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venerdì 16 giugno 2017

Agenzia Fides 16 giugno 2017

AFRICA/CONGO RD - Rilasciati i due operatori della Croce Rossa che erano stati rapiti
 
Kinshasa (Agenzia Fides) – I due incaricati del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), Muhindo e Joseph, che erano stati rapiti la mattina del 7 giugno, sulla strada tra Kirumba e Kaseghe, nella parte meridionale del Territorio di Lubero, nella provincia del Nord Kivu, sono stati rilasciati ieri (vedi Fides 8/6/2017).
“Siamo sollevati dal fatto che i nostri colleghi ci siano stati restituiti e siamo felici che si siano riuniti con le loro famiglie” dichiara Christine Cipolla, capo della delegazione del CICR nella Repubblica democratica del Congo. "Tuttavia, deploriamo fortemente questo sequestro. Tali atti possono mettere in pericolo gli sforzi degli operatori umanitari che cercano di alleviare le sofferenze delle comunità già gravemente colpite dal conflitto”.
Nel testo del comunicato, pervenuto a Fides, il CICR spiega che l’équipe stava svolgendo attività umanitarie, sovrintendendo alla distribuzione di viveri e altri beni essenziali nei villaggi di Kamandi-Gite e Kikuvo, per aiutare 5.000 famiglie che sono fuggite dalle loro case all'inizio dell'anno per i combattimenti, e la comunità locale che li ha accolti.
Il CICR non intende speculare sui motivi e sui responsabili di questo atto, e ringrazia le autorità, le persone del posto, le comunità e i leader religiosi, e tutti coloro che hanno dimostrato la loro vicinanza in questo momento difficile. (SL) (Agenzia Fides 16/6/2017)
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AFRICA/SUDAFRICA - Duecento anni di fede cristiana: Cape Town apre le celebrazioni
 
Cape Town (Agenzia Fides) – Il 7 giugno 1818 Papa Pio VII eresse il Vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza e Territori adiacenti, stabilendo quindi la prima presenza ufficiale della Chiesa cattolica in Sudafrica. In duecento anni la Chiesa cattolica in Sudafrica, che ha avuto le sue origini nell’attuale Cape Town, è cresciuta e si è estesa: conta oggi 28 diocesi e un Vicariato apostolico riuniti nella Southern African Catholic Bishops’ Conference (SACBC), che include Sudafrica, Botswana e Swaziland.
Come scrive Mons. Clifford Stokes, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Cape Town, in un approfondito documento pubblicato dalla SACBC, pervenuto all’Agenzia Fides, che ripercorre le tappe fondamentali di questi due secoli, le celebrazioni del bicentenario saranno inaugurate con una solenne Messa di ringraziamento nella Cattedrale di Our Lady of the Flight into Egypt, domenica 25 giugno. “Durante questa Messa di Ringraziamento, sarà reso omaggio ai contributi generosi di quei primi eroici pionieri, sacerdoti, religiosi e laici, provenienti da terre lontane, attraverso la cui dedizione e gli sforzi infaticabili, i semi della Chiesa furono piantati per la prima volta nel Capo di Buona Speranza, come era allora noto, e in tutto il Sudafrica” scrive mons. Stokes.
“Abbiamo un immenso debito di gratitudine che non potrà mai essere espresso in modo adeguato verso tante congregazioni religiose per aver avviato le scuole nella nostra Arcidiocesi e in tutto il Sudafrica, e per il loro prezioso contributo nel campo dell'educazione durante questi due secoli. Dobbiamo molto – prosegue il Vicario generale - anche a quei membri di congregazioni religiose che hanno istituito ospedali e ospizi per i malati e per i moribondi, e anche per coloro che hanno il carisma di servire i poveri e gli anziani”. Alla processione offertoriale durante questa Messa di ringrazimento, saranno portati all’altare i simboli dei loro contributi alla Chiesa Sudafricana.
Per ricordare “l’eroico contributo di quanti hanno portato la luce del Vangelo in questa terra, nonostante difficoltà e ostacoli”, ogni Vecovo riceverà una candela decorata in modo particolare, da collocare durante il bicentenario nella propria Cattedrale, in un luogo ben visibile. Ad ogni parroco sarà consegnata copia del decreto di istituzione del Vicariato
Per i prossimi mesi diverse iniziative sono state già stabilite e altre sono allo studio, sia a livello dell’arcidiocesi che delle singole parrocchie. Saranno coinvolti anche gli studenti delle scuole e i giovani. La chiusura del bicentenario è fissata a domenica 10 giugno 2018, in ogni Cattedrtale, parrocchia e stazione missionaria del Sudafrica. (SL) (Agenzia Fides 16/6/2017) 
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AFRICA/EGITTO - Vescovo copto: proporre una legge per abolire i nomi stranieri è un'occupazione da perditempo
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Crescono in Egitto le polemiche, e anche il sarcasmo, sulla proposta di legge presentata martedì 13 giugno al Parlamento egiziano per vietare il conferimento di nomi occidentali e “stranieri” ai neonati egiziani. Sulla vicenda è intervenuto anche Il Vescovo copto ortodosso Raphael, Segretario del Santo Sinodo della Chiesa copta ortodossa, facendo notare che l'iniziativa sembra partorita da persone sfaccendate, le quali non hanno niente di più urgente da fare che mettersi a discutere sui nomi da dare ai neonati.
La proposta di legge chiede di sanzionare con multe o addirittura con l'arresto fino a sei mesi coloro che conferiscono ai propri neonati nomi non arabi e di provenienza straniera. “"Dare quei nomi ai bambini, e abbandonare quelli arabi” ha affermato Bedier Abdel Aziz, deputato promotore della legge presentata in Parlamento “ci porterà verso una perdita delle nostre radici sociali e culturali”. (GV) (Agenzia Fides 16/6/2017).
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ASIA/IRAQ - Kurdistan iracheno, gli “indipendentisti” cercano l'appoggio dei cristiani
 
Erbil (Agenzia Fides) – Masrour Barzani, capo dell'intelligence della Regione autonoma del Kurdistan iracheno e figlio del Presidente Masud, ha voluto incontrare una delegazione di rappresentanti delle Chiese più radicate nella regione, comprendente il redentorista Bashar Warda, Arcivescovo caldeo di Erbil, e Mar Nicodemus Daud Matti Sharaf, Vescovo siro ortodosso di Mosul. Durante l'incontro, avvenuto martedì 13 giugno a Erbil, sono stati presi in considerazione i problemi da affrontare con più urgenza nelle aree nord-irachene liberate dal controllo dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) e ci si è soffermati a considerare il futuro assetto politico della regione, alla luce anche del referendum – annunciato dai leader curdi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno per il prossimo 25 settembre – che dovrebbe sancire la completa indipendenza di quella Regione autonoma dall'Iraq. Durante l'incontro – riferiscono fonti del Partito democrat ico del Kurdistan – Masrour Barzani ha rivendicato il ruolo giocato dalla Regione autonoma del Kurdistan e dal suo governo nell'accoglienza riservata alle decine di migliaia di cristiani fuggiti soprattutto da Mosul e dalla Piana di Ninive, quando quella regione dell'Iraq è caduta in mano a Daesh. Masrour ha riaffermato la volontà di difendere in futuro da ogni discriminazione settaria la convivenza tra le diverse componenti etniche e religiose della popolazione anche nel futuro Kurdistan indipendente. A tale riguardo, il figlio di Masud Barzani ha anche fatto cenno alla disponibilità della leadership curda di Erbil a riconoscere ampie prerogative di autonomia e di auto-gestione ai territori della Provincia di Ninive dove sono storicamente più radicate le Chiese e le comunità cristiane locali, in modo che i diritti personali e comunitari di tutti siano pienamente tutelati.
La prospettiva di una secessione unilaterale del Kurdistan iracheno, e la sua trasformazione in entità statale indipendente, chiama in causa anche le comunità cristiane della regione. Si manifesta con sempre più evidenza l'intenzione delle forze del Kurdistan iracheno di guadagnare l'appoggio delle sigle politiche cristiane locali al disegno indipendentista, offrendo in cambio la promessa dell'autonomia amministrativa all'area della Piana di Ninive. Il fronte delle forze e dei partiti curdi non appare comunque compatto circa le modalità di svolgimento e le finalità del referendum, e questo potrebbe compromettere la sua effettiva attuazione. Secondo alcuni parlamentari e politici curdi, il referendum dovrebbe tenersi solo nelle cosidette “aree contese”, visto che appare scontato l'appoggio all'indipendenza da parte delle popolazioni già sottoposte al governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Di recente, anche il Governatore di Kirkuk Najmiddin Karim, capo della Unione Patriottica del Kurdistan, ha chiesto che il referendum per la proclamazione d'indipendenza del Kurdistan iracheno coinvolga anche gli abitanti della provincia di Kirkuk, spogliata a suo giudizio di “diritti costituzionali, legali e amministrativi” da parte del governo centrale di Baghdad. (GV) (Agenzia Fides 16/6/2017).
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ASIA/FILIPPINE - I 500 anni dell’arrivo del Vangelo nelle Filippine: un tempo per la missione
 
Manila (Agenzia Fides) – E’ in pieno svolgimento in tutto il paese la preparazione per celebrare il 500mo anniversario dell’arrivo del Vangelo nelle Filippine (era il 1521): “Per prepararsi adeguatamente a questo importante appuntamento, la Chiesa nelle Filippine ha disposto un ciclo di nove anni (dal 2013 al 2021) che culmineranno con l’Anno santo dell’anniversario, il 2021” spiega all'Agenzia Fides S.E. Mons Socrates C. Mesiona, Vicario Apostolico di Puerto Princesa, sull’isola filippina di Palawan.
“Furono i missionari spagnoli a portare la fede cristiana nelle Filippine 500 anni fa e oggi il paese con la popolazione cattolica più ampia in Asia (e quarto nel mondo) ha 86 diocesi” ricorda il Vescovo.
L'evento sarà l'occasione per rilanciare il carattere missionario della Chiesa filippina: “Abbiamo ricevuto il dono della fede cristiana attraverso i missionari che sono venuti nella nostra terra; ora i battezzati delle Filippine sono chiamati a donarla agli altri” spiega il presule, che è tuttora Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nelle Filippine e Segretario esecutivo della Commissione episcopale per le missioni.
È interessante notare – ricorda il Vescovo – che “migliaia di sacerdoti, religiosi e laici cattolici filippini sono già adesso missionari in tutto il mondo. Tra le congregazioni che inviano continuamente missionari all'estero vi sono la Società Missionaria delle Filippine (Missionary Society of the Philippines), i Laici Missionari delle Filippine (Lay Missionaries of the Philippines), e centinaia di altri istituti e ordini religiosi (maschili e femminili) nati localmente, impegnati in quelle aree dove la predicazione del Vangelo è una grande sfida a causa dei delicati contesti socio-politici”.
La Chiesa filippina, nelle sue diverse articolazioni, ha intensificato i programmi di animazione missionaria e di formazione missionaria per sacerdoti, religiosi, catechisti, insegnanti, laici, con l’intento di “promuovere e sensibilizzare il Popolo di Dio, a partire da bambini e giovani” conferma a Fides Antony Dameg S. Ward, coordinatore della formazione nelle Pontificie Opere Missionarie delle Filippine. “Rendere consapevole ogni battezzato della sua vocazione missionaria è molto importante: la Chiesa nelle Filippine lo sta facendo in questo periodo di nove anni di preparazione alla solenne commemorazione dei 500 anni dell'arrivo del cristianesimo nel nostro paese: il 2021 sarà infatti per la nazione l’Anno della Missio Ad Gentes”, conclude Mons. Mesiona. (SD-PA) (Agenzia Fides 16/06/2017)
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AMERICA/COLOMBIA - Insegnanti scioperano da un mese: “E’ ora di ascoltarsi” chiedono i Vescovi
 
