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sabato 11 luglio 2009

Domenica 12 luglio 2009


PARROCCHIA S. GIORGIO M.

Foglio per i lettori

Solennità dei SS. Ermacora e Fortunato Patroni della nostra Arcidiocesi *




*cliccando puoi ottenere dati sulla vita dei santi

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Ezechiele 34,11-16

Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d’Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia. Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE
Rit: Il Signore è il mio pastore non manco di nulla

Su pascoli erbosi mi fa riposare

ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,

per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,

non temerei alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici;

cospargi di olio il mio capo.

Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

e abiterò nella casa del Signore

per lunghissimi anni.

SECONDA LETTURA

Dalla seconda lettera di Paolo apostolo ai Corinzi 4,7-15

Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.

Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l’inno di lode alla gloria di Dio. Parola di Dio


Sequenza

È in festa il nostro popolo,

esulta nella gioia:

onora il grande Ermacora

la Chiesa Aquileiese

A Fortunato martire

Uguale onor sia dato:

la stessa prova vinsero,

uniti nella fede.

Guidato dallo Spirito,

Ermacora converte

I peccatori e i deboli,

li libera per Cristo.

Condotto poi nel carcere

Resiste ad ogni pena;

la sua preghiera illumina

l’attesa dei credenti.

Or Fortunato predica:

e chiama a vita nuova

coloro che professano

la fede trinitaria.

Incarcerato, vittima,

per Cristo lotta e vince.

Insieme al santo vescovo

Il diacono si immola.

Colui che a questi martiri

Il vero premio ha dato,

a noi, per loro tramite,

conceda uguale gloria. Amen

Canto al Vangelo

Alleluia

Beati i perseguitati per amore della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli

Alleluia

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato”.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ha scelto Ermacora e Fortunato per annunciare il suo Regno nella terra di Aquileia. A noi dona tutto ciò che è necessario per continuare la sua missione. Preghiamo perché vinca le nostre resistenze e la nostra lentezza nel rispondere al suo invito.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, il tuo Spirito.

1. Per la Chiesa, nata dall'acqua del Battesimo e guidata dallo Spirito, e per i pastori della Chiesa, perché, come San Marco e i santi Ermacora e Fortunato sentano la responsabilità e l'urgenza di portare la parola di Gesù a tutti gli uomini, preghiamo.

2. Per tutti coloro che hanno responsabilità nella società civile, perché esercitino il loro compito in spirito di servizio e non per la ricerca di prestigio, accogliendo e favorendo soprattutto i più poveri e disagiati, preghiamo.

3. Per i missionari e le persone che lavorano per i popoli più poveri, perché abbiano il coraggio della denuncia delle ingiustizie e la tenerezza dell'amore nell'incontro con tutti, preghiamo.

4. Per coloro che sono divenuti tempio dello Spirito con il dono del Battesimo e della Confermazione, perché il dono di Dio li faccia crescere nella vita della Chiesa, preghiamo.


5. Per noi che nella solennità dei Santi Ermacora e Fortunato abbiamo accolto la tua Parola, perché ci rendiamo disponibili all'annuncio del Vangelo, testimoniando con la vita la fede che abbiamo ricevuto, preghiamo.

6. La nostra comunità questa settimana ha affidato alla misericordia del Padre il nostro fratello: DI VORA DUILIO. Il Signore lo renda partecipe della sua risurrezione,per questo ti preghiamo

O Padre, tu doni sempre all'umanità profeti e testimoni del tuo amore. Rendici sempre coscienti del tuo dono e responsabili del compito che ci hai affidato dal giorno del nostro Battesimo. Per Cristo nostro Signore

sabato 12 luglio 2008

Documento sul «referente pastorale»

Documento sul «referente pastorale»
Presentato venerdì 11 luglio in Cattedrale

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

è con cuore pieno di gioia e di speranza che in occasione della festa dei Santi Patroni, i martiri Ermacora vescovo e Fortunato diacono, vi consegno gli Orientamenti pastorali su «Il Referente pastorale laico». (LEGGI IL DOCUMENTO)

Sin dall'inizio del mio episcopato in mezzo a voi ho cercato di guidare la nostra Chiesa locale ad assumere e a vivere le dimensioni della «comunione» e della «corresponsabilità» in fedeltà alle indicazioni del Concilio Vaticano II e del Sinodo udinese V.
Ho individuato nella Forania il luogo primario dove questi due termini possono diventare esperienza profonda di nuove e mature relazioni umane fra le varie componenti del popolo di Dio e di nuovi modi di lavoro pastorale fra le diverse ministerialità, sia istituite che di fatto, presenti nelle nostre comunità. Sono convinto, in comunione con i miei confratelli Vescovi, che «l'ottica della testimonianza e della corresponsabilità permette di mettere meglio a fuoco le singole vocazioni cristiane, senza cadere in una visione puramente funzionale dei carismi» e che «la vocazione laicale in modo particolare, è chiamata oggi a sprigionare le sue potenzialità nell'annuncio del Vangelo e nell'animazione cristiana della società». (Nota pastorale dell'Episcopato italiano dopo il 4° Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona, n. 26)

