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giovedì 20 ottobre 2022

Vatican News 19 ottobre 2022


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Vatican News

Le notizie del giorno

19/10/2022

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Un tratto di territorio nigeriato colpito dalle inondazioni
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Al termine dell'udienza generale il Papa ha ricordato di nuovo gli orrori del conflitto nell'est Europa e le violente piogge che continuano a flagellare lo ... 

Papa Francesco
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Il cardinale Angelo Bagnasco
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Il processo nell'Aula dei Musei Vaticani per i presunti illeciti compiuti con i fondi della Santa Sede
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I danni provocati dal nubifragio al Santuario Maria Theotokos di Loppiano
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Una mobilitazione che non si ferma, quella che si è messa in moto all'indomani della tromba d'aria che lo scorso agosto si è abbattuta sulla Cittadella dei ... 

L'ospedale
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Lo storico ospedale romano, salvato economicamente lo scorso giugno, si rilancia con la sinergia con il Policlinico Gemelli e l'Università Cattolica. Monsignor ... 

sabato 23 luglio 2022

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 24 luglio 2022

 XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Avvisi e orari per CP di san Giorgio,clicca qui

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora:
a chi è solo fa abitare una casa;
dà forza e vigore al suo popolo. (Cf. Sal 67,6.7.36)

Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
Signore e creatore del mondo,
Cristo tuo Figlio
ci ha insegnato a chiamarti Padre:
invia su di noi lo Spirito Santo, tuo dono,
perché ogni nostra preghiera sia esaudita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 18,20-32)
Non si adiri il mio Signore, se parlo.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

SECONDA LETTURA (Col 2,12-14)
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Rm 8,15)
Alleluia, alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!
Alleluia.

VANGELO (Lc 11,1-13)
Chiedete e vi sarà dato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ci insegna ad avere fiducia nel fatto che il Padre sempre ascolta le nostre invocazioni.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, insegnaci a chiamarti Padre.

1. Perché non ci stanchiamo mai di cercare e di chiedere giustizia. Preghiamo.
2. Perché sappiamo sempre che l’unica rottura che può recidere il nostro rapporto col Padre è il nostro rifiuto. Preghiamo.
3. Perché siamo sempre coscienti che nel nostro battesimo siamo entrati a far parte di una comunità nella quale ci rivolgiamo ad un unico Padre. Preghiamo.
4. Perché impariamo ad accogliere l’immagine di Dio che ci è rivelata nel Vangelo. Preghiamo.

O Padre, la tua volontà di chiamarci “figli” supera la nostra capacità di riconoscerti come Padre. Aiutaci ad accettare quanto è meraviglioso ciò che siamo insieme a te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

domenica 5 giugno 2022

DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO C) 5 giugno 2022

DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO C)  Avvisi della Collaborazione Pastorale




Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Lo Spirito del Signore riempie l’universo;
egli, che tutto abbraccia,
conosce ogni linguaggio. Alleluia. (Cf. Sap 1,7)


Oppure:
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.
Alleluia. (Cf. Rm 5,5;8,11)

Si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, che nel mistero della Pentecoste
santifichi la tua Chiesa
in ogni popolo e nazione,
diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo,
e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti
i prodigi che nella tua bontà
hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 2,1-11)
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 103)
Rit: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

SECONDA LETTURA (Rm 8,8-17)
Quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Parola di Dio

SEQUENZA
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Canto al Vangelo 
Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.

VANGELO (Gv 14,15-16.23-26)
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci ricorda il suo annuncio ogni giorno con la voce dello Spirito. Tuttavia, ascoltare ed obbedire alla sua parola, vivendola, rimane il frutto di una nostra libera scelta.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore rendici voce dello Spirito.

1. Perché abbiamo sempre il coraggio di modificare il nostro linguaggio per mantenere la sostanza del tuo messaggio. Preghiamo.
2. Perché l’ascolto della tua parola ci spinga a coinvolgerci interamente in ciò che facciamo ogni giorno, senza mai alienarci da noi stessi. Preghiamo.
3. Perché il nostro corpo sia sempre il tempio in cui dimora il tuo Spirito. Preghiamo.
4. Perché anche nell’imperfezione e nella miseria l’amore per te sia sempre una via sicura per essere liberi. Preghiamo.