Bogotà (Agenzia Fides) – I Vescovi della Colombia invitano a favorire "un dialogo sereno e aperto" per superare lo sciopero degli insegnanti che da un mese ha fermato tutte le scuole nel paese. In un comunicato inviato a Fides, in data 15 giugno, la Conferenza Episcopale della Colombia (CEC) esprime la sua preoccupazione per il fatto che la situazione non risolta dei docenti crea nel paese una "vera emergenza educativa".
"La Chiesa ha sempre insegnato e difeso il valore e il compito educativo nella vita delle persone e delle società" afferma la CEC, ecco perché "invitiamo a fare quanto necessario per favorire un dialogo sereno fra Governo e docenti, in modo di arrivare ad un accordo giusto, equo e che risponda alla realtà del paese".
"Bisogna inoltre - dice il comunicato - considerare le grandi sfide all'educazione in Colombia…E' ora di ascoltarsi. Il dialogo incentrato sul bene comune, il rispetto e la comprensione tra le parti, ancora di più nel caso di una questione così importante come l'educazione, è la via d'uscita da questa emergenza" conclude il testo.
Ieri, oltre allo sciopero nelle scuole, si è svolta una manifestazione non programmata da parte di centinaia di docenti che hanno bloccato una delle vie principali della capitale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. Gli insegnanti chiedono al governo maggiori risorse per l'istruzione pubblica nel paese e un salario a livello con gli altri lavoratori statali. Da parte sua il governo, attraverso il presidente Juan Manuel Santos e i suoi ministri, ha insistito che non ci sono risorse per soddisfare queste richieste.
(CE) (Agenzia Fides, 16/06/2017)
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AMERICA/HONDURAS - Lanciata Campagna di prevenzione del virus Zika
 
Tegucigalpa (Agenzia Fides) – Per evitare il rischio di contrarre il virus Zika nelle donne in gravidanza, il ministero della Sanità dell’Honduras, in collaborazione con alcune Organizzazioni internazionali, ha lanciato la campagna "Mamma sicura, bambino sicuro da Zika". Il virus viene diffuso attraverso le punture di zanzare infette, procura febbre e sfoghi cutanei, e si sospetta che nelle donne incinte sia responsabile di malformazioni nel feto.
“Si tratta di una campagna di comunicazione rivolta in primo luogo alle donne in gravidanza e ai loro partner, e alle donne in età riproduttiva. In seguito, attraverso diversi canali, vogliamo raggiungere anche tutta la popolazione" ha detto Alberto Vásquez, responsabile della campagna. "Il primo giugno è stata lanciata la campagna a livello nazionale e si prevede di essere presenti su tutti i media dopo il primo mese” ha Vásquez.
Nella nota inviata da "FidesDigital" Honduras, si informa che secondo il ministero della Sanità, dall'inizio dell'epidemia, nel 2016, in Honduras ci sono stati più di 19.000 casi sospetti di Zika, di cui 209 in questo anno e 8 si sono verificati nelle donne in gravidanza. I Comuni con più casi sono: San Pedro Sula, Tegucigalpa, Puerto Cortés, Santa Barbara, Olanchito, El Progreso e Sinuapa.
(CE) (Agenzia Fides, 16/06/2017)

mercoledì 20 luglio 2016

Bollettino agenzia Fides 20 luglio 2016

AFRICA/ANGOLA - La famiglia in Africa oggi e domani, alla luce del Vangelo
 
Luanda (Agenzia Fides) – Con una solenne concelebrazione eucaristica della parrocchia della Santa Famiglia a Luanda, capitale dell’Angola, ieri si è aperta ufficialmente la 17ma Assemblea Plenaria del SECAM/SCEAM (Symposium of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar) sul tema “La famiglia in Africa, ieri, oggi e domani: alla luce del Vangelo”. La Messa, cui erano presenti i circa 150 partecipanti all’Assemblea, tra Cardinali, Vescovi, Segretari regionali e nazionali di Conferenze Episcopali africane, è stata presieduta dal Vescovo di Lubango, Sua Ecc. Mons. Gabriel Mblingue, Presidente della Conferenza Episcopale di Angola e Sao Tomé: per la prima volta dalla sua creazione, nel 1969, il SECAM tiene la sua Assemblea in Angola.
Durante i lavori, che si concluderanno con la Messa di domenica 24 luglio, i partecipanti analizzeranno attraverso seminari e tavole rotonde, una serie di temi legati alla realtà e al futuro delle famiglia africana, tenendo conto dei due recenti Sinodi sulla famiglia e della Esortazione Apostolica “Amoris laetitia”. Si parlerà quindi delle sfide poste oggi alla famiglia in Africa, di evangelizzazione della famiglia, di come l’influsso dei nuovi media e delle nuove ideologie sta cambiando la vita familiare nel continente. La riflessione dovrà portare ad individuare le soluzioni pastorali più adatte per rispondere alle sfide poste alla famiglia, che è il nucleo fondamentale della società. (SL) (Agenzia Fides 20/7/2016) 
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AFRICA/NIGERIA - Denutrizione acuta per 240 mila bambini per la crisi umanitaria causata da Boko Haram
 
Abuja (Agenzia Fides) – A causa dell’aggravarsi della situazione umanitaria, dovuta al conflitto con il gruppo jaidista Boko Haram, oltre 240 mila bambini soffrono di denutrizione acuta oltre ad un elevato rischio di morte nello Stato di Borno, nord est della Nigeria. Secondo le stime dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, dei 244 mila bambini colpiti, quasi 50 mila potrebbero morire se non ricevono assistenza tempestiva. “In media moriranno 134 bambini al giorno per cause relazionate con la denutrizione acuta se la risposta non aumenta rapidamente”, si legge in una nota stampa del direttore regionale dell’Unicef per Africa Occidentale e Centrale pervenuta a Fides.
La crisi alimentare nella regione diventa sempre più evidente via via che le truppe della forza multinazionale stanno riguadagnando il controllo dei territori tenuti da Boko Haram e che diventano più accessibili agli aiuti umanitari. I luoghi che sono ora praticabili presentano un quadro desolante: città completamente distrutte che ospitano gli sfollati privi di adeguate condizioni igieniche, acqua o cibo. Le organizzazioni umanitarie purtroppo non hanno ancora accesso a quasi due milioni di persone che vivono in aree poco sicure. Nei sette anni del conflitto, Boko Haram ha causato la morte di più di 12 mila persone, secondo le stime del governo, anche se altre fonti ritengono che la cifra sia oltre il doppio, e costretto oltre 2,5 milioni di persone a fuggire dalle loro case. (AP) (20/7/2016 Agenzia Fides)
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ASIA/YEMEN - Foto del salesiano rapito sul suo account facebook; il Vescovo Hinder: “anch’io penso che sia vivo”
 
Aden (Agenzia Fides) - “Non abbiamo notizie ulteriori e oggi, con i mezzi tecnici a disposizione in questo campo, tutto è possibile. Ma la foto può essere autentica. C'è chi vi vede comunque la prova che padre Tom è ancora vivo. E anche io credo che sia vivo”. Cosi il Vescovo Paul Hinder OFMCap, Vicario apostolico per l'Arabia meridionale, commenta la pubblicazione della foto comparsa sull'account facebook di padre Tom Uzhunnalil, il sacerdote salesiano indiano rapito lo scorso 4 marzo ad Aden dal commando di terroristi che quel giorno assaltarono una casa di cura nella città yemenuta, trucidando quattro suore Missionarie della Carità, insieme ad altre 12 persone.
La foto, apparsa ieri sull'account facebook di padre Tom, ritrae un uomo dall'aria sofferta, con i capelli piuttosto lunghi, la barba incolta e le mani sul petto. Il messaggio in inglese che accompagna la foto annuncia l'imminente pubblicazione di una “supplica” del sacerdote rapito. Non viene segnalato chi abbia “postato” la foto e il messaggio. Secondo quanto riportato da media indiani, molti familiari di padre Tom, sotto la barba incolta e i capelli insolitamente lunghi, hanno riconosciuto nell'uomo ritratto nella foto i tratti somatici del sacerdote. “Per ora” riferisce all'Agenzia Fides il Vescovo Hinder “non ci sono elementi ulteriori per decifrare il senso e la provenienza di quella foto. Negli ultimi tempi, i tentativi di arrivare alla liberazine di padre Tom non avevano registrato sviluppi significativi”.
Lo scorso 4 marzo, i terroristi avevano portato via con loro padre Tom Uzhunnalil dopo aver compiuto la strage nella residenza per anziani e disabili affidati alle cure dele suore di Madre Teresa. A quasi un mese dal massacro e dal sequestro, erano circolate nella rete web indiscrezioni che accreditavano senza alcun riscontro l'uccisione per crocifissione del sacerdote nella giornata del Venerdì Santo (25 marzo). Nei giorni seguenti, lo stesso Vescovo Hinder aveva parlato di “forti indicazioni” che facevano ritenere il sacerdote ancora in vita e nelle mani dei suoi rapitori. Poi, martedì 29 marzo, la Congregazione salesiana, in un comunicato ufficiale, aveva indicato nel governo indiano, nel Vicariato apostolico per lArabia meridionale e nell'ispettore salesiano di Bangalore, le fonti affidabili a cui riferirsi per seguire eventuali sviluppi della vicenda di padre Tom. (GV) (Agenzia Fides 20/7/2016).
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ASIA/TERRA SANTA - L'Ordine del Santo Sepolcro inaugura il suo nuovo sito Web
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Le iniziative e i progetti realizzati e sostenuti soprattutto in Terra Santa dall'Ordine equestre del Santo Sepolcro avranno d'ora in poi un nuovo strumento per essere conosciuti in tutto il mondo: si tratta del nuovo sito Web internazionale dell'Ordine equestre www.oessh.va, inaugurato nei giorni scorsi dal Card. Edwin O'Brien, Gran Maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro Già accessibile in cinque lingue, il nuovo Sito è stato progettato dal Dipartimento Comunicazione dell'Ordine, in collaborazione con la Segreteria delle comunicazioni della Santa Sede. Il nuovo website – riferisce sui media del Patriarcato latino di Gerusalemme Francois Wayne, Direttore del servizio comunicazione dell'Ordine – servirà in primis agli stessi membri – 30mila Cavalieri e Dame, sparsi in tutto il mondo – per seguire le informaizoni provenienti dalla Terra Santa, in particolare quelle relative alla vita del Patriarcato latino e della Custodia francescana.
Ma “tutti coloro che sono interessati alla Terra Santa” aggiunge Wayne “possono trovare in questo sito stimoli e incoraggiamento per continuare ad aiutare le comunità cristiane che vivono nelle terre bibliche, dentro una prospettiva di dialogo e in una dinamica di fraternità universale”.
Oggi – sottolinea ancora Wayne - “i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro, sempre più numerosi, sono uomini e donne impegnati nelle loro diocesi, per lo più laici, che cercano di vivere il loro Battesimo alla luce della spiritualità della tomba vuota, a testimoniare la potenza della risurrezione di Cristo dedicando le proprie energie a sostenere le "pietre vive" della Chiesa Madre in Terra Santa”. Tra i modelli di santità a cui si ispirano c'è il Beato Bartolo Longo, apostolo del Rosario e membro laico dell'Ordine, che presso le rovine di Pompei “ha costruito un luogo di preghiera e opere sociali, fonte di speranza per milioni di pellegrini”. Proprio al Santuario della Madonna di Pompei i membri dell'Ordine si recheranno a ottobre in un pellegrinaggio giubilare, nel contesto dell'Anno Santo della Misericordia. (GV) (Agenzia Fides 20/7/2016).
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AMERICA/COLOMBIA - Costruire la pace anche attraverso le onde radio
 