Più di una volta ho espresso la mia sofferenza nel verificare nella nostra Chiesa locale una significativa contrazione del numero dei sacerdoti che impoverisce la vita religiosa, sociale e culturale di molte comunità, in particolare di quelle più piccole, che non possono contare sulla presenza di un parroco residente.
Nello stesso tempo il mio cuore si consola nel vedere tanti laici impegnati a vivere con maturità umana e cristiana e con passione il loro carisma e la loro «vocazione» al servizio delle comunità cristiane, superando quelle difficoltà conseguenti ad alcuni atteggiamenti e mentalità che non si sono convertite all'ecclesiologia del Vaticano II.

Mentre invito a non cessare di pregare per le vocazioni sacerdotali, accolgo la sollecitazione pastorale di «accelerare l'ora dei laici» anche nella nostra Chiesa locale rilanciandone l'impegno ecclesiale con questi «Orientamenti pastorali» che raccolgono l'esperienza in atto nella vita delle comunità.
Con essi intendo offrire delle indicazioni pastorali alle nostre Foranie e alle nostre Parrocchie in modo da orientare l'esperienza di alcune ministerialità laicali di fatto, per dar loro spazio di espressione e di accoglienza nelle comunità.

Ho scelto, confortato dalla riflessione dei Consigli presbiterale e pastorale diocesani, di riconoscere formalmente con un «mandato» la ministerialità del Referente pastorale laico che, rispondendo ad una precisa «vocazione», si dichiara disponibile ad accettare un impegno di corresponsabilità ecclesiale nell'animazione pastorale delle comunità cristiane.
Questa responsabilità laicale assume una duplice forma: il Referente di comunità e il Referente foraniale d'ambito.

Il Referente di comunità è quella preziosa presenza che soprattutto nei paesi dove non c'è il presbitero residente, in accordo con esso si pone come punto di riferimento e coordinatore delle attività pastorali della comunità stessa.
Vorrei che ogni più piccolo paese, di cui è ricco il nostro Friuli, avesse il suo «Referente di comunità» come segno di effettiva attenzione e partecipazione. Ogni parroco, responsabile di più paesi, prenda questa indicazione come compito primo ed ineludibile.

Il Referente foraniale d'ambito è quella persona che offre il suo servizio a livello foraniale ponendosi come riferimento per gli operatori pastorali di ogni singolo ambito in cui si articola l'attività pastorale foraniale.
Ai Referenti foraniali d’ambito ricordo che il loro primo compito non è quello di organizzare attività pastorali, ma di costituire e sostenere le relazioni tra le persone impegnate nello stesso ambito, in modo da formare con esse un «gruppo pastorale» coeso e partecipe.
Ai Vicari foranei, e con essi ai parroci e ai diaconi, chiedo di dare attuazione all'impegno posto in chiusura di questi «Orientamenti pastorali» dove si raccomanda a tutti di «aiutare le comunità cristiane a riconoscere ed accogliere i Referenti pastorali laici» come dono dello Spirito alla sua Chiesa.

Affido all'intercessione dei nostri Santi Patroni, alla Vergine dell'Annunciazione e alla generosità dei sacerdoti e degli operatori questi impegni pastorali.

Udine, 12 luglio 2008
Solennità dei Santi Patroni, Ermacora e Fortunato

Pietro Brollo
Arcivescovo di Udine

venerdì 11 luglio 2008

Foranie in Cattedrale nei Vespri della festa dei Patroni



Mons. Brollo presenta l'anno pastorale 2008/09

UDINE (9 luglio, ore 18.00) - Venerdì 11 luglio, alle ore 20.30 in Cattedrale ci saranno tutte le foranie con le croci astili abbellite con i nastri a far da cornice alla celebrazione dei primi vespri dei santi Ermacora e Fortunato, patroni dell’Arcidiocesi, durante i quali l’Arcivescovo presenterà l’anno pastorale 2008/2009.

Un appuntamento che vuole essere un segno di forte comunione ecclesiale da cui partire per individuare le programmazioni pastorali foraniali da sviluppare sul tema annuale «Cristiani capaci di dire e trasmettere la fede nella festa: cuore del tempo», alla fine di un percorso che ha visto le comunità interrogarsi già su come la «traditio fidei» poteva essere vissuta «nelle relazioni e nella vita affettiva» e «nella complessità e fragilità» dei nostri tempi.

