collegamento orari cp
Visualizzazione post con etichetta Zambia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Zambia. Mostra tutti i post

martedì 20 giugno 2017

Agenzia Fides 20 giugno 2017

VATICANO - E’ morto il Card. Ivan Dias, già Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Nel pomeriggio di ieri, 19 giugno, è morto a Roma il Card. Ivan Dias, 81 anni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli dal 20 maggio 2006 al 9 maggio 2011. Era da tempo malato.
Il Card. Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay (India), era nato a Mumbai il 14 aprile 1936. Era stato ordinato sacerdote a Bombay l'8 dicembre 1958. Ha studiato presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma (1961-1964), laureandosi in Diritto Canonico nel 1964 presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 1964 ha lavorato presso la Segreteria di Stato per preparare la visita di Papa Paolo VI a Bombay in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale.
Tra il 1965 e il 1973 è stato Segretario presso le Nunziature Apostoliche in Danimarca, Svezia, Norvegia, Islanda, Finlandia, Indonesia, Madagascar, Isola della Riunione, Isole Comore, Mauritius. Tra il 1973 e il 1982 è stato Capo Sezione presso la Segreteria di Stato per l'Unione Sovietica, gli Stati Baltici, Bielorussia, Ucraina, Polonia, Bulgaria, Cina, Viet Nâm, Laos, Cambogia, Sudafrica, Namibia, Lesotho, Swaziland, Zimbabwe, Etiopia, Rwanda, Burundi, Uganda, Zambia, Kenya, Tanzania. L'8 maggio 1982 è stato nominato Arcivescovo titolare di Rusubisir e Pro-Nunzio Apostolico in Ghana, Togo e Benin (1982- 1987). Il 19 giugno dello stesso anno ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella Basilica di San Pietro. Tra il 1987 e il 1991 è stato Pro-Nunzio Apostolico nella Corea del Sud. Dal 1991 al 1997 Nunzio Apostolico in Albania. L'8 novembre 1996 è stato nominato Arcivescovo di Bombay. E’ stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 feb braio 2001. Il 20 maggio 2006 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, incarico che ha mantenuto per un quinquennio. I funerali saranno celebrati domani, 21 giugno, alle ore 15, nella Basilica Vaticana. Il Card. Dias verrà sepolto nella Cappella di Propaganda Fide al cimitero del Verano, a Roma. (S.L.) (Agenzia Fides 20/6/2017)
 top^ 
 
 
 
VATICANO - “Laicato e Missione”: una riflessione teologica su un fenomeno in crescita
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Dal 13 al 18 febbraio 2017 si è tenuto presso il Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM) a Roma, un seminario di studi sul rapporto tra Laici e Missione. L'iniziativa è nata in risposta alla crescente preoccupazione dei responsabili dell'animazione missionaria nelle comunità cristiane e alla positiva integrazione dei laici nella cooperazione missionaria tra le Chiese. La questione è oggetto di frequenti dibattiti e approfondimenti tra i Direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, che cercano risposte a questo arricchente fenomeno ecclesiale.
La presenza dei laici battezzati nell'attività missionaria della Chiesa è sempre più rilevante, a prescindere dal contesto sociale, ecclesiale o culturale in cui viene promossa. Negli ultimi decenni Dio sta suscitando vocazioni laicali per la missione, inviate da Chiese locali e accolte da altre Chiese locali nel loro impegno missionario. E’ una bella realtà, una nuova Pentecoste! Il suo fascino, tuttavia, non nasconde problematiche che pongono serie sfide alla vocazione missionaria laicale. La testimonianza della vita, la riflessione teologica e lo scambio di esperienze nella fede danno a questa nuova pubblicazione sul laicato un’originale apertura sull’orizzonte della missione della Chiesa. Il volume “Laicado y Misiόn” è stato pubblicato in lingua spagnola dalla casa editrice PPC (Madrid, Spagna) come seconda opera di riflessione teologica sulla missione della Collana OMNIS TERRA del Segretariato Internazionale della Pontificia Unione Missionaria (PUM) e del CIAM in collaborazione con la direzione nazionale delle Obras Missionales Pontificias di Spagna (OMP). (SL) (Agenzia Fides 20/6/2017)
LINK
Per ulteriori informazioni sul testo, in spagnolo -> https://es.ppc-editorial.com
 top^ 
 
 
 
EUROPA/ITALIA - “Io non viaggio solo”: progetto per l’integrazione dei minori migranti che arrivano soli in Italia
 
