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domenica 4 settembre 2016

Bollettino Agenzia Fides del 3 settembre 2016

VATICANO - Il Card. Filoni: Madre Teresa, missionaria della gioia del Vangelo, missionaria della Carità
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Madre Teresa ha uno stile missionario, fatto di contemplazione e azione, evangelizzazione e promozione umana; la sua proclamazione del Vangelo viene fatta mediante il dono dei sé ai poveri e mediante la preghiera. La cifra di lettura del suo essere missionaria viene tutta racchiusa nella carità.” Così si è espresso il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, intervenendo ieri pomeriggio al Simposio organizzato da AsiaNews presso la Pontificia Università Urbaniana in occasione della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
Madre Teresa è una Missionaria della Carità, “nome non casuale della sua Congregazione” ha sottolineato il Prefetto del Dicastero Missionario, e sentì l’attrattiva per la missione fin da giovanissima. “Entra nella Congregazione delle Suore di Nostra Signora di Loreto in Irlanda – ha ricordato -, e quando viene mandata in India trova negli ultimi i destinatari della propria missione e, rispondendo a una insopprimibile chiamata, fonda le Suore Missionarie della Carità nel 1950, i Fratelli Missionari della Carità nel 1963, e una intera famiglia missionaria che si allarga, include laici, cooperatori, persone in vari modi coinvolte dal carisma missionario di Madre Teresa”.
Il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli si è quindi soffermato sul significato della “missione della Carità”, che “consiste nell’essere mandati a far sperimentare l’amore di Dio proprio a chi ne sembra più lontano”, “nell’essere strumento o canale dell’amore di Dio”, “significa essere umili portatori dell’acqua che disseta i poveri, un’acqua che scorre e non si ferma, sempre in cammino, nella capacità di vedere in ogni povero l’immagine di Gesù che ha sete”, “nel dissetare con l’acqua e con l’amore, in una sintesi delle opere di misericordia corporale e spirituale”. Quindi “il suo essere missionaria consiste nel lasciar passare l’amore di Dio, nell’essere come uno strumento nelle sue mani, senza alcun protagonismo. Il soggetto è Dio che dà l’acqua del suo amore e che scrive la nostra storia”.
A tale proposito il Cardinale ha sottolineato che “Madre Teresa teneva fisso lo sguardo su Gesù crocifisso” e “la forza della sua missione di carità veniva dal continuo contatto con il Signore”. Del resto nel programma di vita delle Missionarie della Carità “il tempo della preghiera contemplativa è lo stesso del lavoro attivo” e “il povero è l’immagine di Gesù che ha sete, che ha fame, che è nudo, che è solo, e il sorriso del povero che ringrazia è il sorriso di Gesù”.
Per Madre Teresa il concetto di povertà è molto profondo, ha ricordato ancora il Cardinale, “i poveri sono gli indesiderati, i non amati, e Madre Teresa sottolinea spesso come tale povertà possa essere sperimentata anche nei Paesi ricchi, anche da parte di chi non ha fame di cibo, perché la vera fame è fame di amore”.
Tra le caratteristiche richieste alle suore della Carità c’è l’indole allegra, gioiosa, perchè “l’amore è allegro, di quel gaudio evangelico che Papa Francesco pone come nome della stessa missione della Chiesa. La gioia del Vangelo non è mai anestetica nei confronti della sofferenza, significa invece viverla fino in fondo”.
Infine il Prefetto del Dicastero Missionario ha ricordato come “nel nome stesso che Madre Teresa scelse per se stessa troviamo la chiave della missione della carità; infatti, scelse il nome di Teresa pensando a santa Teresa di Lisieux, che nel 1927 fu dichiarata “patrona speciale dei missionari, uomini e donne, esistenti nel mondo” al pari di san Francesco Saverio, pur essendo sempre vissuta nel suo Carmelo, perché lo scopo della sua vita era “sentirsi nel cuore della Chiesa l’amore”, esattamente come madre Teresa, missionaria della gioia del Vangelo, missionaria della Carità”. (SL) (Agenzia Fides 03/09/2016)
LINK
Il testo integrale del discorso del Cardinale, in italiano -> http://www.fides.org/it/attachments/view/file/C.Fil._SIMPOSIO_M.Teresa_02092016.doc.docx
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AFRICA/GABON - Libreville è una città morta, mentre Jean Ping afferma di essere il Presidente del Paese
 
Libreville (Agenzia Fides) - “Libreville è una città morta. I negozi e gli uffici sono chiusi e le uniche presenze nelle strade sono i militari di pattuglia. La popolazione è chiusa in casa nella paura, e le comunicazioni internet sono bloccate” dicono all’Agenzia Fides fonti locali dalla capitale del Gabon, che per motivi di sicurezza chiedono l’anonimato. La tensione rimane alta dopo l’annuncio della vittoria del Presidente uscente, Ali Bongo Ondimba, alle elezioni presidenziali del 27 agosto (vedi Fides 1/9/2016).
Il 30 agosto, la Commissione elettorale aveva annunciato la vittoria di Bongo con il 49,80% dei voti davanti a Jean Ping, che aveva ottenuto il 48,23%. Quest’ultimo ha chiesto la riconta delle schede elettorali e ieri sera, 2 settembre, ha convocato una conferenza stampa nella quale ha dichiarato di essere lui il Presidente del Paese. “Il mondo intero sa chi è il Presidente della Repubblica: sono io, Jean Ping” ha dichiarato.
Nei giorni scorsi la Francia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno chiesto la pubblicazione dei risultati di tutti i circa 2.500 seggi. “Il governo ha risposto che la legge gabonese non lo consente” dicono le fonti di Fides. “L’opposizione intende fare appello alla Corte Costituzionale ma finora non ha potuto farlo perché tutti gli uffici pubblici sono chiusi, compresi quelli giudiziari”. (L.M.) (Agenzia Fides 3/9/2016)
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AFRICA/CAMERUN - Primi arrivi di rifugiati dal Gabon
 
