UDINE (9 luglio, ore 18.00) - Venerdì 11 luglio, alle ore 20.30 in Cattedrale ci saranno tutte le foranie con le croci astili abbellite con i nastri a far da cornice alla celebrazione dei primi vespri dei santi Ermacora e Fortunato, patroni dell’Arcidiocesi, durante i quali l’Arcivescovo presenterà l’anno pastorale 2008/2009.
Un appuntamento che vuole essere un segno di forte comunione ecclesiale da cui partire per individuare le programmazioni pastorali foraniali da sviluppare sul tema annuale «Cristiani capaci di dire e trasmettere la fede nella festa: cuore del tempo», alla fine di un percorso che ha visto le comunità interrogarsi già su come la «traditio fidei» poteva essere vissuta «nelle relazioni e nella vita affettiva» e «nella complessità e fragilità» dei nostri tempi.
E saranno ben 32 i laici, donne e uomini, che riceveranno da mons. Brollo il «mandato pastorale» come già avvenuto lo scorso anno nella stessa circostanza per altri 82 operatori. Sono le persone che, rispondendo ad una precisa «vocazione», offrono la loro «ministerialità» ponendosi come riferimento per gli operatori pastorali di un singolo ambito in cui si articola l’attività pastorale foraniale: catechesi, liturgia, carità, famiglia, giovani ed anche comunicazione sociale. La loro disponibilità ad accettare un impegno di corresponsabilità ecclesiale viene ora formalmente riconosciuta nella Chiesa Udinese.
«Più di una volta ho espresso la mia sofferenza nel verificare nella nostra Chiesa locale una significativa contrazione del clero che impoverisce la vita religiosa, sociale e culturale di molte comunità, in particolare di quelle più piccole, che non possono contare sulla presenza di un parroco residente. Nello stesso tempo il mio cuore si consola nel vedere tanti laici impegnati a vivere con maturità umana e cristiana e con passione il loro carisma e la loro "vocazione" al servizio delle comunità cristiane», dice l’Arcivescovo anticipando uno dei concetti dell’introduzione al documento «Il referente pastorale laico. Orientamenti pastorali» che consegnerà alla Chiesa Udinese proprio nella celebrazione di venerdì 11 luglio. E aggiunge: «Sono convinto, in comunione con i miei confratelli Vescovi, che l’ottica della testimonianza e della corresponsabilità permette di mettere meglio a fuoco le singole vocazioni cristiane, senza cadere in una visione puramente funzionale dei carismi e che la vocazione laicale in modo particolare, è chiamata oggi a sprigionare le sue potenzialità nell’annuncio del Vangelo e nell’animazione cristiana della società».
Grazia Fuccaro
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