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domenica 18 luglio 2021

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 18 luglio 2021

 

    XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto,
il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.(Sal 54,6-8)

Colletta
Dona ancora, o Padre, alla tua Chiesa,
convocata per la Pasqua settimanale,
di gustare nella parola e nel pane di vita
la presenza del tuo Figlio,
perché riconosciamo in lui il vero profeta e pastore,
che ci guida alle sorgenti della gioia eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 23,1-6)
Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.

Dal libro del profeta Geremìa

Dice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

SECONDA LETTURA (Ef 2,13-18)
Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO (Mc 6,30-34)
Erano come pecore che non hanno pastore.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il desiderio di incontro con il Signore ci ha spinti nella sua casa. A lui affidiamo tutte le nostre necessità, fiduciosi che l'amore di Dio si muove sempre a compassione dei suoi figli.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per il Papa e i vescovi, i pastori della Chiesa: sappiano radunare intorno a Gesù e alla sua Parola quanti sono dispersi e lontani, perché si sentano accolti e compresi nella ferialità della loro vita quotidiana, preghiamo.
2. Per i giovani, che sentono maggiormente la dispersione del cuore e il disordine degli impegni: siano mossi dal desiderio di cercare Gesù e mettersi in ascolto della sua parola, preghiamo.
3. Per tutti i credenti: perché nel rispetto delle fedi e dei culti sia sempre presente la preghiera degli uni per gli altri che spinge al dialogo, al confronto e alla condivisione, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana, perché si adoperi maggiormente nello sforzo di tradurre in lingue e culture diverse il messaggio custodito nella parola di Dio, preghiamo.

Signore, che hai avuto pietà dei tanti uomini senza pastore e li hai istruiti a lungo, donaci pastori che sappiano imitare la tua carità, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono in tuo nome. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

sabato 5 settembre 2020

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 6 settembre 2020

 

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tu sei giusto, Signore,
e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

Colletta

O Padre, che ascolti quanti si accordano
nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio,
donaci un cuore e uno spirito nuovo,
perché ci rendiamo sensibili
alla sorte di ogni fratello
secondo il comandamento dell’amore,
compendio di tutta la legge.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 33,1.7-9)
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechièle

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (Rm 13,8-10)
Pienezza della Legge è la carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.

Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Mt 18,15-20)
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La presenza di Gesù è garantita là dove la comunità è raccolta in preghiera. Confidiamo dunque nella mediazione di nostro Signore, chiedendo al Padre ciò di cui pensiamo di avere bisogno.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sia casa accogliente per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, uniti dalla fede nell’unico Signore ed edificati dalla comunione fraterna. Preghiamo.
2. Perché i cristiani siano animati da uno spirito sincero di carità fraterna, che li porti a farsi uno con tutti, senza però venir meno alle istanze della verità. Preghiamo.
3. Perché nella nostra società, malata di individualismo e di relativismo, si diffondano i valori dell’onestà e del bene comune. Preghiamo.
4. Perché siano alimentate nel presbiterio l’unità e la comunione, cementate dalla presenza viva di Cristo. Preghiamo.
5. Perché ciascuno di noi sappia intessere un dialogo franco e sincero con i fratelli, amati come figli di uno stesso Padre. Preghiamo.

O Padre, che ascolti benigno le suppliche di coloro che, riuniti nel nome del tuo Figlio, si rivolgono a te con animo sincero, donaci di avere un cuore aperto al tuo volere, perché possiamo essere servi fedeli del tuo progetto d’amore sul mondo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

domenica 21 giugno 2020

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A 21 Giugno 2020

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A
21 Giugno 2020

Affidi alla nostra debolezza l'annunzio profetico della tua parola

LITURGIA DELLA PAROLA



PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO


G – Nella sua predicazione Gesù mette in luce la cura misericordiosa del Padre per le sue creature. Anche nelle difficoltà di ogni giorno, il credente è chiamato a confidare nel Signore che ha vinto il peccato e a testimoniare la fedeltà e l’amore di Dio.



PRIMA LETTURA: Ger 20,10-13
Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
 Dal libro del profeta Geremìa

Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno!
Denunciatelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore,
lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.

Parola di Dio  

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 68

Rit. Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio.

Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brùlica in essi.

SECONDA LETTURA: Rm 5,12-15
Il dono di grazia non è come la caduta.

 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti.

Parola di Dio  

CANTO AL VANGELO: Gv 15,26.27

Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore, e anche voi date testimonianza.
Alleluia.