Yaoundé (Agenzia Fides) - Decine di gabonesi continuano ad arrivare a Kyo-Osi, città nel sud del Camerun, alla frontiera con il Gabon, per sfuggire alle violenze post-elettorali causate dalla contestata rielezione del Presidente Ali Bongo Ondimba. Le autorità di Yaoundé hanno inviato un forte contingente di polizia e gendarmeria per rafforzare i controlli di frontiera e inquadrare i rifugiati.
I gabonesi assicurano che intendono rientrare in Gabon appena ristabilito l’ordine e la calma, ma che per il momento sono stati costretti alla fuga, affermando che ci sono già stati diversi morti negli scontri tra le forze dell’ordine e i dimostranti favorevoli a Jean Ping, lo sfidante che ha dichiarato di essere lui il Presidente eletto dal popolo.
Gli scontri più gravi sono stati registrati nella capitale Libreville e nella seconda città più importante del Gabon, Port-Gentil, ma anche i villaggi alla frontiera con il Camerun sono stati coinvolti, perché sono roccaforti dell’opposizione.
Oltre ai cittadini dal Gabon, anche diversi stranieri che vivono lì hanno deciso di fuggire. Tra questi ci sono gli appartenenti alla numerosa comunità camerunese e di altri Paesi dell’Africa occidentale. (L.M.) (Agenzia Fides 3/9/2016)
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AMERICA/HAITI - Uccisa missionaria spagnola che assisteva i poveri haitiani
 
Port au Prince (Agenzia Fides) – “Con grande tristezza e dolore, ancora sotto choc, condividiamo la notizia appena ricevuta dal Provinciale degli Stati Uniti. Oggi hanno ucciso suor Isa Solá, ad Haiti, durante una rapina, nei pressi della Cattedrale di Port au Prince. Per favore, pregate per Isa, per la sua famiglia, per le nostre sorelle di Haiti, Stati Uniti e Spagna. Dio vi benedica”. Così scrive suor Monica Joseph, Superiora generale delle Religiose di Gesù-Maria (RJM), annunciando la notizia della morte di suor Isa Solá Matas, 51 anni, originaria di Barcellona (Spagna), missionaria ad Haiti da molti anni.
Secondo le informazioni raccolte da Fides, l’assassinio è avvenuto la mattina di ieri (ora locale), 2 settembre, mentre la religiosa era alla guida della sua automobile in una strada centrale della capitale. E’ stata raggiunta da due colpi di arma da fuoco durante un probabile tentativo di furto, per la polizia locale, in quanto sono stati rubati la sua borsa e altri oggetti personali. La religiosa era molto impegnata con le fasce più umili e povere di Haiti, con le quali praticamente conviveva dopo il terremoto del 2010: aveva aiutato a ricostruire case, si impegnava come infermiera e per alleviare le sofferenze di quanti avevano subito amputazione nel terremoto.
Haiti è il paese più povero dell'emisfero occidentale, contrassegnato da mancanza di istruzione, povertà e criminalità diffusa. E’ stato a lungo paralizzato da una crisi politica e istituzionale.
Il 24 aprile 2013 era stato ucciso a Port au Prince padre Richard E. Joyal, canadese, della Società di Maria, per rapinargli il denaro che aveva appena prelevato dalla banca (vedi Agenzia Fides 26/04/2013) e l’8 ottobre 2010 Julien Kénord, operatore della Caritas svizzera, è stato ucciso sempre a Port-au-Prince, in seguito ad un tentativo di rapina. (SL) (Agenzia Fides 3/9/2016)
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AMERICA/ARGENTINA - La violenza non si ferma: convocato un Incontro interreligioso a San Carlos de Bariloche
 
San Carlos (Agenzia Fides) – Di fronte al perdurare del clima di violenza, con omicidi e attentati contro la vita, il Vescovado della diocesi di San Carlos de Bariloche ha promosso per domani, domenica 4 settembre alle ore 17, un incontro di preghiera cui sono invitati "uomini e donne di tutte le fedi e religioni, e le persone di buona volontà che aspirano a cambiare e migliorare la vita in città" secondo l'annuncio pervenuto a Fides.
La Pastorale Sociale della diocesi, attraverso un comunicato, chiede chiarimenti su tutti i casi di recenti uccisioni avvenuti in città. “Ancora un omicidio a Bariloche. Ora è Lucas Muñoz – afferma il testo -. Dopo diversi giorni senza progressi significativi nelle indagini di questo caso e altri che si sono verificati tempo addietro nella nostra città, aggiungiamo la nostra voce al popolo per chiedere chiarimenti su tutti questi casi che rimangono oscuri”. La Pastorale Sociale chiede che “le autorità competenti rispondano a questo grido, perché si tratta di una situazione che punisce la nostra gente, che ha l'impressione di camminare nell’insicurezza e di essere orfana di coloro che hanno l'obbligo di proteggerla”.
Infine l’invito a pregare perché le ultime morti non siano vane, ma generino “rispetto per la vita, solidarietà tra i cittadini, per costruire una comunità libera da trame oscure e senza timore di poter vivere nella libertà, degnamente e in pace”. (SL) (Agenzia Fides 3/9/2016)

