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domenica 31 maggio 2020

Maria Madre della Chiesa 1 giugno 2020

MARIA MADRE DELLA CHIESA


GRADO DELLA CELEBRAZIONE: MEMORIA


COLORE LITURGICO: BIANCO

IL 21 NOVEMBRE 1964, A CONCLUSIONE DELLA TERZA SESSIONE DEL CONCILIO VATICANO II, DICHIARÒ LA BEATA VERGINE MARIA «MADRE DELLA CHIESA, CIOÈ DI TUTTO IL POPOLO CRISTIANO, TANTO DEI FEDELI QUANTO DEI PASTORI, CHE LA CHIAMANO MADRE AMANTISSIMA».(CLICCA PER LEGGERE TUTTO IL DOCUMENTO DI PAPA PAOLO VI)
 LA SEDE APOSTOLICA PERTANTO, IN OCCASIONE DELL’ANNO SANTO DELLA RICONCILIAZIONE (1975), PROPOSE UNA MESSA VOTIVA IN ONORE DELLA BEATA MARIA MADRE DELLA CHIESA, SUCCESSIVAMENTE INSERITA NEL MESSALE ROMANO; DIEDE ANCHE FACOLTÀ DI AGGIUNGERE L’INVOCAZIONE DI QUESTO TITOLO NELLE LITANIE LAURETANE (1980).
PAPA FRANCESCO, CONSIDERANDO ATTENTAMENTE QUANTO LA PROMOZIONE DI QUESTA DEVOZIONE POSSA FAVORIRE LA CRESCITA DEL SENSO MATERNO DELLA CHIESA, COME ANCHE DELLA GENUINA PIETÀ MARIANA, HA STABILITO NEL 2018 CHE LA MEMORIA DELLA BEATA VERGINE MARIA, MADRE DELLA CHIESA, SIA CELEBRATA DAL CALENDARIO ROMANO NEL LUNEDÌ DOPO PENTECOSTE.

ANTIFONA D'INGRESSO
I DISCEPOLI ERANO ASSIDUI E CONCORDI NELLA PREGHIERA
CON MARIA, MADRE DI GESÙ. (CFR. AT 1,14)

COLLETTA
DIO PADRE DI MISERICORDIA,
IL TUO UNICO FIGLIO, MORENTE SULLA CROCE, HA DATO A NOI
COME MADRE NOSTRA LA SUA STESSA MADRE, LA BEATA VERGINE MARIA;
FA' CHE, SORRETTA DAL SUO AMORE, LA TUA CHIESA,
SEMPRE PIÙ FECONDA NELLO SPIRITO, ESULTI PER LA SANTITÀ DEI SUOI FIGLI
E RIUNISCA TUTTI I POPOLI DEL MONDO IN UN'UNICA FAMIGLIA.
PER IL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ...

PRIMA LETTURA
GEN 3, 9-15.20
MADRE DI TUTTI I VIVENTI.
DAL LIBRO DELLA GENESI


[DOPO CHE L’UOMO EBBE MANGIATO DEL FRUTTO DELL’ALBERO,] IL SIGNORE DIO LO CHIAMÒ E GLI DISSE: «DOVE SEI?». RISPOSE: «HO UDITO LA TUA VOCE NEL GIARDINO: HO AVUTO PAURA, PERCHÉ SONO NUDO, E MI SONO NASCOSTO». RIPRESE: «CHI TI HA FATTO SAPERE CHE SEI NUDO? HAI FORSE MANGIATO DELL’ALBERO DI CUI TI AVEVO COMANDATO DI NON MANGIARE?». RISPOSE L’UOMO: «LA DONNA CHE TU MI HAI POSTA ACCANTO MI HA DATO DELL’ALBERO E IO NE HO MANGIATO». IL SIGNORE DIO DISSE ALLA DONNA: «CHE HAI FATTO?». RISPOSE LA DONNA: «IL SERPENTE MI HA INGANNATA E IO HO MANGIATO».
ALLORA IL SIGNORE DIO DISSE AL SERPENTE:
«POICHÉ HAI FATTO QUESTO,
MALEDETTO TU FRA TUTTO IL BESTIAME
E FRA TUTTI GLI ANIMALI SELVATICI!
SUL TUO VENTRE CAMMINERAI
E POLVERE MANGERAI
PER TUTTI I GIORNI DELLA TUA VITA.
IO PORRÒ INIMICIZIA FRA TE E LA DONNA,
FRA LA TUA STIRPE E LA SUA STIRPE:
QUESTA TI SCHIACCERÀ LA TESTA
E TU LE INSIDIERAI IL CALCAGNO».
L’UOMO CHIAMÒ SUA MOGLIE EVA, PERCHÉ ELLA FU LA MADRE DI TUTTI I VIVENTI.

