| |||||||||||
top^ | |||||||||||
AFRICA/CAMERUN - Primi arrivi di rifugiati dal Gabon | |||||||||||
Yaoundé (Agenzia Fides) - Decine di gabonesi continuano ad arrivare a Kyo-Osi, città nel sud del Camerun, alla frontiera con il Gabon, per sfuggire alle violenze post-elettorali causate dalla contestata rielezione del Presidente Ali Bongo Ondimba. Le autorità di Yaoundé hanno inviato un forte contingente di polizia e gendarmeria per rafforzare i controlli di frontiera e inquadrare i rifugiati. I gabonesi assicurano che intendono rientrare in Gabon appena ristabilito l’ordine e la calma, ma che per il momento sono stati costretti alla fuga, affermando che ci sono già stati diversi morti negli scontri tra le forze dell’ordine e i dimostranti favorevoli a Jean Ping, lo sfidante che ha dichiarato di essere lui il Presidente eletto dal popolo. Gli scontri più gravi sono stati registrati nella capitale Libreville e nella seconda città più importante del Gabon, Port-Gentil, ma anche i villaggi alla frontiera con il Camerun sono stati coinvolti, perché sono roccaforti dell’opposizione. Oltre ai cittadini dal Gabon, anche diversi stranieri che vivono lì hanno deciso di fuggire. Tra questi ci sono gli appartenenti alla numerosa comunità camerunese e di altri Paesi dell’Africa occidentale. (L.M.) (Agenzia Fides 3/9/2016) | |||||||||||
top^ | |||||||||||
AMERICA/HAITI - Uccisa missionaria spagnola che assisteva i poveri haitiani | |||||||||||
Port au Prince (Agenzia Fides) – “Con grande tristezza e dolore, ancora sotto choc, condividiamo la notizia appena ricevuta dal Provinciale degli Stati Uniti. Oggi hanno ucciso suor Isa Solá, ad Haiti, durante una rapina, nei pressi della Cattedrale di Port au Prince. Per favore, pregate per Isa, per la sua famiglia, per le nostre sorelle di Haiti, Stati Uniti e Spagna. Dio vi benedica”. Così scrive suor Monica Joseph, Superiora generale delle Religiose di Gesù-Maria (RJM), annunciando la notizia della morte di suor Isa Solá Matas, 51 anni, originaria di Barcellona (Spagna), missionaria ad Haiti da molti anni. Secondo le informazioni raccolte da Fides, l’assassinio è avvenuto la mattina di ieri (ora locale), 2 settembre, mentre la religiosa era alla guida della sua automobile in una strada centrale della capitale. E’ stata raggiunta da due colpi di arma da fuoco durante un probabile tentativo di furto, per la polizia locale, in quanto sono stati rubati la sua borsa e altri oggetti personali. La religiosa era molto impegnata con le fasce più umili e povere di Haiti, con le quali praticamente conviveva dopo il terremoto del 2010: aveva aiutato a ricostruire case, si impegnava come infermiera e per alleviare le sofferenze di quanti avevano subito amputazione nel terremoto. Haiti è il paese più povero dell'emisfero occidentale, contrassegnato da mancanza di istruzione, povertà e criminalità diffusa. E’ stato a lungo paralizzato da una crisi politica e istituzionale. Il 24 aprile 2013 era stato ucciso a Port au Prince padre Richard E. Joyal, canadese, della Società di Maria, per rapinargli il denaro che aveva appena prelevato dalla banca (vedi Agenzia Fides 26/04/2013) e l’8 ottobre 2010 Julien Kénord, operatore della Caritas svizzera, è stato ucciso sempre a Port-au-Prince, in seguito ad un tentativo di rapina. (SL) (Agenzia Fides 3/9/2016) | |||||||||||
top^ | |||||||||||
AMERICA/ARGENTINA - La violenza non si ferma: convocato un Incontro interreligioso a San Carlos de Bariloche | |||||||||||