Roma (Agenzia Fides) - Dall’inizio dell’anno sono oltre 8 mila i bambini e ragazzi che, soli, hanno attraversato il Mediterraneo per arrivare sulle coste italiane con un incremento di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In base ai dati dell’UNHCR, le principali nazionalità di provenienza sono Guinea (579 minori), Gambia (565) e Bangladesh (489). Inoltre, più in generale, dagli ultimi dati disponibili ad aprile 2017, sono 15.939 i minori censiti e presenti nelle strutture di accoglienza. Per dare sostegno psicologico, affrontare e vivere con dignità e coraggio le giornate all’interno dei Centri di prima accoglienza SOS Villaggi dei Bambini, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra oggi 20 giugno, dà il via ufficiale al nuovo progetto “Io non viaggio solo”.
Il progetto prevede anche sostegno per affrontare le complessità legali, sociali e culturali per iniziare una nuova vita nel Paese di arrivo. Con l’obiettivo di facilitare l’inclusione sociale e l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati e dei giovani che vivono nel territorio di Crotone, il progetto è rivolto a 215 “minori stranieri non accompagnati” (MSNA) nei vari centri di accoglienza in Calabria, ai giovani adolescenti italiani (tra i 16 e i 21 anni) che risiedono nelle stesse località e a circa 120 operatori dei centri di prima e seconda accoglienza. Nello specifico, per i MSNA il progetto prevede, in collaborazione con le autorità locali e i centri di accoglienza, anche la fornitura di servizi complementari come il supporto psicosociale. Sono inoltre previsti servizi di mediazione interculturale e di assistenza legale; attività socio-ricreative e laboratori formativi, volti a promuovere competenze sociali e relazionali e a favorire il benessere psicosociale dei giovani migranti.
Tra le iniziative in corso, dal 19 al 24 giugno, sul lungomare di Crotone, è esposta la mostra fotografica ‘Oltre lo specchio’, composta da grandi pannelli specchianti in cui verranno raffigurati i minori migranti mentre svolgono le azioni quotidiane che più amano. Inoltre dal 20 e 21 giugno, il Social and Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino (SCT) presenterà una performance teatrale coinvolgente e dall’alto valore simbolico, in cui verranno raccontate le storie dei minori stranieri arrivati a Crotone.
(AP) (20/6/2017 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/ CONGO RD - La Nunziatura: nel Grande Kasai 3.383 vittime per gli scontri con i miliziani
 

Kinshasa (Agenzia Fides)- Sono 3.383 le vittime delle violenze nelle Circoscrizioni Ecclesiastiche del Grande Kasai nella Repubblica Democratica del Congo, registrate dall’ottobre 2016 ad oggi. Lo afferma una nota inviata all’Agenzia Fides dalla Nunziatura Apostolica a Kinshasa. Il Grande Kasai è sconvolto dagli scontri tra l’esercito congolese (FARDC) e i miliziani di Kamuina Nsapu, un capo tradizionale locale ucciso in uno scontro con la polizia nell’agosto 2016.
Secondo la nota. le fosse comuni finora scoperte sono 30, i villaggi completamente distrutti sono 20, dei quali 10 da parte delle FARDC, 4 dai miliziani e 6 da gruppi non identificati; le abitazioni distrutte sono 3.698.
La Chiesa ha pagato un prezzo altissimo a cause delle violenze. essendo 4 le Circoscrizioni Ecclesiastiche colpite: Kananga, Mbuji-Mayi, Luiza e Luebo. Le diocesi marginalmente coinvolte sono quelle di Mweka e Kolwezi. Due Vescovi sono stati costretti all’esilio. Si tratta di Sua Ecc. Mons. Félicien Mwanama Galumbulula, Vescovo di Luiza, e di Sua Ecc. Mons. Pierre-Célestin Tshitoko Mamba, Vescovo di Luebo, il cui episcopio è stato distrutto. Le parrocchie chiuse o danneggiate sono 60; le case religiose chiuse o danneggiate sono 34; le strutture sanitarie cattoliche colpite sono 31 e le scuole cattoliche chiuse o danneggiate 141. I Seminari costretti alla chiusura sono 5, dei quali 2 sono Seminari Maggiori.
Il dossier è stato inviato alle autorità congolesi e alle rappresentanze diplomatiche presenti a Kinshasa. (L.M.) (Agenzia Fides 20/6/2017)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/ZAMBIA - “Lo Zambia sta andando verso la dittatura” denunciano le Chiese cristiane
 

Lusaka (Agenzia Fides)-Lo Zambia rischia di scivolare verso la dittatura, affermano in una dichiarazione congiunta il Council of Churches in Zambia (CCZ), l’Evangelical Fellowship of Zambia (EFZ) e la Zambia Conference of Catholic Bishops (ZCCB), ovvero gli organismi che rappresentano la maggioranza dei fedeli cristiani nel Paese.
“La violenza istituzionale è una misura fondamentale della dittatura” sottolinea il documento, giunto all’Agenzia Fides, firmato per la ZCCB, dal suo Presidente, Sua Ecc. Mons. Telesphore George Mpundu, Arcivescovo di Lusaka.
I leader religiosi cristiani stigmatizzano il brutale arresto di Hakainde Hichilema, accusato di tradimento, perché avrebbe bloccato il corteo di auto del Presidente Edgar Lungu (vedi Fides 27/4/2017), avvenuto di notte, facendo ricorso a cani poliziotto, un fatto che suscita il triste ricordo del passato coloniale del Paese. “Solo i cittadini anziani con oltre 60 anni possono ricordare l’uso dei cani contro gli africani da parte dell’Amministrazione coloniale britannica” afferma la dichiarazione. “È inimmaginabile che il governo dello Zambia sprofondi così in basso da scatenare i cani contro il proprio stesso popolo. I britannici se ne sono andati 53 anni fa ma ora usiamo ancora le stesse tattiche per intimidire la nostra popolazione” affermano i leader cristiani che denunciano l’arresto e “il trattamento inumano” cui è stato sottoposto Hichilema.
La presenza di 80 tra emittenti radiofoniche, giornali online e stazioni televisive indipendenti non significa che la stampa e i media siano liberi, rimarca la dichiarazione. “Stampa libera significa che i giornalisti e i media possano fare il loro lavoro senza paura, intimidazioni e minacce”, in modo di potere svolgere quel ruolo di controllo delle attività di governo a favore di tutti, “senza guardarsi alle spalle per paura di chiusure, arresti o assalti”.
I leader cristiani sottolineano che “il tribalismo è un cancro che può uccidere una nazione se non è tenuto a distanza. La leadership politica ha il sacro mandato di tenere unita la nazione”. “Ci aspettiamo che Sua Ecc. Mr. Edgar C. Lungu agisca come un Presidente della Repubblica il cui scopo non è solo quello di proteggere gli interessi del suo partito ma anche e più importante, di essere il custode di tutti gli zambiani, senza distinzione di affiliazione politica” concludono i leader cristiani. (L.M.) (Agenzia Fides 20/6/2017)
 top^ 
 