VANGELO: Mt 10,26-33
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore  


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, rivolgiamo la comune preghiera a Dio, nostro Padre, perché ci renda veri discepoli e testimoni di Cristo. La nostra vita sia sempre orientata dalla fiducia nel Signore, che ci sostiene nella prova e ci libera da ogni timore.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Visita il tuo popolo, o Signore.
  1. Per il Papa, i vescovi e i presbiteri, perché non abbiano timore di testimoniare e di trasmettere con fedeltà la Parola di Dio, preghiamo.
  2. Per il popolo santo di Dio, perché, consapevole della propria debolezza e precarietà, si affidi con umiltà alla presenza provvidente del Padre, preghiamo.
  3. Per i responsabili della cosa pubblica perché, pur nelle difficoltà del loro compito, siano comunque espressione di un fedele servizio alla comunità, preghiamo.
  4. Per tutti i cristiani, perché non si scoraggino dinanzi alle prove che provengono dalla fedeltà al Vangelo e si impegnino con costanza nell’annunciarlo in ogni ambiente di vita, preghiamo.
  5. Per tutti noi, perché sappiamo guardare e leggere nelle vicende del mondo un segno di Dio che chiama alla conversione e al rinnovamento della vita, preghiamo.
C – O Dio, che affidi alla nostra debolezza l’annuncio profetico della tua Parola, sostienici con la forza del tuo Spirito, perché non ci vergogniamo mai della nostra fede, ma confessiamo con tutta franchezza il tuo nome davanti agli uomini, per essere riconosciuti da te nel giorno della tua venuta. Per Cristo nostro Signore.
T - Amen.



sabato 29 febbraio 2020

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA - A 1° Marzo 2020

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA - A
1° Marzo 2020

Vincere le seduzioni del maligno

e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Più facciamo nostra ed interiorizziamo la parola di Dio così come essa è, più avremo la capacità di distinguere il bene dal male: non grazie ad una facoltà rubata a Dio, ma grazie ad un dialogo profondo e fecondo con lui. Il dono della Liturgia di oggi è proprio una chiarezza di visione, al di là delle facili autogiustificazioni e degli scrupoli pieni di disperazione: siamo liberi di essere sinceri con noi stessi e con Dio, poiché è Dio stesso che ha offerto suo Figlio per la nostra salvezza.

PRIMA LETTURA: Gn 2,7-9; 3, 1-7
La creazione dei progenitori e il loro peccato.


Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 50

Rit.  Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia / cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

SECONDA LETTURA: Rm 5,12-19
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio.


CANTO AL VANGELO: Mt 4,4b

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO: Mt 4,1-11
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore 



PREGHIERA DEI FEDELI
C - La Quaresima è il tempo favorevole per lasciarci compenetrare dal timore di Dio, nella coscienza del limite umano e della grandezza divina. Il Signore ravvivi in noi questo dono del suo Spirito.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Ci affidiamo a te, Signore: ascoltaci.
  1. Perché in questa Quaresima impariamo a seguire il nostro maestro e modello, Gesù Cristo, uomo nuovo, progetto di una umanità riconciliata con il Padre, preghiamo.
  2. Perché, specialmente in questo tempo, riscopriamo la Domenica come un giorno diverso dagli altri: il giorno del Signore, il giorno della comunità, il giorno della riconciliazione e dell'amicizia aperta a tutti i fratelli, preghiamo.
  3. Perché in ognuno di questi quaranta giorni troviamo spazio e tempo da dedicare alla preghiera e alla meditazione della Parola, per conoscere ciò che Dio vuole da noi e attuarlo nella nostra vita, preghiamo.
  4. Perché ogni famiglia scopra la dimensione domestica della Quaresima: apra il libro del Vangelo, crei occasioni di preghiera comune e, cordialmente unita nella carità, faccia di ogni casa un luogo di accoglienza fraterna, preghiamo.
  5. Perché l'itinerario della Quaresima abbia per ciascuno di noi il suo culmine nella celebrazione della Riconciliazione e nella Comunione pasquale, come segni sacramentali della nostra conversione, preghiamo.
C – Tua è la grazia, o Padre, e nelle tue mani sono le sorti dell’uomo; insegnaci a ritrovare in questo tempo di grazia l'umiltà della mente e la sapienza del cuore. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.



lunedì 30 dicembre 2019

MARIA SS. MADRE DI DIO - OTTAVA DI NATALE 53 ^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° Gennaio 2020


MARIA SS. MADRE DI DIO  -  Ottava di Natale
53^ Giornata Mondiale della Pace
Mercoledì 1° Gennaio 2020

Nella verginità feconda di Maria
hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna


LITURGIA DELLA PAROLA


PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La benedizione di Aronne esaudisce le attese ed i bisogni più profondi del cuore umano: il volto di Dio su di noi, la sua pace che ci accompagna sempre. Nella pienezza dei tempi questa benedizione è diventata persona tanto realmente, da rendere ciascuno figlio nel Figlio. Non ci resta che contemplare l’incarnazione di Dio con la trepidazione della Madre e annunciare questa salvezza al mondo con l’entusiasmo dei pastori.