O Padre, ogni giorno il mondo è un posto ricco sia di segni di speranza sia di cose orribili da accogliere e migliorare. Fa’ che il tuo Spirito ci aiuti a vedere sempre i primi per crescere nella speranza, e a non scoraggiarci di fronte alle seconde per saperle correggere. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Manda, o Padre,
lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio,
perché riveli pienamente ai nostri cuori
il mistero di questo sacrificio
e ci apra alla conoscenza della verità tutta intera.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELLA PENTECOSTE
Il mistero della Pentecoste


È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale,
e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio
hai effuso lo Spirito Santo,
che agli albori della Chiesa nascente
ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli
e ha riunito i linguaggi della famiglia umana
nella professione dell’unica fede.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta senza fine l’inno della tua gloria: Santo, …


domenica 2 gennaio 2022

II DOMENICA DOPO NATALE 2 gennaio 202

 

II DOMENICA DOPO NATALE


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose
e la notte era a metà del suo rapido corso,
la tua parola onnipotente, o Signore,
è scesa dai cieli, dal tuo trono regale. (Sap 18,14-15)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
luce dei credenti,
riempi della tua gloria il mondo intero,
e rivelati a tutti i popoli
nello splendore della tua luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure:
O Dio, nostro Padre,
che nel Verbo venuto ad abitare in mezzo a noi
riveli al mondo la tua gloria,
illumina gli occhi del nostro cuore,
perché, credendo nel tuo Figlio unigenito,
gustiamo la gioia di essere tuoi figli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sir 24,1-4.12-16)
La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide

La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti è benedetta, mentre dice:
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità,
nell’assemblea dei santi ho preso dimora».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 147)
Rit: Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-6.15-18)
Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1 Tim 3,16)
Alleluia, alleluia.

Gloria a te, o Cristo, annunciato a tutte le genti;
gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.
Alleluia.

VANGELO (Gv 1,1-18)
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, nella gioia del Natale rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, perché ci aiuti a ricevere il dono di vita che Gesù ci ha portato con la sua presenza in mezzo a noi.
Preghiamo insieme e diciamo: Illuminaci con la tua parola, Signore!

1. Per la Chiesa di Dio: diffonda nel mondo la parola di Gesù che svela agli uomini la dignità di essere figli di Dio, preghiamo.
2. Per tutti i cristiani: perché comprendano e siano riconoscenti per il grande dono di avere Dio per padre e di avere tutti gli uomini come fratelli, preghiamo.
3. Per tutti noi, perché la nostra vita sia coerente con la nostra dignità di figli di Dio e la nostra condotta permetta anche a chi non crede di vedere in noi un riflesso della luce divina, preghiamo.
4. Per la nostra comunità: sappia sempre vedere negli anziani e nei bambini, nei sani e negli ammalati, in ogni uomo anche se straniero, gli appartenenti ad un'unica razza, quella dei figli di Dio, preghiamo.

O Padre, che ci hai illuminati con la luce di Gesù e ci hai svelato la nostra dignità, aiutaci a vivere sempre come tuoi figli, e a vedere in ogni persona un nostro fratello. Per Cristo nostro Signore.

giovedì 30 settembre 2021

Agenzia Fides 30 settembre 2021

 