PAROLA DI DIO.

OPPURE (AT 1, 12-14):
ERANO PERSEVERANTI E CONCORDI NELLA PREGHIERA, INSIEME A MARIA, LA MADRE DI GESÙ.

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
[DOPO CHE GESÙ FU ASSUNTO IN CIELO, GLI APOSTOLI] RITORNARONO A GERUSALEMME DAL MONTE DETTO DEGLI ULIVI, CHE È VICINO A GERUSALEMME QUANTO IL CAMMINO PERMESSO IN GIORNO DI SABATO.
ENTRATI IN CITTÀ, SALIRONO NELLA STANZA AL PIANO SUPERIORE, DOVE ERANO SOLITI RIUNIRSI: VI ERANO PIETRO E GIOVANNI, GIACOMO E ANDREA, FILIPPO E TOMMASO, BARTOLOMEO E MATTEO, GIACOMO FIGLIO DI ALFEO, SIMONE LO ZELOTA E GIUDA FIGLIO DI GIACOMO.
TUTTI QUESTI ERANO PERSEVERANTI E CONCORDI NELLA PREGHIERA, INSIEME AD ALCUNE DONNE E A MARIA, LA MADRE DI GESÙ, E AI FRATELLI DI LUI.

PAROLA DI DIO

SALMO RESPONSORIALE
SAL 86

DI TE SI DICONO COSE GLORIOSE, CITTÀ DI DIO!


SUI MONTI SANTO EGLI L’HA FONDATA;
IL SIGNORE AMA LE PORTE DI SION
PIÙ DI TUTTE LE DIMORE DI GIACOBBE.

DI TE SI DICONO COSE GLORIOSE, CITTÀ DI DIO!
SI DIRÀ DI SION: «L'UNO E L'ALTRO IN ESSA SONO NATI
E LUI, L'ALTISSIMO, LA MANTIENE SALDA ».

IL SIGNORE REGISTRERÀ NEL LIBRO DEI POPOLI:
«LÀ COSTUI È NATO».
E DANZANDO CANTERANNO:
«SONO IN TE TUTTE LE MIE SORGENTI».

CANTO AL VANGELO 
ALLELUIA, ALLELUIA.

VERGINE FELICE,
CHE HAI GENERATO IL SIGNORE;
BEATA MADRE DELLA CHIESA
CHE FAI ARDERE IN NOI
LO SPIRITO DEL TUO FIGLIO GESÙ CRISTO.

ALLELUIA.

VANGELO

GV 19,25-34
ECCO TUO FIGLIO! ECCO TUA MADRE!


DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI

IN QUEL TEMPO, STAVANO PRESSO LA CROCE DI GESÙ SUA MADRE, LA SORELLA DI SUA MADRE, MARIA MADRE DI CLÈOPA E MARIA DI MÀGDALA.
GESÙ ALLORA, VEDENDO LA MADRE E ACCANTO A LEI IL DISCEPOLO CHE EGLI AMAVA, DISSE ALLA MADRE: «DONNA, ECCO TUO FIGLIO!». POI DISSE AL DISCEPOLO: «ECCO TUA MADRE!». E DA QUELL’ORA IL DISCEPOLO L’ACCOLSE CON SÉ.
DOPO QUESTO, GESÙ, SAPENDO CHE ORMAI TUTTO ERA COMPIUTO, AFFINCHÉ SI COMPISSE LA SCRITTURA, DISSE: «HO SETE». VI ERA LÌ UN VASO PIENO DI ACETO; POSERO PERCIÒ UNA SPUGNA, IMBEVUTA DI ACETO, IN CIMA A UNA CANNA E GLIELA ACCOSTARONO ALLA BOCCA. DOPO AVER PRESO L’ACETO, GESÙ DISSE: «È COMPIUTO!». E, CHINATO IL CAPO, CONSEGNÒ LO SPIRITO.
ERA IL GIORNO DELLA PARASCEVE E I GIUDEI, PERCHÉ I CORPI NON RIMANESSERO SULLA CROCE DURANTE IL SABATO – ERA INFATTI UN GIORNO SOLENNE QUEL SABATO –, CHIESERO A PILATO CHE FOSSERO SPEZZATE LORO LE GAMBE E FOSSERO PORTATI VIA. VENNERO DUNQUE I SOLDATI E SPEZZARONO LE GAMBE ALL’UNO E ALL’ALTRO CHE ERANO STATI CROCIFISSI INSIEME CON LUI. VENUTI PERÒ DA GESÙ, VEDENDO CHE ERA GIÀ MORTO, NON GLI SPEZZARONO LE GAMBE, MA UNO DEI SOLDATI CON UNA LANCIA GLI COLPÌ IL FIANCO, E SUBITO NE USCÌ SANGUE E ACQUA.