 
 
ASIA/INDONESIA - Gli spazi esterni della Cattedrale di Giacarta a disposizione dei fedeli musulmani per l’Id al Fitr
 
Giacarta (Agenzia Fides) – La cooperazione interreligiosa tra cristiani e musulmani si vede e si apprezza soprattutto in occasione delle rispettive festività religiose, che diventano un momento per esprimere vicinanza e partecipazione solidale: come appreso da Fides, con questo spirito la Cattedrale di Giacarta, intitolata a Santa Maria Assunta, ha deciso di mettere a disposizione dei fedeli musulmani i propri spazi esterni, dato che il 25 giugno si celebra la festa dell’Id al Fitr, che chiude il mese santo islamico del Ramadan. Infatti la Grande Moschea Istiqlal a Giacarta, dove si riuniranno centinaia di migliaia di persone, si trova proprio di fronte alla Cattedrale cattolica. E i fedeli musulmani che desiderano andare alla moschea per la preghiera del mattino potranno parcheggiare motocicli automobili nel complesso della cattedrale. Tale usanza di reciproco scambio e cordialità dura da trent’anni: la moschea offre la stessa possibilità ai fedeli cristiani in occasione del Natale, della Settimana Santa o di altri grandi eventi che si tengono in Cattedrale.
Per far fronte all’evento, che coinvolgerà gran parte della popolazione musulmana della capitale, il Consiglio Pastorale della Cattedrale ha anche deciso di modificare, solo per domenica 25 giugno, gli orari delle sante Messe (saranno quattro in quella domenica), cancellando la celebrazione del mattino presto, ora in cui si prevede una massiccia affluenza di fedeli musulmani.
La decisione creerà, si ammette, qualche disagio ai fedeli che usavano frequentare la messa mattutina delle ore 6.00. Adriana Yeanne Kawuwung, parrocchiana della Cattedrale di Giacarta, nota a Fides che “quell’ora è per noi il momento preferito per incontrare e parlare con il Signore, perché la Cattedrale non è tanto piena di fedeli e il tempo atmosferico non è così caldo”. Ma, prosegue, “per una volta, in segno di rispetto e sostegno per i nostri fratelli musulmani che utilizzeranno il parcheggio potremo scegliere un altro orario o anche un’altra chiesa. E’ importante in Indonesia dare un esempio e un segno tangibile di armonia religiosa, di amicizia e di tolleranza in un tempo in cui si nota nella società una crescente intolleranza”. (PP-PA) (Agenzia Fides 20/6/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/IRAQ - Patriarca caldeo: per far rinascere i villaggi della Piana di Ninive non bastano gli aiuti dall'esterno. I cristiani non rimangano passivi
 
Baghdad (Agenzia Fides) - Le città e i villaggi della Piana di Ninive un tempo abitati da cristiani, dopo tre anni di occupazione jihadista, provano a ripartire anche grazie al sostegno generoso e concreto di organizzazioni e volontari stranieri, desiderosi di aiutare i cristiani iracheni in questo passaggio storico difficile. Ma una reale rinascita sarà possibile solo se le popolazioni locali si affrancheranno dall'atteggiamento di chi si lamenta costantemente e rimane passivo, “in attesa di ricevere tutto dallo Stato e dalle organizzazioni caritative”. E' questo il richiamo che il Patriarca caldeo Louis Raphael Sako ha voluto rivolgere a tutti i fedeli della propria Chiesa, prendendo spunto da vicende e situazioni che lui stesso ha potuto sperimentare di persona, nelle sue recenti visite a Mosul e in diversi villaggi della Piana di Ninive. In un breve rapporto, diffuso dai media ufficiali del Patriarcato, il Primate della Chiesa caldea rivolge espressioni pi ene di gratitudine per i volontari di organizzazioni soprattutto francesi – come SOS Chrétiens d'Orient e Fraternité en Irak – che “stanno lavorando sodo nella Piana di Ninive, nonostante la durezza del clima, mentre le nostre comunità soffrono frustrazione e senso di vuoto, e molti si aggirano lamentandosi, criticando e mostrando le cifre di denaro di cui hanno bisogno, a volte senza nemmeno ringraziare chi li sta aiutando”.
Il Patriarca Sako, nel suo contributo, suggerisce a tutti di mettere da parte consuetudini e atteggiamenti sbagliati, e di lasciarsi ispirare dal dinamismo operoso in cui si manifesta la carità dei volontari, impegnati anche nella ricostruzione di case e chiese danneggiate o distrutte durante gli anni di occupazione jihadista. La gratuità dei volontari- rimarca il Patriarca – può aiutare tutti a assumersi le proprie responsabilità e a prendere spontaneamente iniziative per il ripristino della vita sociale nelle città e nei villaggi della Piana di Ninive, nella consapevolezza che nessun aiuto esterno sarà di per sé sufficiente a far rifiorire quei centri abitati rimasti per tre anni deserti, durante l'occupazione delle milizie dell'autoproclamato Stato islamico. (GV) (Agenzia Fides 20/6/2017).
 top^ 
 
 
 
AMERICA/COLOMBIA - Riconciliazione con la creazione e tutela dell'Amazzonia colombiana
 