VATICANO - Si apre il Mese missionario: "Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato"
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Con la memoria liturgica di Santa Teresa di Lisieux, proclamata da Papa Pio XI Patrona delle missioni al pari di San Francesco Saverio, si apre il mese di Ottobre, Mese Missionario, che vedrà domenica 24 la celebrazione della 95ma Giornata Missionaria Mondiale. Il tema scelto da Papa Francesco nel messaggio diramato nella solennità dell’Epifania è tratto dagli Atti degli Apostoli: “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20). Scrive il Santo Padre: “Come gli Apostoli e i primi cristiani, anche noi diciamo con tutte le nostre forze: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Tutto ciò che abbiamo ricevuto, tutto ciò che il Signore ci ha via via elargito, ce lo ha donato perché lo mettiamo in gioco e lo doniamo gratuitamente agli altri. Come gli Apostoli che hanno visto, ascoltato e toccato la salvezza di Gesù (cfr 1 Gv 1,1-4), così noi oggi possiamo toccare la carne sofferente e gloriosa di Cristo nella storia di ogni giorno e trovare il coraggio di condividere con tutti un destino di speranza, quella nota indubitabile che nasce dal saperci accompagnati dal Signore”.
Afferma una nota diffusa dai Segretariati internazionali delle Pontificie Opere Missionarie (POM) , anche tramite la Sala Stampa della Santa Sede: "È la testimonianza il filo conduttore del messaggio il cui tema è tratto da quello che Papa Francesco definisce “libro che i discepoli missionari tengono sempre a portata di mano”. “Celebrare ogni anno il Mese missionario e la Giornata Missionaria Mondiale significa fare memoria del fatto che la nostra fede è sempre missionaria. Non possiamo tacere quello che abbiamo udito, visto e vissuto nell’incontro con il Signore”, rimarca l’Arcivescovo Giampietro Dal Toso, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie.
La testimonianza si accompagna alla memoria perché nella Giornata Missionaria Mondiale che si celebra ogni anno, nella penultima domenica di ottobre, sottolinea il Papa: “Ricordiamo con gratitudine tutte le persone che, con la loro testimonianza di vita, ci aiutano a rinnovare il nostro impegno battesimale di essere apostoli generosi e gioiosi del Vangelo. Ricordiamo specialmente quanti sono stati capaci di mettersi in cammino, lasciare terra e famiglia affinché il Vangelo possa raggiungere senza indugi e senza paure gli angoli di popoli e città dove tante vite si trovano assetate di benedizione”.
Nessuno è escluso dalla misericordia di Dio e i missionari, che condividono la loro vita con i fedeli a loro affidati, lo ricordano anche nel messaggio video nato dalla collaborazione tra alcune direzioni nazionali delle Pontificie Opere Missionarie nel mondo. Il video, in diverse lingue, dà voce a migliaia di donne e uomini in missione nel mondo: “Siamo ancora qui e non possiamo non parlare di quello che abbiamo visto e sentito”.
Intanto, nel mondo fervono le iniziative di formazione, preghiera, animazione per preparare e celebrare la Giornata Missionaria Mondiale, nonostante il perdurare della pandemia che in alcuni paesi colpisce ancora duramente.
Nelle Americhe il coordinamento continentale delle Pontificie Opere Missionarie ha prodotto materiale formativo, schemi di preghiera di animazione liturgica, temi di riflessione frutto del lavoro comune delle Direzioni Nazionali delle POM del continente.
In Africa, la Chiesa dell’Uganda fa ricorso sempre più attivamente ai nuovi media, che durante il lockdown hanno tenuta unita la comunità cristiana, sia in termini di animazione missionaria e di preghiera. In Tanzania sono state scelte alcune persone influenti e alcuni leader laici per trasmettere il messaggio della Giornata Missionaria in Radio e TV.
Passando all’Europa, in Svizzera il Mese missionario è occasione per avvicinarsi particolarmente alla Chiesa in Vietnam, mentre in Spagna la Giornata Missionaria Mondiale è conosciuta con l’acronimo Domund e ricorda ai fedeli che “siamo tutti missionari” [il link è
https://domund.es ]
In Asia, dove la situazione pandemica è ancora molto complessa, le POM in Vietnam sono impegnate ad aiutare concretamente la popolazione colpita dal virus si stanno preparando materiali di animazione, programmando diverse iniziative di preghiera on-line.
Nel continente oceanico, in Australia la Giornata verrà vissuta con una particolare attenzione e sensibilità verso l’opera pastorale e missionaria delle Suore del Buon Pastore in Thailandia, a sostegno dei bambini provenienti da ambienti vulnerabili e svantaggiati.
Accanto a tutte le attività dedicate al Mese missionario, sul sito web delle POM, [www.ppoomm.va], a partire dal 1° ottobre sarà pubblicato ogni giorno un approfondimento dedicato alla fondatrice della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, la venerabile Pauline Jaricot, dal titolo: “Conoscere meglio Pauline Marie Jaricot e meditare sulla missione della Chiesa”.
(Agenzia Fides 30/9/2021)
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Il video di animazione delle POM in diverse lingue -> https://youtube.com/playlist?list=PLvTQ_o7P68LP9HD12KDSiZmM1BhB9oHOg
Il sito web delle POM -> https://www.ppoomm.va/it.html
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AFRICA/KENYA - Sinodo 2021-2023: “Non rimanere fermi a guardare” dice il Vescovo Muhatia
 