PRIMA LETTURA: Nm 6,22-27
Essi invocheranno il mio Nome, e io li benedirò.
 Dal libro dei Numeri

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 66

Rit.  Dio ci benedica con la luce del suo volto.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio, / ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

SECONDA LETTURA: Gal 4,4-7
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Parola di Dio
CANTO AL VANGELO: cfr. Eb 1,1-2

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi Dio ha parlato
ai nostri padri per mezzo dei profeti;
oggi, invece, parla a noi per mezzo del figlio.
Alleluia.

VANGELO: Lc 2,16-21
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C - Fratelli e sorelle, riuniti per celebrare la benevolenza del Padre che ci ha donato il Figlio, nato da Maria nella grazia dello Spirito, esprimiamo la nostra fiducia filiale invocando per noi e per il mondo intero il dono messianico della pace.
L – Preghiamo insieme cantando [e diciamo]:
Per intercessione di Maria, ascoltaci, Signore!
  1. Per la Chiesa di Cristo: sappia fare esperienza di pace nella casa, nella scuola, nel mondo del lavoro e in tutti i campi della convivenza civile; preghiamo.
  2. Per tutti i popoli della terra: sappiano vincere le suggestioni della violenza impegnando tutte le loro energie per l’edificazione di una pace stabile e duratura; preghiamo.
  3. Per tutti gli stati del mondo: si aprano al messaggio di Betlemme riconoscendo nel dono messianico della pace il segno universale dell’amore di Dio verso tutti gli uomini; preghiamo.
  4. Per i papà e le mamme, perché accolgano il dono della vita come una benedizione di Dio e siano per i loro figli guide e testimoni nella fede, preghiamo.
  5. Per la donna del nostro tempo, perché in Maria nuova Eva trovi il senso della propria vocazione, il culto della verità e il valore autentico della bellezza e dell’amore, preghiamo.
  6. Per questa nostra Comunità parrocchiale: l’anno nuovo che la bontà del Padre ci dona sia vissuto come un tempo di grazia e di pace nell’adesione operosa e serena alla sua santa volontà; preghiamo.
C - Dio onnipotente, Signore del tempo e della storia, ascolta la preghiera della nostra comunità all’inizio del nuovo anno civile. Conferma i nostri progetti di bene, feconda i nostri percorsi di fede e per l’intercessione di Maria, tua madre e regina della pace, dona al mondo inquieto la pienezza di questo bene messianico così che si possa realizzare il tuo progetto di amore. Per Cristo, nostro Signore.   T - Amen.

 RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G - Un anno nuovo è cominciato
e noi, Gesù, ci domandiamo
se c’è un modo per affrontarlo
con la saggezza e il coraggio dei discepoli.
Tu ci offri una carovana di giorni,
ma noi cosa faremo dei tuoi doni?
Il vangelo ci invita a fare come i pastori:
a udire e vedere e quindi a glorificare e lodare Dio.
Sì, ci apriremo all’ascolto:
di te, della tua parola,
ma anche di coloro che incontriamo,
le persone più diverse,
che possono diventare i profeti mandati a visitarci.
Decideremo di ascoltare,
anche se siamo stanchi o indaffarati,
anche se proviamo il bisogno
di rintanarci nel nostro guscio
e di tapparci le orecchie.
E poi terremo gli occhi aperti
e osserveremo attentamente
proprio quello che vogliono nasconderci
i professionisti della comunicazione.
Ci soffermeremo su quelli
con i quali spesso ci scontriamo,
senza degnarli di uno sguardo,
e su quanti abbiamo già etichettato
come rompiscatole o concorrenti o avversari.
Allora scopriremo che tu, attraverso lo Spirito,
continui ad agire per cambiare
la faccia della terra e ti ringrazieremo
di tanto bene nascosto e fecondo.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Ogni mattino ha la sua sera.
Ogni stella che brilla poi scompare.
Ogni fiore perde il suo profumo.
Anche la montagna cambia volto
ed ogni battito del cuore è sempre una sorpresa.
Anche i miei pensieri non sono immobili
ma sempre galoppanti e di vario spessore.
Cosi anche l’anno vecchio se n’è andato
ed è nato quello nuovo.
Ogni giorno cellule nuove modificano il mio corpo
e sangue nuovo entra in circolazione.
La creazione avviene ogni giorno
e la vita è un perenne cominciare:
per tutto e per tutti non c’è mai ripetizione.
Tutto e sempre è novità.
Pur già carico d’anni, sempre nasco di nuovo
perché Tu, Dio dei monti e delle pianure,
fai scendere in me la sorgente zampillante della vita,
erogazione del tuo amore eterno.
Tu sei ieri, oggi e domani perché sei il Vivente eterno
che fa nuove ogni giorno tutte le cose.
Sei come un bambino nato da poco,
che ogni giorno sorride e fa luccicare
gli occhi alla mamma con sorprendente novità.
Ed è per questo che incanta e commuove,
esattamente come fai Tu,
Dio della bellezza sempre nuova.
Nel fare questo mio primo passo nell’anno nuovo
provo tanta gioia perché mi sento
baciato dalla tua benedizione
e coperto dal manto della tua protezione.
Grazie, Signore!
(Averardo Dini)


