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mercoledì 22 settembre 2010

Un Concerto - Regalo del coro Femminile Parrocchiale

Parrocchia di
San Giorgio di Nogaro


Il Coro Femminile
della Parrocchia
di San Giorgio M.
offre un saluto musicale a

mons. Livio Carlino

in occasione della sua partenza 
Splendore
del Settecento
italiano
Concerto d’ Organo
Organista
Alessandro Sbrizzi

Venerdì 24 settembre 2010
Chiesa della Madonna
ore 20.30

Programma

 

Scuola Napoletana
e Scuola Veneziana :
Splendore del Settecento Italiano

BENEDETTO MARCELLO
(1686–1739)
Sonata in La minore
(Presto/Adagio, Cantabile e Largo, Allegro, Presto, Minuetto)


LEONARDO LEO
(1694–1744)
e NICOLO’ PORPORA
(1686–1768)
Toccata (Leo) e Fuga (Porpora)
in Re maggiore
Toccata (Leo) e Fuga (Porpora)
in Sol minore

BALDASSARRE GALUPPI
(1706–1785)
Sonata con Ripieni e Flauti in Do maggiore
Moderato in Sol Maggiore
Sonata in Sol minore
 DOMENICO SCARLATTI
(1685 – 1757)
Sonata K 84 in Do minore
Sonata K69 in Fa minore
Sonata K 61 in La minore


JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750)
Corale per organo “Wer nur den lieben Gott làbt walten”

Toccata e Fuga in Re minore BWV 565


Organo della Chiesa
di San Giorgio di Nogaro
Organo di Valentino Zanin. Sconosciuta la data esatta di nascita. Collocato in parete di ingresso in cantoria in cassone. Tastiera di 54 note a prima ottava corta. Pedaliera di 21 note. Trasmissione meccanica a catenacciatura tradizionale. Ventilazione elettrica.
Dalle note dell’Archivio di Casa Zanin risulta anteriore al 1870.

 Alessandro Sbrizzi, organo

Alessandro Sbrizzi , originario di San Giorgio della Richinvelda, ha studiato organo e composizione organistica al Conservatorio di Udine, conseguendo il diploma con il massimo dei voti nel 1998.
La stessa data segna anche la sua partenza dall’Italia e l’inizio degli studi all’estero che lo hanno portato in Olanda (Conservatorio di Utrecht), Germania (Folkwang Hochschule di Essen) e in Svezia e Belgio (per i corsi di perfezionamento in musica barocca).
Tra i suoi vari insegnanti, Lino Falilone, Bernard Winsemius (per l’organo), Andrea Marchiol e Christian Rieger (per il cembalo) sono risultati i più determinanti nel completamento della sua formazione artistica. Fondamentali in questo senso sono stati i corsi in musica barocca con il cembalista e direttore d’orchestra danese Lars Ulrik Mortensen, in seguito ai quali ha deciso di specializzarsi nell’esecuzione della musica antica.
Quale vincitore del Primo Premio al Concorso di Roma nel 1999, ha ricevuto la targa d’argento del Presidente della Repubblica Italiana. In seguito è stato finalista dei concorsi organistici internazionali di Dublino (2002) e Amsterdam (Sweelinck Organ Competition, 2005).
La sua attività concertistica, iniziata nel 1995, lo ha portato a esibirsi su alcuni dei più begli organi in Italia, Olanda, Germania e Argentina.
 Ha suonato, inoltre, con vari ensamble e orchestre tra cui la Residentie Orkest (Orchestra sinfonica dell’Aja), Amsterdam Sinfonietta e Rotterdam Philarmonic Orchestra con le quali si è esibito nelle maggiori sale da concerti olandesi ( tra cui il celebre Concertgebouw di Amsterdam) sotto la direzione di Paul Goodwin, Jaap van Zweden, John Nelson e Arnold Ostman. Alcuni suoi concerti sono stati trasmessi dalla radio olandese. Alessandro Sbrizzi ha ricoperto vari incarichi da organista, sicuramente degno di nota è quello di assistente agli organi storici del Domkerk (Duomo) di Utrecht.
Dal 1999 è organista titolare dell’organo Lindsen (1836) della chiesa cattolica di Maarssen (Paesi Bassi), per la quale si occupa anche della programmazione concertistica.
Accanto al suo amore per la musica, Alessandro Sbrizzi è un appassionato di Matematica e ha studiato questa scienza all’Università di Utrecht laureandosi “cum laude” nel 2009.
Nel 2007 ha ricevuto il premio “Giovane Talento” dalla Koninklijkr Hollandsche Maatschappij der Wetenschappen (Società Reale Olandese delle Scienze) per “gli eccellenti risultati ottenuti nello studio di questa disciplina”.




domenica 19 settembre 2010

Foglietto parrocchiale: 19 settembre 2010

Parrocchia di S. Giorgio di Nogaro
Porto Nogaro - Villanova - Zellina
Venticinquesima settimana del tempo ordinario settembre 2010
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
GIORNO
ORA
CELEBRAZ.