Nairobi (Agenzia Fides) – “Un cammino ecclesiale che ha un'anima, che è lo Spirito Santo”: definisce così il Sinodo sulla sinodalità, che il Papa inaugurerà il prossimo 9 e 10 ottobre 2021, il Vicepresidente della Conferenza episcopale del Kenya (KCCB), Mons. Maurice Muhatia Makumba, Vescovo della diocesi di Nakuru. Rivolto agli oltre cento partecipanti al recente webinar sul tema, il Vescovo Muhatia ha ribadito l'appello di Papa Francesco affinché tutti i fedeli siano coinvolti nella prossima XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che culminerà nel 2023.
Il Presule ha esortato ogni cristiano, indipendentemente dalla posizione nella Chiesa, a partecipare attivamente ai preparativi sinodali per un migliore esito dell’evento. “Incoraggio e invito ognuno di voi a non rimanere seduti a guardare, perché non c'è spazio per gli spettatori” si legge nella nota pervenuta all’Agenzia Fides.
“La Chiesa di Dio è per il popolo di Dio, siamo tutti chiamati a camminare insieme come popolo battezzato, e a partecipare pienamente alla missione profetica di Gesù Cristo”, ha spiegato il Vescovo di Nakuru, sottolineando l’importanza del ruolo dei fedeli laici per la crescita della Chiesa. L’auspicio del Presule è che l’evento sia un cammino comune per i laici, i pastori e il Vescovo di Roma, “una sorta di sinodo decentrato”.
All’inaugurazione ufficiale seguirà la fase diocesana, con l'avvio in tutte le Chiese locali. “I coordinatori diocesani sinodali nominati dai Vescovi saranno il punto di riferimento nella diocesi e il collegamento con la Conferenza episcopale”. Spiegando l’iter secondo il quale si svolgeranno le fasi sinodali, Mons. Muhatia ha spiegato che il materiale raccolto sarà inviato alle rispettive Conferenze Episcopali e sintetizzato “in ascolto di ciò che lo Spirito ha ispirato nelle Chiese loro affidate”, verrà poi trasmesso alla Segreteria Generale che redigerà il primo Instrumentum laboris, sulla base delle risposte delle Chiese locali. Una volta inviato alle Chiese particolari, seguirà un periodo di sei mesi, da settembre 2022 a marzo 2023, che porterà alla fase continentale. Ciascun gruppo continentale redigerà poi un documento finale che sarà inviato alla Segreteria Generale e, sulla base delle risposte continentali, verrà redatto un secondo Instrumentum laboris.
L’intero processo sinodale culminerà nell'ottobre 2023, segnato dalla fase universale con la celebrazione dell'Assemblea Generale dei Vescovi a Roma, e presieduta dal Vescovo di Roma.
(AP) (30/9/2021 Agenzia Fides)
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ASIA/INDIA - I Vescovi al governo: "No" alle leggi anti-conversione
 
