di Santa Rosa continuano nel loro lavoro in un clima di apparente normalità, ma la realtà è molto diversa. Da una parte ci sono le azioni di gruppi armati nella zona e dall’altra le reazioni della polizia e dell'esercito, che alla fine fanno pressione su contadini e produttori per "cooperare". L'incendio di una stazione di polizia, il 25 febbraio, nella comunità di Las Golondrinas, ha complicato le cose per la gente del posto.
Al riguardo Sua Ecc. Mons. Carlos Enrique Herrera Gutierrez, OFM., Vescovo di Jinotega, ha affermato che tra i gruppi armati che operano nel nord del paese "c'è una certa confusione" riguardo ai motivi per cui hanno preso le armi. "Ci sono quelli che lavorano per sostenere il narcotraffico - ha detto Mons. Herrera -, altri affermano che lo fanno per obbligare la gente a non accettare le irregolarità del Governo; e ci sono altri ancora che vanno in giro armati e vestiti come i soldati dell'esercito, e dicendo di voler custodire la pace. Quindi ci sono almeno tre grande gruppi. E' chiaro - continua il Vescovo -, che per l'esercito e la polizia questi gruppi armati sono sempre stati qualificati come bande criminali".
La paura nella popolazione è molto forte, tanto che ad Ayapal l’anno scolastico non è ancora iniziato.
(CE) (Agenzia Fides, 16/03/2016)
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AMERICA/COLOMBIA - Fuori pericolo 38 bambini nati da gestanti affette da zika
 
Barranquilla (Agenzia Fides) - Secondo l’ultimo bollettino epidemiologico dell’Istituto Nazionale della Sanità, fino al 5 marzo a Barranquilla, sono stati registrati 941 casi di zika dei 4.020 riguardanti donne incinte della Regione dei Caraibi. Per evitare complicazioni è stato deciso che i bambini di madri contagiate saranno sottoposti a controlli. Nel Distretto, tra gli 888 casi di gestanti affette da zika, sono nati 38 bambini, tutti fuori pericolo. In Colombia si sono ammalate 9511 gestanti, dei 51473 casi riportati alla Segreteria della Sanità. (AP) (16/3/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/MADAGASCAR - Nomina del Rettore del Seminario teologico “Paolo VI” di Antsiranana
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 30 ottobre 2015, ha nominato Rettore del Seminario maggiore teologico interdiocesano “Paolo VI” nell’arcidiocesi di Antsiranana, in Madagascar, il rev. Sylvain Bevazaha, del clero dell’arcidiocesi di Amtsiranana.
Il nuovo Rettore è nato a Maroantsetra il 19 febbraio 1966 ed è stato ordinato sacerdote il 7 settembre 1997 per l’arcidiocesi di Antsiranana. Ha conseguito la licenza in Dottrina sociale della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana (2009), ha frequentato i Corsi di Teologia spirituale e per Educatori nei seminari (2012). E’ stato viceparroco e, dal 2012, formatore nel Seminario di cui è stato nominato Rettore. (SL) (Agenzia Fides 16/03/2016)

martedì 3 novembre 2015

Bollettino Fides News del 3 novembre 2015

VATICANO - Appello del Papa per il Centrafrica: “si ponga fine a questo ciclo di violenze”
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Al termine della preghiera mariana dell’Angelus, domenica 1 novembre, il Santo Padre Francesco ha lanciato un appello, che riportiamo integralmente, per la grave situazione di violenza che attraversa la Repubblica Centrafricana, annunciando la sua intenzione di aprire la porta santa della cattedrale di Bangui durante il suo prossimo viaggio apostolico in quella nazione, previsto per il 29 e 30 novembre.