giovedì 7 luglio 2016

Bollettino agenzia fides del 6 luglio 2016

EUROPA/POLONIA - L’animazione missionaria punta ai giovani
 
Varsavia (Agenzia Fides) – Sono stati 42, provenienti da 15 diocesi della Polonia, i partecipanti al Corso per Animatori Missionari di secondo livello, organizzato dal Centro di Animazione Missionaria di Varsavia dal 27 giugno al 1° luglio. Secondo le informazioni inviate a Fides dal Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Polonia, mons. Tomasz Atlas, questo secondo anno del corso è stato una prosecuzione del primo, con approfondimenti dei temi della missiologia e delle attività delle POM. Inoltre, ricorrendo il centenario della Pontificia Unione Missionaria, è stato dedicato largo spazio a questo argomento. Sono stati realizzati anche laboratori sulla Nuova Evangelizzazione e laboratori per utilizzare efficacemente i media moderni, come Facebook e i siti web, nell’animazione missionaria.
“La novità è una nuova forma di formazione missionaria per i giovani, il Volontariato missionario giovanile, promosso dalla Pontificia Opera della Propagazione della Fede – racconta p. Maciej Bedzinski, Segretario nazionale delle opere della Propagazione della Fede e di San Pietro Apostolo -. Questa proposta è rivolta ai giovani dei college e delle scuole superiori. Vogliamo colmare una lacuna che abbiamo tra i foyer missionari dei bambini e i gruppi missionari degli studenti, dove il volontariato missionario opera, tra gli altri, con Salesiani, Pallottini, Salvatoriani. Vogliamo che i giovani imparino cos’è la spiritualità missionaria". (SL) (Agenzia Fides 06/07/2016)
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AFRICA/MALAWI - Giustizia e Pace: “I parlamentari che disertano l’aula tradiscono il mandato degli elettori”
 
Lilongwe (Agenzia Fides) - “I parlamentari sono diventati dei leader, perché il popolo li ha votati per rappresentarlo al Parlamento. Scegliendo di non partecipare alle sessioni parlamentari senza una valida ragione, tradiscono il popolo che ha affidato a loro il mandato di rappresentarlo” afferma Martin Chiphwanya, Coordinatore facente funzione della Commissione Episcopale Giustizia e Pace del Malawi, dove buona parte della popolazione è a rischio fame (vedi Fides 5/7/2016). In questa situazione i deputati che saltano le sessione del Parlamento, danno un segnale di profondo disinteresse sulle sorti di coloro che li hanno eletti.
“I cittadini devono protestare con forza nei confronti di questi parlamentari, e chiedere loro spiegazioni. Ancora più importante, gli elettori devono essere tanto coraggiosi da non votarli più alle prossime elezioni, perché hanno deliberatamente scelto di abbandonarli”.
In Malawi i parlamentari ricevono circa 56 dollari al giorno di indennità, e circa 14 dollari come assegno di partecipazione per ogni seduta parlamentare, che viene versato prima dell'inizio della riunione. Secondo la Banca Mondiale, il reddito medio annuale di un cittadino del Malawi è di 250 dollari all’anno. (L.M.) (Agenzia Fides 6/7/2016)
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AFRICA/SUD SUDAN - “La giustizia acceleri le indagini sulla morte di suor Veronika” chiede il Vescovo di Yei
 
Juba (Agenzia Fides) - “La giustizia non deve ritardare i risultati dell’inchiesta, ed i colpevoli devono essere portati al processo” ha affermato Sua Ecc. Mons. Erkolano Lodu Tombe, Vescovo di Yei, in Sud Sudan, lanciando un appello alle autorità perché accelerino le indagini sulla morte di suor Veronika Theresa Rackova, la missionaria slovacca delle Missionarie Serve dello Spirito Santo, morta dopo essere stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco esplosi dai militari ad un posto di blocco (vedi Fides 21/5/2016). Mons. Ludu ha ulteriormente incoraggiato i fedeli “ad avere coraggio e a rimanere uniti nella fede per servire Dio e il suo popolo”.
Nella notte del 16 maggio Suor Veronika dopo aver accompagnato una partoriente all’Harvester’s Health Center di Yei, sulla strada di ritorno era stata raggiunta dai colpi esplosi da alcuni uomini armati, sembra soldati dell’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (SPLA, l’ex movimento di guerriglia che dopo l’indipendenza del Paese nel 2011 ha preso il potere). Subito soccorsa è stata trasportata a Nairobi a causa della gravità delle sue lesioni. Il 20 maggio è spirata dopo quattro giorni d’agonia. (L.M.) (Agenzia Fides 6/7/2016)
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AFRICA/SUDAN - Gli studenti del Darfur chiedono maggiore sicurezza nelle università sudanesi
 