San Carlos (Agenzia Fides) – Di fronte al perdurare del clima di violenza, con omicidi e attentati contro la vita, il Vescovado della diocesi di San Carlos de Bariloche ha promosso per domani, domenica 4 settembre alle ore 17, un incontro di preghiera cui sono invitati "uomini e donne di tutte le fedi e religioni, e le persone di buona volontà che aspirano a cambiare e migliorare la vita in città" secondo l'annuncio pervenuto a Fides. La Pastorale Sociale della diocesi, attraverso un comunicato, chiede chiarimenti su tutti i casi di recenti uccisioni avvenuti in città. “Ancora un omicidio a Bariloche. Ora è Lucas Muñoz – afferma il testo -. Dopo diversi giorni senza progressi significativi nelle indagini di questo caso e altri che si sono verificati tempo addietro nella nostra città, aggiungiamo la nostra voce al popolo per chiedere chiarimenti su tutti questi casi che rimangono oscuri”. La Pastorale Sociale chiede che “le autorità competenti rispondano a questo grido, perché si tratta di una situazione che punisce la nostra gente, che ha l'impressione di camminare nell’insicurezza e di essere orfana di coloro che hanno l'obbligo di proteggerla”. Infine l’invito a pregare perché le ultime morti non siano vane, ma generino “rispetto per la vita, solidarietà tra i cittadini, per costruire una comunità libera da trame oscure e senza timore di poter vivere nella libertà, degnamente e in pace”. (SL) (Agenzia Fides 3/9/2016) |
Lo scriba raccoglie notizie,annunci, preghiere su uomini e donne cristians della Forania della Bassa Friulana "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche"
Visualizzazione post con etichetta madre Teresa di Calcutta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta madre Teresa di Calcutta. Mostra tutti i post
domenica 4 settembre 2016
Bollettino Agenzia Fides del 3 settembre 2016
Madre Teresa Santa!
|
mercoledì 9 marzo 2016
Fides News, Bollettino dell'8 Marzo 2016
| |||
top^ | |||
AFRICA/TUNISIA - “I terroristi non hanno una base popolare, la gente sta con le forze di sicurezza” dice il Direttore Nazionale delle POM | |||
Tunisi (Agenzia Fides) - “Il sentimento prevalente tra i tunisini è quello di vittoria contro i terroristi” dice all’Agenzia Fides p. Jawad Alamat, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie della Tunisia, dove nella città di Ben Guerdane, al confine con la Libia, in una battaglia tra le forze di sicurezza e un gruppo armato, forse appartenente all’ISIS, almeno 55 persone, 36 delle quali terroristi, hanno perso la vita. “La cosa importante da sottolineare è la coesione e la solidarietà tra la popolazione di Ben Guerdane e le forze dell’ordine. I terroristi non hanno un sostegno popolare, anzi sono stati respinti come nemici della nazione” sottolinea p. Jawad. “Questo episodio mette in luce il senso di fragilità della Tunisia da un lato, ma dall’altro esalta il sentimento di unità nazionale che prevale sui contrasti interni” conclude p. Jawad. (L.M.) (Agenzia Fides 8/3/2016) | |||
top^ | |||
AFRICA/SUDAFRICA - I Vescovi invitano al “dialogo sincero” per superare il razzismo ancora presente nella società | |||
Johannesburg (Agenzia Fides) - “Il razzismo e le divisioni razziali sono ancora presenti in Sudafrica” denunciano i Vescovi sudafricani, che invitano ad un “dialogo trasparente” anche se “siamo consapevoli che questo non è facile, e che molti di noi preferirebbero evitarlo”. “L’invito a questo dialogo- scrive Stephen Brislin, Arcivescovo di Città del Capo e Presidente della Southern African Catholic Bishops’ Conference, nella Lettera Pastorale intitolata “Un appello per superare il razzismo”- può da solo evocare una serie di emozioni, inclusi l’autogiustificazione e sentimenti di presunzione, oppure di colpevolezza, o di negazione; e dall’altra parte, sentimenti di rabbia e di infelicità. Il dialogo, razionale e rispettoso, è