New Delhi (Agenzia Fides) - Una delegazione dei Vescovi indiani, cattolici e di altre confessioni cristiane, ha incontrato i ministri federali per chiedere l'abrogazione delle leggi anti-conversione, approvate dai governi in alcuni stati della Federazione indiana. Come appreso da Fides, tra i presenti nella delegazione, Mons. Anil Joseph Thomas Couto, Arcivescovo di Delhi, Mons. Kuriakose Bharanikulangara, Arcivescovo di Faridabad, della Chiesa siro-malabarese di rito orientale, e Mons. Subodh C. Mondal, della Chiesa Metodista in India nell'area episcopale di Delhi, hanno avuto uno speciale incontro con Mukhtar Abbas Naqvi, Ministro federale per gli affari delle minoranze, e John Barla, sottosegretario. La delegazione, che ha incontrato le autorità il 28 settembre, era composta da 50 leader cristiani in rappresentanza di diverse denominazioni. A nome di tutti, Mons. Couto ha presentato un Memorandum contenente diverse questioni che toccano le minoranze cristiane nel Paese e il tema della libertà religiosa.
Le leggi anti-conversione, in vigore in diversi stati indiani, proibiscono la conversione religiosa con la forza o con l'inganno, e sono un reato punibile con diverse sanzioni. Alcuni degli stati che hanno promulgato leggi per vietare le conversioni religiose sono Odisha, Uttar Pradesh, Arunachal Pradesh, Chhattisgarh, Gujarat, Jharkhand, Himachal Pradesh, Madhya Pradesh e Uttrakhand.
Le leggi anti-conversione, secondo i Vescovi, violano la lettera e lo spirito della Costituzione indiana che prevede la libertà di praticare, promuovere e propagare la propria religione secondo coscienza e libertà.
In questa fase, un altro stato, il Karnataka nel sud dell'India, sta progettando di emanare una legge simile. Il 28 settembre, il Primo ministro dello Stato, Basavaraj Bommai, ha emesso un ordine per limitare la “conversione religiosa forzata”, sebbene i dieci Vescovi del Karnataka lo abbiano incontrato nei giorni precedenti, auspicando di non procedere con alcuna nuova normativa.
Il Karnataka è una vasto stato nel Sud dell'India governato dal partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party (BJP). Seguendo un'ideologia diffusa nel BJP (la cosiddetta "Hindutva"), i nazionalisti indù vorrebbero trasformare l'India da paese laico a stato teocratico indù. Attualmente, sono governati dal BJP gli stati di Himachal Pradesh, Uttar Pradesh e Madhya Pradesh, che hanno già emanato controverse leggi anti-conversione.
La delegazione dei Vescovi ha espresso ai ministri federali preoccupazione sulle nuove restrizioni legali che limitano o impediscono la possibilità di donazioni straniere per opere di beneficenza rivolte alle comunità povere e vulnerabili del Paese. Il ministro Naqvi ha sottolineato il patrimonio culturale condiviso e l'eredità della convivenza tra le varie comunità religiose. Ha anche detto che "qualsiasi tentativo di disturbare questo tessuto di unità e armonia danneggerà l'anima dell'India", ha aggiunto.
La delegazione ha inoltre informato il governo federale delle ripetute violenze contro i cristiani e di episodi di distruzione o saccheggio delle chiese in tutto il Paese. In un recente caso avvenuto il 17 settembre, cinque famiglie cristiane del distretto di Kandhamal, nello stato di Odisha, hanno subito abusi e violenze dagli indù e almeno una casa appartenente a un cristiano è stata bruciata. Nella maggior parte dei casi - hanno affermato i Vescovi - la polizia e i funzionari del governo non prestano molta attenzione alle lamentele dei cristiani. Anche in questo caso, i ministri hanno assicurato ai leader cristiani che esamineranno la questione.
La delegazione ha informato il governo sulla discriminazione (su base religiosa) a danno dei Dalit cristiani e musulmani, che non possono godere dei benefici concessi dal governo ai dalit, che toccano il lavoro, l'occupazione e altri provvedimenti di welfare.
Infine i leader delle Chiese hanno chiesto al governo federale, contributi per istituire un'università cristiana federale, con fondi pubblici e privati, pensandola come una grande polo di istruzione a beneficio di tutti i cittadini, di ogni cultura, etnia o religione.
Secondo il censimento indiano del 2011, gli indù sono 966 milioni, circa l'80% della popolazione indiana stimata in 1,3 miliardi. I musulmani sono 172 milioni (14%), mentre i cristiani sono 29 milioni (circa il 2,3%)
(SD-PA) (Agenzia Fides 30/9/2021)
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ASIA/PAKISTAN - Docenti di religione cristiana per le scuole statali: al via un Corso di formazione
 