Leticia (Agenzia Fides) – Si è aperto ieri, 19 giugno, a Leticia, il terzo Incontro della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica “REPAM-Colombia”. Fino al 24 giugno più di 100 persone approfondiranno la realtà dell'Amazzonia colombiana e definiranno le strategie più opportune per lavorare insieme per la cura del bioma Amazzonico. Sarà presente anche la Commissione dei Vescovi dell'Amazzonia. L’obiettivo, secondo il comunicato pervenuto a Fides, è rafforzare l'identità della REPAM-Colombia alla luce dell’enciclica Laudato Sì, come percorso per la riconciliazione con la creazione e la tutela dell'Amazzonia colombiana. Inoltre si mira a rafforzare il lavoro ecclesiale in comunione, per ottenere un'azione più efficace come rete e concordare l'attuazione del piano comune d'azione. In apertura dei lavori è stata presentata la realtà di Mocoa ed è stata celebrata una Messa in suffragio delle vittime della frana che ha travolto la cittadina di Mocoa alla fine di marzo.
Secondo il programma di lavoro, sarà approfondita la realtà dei territori e delle Chiese locali nelle tre sub-regioni dell’Amazzonia, che comprendono 12 giurisdizioni ecclesiastiche del sud. Tra i relatori invitati prenderanno la parola Mons. Joselito Carreño, Vescovo di Puerto Inirida, e Cesar Baratto, teologo e responsabile della famiglia francescana, docente presso l'Università Santo Tomas. Armando Valbuena, consulente dell'Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia ONIC (popolo Wayu), presenterà un'analisi della situazione ecologica delle popolazioni indigene. Questo spazio si concluderà con l'intervento di Anitalia Ti Jachi Kulluedo, capo Uitoto, che proporrà una riflessione sulla riconciliazione tra i popoli indigeni e la Chiesa.
Come conclusione di questo incontro, si intende redigere un piano di azione concreto che, come REPAM, possa fare fronte alle principali sfide della realtà amazzonica colombiana. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2017)
 top^ 
 
 
 
AMERICA/MESSICO - Ludoteche per fermare il fenomeno del lavoro dei minori
 
Città del Messico (Agenzia Fides) – Secondo lo Studio Nazionale su Occupazione e Impiego, in Messico ci sono oltre 2 milioni di bambini impiegati in attività lavorative non consentite. Per prevenire il fenomeno, a partire dal secondo semestre di quest’anno, saranno installate ludoteche negli spazi pubblici. L’Istituto Nazionale di Statistica, Geografia e Informatica (INEGI) calcola che almeno 7 bambini su 10 delle zone rurali del Paese svolgono attività vietate. Il 43% di questi lavorano nel settore terziario dell’economia, in particolare nel campo del turismo. Spinti da queste cifre, il Segretariato del Turismo (Sectur), in coordinamento con i governi degli Stati di Guerrero e Quintana Roo e l’organizzazione internazionale Save the Children, hanno deciso di intervenire attraverso il Piano di Azione “Turismo Libero dal Lavoro Minorile 2017”. Gli organismi hanno annunciato che verranno presto aperte ludoteche per garantire uno spazio sicuro per prevenire il lavoro minorile negli Stati di Guerrero e Quintana Roo. Si tratta di spazi comunitari e sicuri, dove si svolgeranno attività a favore dello sviluppo dei bambini.
(AP) (20/6/2017 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - L’Arcivescovo di Rabaul: urge un tavolo negoziale per la questione di West Pomio
 
Rabaul (Agenzia Fides) – “La popolazione del distretto di West Pomio non ha partecipato al processo decisionale del progetto di sviluppo affidato alla ditta multinazionale malese Rimbunan Hijau, relativo alla piantagione di alberi per produrre olio di palma. Il contratto di locazione tra i possessori delle terre e l'azienda ha validità di sessant'anni. Ma dopo sei anni la maggioranza delle persone a West Pomio, senza chiedere alla società di andarsene, ha constatato effetti negativi a livello sociale e ambientale. La popolazione crede di avere il diritto di essere più coinvolta, per ridurre al minimo gli effetti collaterali indesiderati. Ciò richiede la negoziazione di un nuovo contratto di locazione per assicurare protezione appropriata alla popolazione locale e all’ambiente. Il fine è promuovere un progetto che sia sostenibile a lungo termine, a livello economico, ambientale e sociale”. E’ quanto dichiara all’Agenzia Fides, l’Arcivescovo France sco Panfilo, alla guida dell’arcidiocesi di Rabaul, che sta affrontando la questione sollevata dalla popolazione del distretto di West Pomio, nel territorio arcidiocesano (vedi Fides 14/6/2017). La questione, che occupa oggi il dibattito pubblico nel paese, è venuta alla luce dopo l’espulsione di Doug Tennent, missionario laico neozelandese che agiva come stretto collaboratore, avvocato e amministratore nell’Arcidiocesi di Rabaul, che stava aiutando a seguire la vicenda.
L’Arcivescovo, chiamato in causa direttamente dalla gente locale per la difesa del territorio, auspica oggi “dialogo e collaborazione tra le parti, nell'interesse di tutti e con lo scopo di promuovere il bene comune e il benessere delle future generazioni di West Pomio”. Per questo mons. Panfilo sollecita la Società interessata, i rappresentanti locali e gli esponenti del governo ad “avviare un tavolo dei negoziati al fine di formulare un percorso di sviluppo futuro basato su giustizia, equità, e sostenibilità”. (PA) (Agenzia Fides 20/6/2017)

martedì 25 aprile 2017

Bollettino agenzia Fides 25 aprile 2017

EUROPA/SPAGNA - Libropensadores: iniziativa solidale per incoraggiare i bambini a leggere e per aiutare una scuola in Costa d’Avorio
 