domenica 4 novembre 2018

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 4 Novembre 2018

 XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza. (Sal 38,22-23)


Colletta

O Dio, tu se l’unico Signore
e non c’è altro Dio all’infuori di te;
donaci la grazia dell’ascolto,
perché i cuori, i sensi e le menti
si aprano alla sola parola che salva,
il Vangelo del tuo Figlio,
nostro sommo ed eterno sacerdote.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (Dt 6,2-6)
Ascolta, Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 17)
Rit: Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.


SECONDA LETTURA (Eb 7,23-28)
Egli, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. 
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso.
La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.

Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


VANGELO (Mc 12,28-34)
Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo. 
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ci ha donato i due comandamenti dell’amore. Chiediamo la sua grazia per poterli vivere.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dell’amore, ascoltaci.

1. Signore Gesù, tu ci hai donato il comandamento dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo come strada per una vita buona e felice; donaci la grazia di praticarli ogni giorno. Noi ti preghiamo.
2. Signore Gesù, tu sei il gran sacerdote che offre al Padre la vita, ti preghiamo per coloro che hai chiamato a partecipare alla tua stessa missione. Rendi santi i nostri sacerdoti. Noi ti preghiamo.
3. Rinnova o Signore la nostra fede nella vita oltre la morte; ti preghiamo per coloro che hanno concluso il cammino terreno: concedi ad essi la pienezza della tua felicità in Paradiso. Noi ti preghiamo.
4. Dona alla nostra nazione e a tutti popoli il coraggio di vivere e sperare, la forza della carità e della condivisione; dona alla nostre famiglie fede, unità, amore. Noi ti preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno, tu sei l'unico Signore, e ci dai i tuoi comandamenti perché ci accompagnino in tutte le nostre vie; fa' che ti amiamo con tutto il nostro cuore, tutta la nostra intelligenza e tutte le nostre forze, e che amiamo il nostro prossimo come noi stessi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Commento
Bisogna considerare lo scriba del passo del Vangelo di Marco con grande benevolenza. Spesso Gesù accusa gli scribi di interessarsi più ai giochi di parole che non ai veri mali dei loro fratelli. Ma nulla di tutto ciò in questo brano. Ecco un uomo che cerca di conoscere. È un uomo alla ricerca di Dio, un uomo che vuole sapere come potere raggiungere Dio con sicurezza. Questo significa la sua domanda su quale sia il comandamento più importante. Gesù gli risponde in modo relativamente prevedibile, ma che va all’essenziale. Da tutta la Legge, ricava il solo comandamento che dà lo spirito della Legge stessa. Questo comandamento è divenuto una preghiera (Dt 6,4-5) che bisogna avere sempre nel proprio cuore, nella propria mente, nelle proprie mani e nella propria casa. Gesù vi aggiunge la necessità di metterlo in pratica, mediante quell’amore per il prossimo che permette a ciascuno di verificare se ama davvero Dio (1Gv 4,20). Lo scriba allora, felice di essere riconfortato nella propria fede, si felicita con Gesù. Ecco l’uomo che si complimenta con Dio, l’uomo che è contento di ritrovarsi in accordo con Dio. Non è commovente questo vecchio saggio che si complimenta con il giovane Rabbì, senza nemmeno sospettare che è con Dio stesso che si complimenta? Gesù ne è commosso. Accoglie con gioia l’osservazione di quest’uomo che è un vero credente, senza risparmio (Gv 1,47). Allora, gli apre il regno. Gesù risponde alle sue lodi con un’osservazione che ciascuno di noi vorrebbe sentirsi fare. Conferma lo scriba nella sua fede e, dandogli una garanzia come non ce ne sono altre, lo rassicura che non si sta sbagliando.
(> vedi tutte le altre omelie di oggi)
 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...