PAROLA DEL SIGNORE

PREGHIERA DEI FEDELI
FRATELLI E SORELLE, ACCANTO AL FIGLIO MORTO E RISORTO MARIA CONTINUA LA SUA MISSIONE DI MADRE DELLA CHIESA E DI CIASCUNO DI NOI. CON QUESTA FIDUCIA INNALZIAMO A DIO LA NOSTRA PREGHIERA.
PREGHIAMO DICENDO INSIEME: PER INTERCESSIONE DI MARIA, ASCOLTACI, O SIGNORE.

1. TU CHE HAI POSATO IL TUO SGUARDO SULL’UMILE DONNA DI NAZARET, FA’ CHE ANCHE NOI SAPPIAMO RIVOLGERE LA NOSTRA ATTENZIONE AI PIÙ PICCOLI E AI PIÙ DIMENTICATI NELLA NOSTRA SOCIETÀ. NOI TI PREGHIAMO:
2. TU CHE NON DELUDI LE ATTESE DI QUANTI CONFIDANO NELLA TUA PAROLA, FA’ CHE PER L’IMPEGNO DI TUTTI I CREDENTI SI INSTAURI IN QUESTO MONDO UNA CONVIVENZA PIÙ GIUSTA E PIÙ UMANA. NOI TI PREGHIAMO:
3. TU CHE DISPERDI I SUPERBI E ROVESCI I POTENTI DAI LORO TRONI, ILLUMINA LE MENTI E CONVERTI I CUORI DI QUANTI HANNO LA RESPONSABILITÀ DEI POPOLI E DELLE NAZIONI. NOI TI PREGHIAMO:
4. TU CHE COLMI DI BENI GLI AFFAMATI E RIMANDI I RICCHI A MANI VUOTE, FA’ CHE LA SCORTESIA DELL’EGOISMO, DELLO SPRECO E DELL’INDIFFERENZA SIA SUPERATA DALLA CIVILTÀ DELLA GIUSTIZIA E DELLA SOLIDARIETÀ FRA I POPOLI. NOI TI PREGHIAMO:
5. TU CHE SEI FEDELE ALLA TUA MISERICORDIA, RICORDATI DI QUANTI SONO FERITI NEL CORPO E NELLO SPIRITO E CONVERTI I NOSTRI CUORI ALLA FRATERNA CARITÀ. NOI TI PREGHIAMO:

SIGNORE DIO, CHE HAI VOLUTO MARIA PARTECIPE DELLA GLORIA DEL TUO FIGLIO RISORTO, FA’ CHE PER SUA INTERCESSIONE POSSIAMO UN GIORNO ANCHE NOI GODERE DELLA PIENEZZA DI VITA NELLA GLORIA DEI TUOI SANTI. PER CRISTO NOSTRO SIGNORE.

sabato 29 febbraio 2020

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA - A 1° Marzo 2020

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA - A
1° Marzo 2020

Vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Più facciamo nostra ed interiorizziamo la parola di Dio così come essa è, più avremo la capacità di distinguere il bene dal male: non grazie ad una facoltà rubata a Dio, ma grazie ad un dialogo profondo e fecondo con lui. Il dono della Liturgia di oggi è proprio una chiarezza di visione, al di là delle facili autogiustificazioni e degli scrupoli pieni di disperazione: siamo liberi di essere sinceri con noi stessi e con Dio, poiché è Dio stesso che ha offerto suo Figlio per la nostra salvezza.

PRIMA LETTURA: Gn 2,7-9; 3, 1-7
La creazione dei progenitori e il loro peccato.


Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 50

Rit.  Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia / cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

SECONDA LETTURA: Rm 5,12-19
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio.