Bogotà (Agenzia Fides) – Per giungere al perdono, alla riconciliazione e alla pace tra i colombiani è necessario prima di tutto conoscere le radici e i motivi del conflitto armato vissuto dal paese. In questo processo è fondamentale il ruolo e l’identità dei comunicatori sociali per costruire scenari di pace il Colombia. E’ quanto si propone il secondo corso virtuale promosso dal Dipartimento delle comunicazioni della Conferenza Episcopale Colombiana, che avrà inizio il 22 agosto, sul tema “Verso un linguaggio di perdono, riconciliazione e pace”.
Secondo le indicazioni diffuse dalla Conferenza Episcopale, pervenute a Fides, il corso virtuale è rivolto a direttori, produttori, conduttori e animatori dei programmi radiofonici delle emittenti comunitarie, e vuole essere un ulteriore contributo della Chiesa cattolica alla pacificazione del paese, che nel post conflitto richiede l’impegno e l’aiuto di tutte le forze vive che lo compongono.
Il programma prevede 80 ore di formazione in due sessioni di lavoro (“Conosciamo la pace” e “Costruiamo la pace”), precedute da una settimana introduttiva, e la stesura di un progetto finale, facendo esperienza della trasmissione di messaggi sul tema della pace e della ideazione di programmi radiofonici. (SL) (Agenzia Fides 20/7/2016)
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AMERICA/HONDURAS - Educare i bambini ai valori morali attraverso la musica
 
El Progreso (Agenzia Fides) - Con il proposito di avvicinare alla musica i minori ed educarli ai valori umanitari come il rispetto, la tolleranza e la pace, è stato appena lanciato a El Progreso, dipartimento honduregno di Yoro, il progetto denominato “Alla scoperta delle mia abilità artistiche”. L’iniziativa è stata realizzata attraverso il Programma Municipale per Infanzia, Adolescenza e Gioventù (Pmiaj-Comvida), e consiste in un corso intensivo di musica che include lezioni di pianoforte, chitarra e flauto, nonchè colloqui sul rafforzamento della leadership. Le lezioni sono gratuite e attualmente ne beneficiano 420 bambini di diverse scuole ufficiali.
(AP) (20/7/2016 Agenzia Fides)

venerdì 15 luglio 2016

Bollettino Agenzia Fides 15 luglio 2016

AFRICA/SUD SUDAN - A Juba situazione calma ma continuano i saccheggi, domani preghiera per la nazione
 

Juba (Agenzia Fides) - È più calma la situazione a Juba, capitale del Sud Sudan, dopo che, ormai quattro giorni fa, sono cessati i combattimenti tra le forze del Presidente Salva e quelle fedeli al Primo Vice Presidente Riek Machar. Una parte delle migliaia di persone che si erano rifugiate nelle chiese e di quelli che si erano nascosti nella savana sta cercando di tornare a casa. “Non tutti lo possono fare, perché ci sono ancora zone della città insicure” riferiscono all’Agenzia Fides fonti locali. Le chiese hanno cercato di coordinarsi con le organizzazioni umanitarie per offrire sostegno agli sfollati.
Le persone che rischiano di essere uccise a causa della loro appartenenza etnica, come i Nuer, l’etnia di Machar, cercano rifugio presso la base dell’ONU. “Non si sono verificati massacri etnici come quelli del dicembre 2013, quando è scoppiata la guerra civile, ma uccisioni su base etnica ci sono state. Non si sa il numero preciso delle vittime, come d’altronde probabilmente non si saprà mai con certezza quanto morti ha causato la guerra civile del 2013-15”.
I danni più gravi si sono avuti nelle aree dove più intensi sono stati i combattimenti, ma la cosa peggiore non è tanto il danneggiamento degli edifici per i colpi delle armi pesanti, ma il saccheggio massiccio che è seguito. I combattenti si sono dati al saccheggio nonostante gli appelli dei loro comandanti a fermarsi, seguiti poi dai civili che hanno preso il resto.
Anche il magazzino principale del Programma Alimentare Mondiale è stato saccheggiato. In questa struttura sono stoccati gli aiuti alimentari sufficienti a sfamare 20.000 persone per un mese, destinati ad essere poi distribuiti nelle varie basi ONU nel Sud Sudan, Paese che a causa della guerra civile, vive una drammatica emergenza alimentare. Secondo notizie pervenute all’Agenzia Fides, il magazzino del PAM è tuttora privo di protezione e i saccheggi continuano da parte dei civili.
Il South Sudan Council of Churches ha organizzato per domani, sabato 16 luglio, una preghiera per la nazione e perché i leader del Sud Sudan desistano dalla guerra e tornino al dialogo. (L.M.) (Agenzia Fides 15/7/2016)
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AFRICA/ZIMBABWE - “Si rischia l’esplosione sociale e il collasso dello Stato” avvertono i leader cristiani
 

Harare (Agenzia Fides) - “Il governo deve far fronte alle genuine preoccupazioni dei cittadini per evitare il totale collasso dello Stato” affermano i leader cristiani dello Zimbabwe in una dichiarazione congiunta per protestare per le violenze della polizia nei confronti dei manifestanti e per l’arresto di Evan Mawarire. “Questi è un pastore battista che ha invitato la popolazione alla protesta per le drammatiche condizioni sociali ed economiche del Paese (vedi Fides 12/7/2016).
“Se il governo non ascolta il grido di dolore dei cittadini in sofferenza, le lamentele potrebbero esplodere presto in disordini civili” afferma il documento pervenuto a Fides che è stato firmato, per la Chiesa cattolica, dalla Conferenza Episcopale locale.
Il pastore Evan Mawarire era stato arrestato il 12 luglio ed è stato poi rilasciato il giorno successivo su ordine del tribunale di Harare. Lo sciopero generale del 6 luglio da lui promosso aveva avuto ampio seguito, ma le manifestazioni successive sono state contrastate dalle forze di polizia che hanno arrestato circa 300 persone, secondo Amnesty International.
Nella loro dichiarazione, i leader cristiani denunciano le violenze e la brutalità della polizia contro i dimostranti e si dichiarano preoccupati per le intimidazioni nei confronti di Mawarire e di altri leader della Chiesa “che parlano a favore dei più deboli”.
Il documento critica la politica del 92enne Presidente Robert Mugabe, in particolare il fallimento delle aziende, in parte o in tutto di proprietà del governo, a causa “della corruzione rampante e dell’alto livello di irresponsabilità e impunità”. La massiccia disoccupazione e il mancato pagamento degli stipendi degli statali rischiano di far implodere il Paese, se non viene ristabilita nei cittadini la fiducia nello Stato attraverso un vero dialogo, avvertono i leader cristiani.
A causa dell’iperinflazione, Mugabe ha deciso nel 2009 di abbandonare la moneta nazionale e di usare i dollari americani. Una gran parte dei 16 milioni di abitanti dello Zimbabwe vive con un dollaro al giorno ed è costretta a ricorrere ai commerci informali per sopravvivere. (L.M.) (Agenzia Fides 15/7/2016)
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AFRICA/EGITTO - In via di soluzione il contenzioso intorno alle terre del Monastero di San Macario
 