Khartoum (Agenzia Fides) – L’Associazione Studentesca del Darfur, delle università sudanesi, ha contestato la pena di morte chiesta per uno studente accusato dell’omicidio di un altro studente. Secondo quanto riferisce l’emittente radiofonica Radio Dabanga, l’assassino era stato condannato a cinque anni di reclusione per omicidio colposo a seguito di uno scontro mortale presso il Sharg El Nil College campus di Khartoum. Vittima delle violenze uno studente dell’ala islamista del Partito Nazionale attualmente in carica. L’associazione studentesca si è rivolta al Governo del Sudan in una conferenza stampa chiedendo di non politicizzare i tribunali e di impegnarsi per l’imparzialità e la giustizia. Inoltre, i portavoce degli studenti hanno richiesto il disarmo delle forze jaidiste nelle università. Dal canto suo il Ministro dell'Istruzione ha proposto di vietare le attività politiche armate nei campus e di avere un corpo di polizia in grado di controllar e le armi e gli strumenti di violenza. In una dichiarazione al Parlamento, il Ministro ha detto che il suo ministero aspira a vedere le università libere dalla violenza attraverso la promozione di una cultura di pace e di accettazione di altri studenti.
(AP) (6/7/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/EGITTO - Uccisa da proiettili vaganti una suora copta ortodossa
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Non è stato un attentato mirato, ma una tragica fatalità a causare la morte di madre Athanasia, la monaca copta ortodossa uccisa ieri, martedì 5 luglio, da colpi di arma da fuoco mentre si trovava in viaggio a bordo di un'automobile, sulla via che collega il Cairo a Alessandria d'Egitto, diretta verso il monastero di Mar Girgis a al Khatatba. Il veicolo su cui la monaca viaggiava insieme all'autista e a due sue consorelle - riferisce un comunicato ufficiale diffuso dal monastero di Mar Girgis al Cairo – si è trovato coinvolto in una sparatoria in corso sulla strada tra due clan familiari locali. Alcuni proiettili vaganti hanno raggiunto l'autovettura, provocando la morte di suor Athanasia.
La ricostruzione dei fatti – riferisce il comunicato, pervenuto all'Agenzia Fides – smentisce le prime versioni giornalistiche, che parlavano di un agguato terroristico contro l'auto delle monache, ed è stata confermata dalle forze di polizia operanti a Guizeh, che stanno realizzando indagini per risalire ai responsabili dell'omicidio. (GV) (Agenzia Fides 6/7/2016). 
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ASIA/BANGLADESH - Il Vescovo di Rajshahi: “Dietro la radicalizzazione dei giovani c’è il fallimento della famiglia”
 
Rajshahi (Agenzia Fides) – “I genitori non si curano dei figli: c’è un fallimento della famiglia. Hanno dato loro solo denaro e vita agiata senza curarsi della loro formazione, idee, mentalità. Li hanno esposti alla propaganda ideologica che ha promesso loro di diventare eroi o di avere il Paradiso, uccidendo. C’è un gap generazionale. E non si può, poi, dimenticare la questione delle madrase (le scuole coraniche gratuite) dove si fa un vero lavaggio del cervello ai giovani, formandoli a idee radicali. Questo è davvero un problema nazionale”: lo afferma in un colloquio con l’Agenzia Fides, S. Ecc. Mons. Gervas Rozario, Vescovo di Rajshahi, commentando gli elementi emersi dopo la strage di Dacca del primo luglio, quando un commando di sette giovani terroristi tra i 20 e i 22 anni ha ucciso 20 ostaggi.
I giovani erano tutti provenienti da famiglie ricche o della medio-alta borghesia e avevano frequentato scuole private di livello internazionale. Uno di loro, Rohan Imtiaz Kahn, era figlio di un politico del partito Awami League, partito che è al governo in Bangladesh. Suo padre ha chiesto pubblicamente perdono alla popolazione, ammettendo il suo “fallimento”. “Quello che colpisce l’opinione pubblica è che questi terroristi erano tutti ragazzi per bene”, nota il Vescovo, che lancia un appello ai leader islamici: “Ci sono leader islamici bengalesi che hanno condannato la violenza, ma bisogna fare di più nel paese e farlo insieme. Tutte le forze sane devono unirsi, a partire dalle istituzioni, per riportare i valori di pace e tolleranza al centro dell’agenda politica e sconfiggere insieme la minaccia terrorista”. (PA) (Agenzia Fides 6/7/2016)
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ASIA/MYANMAR - Le Ong al governo: “Proteggere le minoranze religiose dagli attacchi dei nazionalisti buddisti”
 
Yangon (Agenzia Fides) – Adottare misure urgenti per proteggere le minoranze religiose più vulnerabili del paese: è l’appello lanciato da un forum di undici Ong impegnate per la tutela dei diritti umani in Myanmar, dopo i due recenti attacchi violenti contro i musulmani da parte di gruppi buddisti. Il 1° luglio, una moschea è stata distrutta da una folla ad Hpakant, villaggio nello stato Kachin. Il 23 giugno, un attacco di massa ha distrutto una moschea, una scuola e alcune case in un villaggio del distretto di Bago, nel centro del Mynamar.
Nell’appello del forum di Ong, pervenuto a Fides, si legge: “Questi attacchi sono gli ultimi di una campagna anti-musulmana di odio, guidato da militanti nazionalisti buddisti e cresciuto nel corso degli ultimi quattro anni: la campagna ha incluso attacchi violenti, espressioni di odio e, a livello politico, è sfociata nell'introduzione di una legislazione discriminatoria che limita le conversioni religiose e il matrimonio interreligioso”.
Il Myanmar vive una nuova stagione politica dopo che, con il voto di novembre 2015, è salita al potere la Lega nazionale per la democrazia (Nld). La Lega ha promesso di “sradicare l’odio dalla società e tutelare le minoranze”. Le Ong, che includono “Christian Solidarity Worldwide” (CSW), invitano il governo birmano “a garantire che gli autori di questi due attacchi siano assicurati alla giustizia, e che la polizia possa prevenire ulteriori attacchi”. Sollecitano poi le istituzioni a garantire il rispetto della libertà di religione o di credo e a invitare il nuovo Relatore speciale Onu sulla libertà di religione a visitare il paese. (PA) (Agenzia Fides 6/7/2016)
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ASIA/TERRA SANTA - Lanciata una raccolta fondi per lo sminamento del sito del Battesimo di Gesù
 