INTENZIONE

NOTE

DOMENICA
19 settembre
XXV del Tempo Ordinario

8.30

11.00

19.00

S. MESSA

S. MESSA

S. MESSA



X Longhin Enzo X Olindo e Maria
X Carrara Emilio X Carrara Marianna e Romano X Malisan Angelo
X Colautti Giuseppina, Olinto


LUNEDì
20 settembre
Ss. Andrea Kim e C.
9.00
S .MESSA
X De Faccio Franca
X Tommaso
X Bertoldi Anastasio, Mason Pia

MARTEDì
21 settembre
S. Matteo
9.00
S .MESSA
X Anna


MERCOLEDì
22 settembre
S. Maurizio
9.00
S .MESSA
X Anna
X Trovò Dina


GIOVEDì
23 settembre
S. Pio da Pietrelcina
9.00
S .MESSA
X Spadaro Tarcisio
X Carlo
X Sec. intenz. offerente


VENERDì
24 settembre
B.V. Maria della Mercede
9.00
S .MESSA
X














SABATO
25 settembre
S. Cleofa
15.0019.00
Matrimonio
S. MESSA
` Linza Erica e Filippo Michele
X Toniolo Stefano X De Giorgi Mina
X Magonara Mariarosa

DOMENICA
26 settembre

XXVI del Tempo Ordinario

8.30

11.00

19.00

S. MESSA

S. MESSA

S. MESSA


X Milan Erminio, Pevere Ida
X Mattiussi Luigi
` 50° Mat. Brunato Giovanni e Caterina
X Per tutta la comunità

1





SCEGLIERE DIO

C’è una falsa religione che i profeti non hanno mai cessato di denunciare: la religione di chi crede di avere la coscienza a posto con poca fatica, col compimento di riti e pratiche esteriori di culto. Spesso questa è una apparenza di religiosità che serve da copertura allo sfruttamento dei poveri. Nella Prima Lettura di oggi compaiono ricchi commercianti che fanno il riposo del sabato, in cui era proibito il commercio, pensando come imbrogliare i poveri e come frodare sulla merce o sui prezzi. Per il ricco accogliere l’annuncio del Regno è trasformare i beni da oggetto di preda in mezzo di amicizia e di comunione. Già abbiamo ascoltato qualche Domenica fa’ l’invito di Gesù a vendere tutto e darlo ai poveri. Qui ci viene detto: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza».
L’amicizia che il ricco deve costruire non è frutto del suo buon cuore, ma esigenza e dovere che gli deriva da ciò che possiede. Ciò che egli dona non deve avere l’aspetto di un’elemosina. Il povero nella Comunità cristiana ha dei diritti che vanno soddisfatti. Il ricco deve sentirsi più un attento amministratore dei beni che un proprietario. «Non sei forse un ladro, afferma san Basilio, tu che delle ricchezze di cui hai ricevuto la gestione, ne fai cosa tua propria?... All’affamato appartiene il pane che tu conservi, all’uomo nudo il mantello che tieni nel baule, a chi va scalzo le scarpe che marciscono a casa tua, al bisognoso il denaro che tu tieni nascosto. Così tu commetti tante ingiustizie quanta è la gente cui potevi donare». Continua sant’Ambrogio: «E’ giusto perciò che, se rivendichi qualche cosa come privata di ciò che è stato dato in comune (la terra) al genere umano e persino a tutti gli animali, almeno tu ne distribuisca qualcosa ai poveri: sono partecipi del tuo diritto, non negare loro gli alimenti». Ciò che i Padri predicano riferendosi a casi della propria Chiesa ora investe popoli, nazioni, milioni di persone. Nazioni o gruppi multinazionali esercitano il controllo sulla ricchezza con una libertà indiscussa, continuano a fare della ricchezza la fonte della divisione e ad approfittare di queste divisioni per il loro dominio economico. I capitali si spostano da un paese all’altro dove migliore può essere l’incentivo al guadagno. Milioni di lavoratori rurali non hanno né diritto né possibilità di accedere a terre che pure sono loro, mentre grandi proprietari tengono incolte le loro terre in vista di un migliore sfruttamento o di una più grande sorgente di guadagno.
Tutti e due gli appelli possono essere capiti e accolti solo dall’uomo nuovo rinato da Dio, che riscopre il vero valore delle cose. Senza la conversione del cuore, le ricchezze nelle mani dell’uomo diventano ricchezze d’iniquità, sia nell’atto del possesso che nell’atto del dare. La donazione fatta per tacitare la coscienza e non per amicizia, non è vera donazione. Ogni decisione che non termini all’amore è sbagliata alla radice. Il farsi amici significa cercare nell’uso dei beni una realizzazione orizzontale, tra fratelli, e non verticale, dall’alto in basso. «Il denaro, simbolo delle cose, è strumento di divisione e di lotta; deve diventare strumento di comunione tra le persone, di amicizia, di uguaglianza, anziché veicolo di guerra e di discriminazione. Ora la povertà di quelli che hanno dei beni e che non possono e non debbono spogliarsene, consiste nell’usarne per creare amicizia e comunicare tra gli uomini. Questo “fatevi amici” deve essere ripensato nel tempo e rinnovato continuamente nel contenuto» (A. Paoli).
Dobbiamo riconoscere che se Dio ha un temibile antagonista, questo è il denaro. Il luccichio e il fascino della ricchezza hanno il seducente potere di rendere nemici anche coloro che ci amano di più e che ci hanno amato di più. Occorre talvolta uno sforzo disumano per liberarci dalla prigione delle cose, quando cessano di essere al nostro servizio e si rendono padrone della nostra vita, imponendoci il giogo della più temibile schiavitù. Abbiamo bisogno di fare veramente tesoro della Parola del Signore per mantenere, o per ritrovare, la nostra libertà, se l’avessimo perduta.