Fayyum (Agenzia Fides) – L'avvocato egiziano Ihab Ramzy, che tutela gli interessi della Chiesa copta ortodossa, ha reso noti i dettagli di un imminente accordo tra le parti che dovrebbe porre fine al lungo contenzioso sorto intorno ai territori legati al Monastero copto ortodosso di San Macario, nell'area del Wadi el Rayan. Il caso è riesploso nei primi mesi del 2015, intorno al progetto di costruzione di una strada che doveva unire la città di Fayyum ad un'area di oasi attraversando i territori intorno al Monastero copto di San Macario, minacciando un'area archeologica che si estende intorno a una chiesa risalente al IV secolo.
Il progetto metteva a rischio anche l'approvvigionamento idrico del Monastero e alcune aree coltivate ad esso appartenenti. A quel tempo (vedi Fides 25/2/2015) i monaci diedero vita ad un'iniziativa di resistenza non violenta, sdraiandosi sul percorso dei bulldozer impegnati nel progetto e guidati da operai che si avvicinavano alle terre del Monastero al grido di “Allah Ackbar”. In seguito, attivisti e leader politici locali lanciarono anche una raccolta di firme per chiedere al Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi di bloccare il progetto. Nell'appello, la controversia sorta sul progetto di arteria viaria veniva definita come una “bomba a orologeria” in grado di aggravare le già allarmanti conflittualità religiose registrate nel Paese.
Adesso, stando alle notizie diffuse dall'avvocato Ihab Ramzy, l'accordo in via di approvazione prevede la concessione definitiva alla Chiesa copta ortodossa di 3mila acri di terreno intorno al Monastero, come area destinata al turismo culturale. Nell’ambito dell'accordo, si cercherà di risolvere anche la vicenda di un monaco condannato per aver manifestatoatteggiamenti giudicati aggressivi nei confronti dei funzionari dello Stato, durante una fase concitata dei contrasti.
In passato, sul contenzioso riguardante i terreni. si erano proiettate anche le tensioni tra il Monastero di San Macario e la gerarchia episcopale copta ortodossa, che in più occasioni aveva negato ogni legittimazione alle proteste dei monaci. Nel maggio 2015, il Sinodo dei Vescovi copti ortodossi, sotto la presidenza del Patriarca Tawadros II, ha deliberato e pubblicato alcune disposizioni disciplinari per rendere più stretto il controllo dell'episcopato sulla vita dei monasteri copti, maschili e femminili. La soluzione del contenzioso intorno alle terre del Monastero di San Macario rappresenta anche un segnale di superamento di alcune tensioni e incomprensioni intra-ecclesiali in seno alla Chiesa copta ortodossa. (GV) (Agenzia Fides 15/7/2016).
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ASIA/INDIA - Tentato incendio di una chiesa cristiana
 
New Delhi (Agenzia Fides) - Alcuni ignoti hanno tentato di dare alle fiamme una chiesa appartenente alla comunità indiana protestante, "Chiesa dell'India del Sud", nello stato indiano di Karnataka. Come appreso da Fides, il tentato incendio, con kerosene versato sulla porta e in altre parti dell’edificio, è avvenuto nelle prime ore del mattino del 14 luglio. Le fiamme hanno bruciato il portale della chiesa, arrecando danni fortunatamente non gravi. La polizia , chiamata dai fedeli locali, risvegliati in piena notte, sta indagando sul fatto. Sajan K George, Presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani (Gcic), parlando a Fides ha condannato fermamente il tentativo di incendio doloso che "è un chiaro attacco alla chiesa", rilevando "l'allarme e la paura per la comunità cristiana, molto vulnerabile e sottoposta a continue intimidazioni e violenze, specie in alcuni stati indiani come il Karnataka”. (PA) (Agenzia Fides 15/7/201 6) 
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ASIA/PAKISTAN - La Caritas: il teatro per il cambiamento sociale
 
Lahore (Agenzia Fides) - Il teatro è un potente mezzo per il cambiamento sociale dei giovani e per diffondere una cultura di pace e tolleranza: con questa convinzione la Caritas di Lahore ha organizzato una rappresentazione teatrale nei giorni scorsi presso il Renewal Centre, struttura pastorale della diocesi di Lahore, a Youhanabad, quartiere cristiano di Lahore. Lo scopo di questa rappresentazione era evidenziare alcuni problemi sociali esistenti e promuovere modalità e strade pacifiche per risolverli, creando armonia sociale e religiosa nella società. Alla manifestazione è intervenuto l'Arcivescovo di Lahore, Sebastian Shaw, che ha espresso la sua gioia per questo impegno sociale culturale dei giovani della diocesi.
La Caritas ha organizzato la rappresentazione in collaborazione con l' Ajoka Theatre, compagnia teatrale impegnata a diffondere consapevolezza sui diversi problemi e questioni aperte esistenti nella comunità. Amjad Gulzar, Direttore nazionale di Caritas Pakistan, ha rimarcato che la Caritas, insieme all'opera di sostegno e assistenza di persone in difficoltà e disagio, "intende contribuire a diffondere questa consapevolezza del cambiamento sociale a livello più ampio". P.Joseph Shahzad, Segretario esecutivo della Caritas di Lahore, ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questo tipo di manifestazioni, rimarcando che la Caritas contribuire a organizzare anche in futuro. (PA) (Agenzia Fides 15/7/2016)
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ASIA/TERRA SANTA - L'edicola del Santo Sepolcro rimane accessibile ai pellegrini, nonostante i lavori di restauro
 
Gerusalemme (Agenzia Fides) - I lavori di restauro, ormai iniziati da alcune settimane, hanno completamente avvolto con impalcature e teloni l'Edicola del Santo Sepolcro, ma il luogo dove, secondo la tradizione, fu deposto il corpo di Cristo dopo la crocifisisone, rimarrà omunque accessibile ai pellegrini durante l'opera di recupero e consolidamento della struttura. Lo riferiscono le fonti ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme, in una nota sull'aggiornamento dei lavori firmata da Thomas Charrière. Un'imbracatura in ferro permette l'accesso in sicurezza alla tomba, mentre la facciata dell'edicola è stata spogliata e tutt'intorno alla struttura si svolgono giorno e notte i lavori di restauro.
La Custodia francescana di Terrasanta, attraverso i suoi canali ufficiali, fornisce periodicamente gli aggiornamenti sull'avanzamento dei lavori. “I lavori più importanti” si legge nel website terrasanta.net “si concentrano, al momento, sulla facciata nord. L’architettura barocco-ottomana aveva disegnato qui i contorni di tre finestre cieche. Ora non si vedono più perché la muratura è stata completamente spogliata dai rivestimenti marmorei. Analizzando le foto appena scattate si ha la sensazione che il muro ormai nudo sia stato costruito in almeno due epoche diverse, a giudicare dalla differenza tra le pietre impiegate e la trama che le unisce”.
La maggior parte degli interventi più rumorosi si svolge nottetempo, con l’impiego di trapani e martelli. Tutti i frammenti dei rivestimenti marmorei smontati vengono trasferiti nella galleria dei francescani, sotto la cupola, grazie a un montacarichi installato non lontano dagli archi della Vergine. Nel laboratorio a ridosso del tetto della basilica ogni elemento viene inventariato, prima di misurarlo e ripulirlo. Il progetto di riqualificazine, con un costo di 3,3 milioni di dollari, viene sostenuto dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa greco-ortodossa e dalla Chiesa armena apostolica. Nel mese di aprile, il Re di Giordania Abdallah II ha fatto pervenire sottoforma di “beneficienza reale” (Makruma) una consistente donazione personale a favore del progetto. (GV) (Agenzia Fides 15/7/2016).
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AMERICA/BRASILE - Conflitti e diritti delle comunità di pescatori tradizionali
 
Brasilia (Agenzia Fides) – Il Consiglio per la Pastorale dei Pescatori (CPP), legato alla Commissione Episcopale per la pastorale del servizio della carità, giustizia e pace, della Conferenza Episcopale (CNBB), ha presentato il rapporto "Conflitti sociali-ambientali e violazioni dei diritti umani nelle comunità tradizionali di pesca in Brasile".
La presentazione, informa una nota delle POM del Brasile inviata a Fides, è avvenuta nella sede della CNBB a Brasilia, il 13 luglio, con la partecipazione di rappresentanti del CPP, membri di altri settori della pastorale sociale e pescatori minacciati da conflitti. Il rapporto oltre ad analizzare le cause dei conflitti getta anche luce sulle strategie organizzate dalle comunità per convalidare i loro diritti.
"Questo rapporto è importante perché dà visibilità e denuncia i casi di violazioni dei diritti umani, sociali, ambientali e culturali, come alle lotte in difesa dei territori delle comunità di pescatori" ha detto il Presidente della Commissione Episcopale per la pastorale del servizio della carità, giustizia e pace, p. Olavio Dotto, aprendo l’incontro.
La pubblicazione contiene una raccolta di informazioni sulla violenza subita dalle comunità di pescatori artigianali e da pescatori che vivono nelle acque interne e lungo la costa brasiliana.
Il rapporto raccoglie anche i dati sui principali conflitti ambientali che coinvolgono la pesca tradizionale nelle comunità di 14 stati del Brasile.
(CE) (Agenzia Fides, 15/07/2016)
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AMERICA/HONDURAS - Fermati i presunti assassini dell’attivista ambientalista Lesbia Yaneth Urquía
 
Marcala (Agenzia Fides) – La polizia ha fermato i presunti assassini della leader comunitaria Lesbia Yaneth Urquía, nel comune di Marcala, La Paz, al centro dell’Honduras. L'attivista era stata trovata morta il 6 luglio a Marcala, ad ovest della capitale, Tegucigalpa. L'assassinio rientra in una serie di omicidi di membri del Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell'Honduras (COPINH), che difendendo cause ambientali e gli indigeni dell’Honduras.
Nel mese di marzo è stato assassinato Nelson Garcia. Berta Caceres, cofondatrice del COPINH, è stata uccisa nella sua casa nello stesso mese (vedi Fides 4 e 9 marzo 2016). Tomas Garcia, che era a capo del consiglio, era stato ucciso da un soldato durante una protesta nel 2013.
Il Vescovo ausiliare di San Pedro Sula, Sua Ecc. Mons. Romulo Emiliani, aveva detto a marzo scorso, dopo l’omicidio di Berta Caceres (vedi Fides 09/03/2016): "Benché le statistiche gestite dalle istituzioni concordino sul fatto che gli omicidi sono in calo, colpisce tutti l'impatto dei crimini commessi, in particolare il massacro in Comayagüela e della leader indigena Berta Caceres (vedi Fides 04/03/2016). Questo provoca costernazione e imbarazzo tra la popolazione" .
Secondo l’ultimo rapporto dell'organismo internazionale Global Witness, relativo all’anno 2015, il totale degli ambientalisti uccisi l’anno scorso è pari a 185 in 16 paesi, di loro 67 appartenevano a comunità indigene. In America Latina la ripartizione indicata è la seguente: il Brasile al primo posto con 50 omicidi, seguito dalla Colombia con 26, Perù e Nicaragua con 12 ognuno, Guatemala 10, Honduras 8, Messico 4 attivisti uccisi. Molte organizzazioni per i diritti umani lamentano che, in generale, i crimini restano impuniti.
(CE) (Agenzia Fides, 15/07/2016)