Queste le parole del Papa: “I dolorosi episodi che in questi ultimi giorni hanno inasprito la delicata situazione della Repubblica Centrafricana, suscitano nel mio animo viva preoccupazione. Faccio appello alle parti coinvolte affinché si ponga fine a questo ciclo di violenze. Sono spiritualmente vicino ai Padri comboniani della parrocchia Nostra Signora di Fatima in Bangui, che accolgono numerosi sfollati. Esprimo la mia solidarietà alla Chiesa, alle altre confessioni religiose e all’intera nazione Centrafricana, così duramente provate mentre compiono ogni sforzo per superare le divisioni e riprendere il cammino della pace. Per manifestare la vicinanza orante di tutta la Chiesa a questa Nazione così afflitta e tormentata ed esortare tutti i centroafricani ad essere sempre più testimoni di misericordia e di riconciliazione, domenica 29 novembre ho in animo di aprire la porta santa della cattedrale di Bangui, durante il Viaggio apostolico che spero di poter realizzare in quell a Nazione”. (SL) (Agenzia Fides 3/11/2015)
AFRICA/SUD SUDAN - Appello dei leader religiosi per la sorte di 80.000 sfollati nella boscaglia
Juba (Agenzia Fides)- Anche i leader religiosi della regione si uniscono all’appello lanciato da Medici con l’Africa Cuamm (vedi Fides di oggi) per gli sfollati che vivono nel Western Equatoria, in Sud Sudan. In particolare per la sorte di oltre 80.000 persone che da due mesi sopravvivono a stento nelle boscaglie e nelle giungle della regione di Mundri,. In una nota inviata all’Agenzia Fides da Sua Ecc. Mons. Eduardo Hiiboro Kussala, Vescovo di Tombura Yambo, si dà conto della visita che una delegazione del Consiglio interreligioso per la pace dello Stato di Western Equatoria ha effettuato dal 29 ottobre al 2 novembre nella regione del Greater Mundri.
I più colpiti sono donne, bambini e anziani, esposti a diverse malattie, in particolare la malaria.
La situazione umanitaria è aggravata dal fatto che continua il conflitto tra l’esercito regolare e i cosiddetti “Arrow Boys”. I leader religiosi lanciano un appello per la sospensione immediata delle operazioni militari nell’area per “permettere l’assistenza in piena regola da parte delle organizzazioni umanitarie agli sfollati e alle famiglie che vivono nei villaggi”.
Si chiede inoltre di rendere sicure le vie d’accesso alla regione, si esortano i media a riportare notizie sulla situazione umanitaria dell’area e alle parti in conflitto viene chiesto di valutare il dialogo come la migliore opzione per risolvere il conflitto.
Nel denunciare ogni forma di violenza, i leader religiosi concludono sottolineando che “sentirsi protetti e sicuri è importante per lo sviluppo di ogni bambino. Un posto sicuro dove dormire, acqua potabile da bere, cibo sufficiente da mangiare, cure mediche e accesso all’educazione, aiutano i bambini a crescere per diventare adulti sani, maturi e produttivi”. (L.M.) (Agenzia Fides 3/11/2015)
AFRICA/SUD SUDAN - La guerra civile continua a penalizzare la popolazione: l’obiettivo adesso è la sopravvivenza
Lui (Agenzia Fides) – “In Sud Sudan si sta consumando la ripresa di una guerra civile che fa paura e mina alla radice il travagliato percorso verso lo sviluppo del Paese”. Questa la testimonianza di don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm (CUAMM) in una nota inviata all’Agenzia Fides. Il Cuamm è presente a Lui, Western Equatoria, dal 2009 con l’unico ospedale dell’area, una scuola per ostetriche con 20 studenti, personale locale e un team di 13 operatori tra medici, ostetriche e logisti. In seguito ai ripetuti attacchi, le continue sparatorie e la criticità della zona, rimasta completamente deserta, era stato mantenuto aperto solo l’ospedale per i servizi curativi essenziali.