Preghiera
Hai lodato un amministratore, Signore, perchè, nel rubare, aveva usato tutta la sua sottile intelligenza ed hai concluso che i figli delle tenebre sono più astuti dei figli della Luce. Questa tua amara considerazione la sento appiccicata alla mia pelle, perchè anch’io spendo tutte le mie energie per costruire il “mio” regno,a misura delle mode del tempo.
Eppure io so che Tu sei un Dio che domanda di usare la mente per costruire il tuo Regno e costantemente sei in cerca di cuori e menti che sappiano inventare l’amore creativo.
Aiuta, Signore, il mio cuore e la mia mente perchè sappiano dare spazio all’immaginazione così da far nuovo ogni giorno il mio stare con Te.
Vieni in me, così preda di tante follie e così vuoto di ideali degni di essere vissuti. Vieni in me, cosi impaurito dal cielo nero che mi copre e così distratto da una moltitudine di fatui sogni. Vieni, Signore, in me, così deconcentrato e incapace di dare unità, verità e novità al mio pensare, al mio agire e al mio sperare, perchè il mio seguirti non sia banale, ma abbia il passo del genio.

BREVISSIME DIOCESI, FORANIA, PARROCCHIA




Oggi don Livio si incontra alle
ore 9.00 con la comunità di Porto Nogaro
alle ore 10.30 con quella di Zellina
Domenica prossima Battesimi a S. Giorgio



Il Coro Femminile della Parrocchia
di San Giorgio M. offre un saluto musicale a mons. Livio Carlino

Splendore
del Settecento italiano
Concerto d’ Organo con musiche di Johan Sebastian Bach,
Domenico Scarlatti, Benedetto Marcello
Organista Alessandro Sbrizzi
Venerdì 24 settembre 2010
Chiesa della Madonna ore 20.30


Giovedì ore 20.30 in canonica
Incontro dei catechisti dei gruppi cresima in vista della ripresa dell’attività con i ragazzi



Mercoledì ore 18.00
presso la Casa della gioventù
Assemblea dei genitori dei bambini della Scuola Materna “M. Bambina”


Il nostro benvenuto a FILIPUTTI SOFIA di Michele e Zanini Stefania nata in via Coronis alta. Auguri a lei e felicitazioni ai genitori

Dall’amore di Dio nasce l’amore del prossimo e l’amore del prossimo alimenta l’amore di Dio. Chi trascura di amare Dio, non può amare il prossimo
(S. Gregorio Magno)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...