lunedì 1 febbraio 2016

Bollettino Agenzia Fides News del 30 gennaio 2016

VATICANO - La Chiesa missionaria per i malati di lebbra: 611 lebbrosari nel mondo
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – La Chiesa missionaria ha una lunga tradizione di assistenza verso i malati di lebbra, spesso abbandonati anche dai loro stessi familiari, ed ha sempre fornito loro, oltre alle cure mediche e all’assistenza spirituale, anche possibilità concrete di recupero e di reinserimento nella società. In molti paesi è ancora grave la discriminazione verso questi malati, per la presunta incurabilità della malattia e per le tremende mutilazioni che provoca.
Secondo i dati dell’ultimo “Annuario Statistico della Chiesa”, la Chiesa cattolica gestisce nel mondo 611 lebbrosari. Questa la ripartizione per continente: in Africa 201, in America 59 (totale), in Asia 328, in Europa 22 e in Oceania 1. Le nazioni che ospitano il maggior numero di lebbrosari sono: in Africa: Repubblica Democratica del Congo (30), Madagascar (25), Sudafrica (23); in America del Nord: Stati Uniti (2); in America centrale: Messico (11); in America centrale-Antille: Haiti (3); in America del Sud: Brasile (21), Perù (4), Ecuador (4); in Asia: India (253), Indonesia (25), Vietnam (14); in Oceania: Papua Nuova Guinea (1); in Europa: Germania (16), Spagna (3), Italia (1).
Nell’ultima domenica di gennaio, quest’anno domenica 31, si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra, istituita nel 1954 dallo scrittore e giornalista francese Raoul Follereau, definito “l’apostolo dei lebbrosi”, che lottò contro ogni forma di emarginazione e ingiustizia. Questa 63.ma edizione ha per slogan: “Vivere è aiutare a vivere”. Secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ogni anno oltre 213.000 persone, di cui molti bambini, contraggono questa malattia. La lebbra tuttavia oggi è una malattia curabile, la causa principale continua ad essere la povertà e l’assenza di servizi sanitari. Non si conosce con esattezza il numero dei malati di lebbra nel mondo, anche perché alcuni stati non vogliono che si sappia della presenza di questa malattia nel loro territorio. E’ comunque un problema sanitario importante in vari paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. (SL) (Agenzia Fides 30/01/2016)
LINK
Per ulteriori informazioni -> http://www.aifo.it
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AFRICA/KENYA - Il Presidente dispone il ritiro della proposta di regolamentazione delle confessioni religiose
 
Nairobi (Agenzia Fides) - Il Presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha disposto l’immediato ritiro della proposta di regolamentazione delle confessioni religiose (“Religious Societies Rules 2015”) che aveva suscitato le proteste dei Vescovi cattolici e dei leader di altre confessioni (vedi Fides 13 e 19 gennaio 2016).
“Questa decisione avvia un processo condotto dalle parti interessate con la partecipazione del governo e del pubblico in una consultazione strutturata” afferma un comunicato della Presidenza del 28 gennaio pervenuto a Fides.
La decisione del Presidente giunge dopo l’incontro che ha avuto con i leader religiosi, i quali hanno espresso le loro forti perplessità sulla proposta di regolamentazione delle attività di culto, resa necessaria dalla proliferazione di sedicenti “chiese”, fondate da millantatori che approfittano dell’ingenuità popolare, e dalle predicazioni incitanti all’odio riscontrate in alcune moschee del Paese.
La Chiesa cattolica contestava in particolare che le nuove regole rischiavano di compromettere “la chiara linea di distinzione tra Stato e religione” stabilita dalla Costituzione del Kenya, che garantisce inoltre la “libertà di culto”. (L.M.) (Agenzia Fides 30/1/2016)
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AFRICA/TANZANIA - “La situazione di Zanzibar non trascini tutto il Paese nel caos” dice Mons. Ruwa’ichi
 

Dar es Salaam (Agenzia Fides) - “Dobbiamo pregare perché regni la pace e perché lo stallo a Zanzibar non finisca per dividerci. Se Zanzibar sprofonda nel caos, il resto del Paese non sarà sicuro; pregate Dio perché ci salvi da ogni divisione che possa privarci della pace” ha affermato Mons. Jude Thadaeus Ruwa’ichi, Arcivescovo di Mwanza, durante la cerimonia di insediamento del nuovo Vescovo di Mtwara, Mons. Titus Mdoe.
Al rito era presente Jenister Mhagama, Ministro di Stato nel Gabinetto del Primo Ministro responsabile per gli affari parlamentari, il lavoro, i giovani e i disabili, che ha espresso apprezzamento nei confronti di Mons. Mdoe. “Il governo investe le sue speranze in leader come lei, Mons. Mdoe. Contiamo sui leader religiosi che esortano i tanzaniani ad accogliere e a promuovere gli insegnamenti religiosi, e noi nel governo ci impegniamo perché i cittadini rispettino le leggi e i regolamenti” ha detto la Ministra.
A fine ottobre la Commissione Elettorale Indipendente della Tanzania aveva deciso l’annullamento dei risultati delle elezioni presidenziali, legislative e locali nell’arcipelago semi-autonomo di Zanzibar, per le “gravi irregolarità” riscontrate nel corso dello scrutinio tenutosi il 25 ottobre. Nel resto della Tanzania le elezioni erano state considerate valide e John Magufuli era stato eletto Presidente del Paese.
La Commissione aveva ordinato di ripetere la consultazione elettorale (vedi Fides 29/10/2015). Il 22 gennaio è stato annunciato che le nuove elezioni si terranno il 20 marzo. Negli ultimi anni Zanzibar è stato teatro di attentati e di episodi violenti che non hanno risparmiato la Chiesa cattolica (vedi Fides 28/2/2014). (L.M.) (Agenzia Fides 30/1/2016)
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AMERICA/HONDURAS - In due anni oltre 7 mila donne vittime di violazione dei diritti umani
 
Tegucigalpa (Agenzia Fides) – Tra il 2014 e il 2015 almeno 7.581 donne honduregne sono state vittime di violazione dei diritti umani. Tra queste, 3.842 hanno subito violenza domestica, sessuale e minacce di morte. Il restante 49,4% ha denunciato violazioni dei diritti di lavoro, sanitari, di istruzione e di accesso alla giustizia. La condanna è stata resa nota dalla Commissione dei Diritti Umani del Paese in occasione della recente Giornata della donna honduregna. Nel comunicato dell’organismo statale, pervenuto anche a Fides, si legge che qualsiasi tipo di violazione è una forma di discriminazione oltre che una ulteriore violenza dei diritti che impediscono alla donna una sua crescita personale, economica e sociale.
La violenza contro le donne è legata a fattori di disuguaglianza economica, sociale e culturale, e per questo le autorità sono state sollecitate ad intervenire per eliminarla attraverso la promozione dell’uguaglianza, dell’indipendenza e la tutela del rispetto dei loro diritti. Nel rapporto si legge ancora che tra il 2014 e 2015 sono state ricevute una media di 11 denunce al giorno di donne vittime di violenza. Nei giorni passati, decine di donne honduregne hanno protestato nelle vicinanze del Congresso Nazionale, chiedendo il rispetto dei loro diritti, la fine di ogni tipo di abuso delle quale sono vittime, come pure dell’impunità che persiste contro i colpevoli. Le manifestanti portavano coperte, striscioni e le immagini di più di cento donne che sono morte violentemente nel Paese centroamericano negli ultimi anni. (AP) (30/1/2016 Agenzia Fides)
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OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - La siccità alimentata da El Niño miete vittime e distrugge l’agricoltura
 
Yangon (Agenzia Fides) - Nelle comunità più remote colpite dalla siccità in Papua Nuova Guinea la popolazione continua a morire di malnutrizione e malattie. Per evitare altre morti, nei prossimi mesi sono quanto mai urgenti aiuti alimentari. Malattie come la malaria si stanno velocemente diffondendo visto che la gente è troppo debole per combatterle. Siccità e gelo, che hanno devastato le colture lo scorso anno, lasciando l’agricoltura di sussistenza, senza niente da mangiare, sono state collegate al fenomeno meteorologico El Niño, che ha colpito duramente la PNG.
Secondo il World Food Programme, i dati più recenti suggeriscono che almeno 700 mila persone nel Paese abbiano seria necessità di assistenza alimentare. Generi alimentari di base, come le patate dolci, sono andati distrutti a causa delle scarse precipitazioni durante tutto il 2015 e poi dalle gelate da luglio a ottobre, mentre gli insetti hanno distrutto tante colture piantate in seguito. Molte comunità sono accessibili solo a piedi, con pesanti camminate di una settimana dalla città più vicina, o con aeromobili che possono atterrare su piccole strisce di terra in mezzo alla giungla. (AP) (30/1/2016 Agenzia Fides)