“Ora la situazione è tesa e molto confusa, non si capisce quali sono le forze in campo e chi decide - aggiunge don Dante - ma almeno non si spara più. La gente del posto è terrorizzata e ha paura. Qualcuno è stato ammazzato, qualche casa o ufficio è stato bruciato e saccheggiato: tutti hanno fame! Le famiglie abbandonano capanne, villaggi, quel poco che hanno e scappano. Si accampano nelle località limitrofe dove la situazione sembra essere un pò più tranquilla. Nell'area che circonda l'ospedale ci sono circa 20/30 mila sfollati che hanno bisogno di tutto. Continuiamo il nostro lavoro in ospedale: assistiamo le mamme a partorire e i bambini che si ammalano di malaria e diarrea, oltre agli inevitabili feriti da arma da fuoco. Abbiamo poi iniziato ad assistere i tanti disperati e le numerose famiglie che stanno scappando e necessitano di ogni cosa: acqua, cibo, coperte perché di notte fa freddo, assistenza sanitaria di base. C'è bisogno immediato che qualcuno li soccorra e si p renda cura di loro. L'obiettivo adesso è la sopravvivenza. E con questa, mantenere viva la fiducia in un futuro diverso e migliore, nonostante tutto” conclude il direttore del Cuamm. (AP) (3/11/2015 Agenzia Fides)
Links:
Per ulteriori informazioni
www.mediciconlafrica.org
AFRICA/KENYA - “Uniamoci come nazione in occasione dell’arrivo di Papa Francesco”: nuovo appello dei Vescovi
Nairobi (Agenzia Fides)-. “Continuiamo a invitare i keniani a cercare la pace e la tolleranza in tempi difficili”. Con queste parole la Conferenza Episcopale del Kenya lancia un nuovo appello affinché la visita di Papa Francesco contribuisca ad unificare il Paese, in un messaggio firmato da Sua Ecc. Mons. Alfred Rotich, Ordinario Militare, Presidente del segretariato per la visita del Pontefice nel Paese africano. In precedenza alcuni singoli Vescovi avevano già preso posizioni simili (vedi Fides 26/10/2015).
“La nostra nazione sta facendo fronte a prove difficili che minacciano di distruggerlo” afferma il messaggio inviato all’Agenzia Fides. I Vescovi in particolare lamentano la mancanza di “decoro e di buon gusto da parte dei nostri politici” che fanno spesso appello all’incitamento etnico, un fatto definito come “preoccupante e che minaccia la pace”.
“Il nostro Paese e la popolazione del Kenya- continua il messaggio- devono già far fronte a diverse difficoltà come le sfide economiche della vita moderna, e non possono confrontarsi con la disunità dei nostri leader. Questa serve solo ad aggravare i nostri problemi e dobbiamo invece lavorare insieme per cercare soluzioni. Chiediamo ai nostri leader di governare”.
“Poiché il Santo Padre visita la nostra grande nazione, uniamoci e cerchiamo insieme con umiltà la redenzione, lasciando un esempio per le future generazioni: ricercare sempre per primo Dio nei tempi di crisi e in quelli di prosperità” conclude l’appello.
Per quanto riguarda i preparativi della visita, si chiede che ogni parrocchia del Kenya sia presente con tre bus di pellegrini per partecipare alla Messa del 26 novembre. (L.M.) (Agenzia Fides 3/11/2015)
AFRICA/KENYA - “Su il sipario per i bambini della Little Prince”: una scuola di teatro nello slum di Kibera
Nairobi (Agenzia Fides) - Una scuola di teatro nello slum di Kibera è diventata un’esperienza unica per i bambini della Little Prince. L’istituto scolastico, sostenuto dall’ong Avsi, è una scuola cristiana sorta nel 2000 come doposcuola e frequentata da bambini orfani e bisognosi. Per coinvolgere e fidelizzare i piccoli alunni all’istruzione si è iniziato a utilizzare il teatro come mezzo di coinvolgimento, educativo, di crescita. Qualche tempo fa la Little Prince aveva bisogno di sistemare il salone usato per l’attività teatrale. Il palcoscenico non era abbastanza ampio, il soffitto troppo basso, l’acustica non adatta, il tessuto del sipario da sostituire. Da qui nacque l’idea dell’iniziativa “Su il sipario per i bambini della Little Prince” che ha avuto un buon esito con una raccolta fondi che oggi permette ai bambini di seguire corsi, fare musica, leggere. (AP) (3/11/2015 Agenzia Fides)
ASIA/INDIA - In preparazione il Rapporto della Commissione di inchiesta sulle violenze anticristiane in Orissa
Bhubaneswar (Agenzia Fides) – La Commissione d'inchiesta sulle violenze anticristiane avvenute nel 2008 nel distretto di Kandhamal, in Orissa, ha concluso i suoi lavori e le udienze il 30 ottobre e si appresta a pubblicare un dettagliato rapporto sull’indagine, che verrà diffuso alla fine di dicembre e presentato al governo dell’Orissa.