Gerusalemme (Agenzia Fides) - Il progetto di sminamento dell'area di Qasr al-Yahud, che si estende intorno alla riva occidentale del fiume Giordano, all'altezza del luogo che la tradizione identifica come il sito del Battesimo di Gesù, durerà due anni e richiederà l'impiego di risorse finanziarie pari almeno a 4 milioni di dollari. Per questo la Halo Trust, società britannica specializzata a cui sono stati affidati i lavori di bonifica, ha lanciato una sottoscrizione per finanziare il progetto, rivolta in particolare alle Chiese e comunità cristiane sparse in tutto il mondo.
Qasr el-Yahud, a pochi chilometri dalla città di Gerico, si trova nei Territori Palestinesi occupati da Israele nel 1967, proprio sul confine con la Giordania. L’area comprende antiche chiese e monasteri finora ritenuti non sicuri per via delle mine disseminate nella zona al tempo della Guerra dei Sei Giorni (5-10 giugno 1967).
L'area in procinto di essere bonificata si estende su circa 100 ettari. In un primo momento, la fine dei lavori di sminamento era stata preannunciata per la fine del 2016. La bonifica dei campi minati - sottolineano i responsabili della società nei comunicati diffusi per lanciare la sottoscrizione – permetterà ai luoghi di culto presenti nell'area, appartenenti alla Chiesa cattolica, alla Chiesa copta, alla Chiesa siro-ortodossa e a diverse Chiese ortodosse – di essere restaurati per poter ospitare liturgie e offrire cura pastorale alle centinaia di migliaia di pellegrini che potrebbero tornare a visitare il sito.
A supporto della propria campagna di raccolta fondi, la società specializzata nella rimozione di mine e ordigni bellici inesplosi rende note anche le espressioni di sostegno giunte da alcuni capi di Chiese e comunità cristiane, compreso padre Pierbattista Pizzaballa OFM, già Custode di Terra Santa e da poco nominato Amministratore apostolico sede vacante del Patriarcato latino di Gerusalemme. “Attendiamo il giorno in cui, grazie alla Halo, lì saremo in grado di celebrare in sicurezza il sacramento del battesimo” dice tra l'altro padre Pizzaballa, in una dichiarazione rilasciata quando era ancora Custode di Terra Santa. (GV) (Agenzia Fides 6/7/2016).
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AMERICA/COLOMBIA - I Vescovi si interrogano su come sostenere il processo di pace
 
Bogotà (Agenzia Fides) – Il Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia, l’arcivescovo di Tunja, Sua Ecc. Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, I.M.C. parlando alla stampa locale ha affermato che il processo di pace con le FARC è sulla buona strada, ma è necessario spiegare gli accordi a tutti i colombiani e con un linguaggio semplice e chiaro. "Per esempio un grande difetto, per me, è che non è stata offerta una pedagogia per spiegare tutte queste cose del processo di pace. Si è fatta una pedagogia con una elite, da avvocato a avvocato, ma non per la gente semplice" ha detto l'Arcivescovo, secondo la nota inviata a Fides.
Mons. Castro Quiroga ha inoltre commentato il referendum che dovrebbe approvare gli accordi di pace: "sarebbe meglio per tutti andare a votare non solo per la fiducia, ma con un voto razionale, perché si è capito il motivo per cui è stato fatto il processo di pace, quindi esprimendo un voto consapevole".
Il Presidente della CEC si è espresso così tre giorni prima dell'incontro di tutti Vescovi del paese, fissato a venerdì 8 luglio a Bogotà, dove uno dei temi centrali sarà stabilire come la Chiesa cattolica sosterrà la pace nelle regioni che saranno concesse dal governo agli ex guerriglieri delle FARC. Il tema non è facile se si considera che buona parte della popolazione vive ancora nel dolore per la perdita di qualche familiare vittima di questa guerra fratricida finita dopo quasi 52 anni.
(CE) (Agenzia Fides, 06/07/2016)
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AMERICA/ECUADOR - Celam: l’America Latina continua a camminare con le famiglie
 
Quito (Agenzia Fides) – E’ in corso a Quito, in Ecuador, l’Incontro latinoamericano dei rappresentanti delle Conferenze Episcopali e dei responsabili nazionali di pastorale familiare, al quale partecipano anche i rappresentanti dei movimenti che hanno la promozione della famiglia come proprio carisma. L’incontro intende promuovere l’integrazione nei piani pastorali nazionali della cura della famiglia, alla luce dello studio e dell'applicazione pastorale dell’Esortazione apostolica post-sinodale "Amoris Laetitia".
Organizzata dal Dipartimento famiglia, vita e gioventù del Celam (Consiglio Episcopale Latinoamericano e dei Caraibi), la riunione è iniziata il 4 luglio e si concluderà l’8 luglio. Padre Antonio José Velázquez, Segretario esecutivo del Dipartimento famiglia, vita e gioventù, ha informato Fides che l’Esortazione sarà oggetto di un’attenta riflessione, a partire dalle diverse presentazioni e linee guida predisposte dal Celam.
(CE) (Agenzia Fides, 06/07/2016)
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AMERICA/BRASILE - Zika e dengue: precauzioni alle Olimpiadi
 