necessario in modo da aprirci a ricevere la guarigione di Dio”. La Lettera Pastorale, pervenuta a Fides, sottolinea che il Sudafrica è ormai entrato nel terzo decennio dall’avvento della democrazia, ma risente ancora di discriminazioni razziali che comportano soprattutto disparità economiche e sociali, mentre non sono ancora guarite completamente le ferite di secoli di dominazione coloniale e dei decenni dell’apartheid. L’Anno del Giubileo della Misericordia è l’occasione propizia per la Chiesa in Sudafrica “per impegnarsi in una credibile e totale conversione per superare il razzismo”. “Questo significa – prosegue Mons. Brislin – riconoscere la presenza del razzismo nella Chiesa prima e durante l’era dell’apartheid e in questi anni di democrazia. Umilmente, come Pastori, ci prostriamo dinanzi a Dio e di fronte a tutti coloro che sono nella sofferenza, per chiedere perdono per la nostra storica complicità con il razzismo nella Chiesa”. Il dialogo al quale i Vescovi invitano la Chiesa verrà effettuato a livello diocesano e parrocchiale, al fine di valorizzare le diverse culture presenti all’interno delle comunità di fedeli. Un dialogo che deve essere accompagnato dalla preghiera e dal digiuno, per chiedere il perdono delle comunità segnate dalle discriminazioni razziali. (L.M.) (Agenzia Fides 8/3/2016) | |||
top^ | |||
AFRICA/EGITTO - Il Ministro della giustizia promette una “soluzione” per gli studenti copti condannati per oltraggio all'islam | |||
Minya (Agenzia Fides) – Il ministero della giustizia egiziano studierà in maniera approfondita la vicenda giudiziaria degli studenti copti condannati a cinque anni di prigione per il reato di oltraggio all'islam, per cercare una soluzione del caso che eviti di rovinare la vita dei ragazzi, pur senza mettere in atto disposizioni che potrebbero riaccendere i conflitti settari nella zona di Minya. Lo ha riferito lo stesso Ministro della giustizia, Ahmed al-Zind, noto per il suo antagonismo nei confronti dei gruppi islamisti. Nei giorni scorsi – riferisce il sito Copts United - alcuni parlamentari avevano incontrato il Ministro per chiedere di consentira almeno ai ragazzi di terminare il loro corso di studi, in modo da non compromettere il loro futuro. La vicenda sottoposta all'attenzione del Ministro riguarda quattro studenti copti accusati di oltraggio alla religione islamica per aver diffuso nella primavera del 2015 una videoclip di pochi secondi, realizzata con il cellulare, in cui mimavano la scena dello sgozzamento di un fedele musulmano in atteggiamento orante, a imitazione delle orrende esecuzioni compiute dai jihadisti dello Stato Islamico (Daesh). A fine febbraio, il tribunale egiziano di Minya ha emesso una condanna pesante contro i ragazzi: tre di loro sono stati condannati a cinque anni di prigione, mentre il quarto, non ancora diciottenne, verrà inviato in una residenza sorvegliata per minori. Intanto un'associazine copta (vedi Fides 1/3/2016) ha già rivolto un appello al Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi chiedendogli di intervenire nel caso, concedendo l'amnistia agli adolescenti condannati.. (GV) (Agenzia Fides 8/3/2016). | |||
top^ | |||
ASIA/PAKISTAN - Chiese a rischio demolizione a Lahore per una nuova linea del treno metropolitano | |||