Il giudice A.S. Naidu, a capo della Commissione, ha rimarcato che “a causa della mancata collaborazione da parte di molte parti interessate, compreso il governo, ci sono voluti quasi sette anni per terminare l'inchiesta”.
Compito principale della Commissione è stato studiare la sequenza di eventi e circostanze che hanno portato all'uccisione del leader indù Swami Laxmanananda Saraswati il 23 agosto del 2008 (scintilla che fece scoppiare la violenza, dato che i cristiani furono accusati dell’omicidio) e l’ondata di violenza seguente. La Commissione ha ricevuto quasi 700 dichiarazioni giurate. Il 1 ° luglio 2009 la Commissione ha presentato una relazione intermedia al governo, raccomandando misure adeguato per prevenire nuovi episodi di violenza in Kandhamal.
Il distretto di Kandhamal è stato l'epicentro della violenza anticristiana nel 2008. Più di 5.600 case in 415 villaggi furono saccheggiate, oltre 90 furono i morti e 395 tra e luoghi di culto furono distrutti, mentre gli sfollati cristiani furono 56mila. (SD-PA) (Agenzia Fides 3/11/2015)
ASIA/TURCHIA - Proprietà restituite alle Chiese dopo contenziosi legali
Mardin (Agenzia Fides) - La Corte d'Appello ha restituito al monastero siro ortodosso di Mor Hananyo, situato a Mardin, nel sud-est della Turchia, 439 acri di terra che era stata confiscata. Come appreso da Fides, al termine di una disputa legale, le autorità ecclesiastiche hanno ottenuto un verdetto favorevole. Anche se l'atto di proprietà del terreno indica chiaramente l'appartenenza alla Fondazione del monastero, la terra era stata confiscata dallo stato per poi essere restituita alla Chiesa nel 2006. Contro questo disposizione il ministero del Tesoro aveva inoltrato un ricorso che la Corte d'appello ha respinto, ripristinando a titolo definitivo la proprietà della Fondazione monastero. L'abate del monastero, Gabriel Akyüz, ha espresso grande soddisfazione.
Il monastero di Mor Hananyo, fondato nel V secolo, è un importante monastero siro-ortodosso, meglio conosciuto come “Monastero Zafferano”, dal caldo colore della pietra con cui è costruito.
Le diverse confessioni cristiane presenti in Turchia hanno aperto contenziosi legali con lo stato per la restituzione di proprietà indebitamente sequestrate. Tra gli altri procedimenti, la Chiesa Apostolica Armena ha presentato alla Corte costituzionale della Turchia il ricorso contenente la richiesta di restituzione delle residenze e delle proprietà appartenute alla sua comunità nella città di Sis, corrispondente alla attuale città turca di Kozan.
Mesi fa il tribunale amministrativo di Istanbul ha disposto la restituzione dei diritti di proprietà di un ampio apprezzamento di terra alla Fondazione sira Kadim Meryemana, legata alla Chiesa sira ortodossa, a cui il terreno era stato confiscato nel 1970.