Rio de Janeiro (Agenzia Fides) - A partire dal 5 agosto il Brasile, Paese maggiormente colpito dal virus zika, accoglierà i Giochi Olimpici nonostante mesi di critiche e discussioni. Gli operatori sanitari hanno avvertito le delegazioni sportive, oltre al mezzo milione di persone che si recheranno nel Paese latinoamericano, che il rischio di contagio è 15 volte maggiore rispetto a quello del virus della dengue. Secondo le informazioni pervenute a Fides, già dal mese di giugno i presidenti e i servizi medici delle federazioni sportive hanno partecipato ad una sessione informativa prima di partire per l’evento.
Tuttavia, secondo le stime dell’Università di Sao Paulo, non si registreranno più di 16 casi di contagi di zika, mentre la preoccupazione maggiore dovrebbe essere rivolta verso la dengue, malattia che negli ultimi decenni ha avuto un aumento enorme. A differenza della zika, la dengue può degenerare in un quadro potenzialmente mortale.
Il suggerimento della Oms è che le donne incinte evitino di recarsi in zone dove la trasmissione del virus è molto attiva e può portare casi di microcefalia nei nascituri. Inoltre, ricordano gli epidemiologi, il rischio di trasmissione causata da mosquitos durante i Giochi Olimpici sarà basso perchè si terranno in quello che in Brasile corrisponde al periodo invernale.
(AP) (6/7/2016 Agenzia Fides)