Saragozza (Agenzia Fides) – Anche quest’anno la Fundación Canfranc e Fundación Caja Inmaculada hanno lanciato la campagna Libropensadores che invita i giovani aragonesi alla lettura con l’obiettivo di sviluppare un progetto del quale beneficeranno 120 bambini in uno dei quartieri più poveri di Abidjan, Costa d’Avorio. La nuova edizione del programma prevede l’offerta di un euro per ogni libro per bambini e adolescenti preso in prestito nelle biblioteche che hanno aderito all’iniziativa. “L’obiettivo è sensibilizzare i giovani e i bambini sul mondo nel quale viviamo e fare si che capiscano che la vita è diversa in altri luoghi, li invitiamo a collaborare con queste azioni solidali e, allo stesso tempo, li incoraggiamo alla lettura”, hanno dichiarato i responsabili delle Fondazioni coinvolte. Quest’anno, Libropensadores contribuirà a realizzare un progetto scolastico nel quartiere Casa-Moscou di Abidjan, che aiuterà 120 alunni, da 5 a 12 anni, della scuola primaria Le prophète e le loro madri, che frequenteranno attività formative sulla prevenzione di malattie, nutrizione, igiene e sanità. Indirettamente, il progetto contribuirà a migliorare la situazione dei 371 alunni di questo centro e delle loro famiglie e si articolerà con due obiettivi principali: diminuire l’abbandono scolastico, migliorare la sanità e prevenire malattie.
(AP) (25/4/2017 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
EUROPA/ITALIA - Giornata Mondiale contro la Malaria: a rischio i più deboli, bambini e future mamme
 
Padova (Agenzia Fides) - Il 25 aprile l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) celebra il World Malaria Day, per sensibilizzare sul problema della malaria in tutto il mondo: una malattia che solo nel 2016 ha fatto registrare 212 milioni di casi, con 429 mila morti. L’Africa è il continente più colpito, con il 90% dei casi e il 92% delle morti. Più a rischio di tutti le donne in attesa e i bambini che vivono in condizioni svantaggiate, con difficoltà di accesso e utilizzo dei servizi di prevenzione e cura. “I bambini sono i più esposti al contagio, si legge in una nota di Giampietro Pellizzer, infettivologo di Medici con l’Africa Cuamm, pervenuta a Fides, perché non hanno ancora sviluppato alcuna immunità. I due terzi delle morti per malaria riguardano proprio i bambini sotto i 5 anni: nel 2015 sono stati 303 mila i bambini morti di malaria nell’Africa sub-sahariana. Tuttavia, la prevenzione e le misure di controllo hanno ridotto la malaria dal 2010 ad og gi del 29% complessivamente e del 35% tra i bambini sotto i cinque anni. E in tutti gli ospedali in cui il Cuamm lavora, la cura dei pazienti affetti da malaria è una priorità”. Nel 2016, infatti, le persone messe in trattamento per malaria dai Medici del Cuamm sono state 206.850, in Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Uganda, Sierra Leone e Sud Sudan. E proprio in questi giorni è stata aperta in Mozambico la nuova area di intervento, con un progetto partito nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Paese (vedi Fides 1/4/2017)”. Grazie a questo progetto il Cuamm interverrà in due distretti della provincia, Balama e Montepuez, per raggiungere circa 170 mila abitanti attraverso messaggi radio, spettacoli teatrali, coinvolgimento di leader locali ed attività porta a porta, oltre che offrire formazione del personale sanitario.
(AP) (25/4/2017 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/ZAMBIA - L’unità nazionale minacciata dalla degenerazione della politica e dal tribalismo
 

Lusaka (Agenzia Fides)- Tribalismo, regionalismo e degenerazione della vita politica minacciano l’unità dello Zambia. È quanto denuncia p. Cleophas Lungu, Segretario Generale della Conferenza Episcopale dello Zambia e Presidente dell’ Oasis Forum, un organismo al quale partecipano oltre alla Conferenza Episcopale, la Law Association of Zambia (LAZ), il Council of Churches in Zambia (CCZ), il Non-Governmental Organizations' Coordinating Council (NGOCC) e l’Evangelical Fellowship of Zambia (EFZ).
P. Lungu descrive una situazione dove la classe politica sembra vivere separata dal resto della popolazione. “Non abbiamo una forte ed effettiva partecipazione degli eletti in Parlamento. Vediamo il destino del nostro Paese dipendere dai litigi sul quale corteo di automobili deve procedere per primo. Vediamo i nostri leader che si professano cristiani seguire una strada che conduce solo alle tenebre, alla distruzione e alla disperazione. È il popolo dello Zambia che sta soffrendo. In un Paese dove povertà, analfabetismo e misere condizioni sanitarie sono diffusi, noi zambiani meritiamo molto meglio di questo”.
La perdita del senso dell’unità nazionale è evidenziato dalla crescita del tribalismo e del regionalismo alimentati a fini politici. “I semi della divisione che sono disseminati per ottenere un profitto politico non faranno crescere il Paese. Abbiamo bisogno dell’unità in questo Paese ora più di prima e questa può derivare solo dal senso di una identità comune, un senso che ci porta a condividere un futuro comune e l’amore per il nostro Paese” conclude. (L.M.) (Agenzia Fides 25/4/2017)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/NIGERIA - Liberato il gesuita rapito il 18 aprile
 