Molte confische risalgono proprio al 1970 quando, il Ministero del Tesoro aveva cancellato tutte le donazioni e i passaggi di proprietà realizzati a favore delle fondazioni religiose non musulmane avvenuti dopo il 1936, richiamandosi alle leggi che, in quell'anno, avevano bloccato le acquisizioni di proprietà immobiliari da parte di enti religiosi non musulmani. (PA) (Agenzia Fides 3/11/2015)
AMERICA/MESSICO - Per la prima volta nella storia messicana una Enciclica del Papa sarà presentata in Senato
Città del Messico (Agenzia Fides) – Domani, 4 novembre, la Commissione speciale sul cambiamento climatico, l'Istituto messicano di dottrina sociale cristiana e la Fondazione Konrad Adenauer daranno vita al forum intitolato "Povertà e cambiamento climatico. Presentazione dell'enciclica Laudato Sì", che sarà coordinato dalla Senatrice Silvia Garza Galvan, Presidente della Commissione speciale sul cambiamento climatico. L'evento si terrà nell'auditorium del Senato della Repubblica.
La nota inviata a Fides dall’arcidiocesi di Mexico afferma testualmente "Per la prima volta, i Vescovi messicani presenteranno un documento del Papa Francesco in questa sede legislativa". Per la Chiesa cattolica interverranno Sua Ecc. Mons. Rogelio Cabrera López, Arcivescovo di Monterrey, e Sua Ecc. Mons. Juan Armando Pérez Talamantes, Vescovo ausiliare della stessa arcidiocesi. La dottoressa Maria Amparo Martínez Arroyo, Direttrice generale dell'Istituto nazionale di ecologia e cambiamento climatico, presenterà una lettura della Laudato sì dal punto di vista della scienza.
Si tratta di un fatto senza precedenti, in un Paese come il Messico, nel quale le istituzioni del governo sono state storicamente connotate da un forte laicismo e anticlericalismo. Il 15 ottobre scorso, lo stesso Senato messicano aveva approvato all’unaminità l'invito da rivolgere a Papa Francesco, perché visiti il senato nella sua prossima visita pastorale in Messico, nel febbraio 2016.
(CE) (Agenzia Fides, 03/11/2015)
AMERICA/ARGENTINA - La Giornata nazionale del malato, occasione per suscitare in tutti maggiore sensibilità
Buenos Aires (Agenzia Fides) – La Commissione Episcopale per la Pastorale della Salute dell’Argentina ha già diffuso il materiale preparato per celebrare la Giornata Nazionale del Malato che si terrà l'8 novembre, seconda domenica del mese, in tutto il paese. La nota inviata a Fides dalla CEA (Conferenza Episcopale Argentina) segnala che con lo slogan "Sinceramente di cuore, ama i malati", i Vescovi hanno ricordato nella lettera di invito che "il Santo Padre ci chiede di vivere quest'anno nella prospettiva della sapientia cordis, la sapienza del cuore".
La celebrazione di questa giornata mira a suscitare maggiore sensibilità nella popolazione, dopo molti episodi di povertà e promiscuità accaduti, che hanno provocato vittime, in modo particolare bambini e ragazzi.
Secondo l’ultimo rapporto realizzato dal Ministero della Sanità argentino, nel Paese muore una persona ogni 10 ore per problemi dovuti alla malnutrizione. In seguito alla recente morte per denutrizione di un bambino nella provincia del Chaco (vedi Fides 14/09/2015), il Centro di Studi e Ricerca Sociale Mandela ha aggiunto che ci sono anche altri casi simili, dovuti al cattivo funzionamento del sistema socio-sanitario pubblico della provincia. Il rapporto evidenza che, nonostante l’Argentina sia uno dei Paesi con un grande potenziale di produzione alimentare a livello mondiale, muoiono persone di ogni età, anche se la percentuale è maggiore nelle persone oltre i 75 anni, che corrispondono al 70% dei decessi. I giovani rappresentano l’8% (vedi Fides 15/09/2015).
La Chiesa, con i suoi servizi sociali e sanitari, assiste in tutto il paese una quantità enorme di persone malate e abbandonate. Solo nella provincia di Jujuy più di 30 mila bambini si presentano nelle centinaia di mense gestite dalla Chiesa, dallo Stato e da diverse ong.
(CE) (Agenzia Fides, 03/11/2015)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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