Multan (Agenzia Fides) - “È nostra priorità formare docenti di religione e catechisti con gli insegnamenti autentici della Chiesa, e aiutarli ad apprendere e a proclamare l'annuncio della fede. In questo corso intensivo, organizzato appositamente per insegnanti di religione e catechisti cattolici, il nostro obiettivo è quello di formarli anche alla luce del nuovo Curriculum Nazionale Unico (Single National Curriculum, SNC), offrendo la giusta e completa formazione ai nostri insegnanti, al fine di soddisfare le esigenze delle scuole e dei college governativi e statali. Allo stesso tempo, questa iniziativa andrà anche a beneficio delle nostre scuole cattoliche, per far sì che i docenti ben formati possano insegnare il Catechismo della Chiesa Cattolica”: è quanto dice all'Agenzia Fides il domenicano p. Jamshed Albert OP, Direttore dell'Istituto Pastorale di Multan, che ha organizzato uno speciale Corso di formazione per catechisti e insegnanti di religione.
P. Jamshed Albert OP, afferma: “La Commissione episcopale per la catechesi sta lavorando per organizzare questo programma da quattro anni. Spesso agli studenti delle scuole medie e superiori manca l'insegnamento della fede cattolica per carenza di insegnanti. Per avere insegnanti qualificati, stiamo iniziando questo Corso intensivo per insegnanti di religione". Il corso prevede lezioni su: Catechismo della Chiesa Chiesa Cattolica, Sacra Scrittura, Sacramenti, Storia della Chiesa, Liturgia, Cristologia, Storia della Salvezza, Mariologia, Preghiera cristiana, Etica cristiana, Eresie e Apologetica, Metodologie didattiche per l'insegnamento della fede. Iniziato il 24 settembre, il Corso prevede otto mesi di formazione per 112 ore di studio, fino a maggio 2022, e si tiene presso l'Istituto Pastorale di Multan che lo organizza da ormai 20 anni. Sono iscritti 34 giovani docenti e catechisti provenienti da varie città del Pakistan, tra cui Karachi, Hyderabad e Rawalpindi.
In Pakistan gli esponenti della minoranze religiose hanno accolto con favore l'iniziativa del governo di approvare, a luglio 2020, il nuovo "Curriculum Nazionale Unico" (SNC), che mira a eliminare le pratiche discriminatorie nei contesti educativi e ha l'obiettivo di offrire "a tutti i bambini un'opportunità equa e paritaria di ricevere un'istruzione di alta qualità". Mentre è in corso l'implementazione del nuovo SNC nelle varie province della nazione, in tale cornice si inserisce l'opera delle associazioni e Chiese cristiane, per poter includere corsi di educazione religiosa specifica per gli studenti non musulmani che frequentano le scuole pubbliche, a seconda della loro fede, avviando così cicli di lezioni relative al cristianesimo nelle scuole statali.
Anjum James Paul, professore cattolico e presidente della "Associazione degli insegnanti delle minoranze religiose del Pakistan", parlando all'Agenzia Fides spiega: “Il nostro obiettivo è far introdurre, nell'arco di tre anni, un Curriculum di studi specifico sul cristianesimo nelle scuole di diverso ordine e grado. Il contenuto del corso di formazione, nato dalla collaborazione tra la Chiesa cattolica e protestante, si basa sui quattro aree principali: Fede e preghiera; vita di Gesù Cristo; Valori etici e morali; esempi e vite dei santi”. Aggiunge Anjum Paul: “Per formare i nostri giovani ad essere docenti di religione cristiana c'è bisogno di tempo. Il Curriculum Nazionale Unico prevede standard di apprendimento alti e verificabili. Nei prossimi anni vi saranno maggiori opportunità di lavoro per gli insegnanti cristiani nelle scuole statali: dobbiamo essere pronti”.
Emmanuel Neno, segretario esecutivo della Commissione catechetica nella Conferenza Episcopale Cattolica, ha dichiarato: “Vogliamo che i nostri insegnanti cattolici siano saldi nella loro fede, apprendano gli insegnamenti corretti della Chiesa e li insegnino correttamente nelle scuole cattoliche e nelle scuole statali. In questo Corso si affrontano varie questioni inerenti la fede cattolica nel rapporto con il mondo, per formare bene i nostri insegnanti e di conseguenza gli studenti".
(AG-PA) (Agenzia Fides 30/9/2021)
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ASIA/LIBANO - Crisi delle scuole cristiane, il Patriarca siro cattolico esonera le famiglie dal pagamento delle rette scolastiche
 