martedì 21 aprile 2015

Fides News, Bollettino del 21 aprile 2015

EUROPA/SPAGNA - Missione, emigrazione e crisi sociale: i Vescovi in assemblea
Madrid (Agenzia Fides) – E’ in corso la XCV Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), che si svolge dal 20 al 24 aprile. In questa occasione, l'incontro avrà una giornata speciale: venerdì 24, i Vescovi andranno in pellegrinaggio ad Avila, in occasione del V Centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù.
L'Arcivescovo di Valladolid e Presidente della CEE, il Card. Ricardo Blazquez Perez, ha aperto l'incontro con un discorso programmatico, quindi Sua Ecc. Mons. Renzo Fratini, Nunzio apostolico in Spagna, ha portato il suo saluto ai partecipanti. Tra i punti centrali del discorso del Card. Ricardo Blázquez, possiamo segnalare: l'Anno della Vita consacrata e il V Centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù; il compito della missione oggi: in Spagna si sta vivendo la "trasformazione missionaria" di chiese, parrocchie e comunità; la situazione sociale: "questa crisi sociale ed economica, si porta dietro una crisi antropologica, etica e religiosa"; la persecuzione dei cristiani; la tragedia dell'immigrazione; i motivi per la speranza. (CE) (Agenzia Fides, 21/04/2015)
AFRICA/EGITTO - L'Università islamica di Al Azhar condanna la strage jihadista dei cristiani etiopi
Il Cairo (Agenzia Fides) – Un “crimine odioso, commesso dal gruppo terrorista Daesh (acronimo arabo usato per indicare lo Stato Islamico,ndr), che va contro qualsiaso religione, legge o condotta umana”. Con queste formule senza appello l'Università di Al Azhar, massimo centro accademico dell'islam sunnita, ha condannato la strage di 28 etiopi compiuta dai jihadisti dello Stato Islamico che hanno diffuso sulle rete dei loro media i video delle barbare esecuzioni presentando le vittime come membri della “ostile Chiesa etiope”. La condanna è espressa in una dichiarazione, attribuita dai media egiziani all'Imam Ahmed al-Tayyeb e pervenuta all'Agenzia Fides, in cui si
richiama anche la comunità internazionale ad affrontare come una minaccia globale la rete jihadista che alimenta i conflitti in Medio Oriente. Nel comunicato, l'Università islamica porge le proprie condoglianze al governo e al popolo etiope e alle famiglie delle vittime. Lo scorso gennaio, nella visita da lui compiuta in Egitto, il Patriarca della Chiesa ortodossa Mathias I era stato ricevuto anche dal Grande Imam di Al Azhar.
Intanto, nella giornata di domenica 19 aprile, il Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha ricevuto al Cairo John Brennan, direttore della Central Intelligence Agency (CIA), per uno scambio di considerazioni sulle tante emergenze che travagliano i Paesi arabi, e anche l'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, Primus inter pares della Comunione anglicana. Durante i colloqui, il Presidente egiziano ha insistito sul fatto che nell'Egitto in uscita dalle convulsioni delle “primavere arabe” i cristiani non vengono considerati in senso penalizzante e riduttivo come una “minoranza”, ma sono cittadini egiziani a pieno titolo, con gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri. (GV) (Agenzia Fides 21/4/2015).
AFRICA/SUDAFRICA - Uccisa suora nel KwaZulu-Natal: da 60 anni in missione, una vita dedicata ai bambini poveri
Johannesburg (Agenzia Fides) - Una suora missionaria austriaca di 86 anni, Suor Stefani Tiefenbacher CPS (Suore Missionarie del Preziosissimo Sangue), è stata uccisa nella notte tra sabato 19 e domenica 20 aprile nella sua camera, nella missione del Sacro Cuore di Ixopo, nella provincia del KwaZulu-Natal, nell’est del Sudafrica.
Secondo le notizie pervenute all’Agenzia Fides una consorella intorno alle 3 del mattino di domenica ha trovato il corpo di suor Tiefenbacher: era legata e imbavagliata. La religiosa è morta soffocata. Prima di morire avrebbe subito anche una violenza sessuale. Suor Tiefenbacher era in missione da 60 anni e si dedicava ai bambini poveri della locale comunità. (L.M.) (Agenzia Fides 21/4/2015)
AFRICA/SUD SUDAN - Le aree periferiche abbandonate a sé stesse per il conflitto nazionale: si riaccendono gli scontri tribali
Juba (Agenzia Fides) - “Non è stato possibile celebrare il triduo pasquale a Malakal per gli scontri tra le tribù Shilluk e Dinka” riferiscono all’Agenzia Fides fonti missionaria dalla capitale dello Stato sud-sudanese dell’Alto Nilo. “Il conflitto tra il governo centrale del Presidente Salva Kiir e la ribellione, guidata dall’ex Vice Presidente Riek Machar, sta avendo pesanti conseguenze sulle periferie del Sud Sudan che sono abbandonate a loro stesse” spiegano le fonti di Fides che per motivi di sicurezza chiedono l’anonimato.
“Una delle conseguenze più gravi di questo abbandono è il riaccendersi di conflitti sopiti, spesso a carattere tribale, come quello tra queste due tribù che peraltro appoggiano entrambe il governo. Un diverbio sulla delimitazione di un’area comune è esploso in un conflitto proprio nella Settimana Santa. Questo avviene per la mancanza di un governatore in grado di coinvolgere i capi tribali e le altre autorità tradizionali in un dialogo per risolvere dispute di questo tipo” spiega la fonte.
“Quello che è avvenuto a nord di Malakal avviene anche in altre zone del Paese e ci fa comprendere la complessità della situazione del Sud Sudan, dove accanto al conflitto nazionale, si sono accesi diversi conflitti locali” concludono le fonti di Fides.
Il South Sudan Council of Churches (SSCC), l’organismo che raggruppa le principali confessioni cristiane del Paese, tra cui quella cattolica, ha presentato un piano di pace per risolvere la guerra civile, incentrato sulla riconciliazione tra le diverse componenti nazionali. I leader cristiani hanno inoltre annunciato di voler svolgere un ruolo guida nei colloqui di pace che si svolgono ad Addis Abeba, in Etiopia, con la mediazione dell’IGAD (Intergovernmental Authority on Development), l’organismo di cooperazione regionale al quale appartiene il Sud Sudan. (L.M.) (Agenzia Fides 21/4/2015)
AMERICA/MESSICO - Attiva partecipazione in lingua Náhuatl della comunità indigena alla consacrazione del Vescovo di Orizaba
Orizaba (Agenzia Fides) – Per la prima volta nella storia della diocesi di Orizaba (Messico), durante il rito di ordinazione episcopale di Sua Ecc. Mons. Eduardo Cervantes Merino, che si svolgerà il 24 aprile, verrà imposto al nuovo Vescovo il Xochicostcatl, cioè una collana di fiori che è un ornamento indigeno tradizionale il quale simboleggia fiducia, onore e rispetto per chi offre un servizio alla comunità in nome di Dio, verrà eseguito un canto e verrà proclamata una lettura nella lingua madre degli indigeni, il Nahuatl.
La nota pervenuta a Fides da una fonte locale riferisce che un gruppo di rappresentanti laici della Sierra de Zongolica, zona indigena di questa diocesi, accoglierà il nuovo Vescovo nella piazza principale dell’abitato e gli imporrà il Xochicostcatl. Quindi i leader indigeni lo accompagneranno in processione verso la chiesa. Per questo evento, che riveste grande importanza per la Chiesa locale, si prevede la presenza di oltre 20 Vescovi provenienti da tutto il paese, oltre che del Nunzio apostolico, Sua Ecc. Mons. Christophe Pierre.
La popolazione indigena che parla il Náhuatl è molto numerosa in Messico, e la Chiesa cattolica segue molto da vicino la loro formazione nelle comunità (vedi Fides 2/10/2013). Attualmente il Náhuatl è la lingua nativa più parlata nel paese: si calcola da circa un milione e mezzo di persone.
(CE) (Agenzia Fides, 21/04/2015)
AMERICA/COLOMBIA - Emergenza per violenze e aggressioni ai minori
Bucaramanga (Agenzia Fides) - Bucaramanga è una cittadina capoluogo del dipartimento di Santander, in Colombia. Da una recente comunicazione delle autorità locali risulta che nella città vengano denunciati 45 casi di maltrattamento di minori al giorno, ma la cifra corrisponde solamente al 30% delle aggressioni. Il restante 70% continua a rimanere anonimo. Il fenomeno è particolarmente grave e allarmante: dall’inizio di quest’anno già due bambini sono stati assassinati presumibilmente dai rispettivi genitori. Di una di queste due vittime, una di soli cinque mesi, si ha la quasi certezza che sia stata anche violentata. Secondo le stime, nel 2014 a Bucaramanga hanno subito violenze 60 bambini e 70 bambine. Nell’area metropolitana la cifra raggiunge i 241 casi. L’anno precedente 24 minori sono stati uccisi e tra questi, sei risultano coinvolti nelle guerre tra bande criminali della città. Dalle denunce raccolte risulta che oltre, alle aggressioni fisiche, i piccoli subisca no punizioni e umiliazioni corporali, abuso fisico o psicologico, totale trascuratezza e negligenza da parte dei genitori sin dalla gestazione. Oltre ai genitori, i principali carnefici di questo crimine sono fratelli, zii e nonni. (AP) (21/4/2015 Agenzia Fides)
AMERICA/EL SALVADOR - La povertà aggrava le condizioni di vita dei bambini sieropositivi
San Salvador (Agenzia Fides) - Le condizioni economiche e di povertà del Paese costituiscono una aggravante per la salute dei bambini sieropositivi, che spesso non possono seguire una terapia costante in quanto i familiari sono impossibilitati a portarli nelle strutture sanitarie. L’ospedale pediatrico Benjamín Bloom ha in cura 323 bambini affetti da Hiv. Secondo una raccolta dati sui piccoli in cura nel sistema sanitario pubblico, realizzata da “Fondazione Inocencia” e Unicef, il 41% delle famiglie dei minori affetti dal virus non ha neanche un reddito equivalente al salario minimo. Inoltre il 33% è privo di stabilità lavorativa e di conseguenza economica.
L’alimentazione è un altro fattore che incide sulla salute di questi piccoli: il 37% delle famiglie coinvolte nello studio hanno dichiarato di non avere alcun accesso ai generi alimentari basilari. Ad aggravare la situazione di alcuni c’è poi l’abbandono da parte di genitori o familiari. I piccoli sieropositivi non hanno accesso a ludoteche, computer e altri luoghi di educazione e rimangono emarginati nelle stesse scuole o comunità. Occorre un monitoraggio costante che assicuri loro le cure e che i genitori vengano economicamente aiutati. San Salvador è il dipartimento dove si registra il maggior numero di contagi, 120 bambini con Hiv, mentre Morazán è quello con il numero minore. (AP) (21/4/2015 Agenzia Fides)
ASIA/INDIA - Nomina del Rettore del Seminario propedeutico “Christu Jyoti Gurukul” a Simla-Chandigarh
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 19 settembre 2014 ha nominato Rettore del Seminario Propedeutico “Christu Jyoti Gurukul” nella diocesi di Simla-Chandigarh (India), il rev. P. Kurian Emprayil, gesuita (SJ).
Il nuovo Rettore appartiene alla provincia gesuita di Calcutta, è nato il 23 febbraio 1954 in Kerala ed è stato ordinato sacerdote il 29 aprile 1985, ha emesso i voti finali il 28 febbraio 1993. Ha conseguito un Master in Social Work al Tata Institute di Mumbay. Inizialmente ha prestato la sua opera nel campo del lavoro sociale quindi è stato nominato responsabile della comunità gesuita del noviziato e dello juniorato a Dhyan Ashram. Per diversi anni è stato il Coordinatore per la formazione della provincia, accompagnando i giovani in formazione negli studi filosofici e teologici. (SL) (Agenzia Fides 21/04/2015)