giovedì 24 dicembre 2015

Bollettino Fides News del 23 dicembre 2015

VATICANO - Fides per un mondo più giusto
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Natale porta con sé l’attesa della venuta di Dio, il Solo che può stabilire un regno di pace universale fondato sulla giustizia. La situazione mondiale non sembra aspettare o andare verso questa venuta. L’Agenzia Fides è costretta a registrare quotidianamente guerre, violenza, negazione dei diritti umani, della libertà religiosa e di espressione, discriminazione e persecuzione delle minoranze. E’ nostro compito portare alla luce questa realtà, oscurata dalla grande informazione, e prendere atto dei tanti uomini e donne cristiani e non, che vivono, lavorano e lottano alle frontiere dell’umanità, anche a costo della loro vita, per costruire un mondo migliore. A tutti coloro che condividono l’informazione e la sollecitudine per l’umanità, tutta la redazione dell’Agenzia porge gli auguri per le feste natalizie e un sereno Anno Nuovo. (Agenzia Fides 23/12/2015)
EUROPA/POLONIA - I “Cantori della stella” dell’Infanzia Missionaria impegnati per i coetanei del Madagascar
Varsavia (Agenzia Fides) – Durante il tempo di Natale, anche in Polonia i bambini dell'Infanzia Missionaria si impegnano a coinvolgere altre persone per sostenere le missioni attraverso l’iniziativa dei “Cantori della stella” (vedi Fides 19/12/2015). Visitano quindi le famiglie delle loro parrocchie e durante questo breve incontro intonano i canti di Natale, presentano un piccolo spettacolo della Natività in chiave missionaria e incoraggiano a sostenere l’Infanzia Missionaria. Come informa la Direzione nazionale delle POM della Polonia, quest'anno l'attenzione viene orientata sulla condizione dei bambini in Madagascar.
I Cantori missionari si cominciano a preparare già nel mese di ottobre, subito dopo la Giornata Missionaria Mondiale. Preparano i loro vestiti e gli accessori, come una stella, un salvadanaio, il logo dell'Infanzia Missionaria, allestiscono una piccola rappresentazione della Natività. Nel tempo di Avvento si impegnano nella preghiera quotidiana e in piccole rinunce. Il momento culminante di questa iniziativa è il 6 gennaio, solennità dell’Epifania e Giornata missionaria dei bambini, che viene festeggiata nelle parrocchie. In questa circostanza molti bambini entrano a far parte della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria. L’azione missionaria dei Cantori della stella si conclude con un incontro diocesano, a cui partecipano centinaia di piccoli cantori missionari. (SL) (Agenzia Fides 23/12/2015)
AFRICA/SUDAN - Aumentano gli abusi sui minori nella capitale
Khartoum (Agenzia Fides) - Il Ministero della Sanità sudanese ha dato l’allerta per l’aumento dei casi di abuso sessuale ai danni di minori nello Stato di Khartoum. Le vittime sono in particolare bambini in età scolare. Secondo uno studio portato avanti dal Ministero della Sanità, nelle scuole di Khartoum quest’anno è stato registrato un aumento significativo di disturbi di salute mentale tra gli studenti. E’ anche emerso che molti bambini sono stati molestati sessualmente o violentati in casa. Sono aumentati anche suicidi e altri morti violente tra donne e bambini a causa della proliferazione delle manifestazioni di violenza in tutto il Sudan.
Secondo un insegnate della Lubaba Basic School, nel distretto di El Nasir, 11 alunni della scuola sono stati violentati in casa. Sei risultano incinta. Nel mese di luglio 2015, il quotidiano El Jareeda aveva pubblicato un rapporto sugli abusi sessuali ai danni dei bambini, in particolare nei distretti periferici della capitale sudanese dove non ci sono stazioni di polizia e dove la maggior parte dei residenti sono sfollati provenienti dalle zone di guerra. Da una dichiarazione del presidente del Sindacato Nazionale dei disabili mentali risulta che, nel 2014 e all'inizio del 2015, sono stati registrati più di 3.500 casi di abuso sessuale nei confronti dei bambini. Tuttavia, i crimini riportati alla polizia rappresentano meno del 5% dei casi reali. (AP) (23/12/2015 Agenzia Fides)
AFRICA/MALAWI -L’Anno della Misericordia nelle carceri del Malawi nei racconti di un missionario
Lilongwe (Agenzia Fides) - “Dopo l'iniziativa di Patrizia Lavaselli di portare i disegni delle donne della prigione di massima sicurezza di Zomba all'Accademia Carrara di Bergamo, questa nuova avventura ha del miracoloso”scrive all’Agenzia Fides p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano, commentando la nomina dell’album “I have no everything here” eseguito dalla Zomba Prison Band, formata da detenuti del carcere malawiano, al Grammy Awards che verranno assegnati il 15 febbraio 2016 a Los Angeles. “Un sogno, una tappa nuova nel lungo cammino di riconciliazione con se stessi e con il mondo, una preghiera e un lamento, ma anche un segnale che la Misericordia non ha confini” afferma il missionario.
Nell’anno della Misericordia anche in altre carceri del Malawi, uno dei Paesi più poveri del mondo, si moltiplicano i progetti per dare condizioni di vita dignitose. “La popolazione del Malawi raddoppia ogni diciotto anni fino a raggiungere gli attuali diciassette milioni di abitanti. Di questi circa quattordici mila sono rinchiusi nelle stesse carceri che già cinquanta anni fa erano insufficienti. Il sistema giudiziario e penale rimane una delle eredità del periodo coloniale ed è tutto incentrato su un unico metodo: la punizione del carcerato. Un sistema che disumanizza la persona rendendola incapace di ricostruire la propria vita” sottolinea p. Gamba, che è Chairman del Prison Felloship Malawi e membro dell’Ispettorato delle Prigioni. Grazie a questi incarichi p. Gamba partecipa alla stesura del Rapporto Annuale sulle carceri per il Parlamento.
Tra le iniziative promosse dal missionario c’è il rinnovamento del carcere di Ntcheu, un lavoro effettuato dagli stessi detenuti che “hanno quasi completato l'opera di un carcere dove vivere con dignità di persone durante la detenzione al fine di riscattare la propria vita”. “Una storia che vuole aiutare chi ha offeso e chi è stato offeso, nel nome della Misericordia” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 23/12/2015)
ASIA/MYANMAR - Il Card. Bo: "Un Natale di buona volontà, per la riconciliazione nazionale”
Yangon (Agenzia Fides) - In Myanmar ci sono "tutte le ragioni per festeggiare con l'angelo che a Natale ha cantato: Gioia a tutto il mondo! Natale è un invito a uscire dalla nostra oscurità e vivere nella luce, ad accogliere la luce in modo che il nostro cuore possa veramente essere riempito di gioia": lo afferma il Card. Charles Bo, Arcivescovo di Yangon, nel suo messaggio diffuso in occasione del Natale.
Una parola-chiave del messaggio, inviato dal Cardinale a Fides, è "buona volontà", che riecheggia nell'annuncio degli angeli: "e pace in terra agli uomini di buona volontà".
"Con le elezioni generali dell'8 novembre, la nostra nazione vede l'alba di un cambiamento. Spetta a noi permettere che sorga un giorno luminoso. Quello che viene è un anno di benedizione per ognuno di voi, fratelli e sorelle. Dimenticando tutto il passato, le tenebre dell'odio, possiamo realizzare il messaggio di pace rivolto a tutte le persone di buona volontà", afferma il Cardiale.
"La buona volontà è una conditio sine qua non per l'acquisizione della pace", rimarca, invitando a “costruire un nuovo Myanmar, un nuovo cielo e una nuova terra", grazie alla buona volontà di ciascuno.
Il messaggio invita " tutti gli uomini e le donne di buona volontà ad unire le forze in Myanmar", costruendo la pace tra le comunità, "mai diffondendo discorsi di odio". Elogia poi i vincitori delle elezioni per aver dimostrato sagacia, "proponendo un governo di riconciliazione nazionale", apprezzato dalla Chiesa. Chiede a chi ha perso le elezioni di "accettare il verdetto e accogliere con favore i vincitori", trasferendo in modo pacifico il potere.
Invoca la buona volontà dei militari, affermando di "credere sinceramente nel cambiamento del cuore dell'esercito" che può diventare "guardiano della transizione democratica". Si dice “certo della buona volontà dei leader religiosi e delle religioni”, per dare prova di "prendersi cura gli uni degli altri" abbandonando " i tentativi di abusare della religione per scopi politici".
In particolare il Cardinale vede e auspica la buona volontà della Chiesa, "una delle poche organizzazioni nel paese che è davvero di carattere nazionale avendo al suo interno gente di ogni tribù, lingua ed etnia". La Chiesa - conclude - "è chiamata a stare con i più emarginati, per garantire che la democrazia sia inclusiva, indirizzata verso i più vulnerabili". In occasione del Natale, la Chiesa in Myanmar ribadisce il proprio contributo nella costruzione della nazione, pur ferita da tanti problemi, operando per "un tempo di guarigione, non di vendetta. Un tempo per il perdono, un momento per la riconciliazione nazionale". (PA) (Agenzia Fides 23/12/2015)