Lahore (Agenzia Fides) – Diversi edifici e siti di valore storico, artistico e religioso, nonché diverse chiese, sono a rischio demolizione a Lahore, per far posto alla nuova linea del treno metropolitano progettata e avviata dall’amministrazione comunale, per adeguare la città alla mutate esigenze del trasporto pubblico. Come segnalano a Fides associazioni locali, cristiane e non, la nuova linea metropolitana avrà come conseguenza, inoltre, lo sfollamento di migliaia di persone dalle loro case. Sono almeno 25 i siti storici interessati , che potranno essere demoliti anche se protetti come beni artistici. Vi sono, tra questi, diversi luoghi di culto, come le chiese cristiane presbiteriane di Sant’Andrea e Naulakha, la chiesa anglicana della Resurrezione e il cimitero di Mominpura, di particolare importanza per la comunità musulmana sciita di Lahore. L'Istituto per bambini svantaggiati, che serviva 180 famiglie con i bambini con handicap mentale, è stato demolito e le famiglie sono in attesa di trasferire i bambini in un'altra scuola. Secondo il piano approvato, scuole, edifici, ospedali, case, spazi verdi lungo il tracciato individuato saranno distrutti. Il progetto della linea arancione di treno metropolitano, lunga 27 km, dovrebbe essere completato entro ottobre 2017. Le organizzazioni della società civile sostengono che il governo del Punjab non ha preso in considerazione nemmeno il costo umano di spostare migliaia di persone che vivono in zone centrali densamente popolate: per loro non è previsto alcun indennizzo. Farida Shaheed, ex relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti culturali, ha rimarcato che “la distruzione di questi siti viola il diritto dei cittadini e lede in modo significativo il patrimonio culturale della città”. Secondo l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” “nella costruzione di questa linea ferroviaria, il governo del Punjab infrange le convenzioni internazionali che tutelano i diritti delle persone”. (PA) (Agenzia Fides 8/3/2016) | |||
top^ | |||
ASIA/IRAQ - Il Patriarca caldeo: no alle “milizie cristiane” per liberare le terre occupate dai jihadisti | |||
Baghdad (Agenzia Fides) - “Pensare che il nostro trionfo possa dipendere dalla creazione di fazioni armate isolate per combattere a difesa dei nostri diritti potrebbe condurre a un altro 'olocausto',” come è già successo in passato, quando milizie cristiane “hanno combattuto le guerre degli altri”. Mentre la strada da seguire è quella di “imparare la lezione della storia”, e eventualmente sostenere le forze armate regolari. Così il Patriarca caldeo Louis Raphael I esprime la sua netta e definitiva presa di distanze rispetto ai gruppi che nelle comunità cristiane sire, assire e caldee sostengono la necessità di difendere i propri diritti comunitari e combattere le forze jihadiste anche attraverso la formazione di gruppi armati organizzati su base confessionale. In un ampio messaggio a tutti i caldei, diffuso attraverso i canali ufficiali del Patriarcato, il Primate della Chiesa caldea dice a chiare lettere che in realtà tali milizie confessionali sono “sponsorizzate e sostenute dagli stessi poteri che hanno scatenato il conflitto”, mentre l'unica soluzione legittima e efficace – sostiene il Patriarca nel suo intervento, pervenuto all'Agenzia Fides – è quella di arruolarsi nelle forze armate regolari, come l'esercito iracheno o quello che fa capo alla Regione autonoma del Kurdistan iracheno, per “collaborare con loro alla liberazione della terra occupata. Noi – prosegue il Primate ella Chiesa caldea “dobbiamo prendere atto che che il nostro destino è legato a quello di tutti gli iracheni, e questo è l'unico modo per garantire il nostro futuro insieme, dove gli sciiti sono chiamati a offrire la propria vita insieme ai curdi, ai sunniti, ai cristiani e ai turkmeni”. Nello stesso intervento, il Patriarca caldeo definisce l'estremismo di marca islamista che sta sconvolgendo gli scenari mediorientali come un fenomeno “anomalo e politicamente telecomandato”, e ripete con forza la sua certezza che “niente espellerà la cristianità dal Medio Oriente, nonostante le difficoltà, fino a quando ci saranno cristiani decisi a rimanere nella propria terra d'origine, fieri della propria identità e della propria missione in questa parte del mondo”. (GV) (Agenzia Fides 8/3/2016). | |||