lunedì 23 giugno 2014

Nelle sue tasche c’era il portafoglio con del denaro, la patente e le chiavi di casa

AFRICA/SUDAFRICA - Uccisa una missionaria statunitense che ha dedicato la sua vita agli orfani sudafricani
Johannesburg (Agenzia Fides) - La polizia sudafricana ha arrestato due uomini sospettati di aver ucciso una religiosa statunitense di 82 anni, suor Mary Paule Tacke, della Congregazione delle Suore missionarie del Preziosissimo Sangue (CPS), conosciute anche come Missionarie di Mariannhill, nel corso di un tentativo di rapina, anche se le indagini sono ancora in corso.
Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, la vettura di suor Mary era stata fermata da alcuni banditi domenica 15 giugno nei pressi di Mthatha, mentre la religiosa stava recandosi a visitare uno degli orfanotrofi da lei fondato. La vettura, con i banditi a bordo, era stata successivamente inseguita dalla polizia. L’inseguimento era terminato quando l’auto, guidata dai banditi, si era ribaltata nei pressi di Qokolweni. I malviventi erano riusciti a fuggire. A bordo dell’auto era stata ritrovata una pistola ma non c’era nessuna traccia della religiosa. Dopo giorni di ricerche il corpo di suor Mary è stato ritrovato il 20 giugno, in un ruscello nei pressi del villaggio di Tyara, a 60 km da Mthatha. La salma non presentava segni di colpi di armi da fuoco o inferti con un’arma bianca. La polizia ritiene che la religiosa sia stata strangolata. Nelle sue tasche c’era il portafoglio con del denaro, la patente e le chiavi di casa
Suor Mary era originaria di Cottonwood, nell’Idaho, e operava in Sudafrica fin dagli anni ’50. Aveva fondato il Bethany Place of Safety (un orfanotrofio per bambini abbandonati) nel 1955 dopo che alcuni poliziotti le avevano affidato degli orfani. In seguito aveva fondato un altro orfanotrofio, il Thembelihle Home, per bambini più grandi, molti dei quali sono sieropositivi. (L.M.) (Agenzia Fides 23/6/2014)

martedì 3 giugno 2014

Un milione di franchi CFA alle famiglie del luogo

AFRICA/CAMERUN - Boko Haram recluta giovani nel nord del Camerun
Yaoundé (Agenzia Fides) - La setta islamista nigeriana Boko Haram starebbe reclutando giovani nel nord del Camerun. Lo affermano fonti di stampa camerunese, secondo le quali una delegazione governativa è stata inviata nella regione di Adamaoua per mettere in guardia la popolazione sul pericolo rappresentato dalla setta. Incontrando la delegazione governativa, un sacerdote cattolico locale, don Eto’o, ha affermato che tra la popolazione circola con insistenza la voce secondo cui una rappresentanza di Boko Haram si sarebbe installata nel quartiere Bamyanga, nel centro di Ngaoundéré, il capoluogo della regione di Adamaoua, offrendo un milione di franchi CFA alle famiglie del luogo per convincerle a inviare i loro figli nelle file dell’organizzazione.
Questa informazione è stata confermata da un notabile locale, secondo il quale 200 giovani camerunesi hanno già integrato i ranghi di Boko Haram. È notizia di ieri la liberazione di due sacerdoti italiani e di una religiosa canadese rapiti ad aprile nel nord- est del Camerun, presumibilmente da elementi di Boko Haram. (L.M.) (Agenzia Fides 3/6/2014)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

La solennità della Pentecoste viene celebrata 50 giorni dopo la Pasqua (approfondimento vatican news)

  La solennità della Pentecoste viene celebrata 50 giorni dopo la Pasqua: festa durante la quale si fa memoria del dono dello Spirito Santo,...