ASIA/COREA DEL SUD - In Avvento i giovani sperimentano il perdono di Dio
Seul (Agenzia Fides) - L'Avvento è un tempo di misericordia: con questa consapevolezza l'arcidiocesi di Seul ha promosso la celebrazione del sacramento della Confessione per i giovani ponendo 30 "Tende della riconciliazione" fuori dalle Cattedrale di Myeongdong, catturando così l'attenzione di turisti e passanti incuriositi.
Come riferito a Fides dall'Arcidiocesi di Seul, l'iniziativa offre ai giovani cattolici l'opportunità di ricevere il Perdono non in un confessionale tradizionale, ma in una tenda, luogo che ha un pregnante significato biblico e teologico.
"I giovani sono beni preziosi per la Chiesa cattolica" ha detto p. Peter Yang Jang-ook, il direttore del Dipartimento della Gioventù dell'Arcidiocesi di Seoul, e il principale organizzatore della manifestazione. "Nella nostra società moderna, tuttavia, non è facile per i giovani mantenere la loro fede. Pertanto, vorremmo offrire loro la possibilità di avvertire e fare esperienza della misericordia di Dio".
I giovani sono stati invitati a spendere del tempo per pregare, riflettere e fare l’esame di coscienza all’interno della cattedrale, ascoltando letture bibliche e cantando, per poi recarsi all'esterno della chiesa. I giovani vivono questa opportunità come "tempo di guarigione e di perdono"; come momento in cui "Cristo accoglie la confessione". All'iniziativa partecipano 30 sacerdoti confessori, tra i quali il Cardinale Andrew Yeom Soo-jung e il Vescovo Peter Chung Soon-taek. (PA) (Agenzia FIdes 23/12/2015)
ASIA/ISRAELE - I Vescovi cattolici reagiscono alle dichiarazioni-choc di un rabbino contro i “cristiani vampiri”
Gerusalemme (Agenzia Fides) – L'assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa ha appreso “con sgomento” e subito condannato le recenti dichiarazioni anticristiane diffuse dal rabbino Benzi Gopstein, proprio nei giorni in cui si celebravano i cinquant'anni della dichiarazione conciliare Nostra aetate, che ha aperto una fase nuova dei rapporti tra ebrei e Chiesa cattolica.
Nei giorni scorsi il rabbino, noto per le sue posizioni estremiste e leader del movimento Lehava, nato per opporsi ai matrimoni tra ebrei e non ebrei, ha pubblicato su un sito internet la sua proposta – poi ripresa dalla stampa israeliana - di bandire le feste cristiane e espellere i cristiani da Israele, “prima che questi vampiri”, così ha scritto Gopstein, “bevano il nostro sangue”. Nel suo intervento, il rabbino accusava i cristiani di voler fare proselitismo nello Stato ebraico.
In una dichiarazione, diffusa dai canali ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme, l'Assembea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa condanna con fermezza le parole “irresponsabili di Rabbi Gopstein”, definendole “un oltraggio allo stesso dialogo” fiorito dopo il Concilio Vaticano II. I Vescovi cattolici, che già in altre occasioni avevano denunciato le provocazioni intimidatorie del rabbino estremista, si appellano alle autorità israeliane, rimarcando che simili sortite “rappresentano una vera minaccia per la convivenza pacifica nel Paese”, davanti alla quale occorre “adottare le misure necessarie, nell'interesse di tutti i cittadini”.
In passato, il rabbino Gopstein aveva giustificato gli attacchi e i roghi appiccati a chiese e moschee nelllo Stato ebraico, come legittimi tentativi di purificare la terra d'Israele da culti idolatrici. (GV) (Agenzia Fides 23/12/2015).
ASIA/GIORDANIA - Il re Abdullah II: i cristiani arabi fanno parte integrante della nostra civiltà
Amman (Agenzia Fides) – I cristiani arabi “sono una parte integrante del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro”, e fin dall'inizio “sono stati partner essenziali per la nostra cultura, per la costruzione della nostra civiltà e per la difesa dell'islam”. Così si è espresso re Abdullah II di Giordania nel corso del discorso, trasmesso martedì 22 dicembre dalla tv nazionale, con cui il monarca hascemita ha voluto felicitarsi con tutti i suoi sudditi in occasione della festa islamica della natività del Profeta Mohammad (celebrata in quasi tutto il mondo il 23 dicembre) e della solennità cristiana del Natale di Nostro Signore. Re Abdullah – riferiscono fonti giordane consultate dall'Agenzia Fides - ha sottolineato il valore simbolico della prossimità tra le due celebrazioni, in un tempo in cui molti paesi “soffrono per l'estremismo e la violenza”, alimentati da chi tradisce “i veri principi dell'islam e del cristianesimo”.
Alla vigilia della festa islamica e di quella cristiana, Abdullah ha voluto ribadire che “l'islam è una religione di misericordia”, e che cristiani e musulmani sono uniti da “valori comuni” totalmente opposti alle pratiche di coloro che lui ha definito come “fuorilegge dell'islam”. In tale contesto, il monarca ha ribadito che tutti i giordani “vivono sotto l'ombrello di una medesima cittadinanza”, e che i cristiani arabi hanno contribuito in maniera essenziale alla costruzione della civiltà arabo-islamica fin dai tempi della battaglia di Mu'tah (quando Mohammad aveva ordinato alle forze islamiche in lotta contro l'esercito bizantino di non nuocere ai cristiani della Siria).
La festività islamica del Mawlid al-nabi, la natività del Profeta Mohammad – che dipende dal calendario lunare – nell'anno 2015 viene celebrata anche il 23 dicembre. Una simile prossimità tra la festa islamica e il Natale cristiano non si verificava da 457 anni. (GV) (Agenzia Fides 23/12/2015).
AMERICA/HAITI - Ballottaggio il 27 dicembre, non ancora insediata la Commissione di valutazione elettorale
Port au Prince (Agenzia Fides) – Il portavoce della Conferenza Episcopale di Haiti (CEH) ha confermato che il Card. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes, ha avuto degli incontri informativi con i membri dell'esecutivo durante lo scorso fine settimana. Mons. Patrick Aris, segretario delle comunicazioni e portavoce della Conferenza Episcopale, in una nota inviata a Fides, sottolinea che è compito della Chiesa cattolica incontrare i diversi attori politici nel tentativo di facilitare il dialogo. La popolazione di Haiti dovrà scegliere il 27 dicembre fra Jovenel Moise e Jude Celestin, dopo il primo turno delle elezioni presidenziali svoltosi il 25 ottobre (vedi Fides 1/12/2015).
Per quanto riguarda la sua partecipazione alla Commissione di valutazione elettorale che è stata creata, Mons. Aris informa che è in attesa delle conclusioni della Conferenza Episcopale che sta valutando la situazione nel suo insieme prima di prendere una decisione. Pochi giorni dopo la sua creazione con decreto presidenziale, la Commissione di valutazione delle elezioni non si è ancora insediata. La partecipazione di Mons. Patrick Aris, come rappresentante della Chiesa cattolica in questa struttura, per molti presenta ancora punti oscuri.
(CE) (Agenzia Fides, 23/12/2015)
AMERICA/HONDURAS - Mons. Garachana: “urgente e necessario per il nostro Honduras un tempo di riconciliazione e pace”
San Pedro Sula (Agenzia Fides) – Nel suo tradizionale messaggio di Natale, il Vescovo della diocesi di San Pedro Sula, Sua Ecc. Mons. Ángel Garachana Pérez, ha ricordato a tutti che Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre e che è urgente e necessario per l’Honduras lasciare la violenza e vivere la riconciliazione.
Nel messaggio, Mons. Garachana Pérez fa anche riferimento al Giubileo della Misericordia appena iniziato: "essere misericordiosi - scrive il Vescovo - significa tessere relazioni familiari e sociali d'amore, di perdono e di riconciliazione. Il perdono viene dalla espressione più evidente dell'amore misericordioso, e per noi cristiani è un imperativo di cui non possiamo fare a meno".
"In questo periodo natalizio, è importante lasciare il rancore, la violenza e la vendetta, perché solo così possiamo creare le condizioni per vivere felici. E’ sempre tempo di riconciliazione e di pace, ma il tempo del Natale è più favorevole, e per il nostro Honduras è urgente e necessario" afferma il Vescovo.
"Quando si tratta di corruzione nel comportamento economico e politico, è perché in precedenza si è corrotta la coscienza, che allora non è più sensibile alla dignità della persona, al valore sacro della vita umana, al punto che uno uccide insensibilmente" conclude Mons. Ángel Garachana Pérez.
(CE) (Agenzia Fides, 23/12/2015)