Abuja (Agenzia Fides)- È stato liberato P. Samuel Okwuidegbe, il gesuita nigeriano di 50 anni, che era stato prelevato da sconosciuti il 18 aprile sulla strada che collega Benin City a Onitsha.
Il gesuita è stato liberato il 22 aprile. Non sono noti i particolari del suo rilascio.
Negli ultimi anni diversi sacerdoti e religiosi sono stati rapiti in Nigeria a scopo di estorsione, specie nel sud. La Conferenza Episcopale della Nigeria ha vietato il pagamento di qualsiasi riscatto nel caso del rapimento di sacerdoti cattolici. (L.M.) (Agenzia Fides 25/4/2017)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/EGITTO - Papa Francesco agli egiziani: sono felice di venire nella terra visitata dalla Sacra Famiglia
 
Roma (Agenzia Fides) – Papa Francesco è contento di recarsi “come amico, come messaggiero di Pace e come pellegrino nel Paese che diede, duemila anni rifugio e ospitalità alla Sacra Famiglia fuggita dalle minacce del re Erode”. Lo ha dichiarato in un video-messaggio trasmesso questa mattina al popolo egiziano, nell'imminenza del suo breve e impegnativo viaggio in egitto (28-29 aprile), nel quale sottolinea di essere “onorato di visitare la terra visitata dalla Sacra Famiglia”.
Nel video-messaggio papale, il Vescovo di Roma esalta l'Egitto come “culla di civiltà, dono del Nilo, terra del sole e dell’ospitalità, ove vissero Patriarchi e Profeti e ove Dio, Clemente e Misericordioso, l’Onnipotente e Unico, ha fatto sentire la Sua voce”. Il Papa ringrazia le autorità civili e religiose che lo hanno invitato, a partire dal Presidente Abdel Fattah al Sisi, e esprime il desiderio che questa visita sia “un abbraccio di consolazione e di incoraggiamento a tutti i cristiani del Medio Oriente; un messaggio di amicizia e di stima a tutti gli abitanti dell’Egitto e della Regione; un messaggio di fraternità e di riconciliazione a tutti i figli di Abramo, particolarmente al mondo islamico, in cui l’Egitto occupa un posto di primo piano”. Con un implicito accenno alle recenti stragi della domenica delle Palme, Papa Francesco riconosce che “il nostro mondo, dilaniato dalla violenza cieca – che ha colpito anche il cuore della vostra cara terra – ha bisogno di pace, di amore e di misericordia”, e quindi “di costruttori di ponti di pace, di dialogo, di fratellanza, di giustizia e di umanità”.
Il riferimento all'esilio egiziano della Sacra Famiglia costituisce un altro riflesso della comunione tra il Vescovo di Roma e Papa Tawadros II, il Patriarca di quella che Papa Francesco, nel suo messaggio, definisce “la venerata e amata Chiesa copta ortodossa”. La spiritualità dei cristiani egiziani custodisce con devozione la memoria della permanenza di Gesù, Giuseppe e Maria in terra d'Egitto, raccontata dal Vangelo di Matteo. Lo scorso 27 marzo, proprio il Patriarca Tawadros, durante un'intervista televisiva, aveva voluto consolare e rincuorare i cristiani egiziani dopo un'ondata di violenze subite nel Sinai del Nord da parte di terroristi jihadisti, ricordando che proprio in Egitto la Sacra Famiglia, in fuga da Erode, era venuta a cercare rifugio e protezione.
Come documentato da Fides (vedi Fides 21/3/2017), proprio il rilancio del “Cammino della Sacra Famiglia” - itinerario per pellegrinaggi da compiere nei luoghi che, secondo tradizioni locali millenarie, sono stati attraversati dalla Sacra Famiglia durante il suo esilio in Egitto - è da tempo al centro di proposte e vivaci dibattiti che coinvolgono politici e operatori egiziani del turismo. All'inizio del 2017 Al Abdel Aal, Presidente della Camera dei rappresentanti egiziana, durante una visita agli uffici del Patriarcato copto, ha ribadito che la valorizzazione del progetto turistico da delineare seguendo i percorsi compiuti in Egitto da Giuseppe, Maria e Gesù Bambino, interessa e coinvolge tutti gli egiziani, e non solo i cristiani. In quell'occasione, alle dichiarazioni d'intenti del Presidente del Parlamento egiziano aveva risposto a stretto giro Moataz Sayed, vice-presidente dell'Associazione guide turistiche in Egitto, facendo notare che finora l e promesse espresse dai politici riguardo alla valorizzazione del “cammino” non hanno avuto sviluppi concreti, nonostante gli impegni presi in passato anche da ministri e premier, a partire da Ibrahim Mahalab, Primo Ministro egiziano dal marzo 2014 al settembe 2015.
Le prime proposte di valorizzazione, anche in chiave turistica, del “Cammino della Sacra Famiglia” risalgono addirittura a vent'anni fa. Alla fine del 2016 – hanno riferito fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – una Commissione per il rilancio del Cammino della Sacra Famiglia era stata istituita proprio presso il Ministero egiziano per il turismo, sotto la presidenza di Hisham el Demeiri
Due anni fa (vedi Fides 21/10/2014) era stato individuato il percorso ideale del pellegrinaggio sulle orme della Sacra Famglia in Egitto, che dovrebbe partire dalla città di Al-Arish – proprio la città nel nord del Sinai divenuta di recente teatro di violenze mirate contro i copti da parte di gruppi jihadisti - per poi dirigersi verso il delta e Wadi Natrun, e raggiungere Assiut e il Monastero della Vergine Maria, conosciuto come Monastero di Al-Muharraq. (GV) (Agenzia Fides 25/4/2017).
 top^ 
 
 
 