top^ | |||
ASIA/INDIA - Promozione dei laici e impegno nel dialogo, priorità per la Chiesa indiana | |||
Bangalore (Agenzia Fides) – “Vi è la necessità di una costante formazione dei laici perché possano comprendere e vivere il loro ruolo nella Chiesa. Nello scenario sociopolitico di oggi, è fondamentale riconoscere la dignità dei laici e la loro partecipazione alla missione della Chiesa. Inoltre la testimonianza cristiana in una società pluralistica significa impegnarsi in un dialogo fecondo con persone di diverse fedi, religioni e culture”: lo ha detto l’Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolica in India e Nepal, intervenendo all’Assemblea plenaria dei Vescovi latini dell’India, in corso a Bangalore dal 2 al 9 marzo. Come appreso da Fides, mons. Pennacchio ha rimarcato all’assemblea che “nel contesto dell'India, il rapporto tra la Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane sta migliorando. Tuttavia diversi fattori ancora ci separano. In un tempo di crescente secolarizzazione e di discriminazioni religiose, i cristiani devono essere uniti tra loro e donare alla nazione una comune testimonianza di unità e fedeltà a Cristo”. Il Card. Oswald Gracias, Presidente della Conferenza dei Vescovi di rito latino (CCBI), ha lanciato un appello a pregare per i cristiani perseguitati nel mondo, soprattutto per i cristiani in Medio Oriente, ricordando le quattro suore uccise nel recente massacro in Yemen: “Tutte – ha ricordato – hanno cercato di vivere il carisma di Madre Teresa, donandosi totalmente, e in questo servizio hanno perso la vita. Questo omicidio è senza senso, ma darà i suoi frutti. Preghiamo perché il sangue versato porti pace in una zona lacerata”. I Vescovi hanno anche chiesto alle autorità di adottare misure immediate per il rilascio del sacerdote salesiano indiano p. Tom Uzhunnalil, originario del Kerala, rapito dai terroristi in Yemen. La Conferenza dei Vescovi latini dell'India (CCBI), con circa 180 vescovi, è la più grande Conferenza episcopale in Asia e la quarta più grande del mondo. (PA) (Agenzia Fides 8/3/2016) | |||
top^ | |||
AMERICA/CILE - Mons. Goic: "una società più equa, per vivere con maggiore dignità" | |||
Rancagua (Agenzia Fides) - Il Vescovo di Rancagua, Sua Ecc. Mons. Alejandro Goic Karmelic, che in questi giorni celebra i suoi 50 anni di sacerdozio (12 marzo 1966), ha ribadito che il salario minimo, in vigore dal 1 ° gennaio di quest'anno, non è conforme alla situazione attuale. "Quello che ho detto nel 2007 è ancora valido – afferma il Presule nella nota inviata a Fides -. Dobbiamo metterci al posto dei più poveri. A quell’epoca avevo indicato una cifra simbolica, ma sono passati quasi 10 anni, ed è chiaro che 250 mila pesos di allora non corrispondono al 2016. Bisogna pensare che la ricchezza potrebbe essere distribuita in modo più equo, per vivere tutti con maggiore dignità". Nel 2007, poche settimane dopo che la società mineraria statale Codelco aveva raggiunto un accordo con i lavoratori in subappalto che erano stati mobilitati (vedi Fides 23/04/2008), Mons. Goic aveva affermato, in una intervista alla televisione cilena, che il salario minimo di 144.000 pesos (US $ 277,5) avrebbe dovuto essere sostituito da un "salario etico", che a suo parere non doveva essere inferiore a 250.000 pesos (US $ 480). Il suo intervento, da allora, ha causato reazioni contrastanti nella politica, nei gruppi sociale e negli imprenditori del paese. "La soluzione consiste nel trovare il modo di essere una società più equa. Il Cile sembra essere uno dei paesi più disuguali al mondo e in questo senso dobbiamo migliorare" ha concluso il Vescovo. (CE) (Agenzia Fides, 08/03/2016) | |||