Beirut (Agenzia Fides) - Il Patriarca siro cattolico Ignace Youssef III Younan, ha dato disposizione di esentare dal pagamento delle rette scolastiche per l’anno 2021-2022, le famiglie degli studenti siro-cattolici che frequentano le scuole collegate al Patriarcato. Lo riferiscono gli organi di comunicazione del Patriarcato di Antiochia dei siro-cattolici, specificando che l’esenzione si applica agli studenti del Lycée Mathaf e della scuola Deir El-Shorfa School).
La disposizione patriarcale rappresenta un tentativo concreto di rispondere almeno in parte alla crisi strutturale affrontata dalle scuole libanesi non statali, che rappresentano la parte preponderante del sistema scolastico nazionale. Una crisi aggravata negli ultimi anni dallo stato di paralisi economica in cui è sprofondato il Paese dei Cedri.
La misura di esentare dal pagamento delle tasse scolastiche gli studenti siro-cattolici che frequentano le scuole del Patriarcato, era stata presa anche per il precedente anno scolastico 2020-2021, durante il quale la crisi pandemica ha costretto gli istituti scolastici a tenere chiuse le aule e a sperimentare – con risultati non sempre soddisfacenti – sistemi di didattica a distanza.
In Libano, la rete di scuole e istituti d’istruzione non statali appariva in affanno già prima della pandemia da Covid-19, e denunciava la progressiva erosione delle risorse necessarie per assicurare la continuità dell’opera educativa svolta al servizio dell’intero Paese (vedi Fides 2/9/2017 e 5/7/2018). All’inizio di settembre (vedi Fides 6/9/2021), il Presidente Michel Aoun aveva annunciato la convocazione di una Conferenza straordinaria per affrontare l’emergenza-scuola, divenuta ormai una allarmante questione nazionale. L’annuncio era stato diffuso dopo un incontro tra il Capo di Stato e i rappresentanti della Federazione degli Istituti Educativi, che avevano sottoposto ad Aoun un memorandum contenente dati e documenti che attestano la condizione e le difficoltà ormai insostenibili in cui gran parte degli istituti educativi continuano a portare avanti il proprio servizio, esposti ogni giorno al rischio di chiudere per sempre le porte dei propri edifici scolastici. (GV) (Agenzia Fides 30/9/2021)
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AMERICA/CILE - Valore della vita e dignità della persona umana sono un fondamento essenziale e inalienabile della vita in società
 
Santiago (Agenzia Fides) – “Il valore della vita e la dignità della persona umana sono un fondamento essenziale e inalienabile della vita in società” ribadiscono i Vescovi cileni dopo l’approvazione da parte della Camera dei Deputati, del disegno di legge che depenalizza l’aborto fino alla 14.ma settimana di gestazione.
Nella nota diffusa dal Comitato permanente della Conferenza Episcopale Cilena all’indomani dell’approvazione, i Vescovi “si rammaricano profondamente di questa decisione e ribadiscono, davanti all’opinione pubblica, i valori essenziali che sono in gioco su questo tema”. Citando Papa Francesco, ricordano che “la difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di tutti i diritti umani” (EG 213), quindi “il primo dei diritti umani è il diritto alla vita, che deve essere rispettata dal concepimento fino alla morte naturale”.
Sul tema dell’inizio della vita al momento della fecondazione, i Vescovi si erano già espressi nel 2015, e in questa occasione ribadiscono che “il rispetto incondizionato della vita umana è ciò che dovrebbe guidare ogni considerazione etica, legislativa, umana e sanitaria dinanzi alla realtà di una gravidanza indesiderata”. Certamente, riconoscono, a volte si verificano situazioni umane complesse e talvolta drammatiche che portano ad una gravidanza, tuttavia non si risolvono certo “con la deliberata eliminazione di un essere umano indifeso e innocente". La società è chiamata a prendersi cura dei più deboli, che devono essere sempre trattati in virtù della loro dignità, e non certo a trovare soluzioni ai problemi con la violenza.
I Vescovi cileni ricordano poi che le leggi a favore dell’aborto inizialmente vengono considerate un’eccezione, solo in casi particolari, ma “l’esperienza ci dice che si finisce per affermare ‘il diritto all’aborto’ e al primato dei diritti sessuali e riproduttivi della donna, ignorando completamente l’esistenza e i diritti dell’altro essere umano” e si arriva alla creazione di “una mentalità contraria alla vita della persona generata, come se il bambino fosse una cosa o un nemico, e non un essere umano, un dono meraviglioso di Dio”.
Nella conclusione i Vescovi ricordano ai cattolici che “l'immoralità dell'aborto è tra gli insegnamenti costanti della Chiesa”, e citano Papa Giovanni Paolo II, che definì l'aborto "un grave disordine morale, l'eliminazione deliberata di un essere umano innocente" (EV 62). Infine invocano il Signore perché illumini “la coscienza e il cuore di chi deve prendere decisioni a favore del bene comune, perchè difenda sempre i più deboli". (SL) (Agenzia Fides 30/09/2021)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...