AMERICA/STATI UNITI - Anche il Presidente Trump evita di usare l'espressione “Genocidio Armeno”
 
Washington – (Agenzia Fides) – Il Presidente USA Donald Trump, nella giornata di lunedì 24 aprile, ha dedicato un pronunciamento ufficiale ai massacri pianificati subiti nella Penisola anatotica dagli armeni 102 anni fa, ma ha evitato di applicare a quei massacri sistematici la definizione di “Genocidio armeno”, accodandosi alla linea seguita dai suoi ultimi 4 predecessori per non suscitare reazioni risentite da parte della Turchia.
In passato, i Presidenti USA Jimmy Carter e Ronald Regan avevano usato l'espressione “Genocidio armeno”, ma poi, da George H.W Bush a Barack Obama, l'espressione è scomparsa dai pronunciamenti dei leader della Casa Bianca.
L'attuale Presidente USA, noto per il suo modo disinibito di esprimersi senza eccessivi scrupoli diplomatici anche su questioni delicate di portata internazionale, ha definito i massacri degli armeni perpetrati durante la Prima Guerra Mondiale “una delle peggiori atrocità di massa compiute nel XX secolo", ricordando che "a partire dal 1915, un milione e mezzo di armeni furono deportati, massacrati o condotti alla morte negli ultimi anni dell'Impero Ottomano". Si è poi unito al lutto della comunità armena sparsa nel mondo “per la perdita di di vite innocenti e le sofferenze sopportate da tanti". Espressioni simili a quelle usate dagli ultimi Presidenti USA.
La stampa USA ricorda che il Presidente Obama, anche a motivo delle pressioni turche sul Congresso USA, aveva accantonato la promessa fatta durante una campagna elettorale di riconoscere la natura genocidiaria dei massacri subiti dagli armeni più di un secolo fa. Viene sottolineato anche che il Presidente Trump è stato il primo leader occidentale a congratularsi con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo i risultati del referendum svoltosi in Turchia il 16 aprile, che consentiranno all'uomo forte di Ankara di allargare ulteriormente i suoi poteri.
Mentre i Presidenti USA si astengono dal riconoscere ufficialmente il Genocidio Armeno, nel 2016 il Congresso USA e anche il Segretario di Stato USA John Kerry hanno voluto definire “Genocidio” le violenze subite in Medio Oriente da cristiani e da altre minoranze etnico-religiose da parte dei miliziani del sedicente Stato Islamico (Daesh). Sulla base di quei pronunciamenti, come riferito dall'Agenzia Fides (vedi Fides 19//2016) era stata prospettata anche la possibilità di destinare forniture militari USA a sedicenti “milizie cristiane” operative nella Piana di Ninive, giustificando tale operazione come parte della lotta contro i jihadisti di Daesh. In Quel contesto, contattato dall'Agenzia Fides (vedi Fides 18 marzo 2016), l'Arcivescovo siriano Jacques Behnan Hindo, alla guida dell'arcieparchia siro cattolica di Hassakè-Nisibi, aveva definito il percorso che aveva portato l'Amministrazione USA a riconoscere come “Genocidio” le violenz e perpetrate da Daesh sui cristiani come una “operazione geopolitica che strumentalizza la categoria di Genocidio per i propri interessi”. (GV) (Agenzia Fides 25/4/2017).

martedì 6 settembre 2016

Bollettino dell'agenzia Fides del 5 settembre 2016

VATICANO - Il Papa ricorda “tante religiose che donano la loro vita senza risparmio in contesti difficili”
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Al termine della Santa Messa celebrata ieri, domenica 4 settembre, sul sagrato della Basilica Vaticana per la Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, il Santo Padre Francesco prima di recitare la preghiera mariana dell’Angelus, ha ricordato le tante religiose missionarie che operano nel mondo in situazioni spesso molto travagliate con queste parole: “In questo momento vorrei ricordare quanti si spendono al servizio dei fratelli in contesti difficili e rischiosi. Penso specialmente a tante Religiose che donano la loro vita senza risparmio. Preghiamo in particolare per la Suora missionaria spagnola, Suor Isabel, che è stata uccisa due giorni fa nella capitale di Haiti, un Paese tanto provato, per il quale auspico che cessino tali atti di violenza e vi sia maggiore sicurezza per tutti. Ricordiamo anche altre Suore che, recentemente, hanno subito violenze in altri Paesi”. La missionaria suor Isabel è stata uccisa nella capitale haitiana il 2 settembre per rapina (vedi Fides 3/9/2016).
(SL) (Agenzia Fides 5/9/2016)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/CONGO RD - Allerta nel Sud Kivu per la presenza di gruppi armati burundesi
 


Kinshasa (Agenzia Fides) - “La situazione nel pianoro di Ruzizi e nei suoi altipiani nella Provincia del Sud-Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, continua a deteriorarsi. La situazione è così cupa che assomiglia ormai a quella della Provincia del Nord-Kivu” denuncia un comunicato inviato all’Agenzia Fides da ACMEJ/DH, organizzazione umanitaria locale.
Nel comunicato si afferma che negli ultimi giorni si sono verificate nell’area diverse rapine stradali ad opera di persone che parlavano il burundese (kirundi) e lo swahili, suscitando inquietudine nella popolazione locale, che rischia di trasformarsi in irritazione nei confronti dei rifugiati burundesi. Questi ultimi sono arrivati nell’area dall’aprile 2015 per sfuggire alle tensioni e alle violenze causate dalla rielezione del Presidente Pierre Nkurunziza.
Finora, secondo ACMEJ/DH, tra la popolazione locale e i rifugiati esistono buoni rapporti: “Alcuni dei rifugiati sono stati accolti da famiglie congolesi, altri affittano delle case con i propri mezzi finanziari. Ancora una volta, nell’insieme, si nota una vera solidarietà tra congolesi e rifugiati burundesi”.
L’ACMEJ/DH sottolinea che l’infiltrazione di gruppi armati burundesi nella zona non ha nulla a che vedere con la presenza dei rifugiati, anzi, questi ultimi rischiano di diventare “vittime innocenti di questa situazione”. L’organizzazione umanitaria chiede alle autorità locali e alla MONUSCO (Missione ONU nella RDC) di rafforzare la sicurezza nel pianoro di Ruzizi per prevenire ulteriori violenze. (L.M.) (Agenzia Fides 5/9/2016)

 top^ 
 
 
 