CANTO AL VANGELO: Mt 4,4b

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO: Mt 4,1-11
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore 



PREGHIERA DEI FEDELI
C - La Quaresima è il tempo favorevole per lasciarci compenetrare dal timore di Dio, nella coscienza del limite umano e della grandezza divina. Il Signore ravvivi in noi questo dono del suo Spirito.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Ci affidiamo a te, Signore: ascoltaci.
  1. Perché in questa Quaresima impariamo a seguire il nostro maestro e modello, Gesù Cristo, uomo nuovo, progetto di una umanità riconciliata con il Padre, preghiamo.
  2. Perché, specialmente in questo tempo, riscopriamo la Domenica come un giorno diverso dagli altri: il giorno del Signore, il giorno della comunità, il giorno della riconciliazione e dell'amicizia aperta a tutti i fratelli, preghiamo.
  3. Perché in ognuno di questi quaranta giorni troviamo spazio e tempo da dedicare alla preghiera e alla meditazione della Parola, per conoscere ciò che Dio vuole da noi e attuarlo nella nostra vita, preghiamo.
  4. Perché ogni famiglia scopra la dimensione domestica della Quaresima: apra il libro del Vangelo, crei occasioni di preghiera comune e, cordialmente unita nella carità, faccia di ogni casa un luogo di accoglienza fraterna, preghiamo.
  5. Perché l'itinerario della Quaresima abbia per ciascuno di noi il suo culmine nella celebrazione della Riconciliazione e nella Comunione pasquale, come segni sacramentali della nostra conversione, preghiamo.
C – Tua è la grazia, o Padre, e nelle tue mani sono le sorti dell’uomo; insegnaci a ritrovare in questo tempo di grazia l'umiltà della mente e la sapienza del cuore. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.



lunedì 30 dicembre 2019

MARIA SS. MADRE DI DIO - OTTAVA DI NATALE 53 ^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° Gennaio 2020


MARIA SS. MADRE DI DIO  -  Ottava di Natale
53^ Giornata Mondiale della Pace
Mercoledì 1° Gennaio 2020

Nella verginità feconda di Maria
hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna


LITURGIA DELLA PAROLA


PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La benedizione di Aronne esaudisce le attese ed i bisogni più profondi del cuore umano: il volto di Dio su di noi, la sua pace che ci accompagna sempre. Nella pienezza dei tempi questa benedizione è diventata persona tanto realmente, da rendere ciascuno figlio nel Figlio. Non ci resta che contemplare l’incarnazione di Dio con la trepidazione della Madre e annunciare questa salvezza al mondo con l’entusiasmo dei pastori.

PRIMA LETTURA: Nm 6,22-27
Essi invocheranno il mio Nome, e io li benedirò.
 Dal libro dei Numeri

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 66

Rit.  Dio ci benedica con la luce del suo volto.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio, / ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

SECONDA LETTURA: Gal 4,4-7
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Parola di Dio
CANTO AL VANGELO: cfr. Eb 1,1-2

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi Dio ha parlato
ai nostri padri per mezzo dei profeti;
oggi, invece, parla a noi per mezzo del figlio.
Alleluia.

VANGELO: Lc 2,16-21
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C - Fratelli e sorelle, riuniti per celebrare la benevolenza del Padre che ci ha donato il Figlio, nato da Maria nella grazia dello Spirito, esprimiamo la nostra fiducia filiale invocando per noi e per il mondo intero il dono messianico della pace.
L – Preghiamo insieme cantando [e diciamo]:
Per intercessione di Maria, ascoltaci, Signore!
  1. Per la Chiesa di Cristo: sappia fare esperienza di pace nella casa, nella scuola, nel mondo del lavoro e in tutti i campi della convivenza civile; preghiamo.
  2. Per tutti i popoli della terra: sappiano vincere le suggestioni della violenza impegnando tutte le loro energie per l’edificazione di una pace stabile e duratura; preghiamo.
  3. Per tutti gli stati del mondo: si aprano al messaggio di Betlemme riconoscendo nel dono messianico della pace il segno universale dell’amore di Dio verso tutti gli uomini; preghiamo.
  4. Per i papà e le mamme, perché accolgano il dono della vita come una benedizione di Dio e siano per i loro figli guide e testimoni nella fede, preghiamo.
  5. Per la donna del nostro tempo, perché in Maria nuova Eva trovi il senso della propria vocazione, il culto della verità e il valore autentico della bellezza e dell’amore, preghiamo.
  6. Per questa nostra Comunità parrocchiale: l’anno nuovo che la bontà del Padre ci dona sia vissuto come un tempo di grazia e di pace nell’adesione operosa e serena alla sua santa volontà; preghiamo.
C - Dio onnipotente, Signore del tempo e della storia, ascolta la preghiera della nostra comunità all’inizio del nuovo anno civile. Conferma i nostri progetti di bene, feconda i nostri percorsi di fede e per l’intercessione di Maria, tua madre e regina della pace, dona al mondo inquieto la pienezza di questo bene messianico così che si possa realizzare il tuo progetto di amore. Per Cristo, nostro Signore.   T - Amen.

 RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G - Un anno nuovo è cominciato
e noi, Gesù, ci domandiamo
se c’è un modo per affrontarlo
con la saggezza e il coraggio dei discepoli.
Tu ci offri una carovana di giorni,
ma noi cosa faremo dei tuoi doni?
Il vangelo ci invita a fare come i pastori:
a udire e vedere e quindi a glorificare e lodare Dio.
Sì, ci apriremo all’ascolto:
di te, della tua parola,
ma anche di coloro che incontriamo,
le persone più diverse,
che possono diventare i profeti mandati a visitarci.
Decideremo di ascoltare,
anche se siamo stanchi o indaffarati,
anche se proviamo il bisogno
di rintanarci nel nostro guscio
e di tapparci le orecchie.
E poi terremo gli occhi aperti
e osserveremo attentamente
proprio quello che vogliono nasconderci
i professionisti della comunicazione.
Ci soffermeremo su quelli
con i quali spesso ci scontriamo,
senza degnarli di uno sguardo,
e su quanti abbiamo già etichettato
come rompiscatole o concorrenti o avversari.
Allora scopriremo che tu, attraverso lo Spirito,
continui ad agire per cambiare
la faccia della terra e ti ringrazieremo
di tanto bene nascosto e fecondo.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Ogni mattino ha la sua sera.
Ogni stella che brilla poi scompare.
Ogni fiore perde il suo profumo.
Anche la montagna cambia volto
ed ogni battito del cuore è sempre una sorpresa.
Anche i miei pensieri non sono immobili
ma sempre galoppanti e di vario spessore.
Cosi anche l’anno vecchio se n’è andato
ed è nato quello nuovo.
Ogni giorno cellule nuove modificano il mio corpo
e sangue nuovo entra in circolazione.
La creazione avviene ogni giorno
e la vita è un perenne cominciare:
per tutto e per tutti non c’è mai ripetizione.
Tutto e sempre è novità.
Pur già carico d’anni, sempre nasco di nuovo
perché Tu, Dio dei monti e delle pianure,
fai scendere in me la sorgente zampillante della vita,
erogazione del tuo amore eterno.
Tu sei ieri, oggi e domani perché sei il Vivente eterno
che fa nuove ogni giorno tutte le cose.
Sei come un bambino nato da poco,
che ogni giorno sorride e fa luccicare
gli occhi alla mamma con sorprendente novità.
Ed è per questo che incanta e commuove,
esattamente come fai Tu,
Dio della bellezza sempre nuova.
Nel fare questo mio primo passo nell’anno nuovo
provo tanta gioia perché mi sento
baciato dalla tua benedizione
e coperto dal manto della tua protezione.
Grazie, Signore!
(Averardo Dini)


giovedì 18 ottobre 2018

Sinodo da Vatican news 18 ottobre 2018

Donne al Sinodo
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Con la Congregazione di questa mattina, la 16.ma, si concludono gli interventi dei Padri Sinodali sulla terza parte dell’Instrumentum Laboris dedicata al tema ... 
Giovani uditori nell'Aula sinodale
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“Scegliere”, ovvero il tema della terza parte dell’Instrumentum laboris è stato ancora il filo conduttore della 15° Congregazione generale del Sinodo dei ... 
A. Rosina.JPG
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Intervista al demografo dell’Università Cattolica di Milano Alessandro Rosina, esperto al Sinodo e coordinatore del questionario on-line per i giovani. Al ... 
J. Paparella.JPG
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Nel suo intervento al Sinodo, il 25enne canadese Julian Paparella ha parlato dell’importanza che “i giovani trovino testimoni credibili di Gesù nella Chiesa, ... 
Giovani uditori al Sinodo
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Marco Fornerone, Comunione mondiale delle chiese riformate e ‘delegato fraterno’: sta spirando un vento di franchezza che mi colpisce molto 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...