top^ | |||
OCEANIA/AUSTRALIA - Onore alle donne missionarie: il loro coraggio è indiscutibile e la loro fede incrollabile | |||
Sidney (Agenzia Fides) - In occasione della Giornata internazionale della donna, Catholic Mission celebra le donne missionarie che continuano ad avere un profondo impatto sulla vita di milioni di persone, in Australia e all’estero. In un comunicato inviato all’Agenzia Fides, il direttore nazionale dell’organizzazione, padre Brian Lucas, ha definito le donne come “eroi non celebrati della Chiesa”, e ha messo in evidenza il loro incredibile lavoro nelle ultime campagne. “Negli ultimi 5 anni - ha detto p. Lucas - Catholic Mission ha messo in luce la dedizione delle donne missionarie impegnate in tutto il mondo. Anche nelle circostanze più difficili il loro coraggio è indiscutibile e la loro fede incrollabile.” Quest’anno per l’8 marzo Catholic Mission ha rivolto un appello a tutti i sostenitori invitandoli a ricordare il grande contributo delle donne all’interno della Chiesa e nella vita ordinaria. “Le donne – continua p. Lucas – sono parte integrante dell’opera della Chiesa in tutto il mondo, compresa Catholic Mission. La nostra organizzazione è stata fondata da una missionaria laica, Pauline Jaricot, e invita tutti ad unirsi in preghiera per le suore e le laiche missionarie impegnate in tutto il mondo a promuovere la fede, la giustizia e il benessere delle comunità”. (AP) (8/3/2016 Agenzia Fides) | |||
top^ | |||
AFRICA/R.D. CONGO - Nomina del Rettore del Seminario teologico “S. Roberto Bellarmino” di Kisantu | |||
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 18 settembre 2015, ha nominato Rettore del Seminario teologico interdiocesano “S. Roberto Bellarmino” nella diocesi di Kisantu, il rev. Delvaux-Corneille Diampovisa Mbambi, del clero diocesano di Kisantu. Il nuovo Rettore è nato a Mbemba (RDC) il 29 marzo 1964 ed è stato ordinato sacerdote il 29 luglio 1990 per la diocesi di Kisantu. Dopo il Seminario minore a Lemfu, ha studiato filosofia al Seminario maggiore di Mayidi e teologia alle Facoltà cattoliche di Kinshasa, licenziandosi in teologia, orientamento biblico. Dal 1991 al 1999 è stato coordinatore diocesano delle scuole cattoliche convenzionate di Kisantu, professore al Seminario maggiore di Mayidi, cappellano degli studenti cattolici universitari. Quindi ha proseguito gli studi a l’Institut catholique de Paris, conseguendo il dottorato in teologia nel 2007. Nello stesso periodo è stato vicario parrocchiale in Francia. Tornato in patria è stato rettore del Seminario propedeutico Saint Pierre de Lemfu. Dal 2009 è professore visitatore al Seminario maggiore di Mayidi e dal 2010 coordinatore diocesano delle scuole cattoliche convenzionate di Kisantu. (SL) (Agenzia Fides 08/03/2016) | |||
Etichette:
Africa,
America,
Asia,
chiesa,
Europa,
Fao,
Fides News,
Giornata della donna,
India,
Iraq,
Italia,
madre Teresa di Calcutta,
New York,
Oceania,
Onu,
sfruttamento sessuale,
Unesco
Iscriviti a:
Post (Atom)
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..
Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...
-
Mons. Mazzocato: «La volontà di Dio mi porta a Udine» L'Arcivescovo ha salutato la Chiesa di Treviso. Domenica 18 ottobre l'ingres...
-
https://www.lindipendente.online/2023/06/17/la-lotta-del-friuli-contro-la-nuova-mega-acciaieria-di-san-giorgio-di-nogaro/ In Friuli-Venezia...