mercoledì 9 settembre 2015

Bollettino Fides News del 9 settembre 2015

AFRICA /EGITTO - Il Patriarca copto Tawadros: la Chiesa ha una missione spirituale e non fa politica
Il Cairo (Agenzia Fides) – La Chiesa copta è una realtà di natura spirituale che serve tutta la società egiziana, senza eccezioni, e realizza tale servizio senza rivendicare ruoli politici diretti, limitandosi a esercitare la propria missione ecclesiale. Lo ha ribadito con forza il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, parlando in un teatro parrocchiale del Cairo. Nel suo intervento, Papa Tawadros ha ripetuto intenzionalmente che la Chiesa copta non offre appoggi diretti e personali a nessun candidato, e anche le sue iniziative sociali, assistenziali ed educative vanno tutte messe in relazione alla sua missione di natura spirituale, a vantaggio della salvezza di tutti.
Il grande Paese africano si sta preparando alle elezioni parlamentari, che si svolgeranno in più turni a partire dal prossimo 17 ottobre. I termini per la presentazione dei candidati e delle liste scadono nei prossimi giorni, e in vista di tale termine aumenta il clima di mobilitazione pre-elettorale. Nelle ultime ore, anche il copto Naguib Gabriel, leader della Federazione egiziana per i diritti umani, ha presentato presso gli organismi competenti la documentazione richiesta per partecipare alle elezioni. E’ intanto confermata la presenza di cristiani copti anche nelle liste del Partito salafita al-Nour. Nei mesi scorsi, per rispondere alle polemiche rilanciate dalla stampa, alcuni leader della formazione di matrice islamista hanno chiarito che l'inserimento di cristiani nelle proprie liste elettorali rappresenta un “atto dovuto”, reso obbligatorio dalla legge elettorale, e rientra nei pre-requisiti costituzionali a cui le formazioni politiche devono ottemperare per essere ammesse alle prossime elezioni parlamentari.
Ha annunciato da tempo la sua scelta di candidarsi nelle liste del Partito conservatore salafita anche l'attivista copto Nader El-Serafy, esponente della formazione politica Ghad el-Thawra e co-fondatore di "Copts 38", il movimento di laici sorto nel 2011 per chiedere il ripristino delle disposizioni canoniche stabilite dalla Chiesa copta ortodossa nel 1938 – e successivamente abrogate – che ammettevano 9 condizioni in cui era concesso ai cristiani copti di divorziare. La Chiesa copta non ha mai esplicitamente condannato la scelta dei cristiani che decidono di militare nei Partiti di ispirazione islamista. La legge elettorale in vigore stabilisce che i cristiani copti devono essere rappresentati da almeno 24 candidati nelle liste di Partito che concorrono a livello nazionale. (GV) (Agenzia Fides 9/9/2015).
AFRICA/MOZAMBICO - Il Presidente Nyusi riconosce il ruolo della Chiesa nella riconciliazione nazionale
Maputo (Agenzia Fides) - “La Chiesa cattolica ha sempre invitato la società mozambicana ad apprezzare tutte le persone, in particolare coloro che sono più vulnerabili e nel bisogno” ha riconosciuto il Presidente del Mozambico, Filipe Jacinto Nyusi, durante il suo intervento in occasione della Messa celebrata nella Cattedrale di Tete lunedì 7 settembre, anniversario dell’indipendenza nazionale dal Portogallo. Secondo le informazioni pervenute a Fides, il Presidente ha espresso apprezzamento per il ruolo svolto dalla Chiesa cattolica nel preservare la pace e per i suoi sforzi per la riconciliazione nazionale.
Il 7 settembre 1974 veniva firmato a Lusaka (Zambia) l’accordo tra il FRELIMO (Fronte di Liberazione Nazionale del Mozambico) e il Portogallo che metteva fine alla guerra per l’indipendenza nazionale. Subito dopo, nel 1975, scoppiava la guerra civile tra il FRELIMO, che aveva assunto il governo del Paese, e la RENAMO (Resistenza Nazionale Mozambicana), un movimento armato d’opposizione. Solo nel 1992 il conflitto civile è stato risolto con l’attiva partecipazione della Chiesa cattolica nella trattativa di pace.
Le celebrazioni per l’indipendenza nazionale coincidevano quest’anno con il 75esimo anniversario dell’erezione dell’Arcidiocesi di Maputo, la capitale del Paese. Essendo impegnato a Tete, il Presidente Nyusi si è fatto rappresentare alle funzioni religiose nello stadio della capitale dal Primo Ministro Carlos Agostinho do Rosario. Questi ha chiesto a tutti i fedeli, e più in generale alla società, di intraprendere azioni concrete per mantenere e consolidare la pace. Riprendendo lo slogan delle celebrazioni dell’anniversario dell’Arcidiocesi (“Ringraziate il Signore per le meraviglie realizzate in questi anni”), il Premier ha sottolineato che “solo una vera pace può permettere ai mozambicani di ‘fare meraviglie’ nell’avvenire”. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2015)
AFRICA/MALI - Tre milioni di persone nell’insicurezza alimentare, tra loro 715.000 bambini
Bamako (Agenzia Fides) - Più di 3 milioni di persone in Mali (un quinto della popolazione) vive in condizioni di insicurezza alimentare, secondo le agenzie specializzate delle Nazioni Unite. La regione più critica è il nord, dove le condizioni di sicurezza rimangono precarie anche dopo la cacciata dei gruppi jihadisti che avevano conquistato la regione nel 2012.
La guerra ha costretto alla fuga centinaia di migliaia di persone. Secondo gli ultimi dati dell’Onu, circa 136.000 rifugiati nei Paesi limitrofi e 90.000 sfollati interni sono tornati a casa, ma centinaia di migliaia di persone vivono ancora nei campi d’accoglienza.
Per cercare di sopravvivere, secondo la Fao, dal 10 al 15% della popolazione del Mali è stata costretta a chiedere denaro in prestito, a vendere il bestiame o ad essere coinvolta in attività illecite. Tra i più colpiti molti i bambini: secondo il coordinamento Onu per l’azione umanitaria (OCHA), nel nord del Paese 715.000 bambini sotto i cinque anni soffrono di grave forme di malnutrizione. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2015)
ASIA/BANGLADESH - Lettera pastorale del Vescovo di Rajshahi: “Un Giubileo di benedizione”
Rajshahi (Agenzia Fides) – “La celebrazione del Giubileo d'argento nella diocesi di Rajshahi intende rendere grazie a Dio per tutte le benedizioni che ha dato alla diocesi nella sua storia”: lo afferma la Lettera Pastorale inviata a tutti i fedeli da Sua Ecc. Mons Gervas Rozario, in occasione del 25° anniversario di fondazione della diocesi cattolica di Rajshahi. Le celebrazioni per l’evento, che prevedono i momenti-clou nei giorni 10 e 11 settembre 2015, saranno impreziosite dalla visita pastorale del Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli
Nella Lettera pastorale, inviata all’Agenzia Fides, il Vescovo ricorda la storia della Chiesa locale: “Il 21 maggio del 1990, la diocesi di Rajshahi è stata eretta canonicamente, guidata prima dal Vescovo Mons Patrick D'Rozario, C.S.C, e negli anni successivi da Mons Paulinus Costa. Alle origini nella diocesi c’erano sette parrocchie, oggi sono 19 e la 20a è in via di creazione. Grazie all’opera pastorale di preti diocesani, di missionari del PIME, di suore, catechisti e fedeli, la Chiesa cammina e coglie i frutti della grazia”.
Tra le priorità pastorali della diocesi, nota il Vescovo nel testo, fin dall’inizio vi furono l'evangelizzazione e l’opera di istruzione, punti ancora oggi fondamentali. L’evangelizzazione è andata avanti tra le popolazioni indigene degli adivasi (delle varie etnie: santal, uraon, mahali, mundari, pahari, mahato etc.) “per diffondere l'amore di Cristo attraverso lo sviluppo economico e sociale dei poveri, fornendo assistenza sanitaria e nella testimonianza di misericordia, giustizia e pace”. Inoltre il cammino di “rinnovamento della Chiesa locale è continuato a partire dalle famiglie, nelle parrocchie, attraverso una profonda adesione al Vangelo”. “Oggi ci sono molte persone che vogliono ascoltare la Parola di Dio. La Parola di Dio deve essere predicata loro con grande cura”, scrive il Vescovo Rozario.
Inoltre “la Chiesa di Rajshahi è sempre attenta ai poveri e impegnata nelle opere di misericordia, cui si dedicano sacerdoti diocesani e religiosi, suore e catechisti”, ribadisce il testo, affermando che l’intera comunità si sta preparando a vivere con gioia e con profondo impegno l'Anno della Misericordia proclamato da Papa Francesco, come nuova opportunità di testimonianza evangelica e di missione. (DC-PA) (Agenzia Fides 9/9/2015)
ASIA/TURCHIA - Una mostra d'arte e un film sul Genocidio armeno
Istanbul (Agenzia Fides) – Alcune opere d'arte legate direttamente o indirettamente alla storia del Genocidio armeno vengono esposte per la prima volta senza censure alla Biennale di Istanbul, in programma dal 5 settembre al 1° novembre. Lo riferiscono fonti turche consultate dall'Agenzia Fides. I curatori della Biennale hanno reso noto che quest'anno la manifestazione – organizzata dalla Istanbul Foundation for Culture and Arts - ospiterà le opere d'arte di 13 artisti armeni, sottolineando che anche in questo caso il potere dell'arte ha permesso di garantire a tutti un approccio nuovo e non conflittuale a una questione considerata ancora tabù in molti ambienti turchi.
La stampa turca informa inoltre che il prossimo 30 ottobre verrà proiettato anche in Turchia il film Lost Birds (Uccelli perduti), la prima pellicola prodotta in Turchia sul Genocidio armeno e realizzata dai registi Ela Alyamac e Aren Perdeci. Nel film le vicende tragiche del 1915 vengono viste attraverso gli occhi di due bambini, fratello e sorella. (GV) (Agenzia Fides 9/9/2015).
ASIA/CAMBOGIA - Famiglie costrette a vivere nei cimiteri, dove i bambini giocano tra le tombe
Phnom Penh (Agenzia Fides) – Centinaia di vietnamiti vivono tra tombe e lapidi: una intera comunità si è vista costretta ad occupare un cimitero a sud di Phnom Penh per far fronte alla povertà e alla disuguaglianza. A Thmor San, un’area del villaggio di Doeum Sleng, i bambini giocano tra le lapidi e gli adulti preparano da mangiare tra i sepolcri. Alcune famiglie hanno occupato il terreno dopo aver abbandonato il mondo rurale in cerca di opportunità di lavoro ma, visti gli affitti troppo elevati degli appartamenti di Phnom Penh, hanno accettato la necropoli come male minore. Alcuni antropologi hanno documentato in Cambogia la diffusa credenza negli spiriti che fanno parte della realtà quotidiana delle persone e sono adorati nelle case con piccoli altari o ‘case degli spiriti’. A Thmor San migliaia gli abitanti sopravvivono con il piccolo mercato, la vendita di spazzatura e gli aiuti delle ong. Tra i problemi più diffusi ci sono alcool, violenza domestica, malnutrizione , mancanza di scolarizzazione, abuso e lavoro minorile, malattie come l’Hiv, il tutto aggravato dalle frequenti inondazioni. (AP) (9/9/2015 Agenzia Fides)
AMERICA/EL SALVADOR - “I problemi non si risolvono con le manifestazioni, ma con la buona volontà” afferma Mons. Escobar
San Salvador (Agenzia Fides) – “E' una mancanza di rispetto vedere i leader che litigano per le strade" ha stigmatizzato l'Arcivescovo di San Salvador, Sua Ecc. Mons. Luis Escobar Alas, riferendosi al confronto politico sempre più acceso, mentre la criminalità aumenta senza che le autorità intervengano in modo deciso. L’Arcivescovo sottolinea che questo atteggiamento non porta alcun beneficio, perché la società è stanca di vedere la polarizzazione estrema.
Nella nota inviata a Fides, Mons. Escobar Alas commenta le manifestazioni contro la corruzione, l'impunità e la violenza, che si sono svolte sabato 5 settembre in diversi luoghi della città, promosse dai movimenti legati ai partiti politici, alla ricerca del sostegno dei cittadini. “E' vero che si tratta di questioni complesse, che si devono affrontare con un ragionamento maturo – commenta Mons. Escobar Alas -. Ma la società salvadoregna è maturata, e lo dimostra nelle sue manifestazioni civili.... Vogliamo comportamenti maturi e responsabili, cercando di risolvere i problemi fino in fondo, non le manifestazioni di piazza. Dobbiamo essere seri e cercare una soluzione con buona volontà, altrimenti non andremo avanti".
L’Arcivescovo conclude notando che sia "molto triste e significativo" che tre Presidenti dell'America Centrale si trovino ad affrontare la giustizia a motivo della corruzione: "Se di deve lottare contro la corruzione, si deve fare attraverso le istituzioni dello Stato, che devono essere rafforzate per affrontare questi problemi".
(CE) (Agenzia Fides, 09/09/2015)
AMERICA/CUBA - Festeggiata la Virgen della Carità, Patrona di Cuba, in attesa del Papa
Cienfuegos (Agenzia Fides) – “Ogni anno la festa della Vergine della Carità del Cobre ci riempie di gioia e di speranza, perché ci ricorda la sua presenza amorevole a Cuba da più di quattrocento anni. E poi, una cosa molto importante: il prossimo anno 2016 sarà il centenario della Dichiarazione della Vergine della Carità del Cobre come Patrona di Cuba, quindi preghiamo la Vergine perché il Papa Francesco chieda per noi che l'8 settembre sia giorno festivo". Così è scritto nel messaggio di Sua Ecc. Mons. Domingo Oropesa Lorente, Vescovo di Cienfuegos, per la festa liturgica della Natività della Vergine Maria, 8 settembre, giorno in cui a Cuba viene celebrata “La Virgen de la Caridad del Cobre”, Patrona di Cuba.
Nel testo del Vescovo, inviato a Fides dalla Conferenza Episcopale Cubana, dopo aver ringraziato la principale radio locale della diocesi attraverso cui il messaggio ha potuto raggiungere migliaia di cubani, Mons. Domingo Oropesa invita a riflettere sulla figura della Vergine e sull'importanza della prossima visita di Papa Francesco. "Il rapporto, il modo in cui ci rivolgiamo a Lei, l'amicizia con la Vergine, ci fa crescere, ci ricostruisce e ci rende migliori. Se per ogni bambino la figura di una madre, di una buona madre, lo sostiene e lo fa crescere con amore, figuriamoci quanto può fare l'amore della Virgen de la Caridad de El Cobre" afferma Mons. Oropesa.
Con la festa de “La Virgen de la Caridad del Cobre” in tutta Cuba sono iniziate una serie di attività che si concluderanno con la visita del Santo Padre. Ieri si sono anche conclusi i lavori di ristrutturazione della Basilica de El Cobre, dove il Papa celebrerà la Messa il 22 settembre, nello stesso luogo dove si recò Benedetto XVI nella visita del 2012.
(CE) (Agenzia Fides, 09/09/2015)
AMERICA/HONDURAS - I bambini resistono alla carestia grazie alla merenda scolastica
Intibucá (Agenzia Fides) – La grave siccità provocata da El Niño ha causato la perdita di intere coltivazioni, unica fonte alimentare per tante famiglie honduregne. In alcuni luoghi del Paese la merenda scolastica è l’unico pasto che permette ai bambini di resistere alla carestia. In molte comunità i piccoli vanno a scuola soprattutto per avere qualcosa da mangiare. Uno dei municipi dove la situazione è più precaria è Yamaranguila, Intibucá, che registra un livello di insicurezza alimentare molto critico. Abbondano campi rimasti a secco, animali rachitici e le persone rimaste senza niente da mangiare. Nella scuola del municipio i bambini fanno lunghe file con i loro piatti e bicchieri di plastica per ricevere la merenda. Alcuni ne mangiano solamente una parte, conservando il resto per condividerlo a casa con la famiglia. Complessivamente, in Honduras, la siccità compromette la vita di 161.403 famiglie di 146 municipi. Il Governo sta mettendo in pratica un piano d’azion e per portare cibo e aiuti. Ogni razione viene consegnata alle famiglie con cinque chili di riso, cinque chili di zucchero, cinque chili di fagioli, due chili di farina di mais, un chilo di caffè, due chili di burro, due chili di spaghetti e uno di pasta. (AP) (9/9/2015 Agenzia Fides)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...