E saranno ben 32 i laici, donne e uomini, che riceveranno da mons. Brollo il «mandato pastorale» come già avvenuto lo scorso anno nella stessa circostanza per altri 82 operatori. Sono le persone che, rispondendo ad una precisa «vocazione», offrono la loro «ministerialità» ponendosi come riferimento per gli operatori pastorali di un singolo ambito in cui si articola l’attività pastorale foraniale: catechesi, liturgia, carità, famiglia, giovani ed anche comunicazione sociale. La loro disponibilità ad accettare un impegno di corresponsabilità ecclesiale viene ora formalmente riconosciuta nella Chiesa Udinese.

«Più di una volta ho espresso la mia sofferenza nel verificare nella nostra Chiesa locale una significativa contrazione del clero che impoverisce la vita religiosa, sociale e culturale di molte comunità, in particolare di quelle più piccole, che non possono contare sulla presenza di un parroco residente. Nello stesso tempo il mio cuore si consola nel vedere tanti laici impegnati a vivere con maturità umana e cristiana e con passione il loro carisma e la loro "vocazione" al servizio delle comunità cristiane», dice l’Arcivescovo anticipando uno dei concetti dell’introduzione al documento «Il referente pastorale laico. Orientamenti pastorali» che consegnerà alla Chiesa Udinese proprio nella celebrazione di venerdì 11 luglio. E aggiunge: «Sono convinto, in comunione con i miei confratelli Vescovi, che l’ottica della testimonianza e della corresponsabilità permette di mettere meglio a fuoco le singole vocazioni cristiane, senza cadere in una visione puramente funzionale dei carismi e che la vocazione laicale in modo particolare, è chiamata oggi a sprigionare le sue potenzialità nell’annuncio del Vangelo e nell’animazione cristiana della società».
Grazia Fuccaro

SABATO 12 LUGLIO LA RICORRENZA DEI SANTI ERMACORA E FORTUNATO


Udine e il Friuli festeggiano i Patroni
Molti appuntamenti di carattere religioso, culturale e sociale

UDINE (10 luglio, ore 16.15) - Con molteplici appuntamenti, non solo di carattere religioso, ma anche culturale e sociale, le Arcidiocesi di Udine e Gorizia, la città di Udine e la Regione Friuli-Venezia Giulia si apprestano a celebrare sabato 12 luglio la festa liturgica dei Santi Patroni Ermacora e Fortunato.

Bagnasco ad Aquileia
Sarà il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, a presiedere sabato 12 luglio la solenne liturgia eucaristica in programma nella basilica di Aquileia alle ore 19 nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dei santi Ermagora e Fortunato. Assieme al cardinale, concelebranno il rito i vescovi della regione unitamente ai confratelli provenienti dalla Slovenia e dall’Austria. In precedenza, con inizio alle ore 16.30 nella sala romana di piazza Capitolo, verranno presentati i volumi «Zenonis Veronensis, Tractatus» (relatore don Carlo Truzzi) e «Gli affreschi dell’abside maggiore, Vol. 1. La Basilica di Aquileia» a cura di Sergio Tavano.

S. Messa in Cattedrale
L’Arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, presiederà la solenne concelebrazione in onore dei Santi Patroni alle ore 10.30 in Cattedrale. La Cappella musicale della Cattedrale, insieme al coro «Gottardo Tomat» di Spilimbergo, sosterrà la liturgia con l’esecuzione della «Messe grande par furlan» di Albino Perosa, assieme ai canti friulani del proprio della liturgia.

I Patroni in piazza
Intenso anche il programma promosso dal parroco del Duomo, mons. Luciano Nobile, per la festa dei Santi Patroni. Venerdì 11 luglio, in concomitanza con la «Notte bianca», tutte le chiese del centro cittadino resteranno aperte fino alle ore 24, per consentire alla cittadinanza di visitarle e fermarsi a pregare. Aperto fino alle 24 anche il Museo del Duomo, con visite guidate. Sabato 12, alle 9.30, prima della Messa, ci sarà la presenza del gruppo degli Scampanotadôrs furlans. Dopo il solenne pontificale delle ore 10.30, l’Arcivescovo uscirà sul sagrato per impartire la benedizione alla città. A seguire, sul piazzale del Duomo, ci sarà un’esibizione del gruppo folcloristico Stelutis di Udine, appuntamento organizzato dalle Pro loco del centro, che apriranno anche dei chioschi per fare promozione di varie associazioni e iniziative di solidarietà. Alle 20.45, canto dei secondi Vesperi, con i Pueri, Juvenes Cantores, e Aquileiensis Chorus diretti da Davide Pitis. Saranno eseguite musiche di Monteverdi, Bellinzani, Pitis.

Nella foto: la pala dei Santi Ermacora e Fortunato di Tiepolo, nel duomo di Udine (foto Viola).

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...