AFRICA/ZAMBIA - La Corte Costituzionale respinge il ricorso del candidato sconfitto alle elezioni presidenziali
 

Lusaka (Agenzia Fides) - La Corte Costituzionale dello Zambia ha respinto il ricorso presentato da Hakainde Hichilema, il candidato sconfitto alle elezioni presidenziali dal Presidente uscente, Edgar Lungu, aprendo la strada al suo insediamento. Secondo la Costituzione, il candidato perdente può presentare ricorso in caso sospetti che ci siano state frodi nelle elezioni.
Nonostante la Corte avesse accordato il 2 settembre una proroga dell’udienza, per permettere a Hichilema di presentare nuovi documenti, oggi la Corte ha sentenziato che il procedimento giudiziario si è concluso lo stesso il 2 settembre, in accordo con la previsione costituzionale secondo la quale la Corte Costituzionale ha 14 giorni di tempo per emettere la propria sentenza dalla data di presentazione del ricorso.
Le elezioni sono state caratterizzate da tensioni, legate anche alla difficile situazioni economica del Paese, mentre le principali confessioni cristiane hanno denunciato la censura dei media indipendenti (vedi Fides 1/9/2016). (L.M) (Agenzia Fides 5/9/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/INDIA - Inaugurata in Orissa la strada intitolata a Madre Teresa
 
Bhubaneswar (Agenzia Fides) – Il Primo ministro dello stato di Orissa, Naveen Patnaik, ha ufficialmente inaugurato la “Madre Teresa Road” domenica 4 settembre, alle ore 10.15 (ora locale) a Bhubaneswar, capitale dello stato. L’inaugurazione – la prima in India – è stata pensata nello stesso giorno in cui la Madre veniva proclamata santa in Vaticano da Papa Francesco. Hanno partecipato alla cerimonia numerose autorità civili e religiose, tra le quali l’Arcivescovo John Barwa di Cuttack-Bhubaneswar, e suor Mary Olivet, Superiora regionale delle Missionarie della Carità in Orissa, oltre a migliaia di fedeli.
L’evento di intitolare una strada a Madre Teresa esprime l’auspicio “che l'India diventi una casa per servire i poveri, bisognosi e oppressi” ha detto il Primo Ministro.
Il governo ha accolto la richiesta del Consiglio Episcopale dell’Orissa, che ha espresso gioia e gratitudine verso l’esecutivo. Nell’occasione l’Arcivescovo Barwa, a nome dei Vescovi dell’Orissa, ha rimarcato che il fine di Madre Teresa “non era convertire le persone, ma – come ha detto lei stessa - di fare di un indù un buon indù, di un musulmano un buon musulmano e di un cristiano un buon cristiano”. “La Madre ha ridato dignità a ogni essere umano, senza distinzione di casta o credo” ha aggiunto.
I presenti hanno celebrato la Madre come “persona dal carisma unico”, ricordandone i tanti appellativi: “L'angelo di Calcutta”, “Santa dei poveri”, “Voce della compassione”, “Coscienza dell’umanità”, “Ambasciatrice della carità”, “Profetessa della pace”.
Anche suor Olivet ha ringraziato il governo per il ricordo pubblico di Madre Teresa. Recentemente il governo dell’Orissa ha chiesto alle Missionarie della Carità di prendersi cura delle donne disabili mentali e di alcuni uomini senza fissa dimora. Attualmente circa 90 di loro sono accolti in quattro diverse case delle missionarie in Orissa. In Orissa, le Missionarie della Carità hanno 18 case. Madre Teresa ha visitato per la prima volta Bhubaneswar nel 1974 e poi diverse altre volte. (PA-SD) (Agenzia Fides 5/9/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/GIORDANIA - Summit dei Capi delle Chiese su presente e futuro dei cristiani in Medio Oriente
 
Amman (Agenzia Fides) – Si apre domani, martedì 6 settembre, ad Amman, la XI Assemblea generale del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, che vede la partecipazione dei Capi e dei rappresentanti di tutte le compagini ecclesiali presenti nell'area mediorientale. All'incontro, che vede come Chiesa ospitante il Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, prendono parte tra gli altri il Patriarca greco ortodosso di Antiochia, Yohanna X; il Patriarca caldeo, Louis Raphael I; il Patriarca latino elmerito di Gerusalemme, Fouad Twal: il Patriarca siro cattolico, Ignace Youssif III; il Patriarca greco melkita, Gregoire III, e il Patriarca copto ortodosso, Tawadros II.
Gli incontri e i colloqui tra i Capi delle Chiese e delle comunità religiose si concentreranno sulla condizione dei cristiani mediorientali nella travagliata fase storica attraversata dalla regione, e prenderannno in esame anche la necessità di favorire il dialogo e la convivenza con le comunità islamiche maggioritarie, e le iniziative di soccorso ai rifugiati e alle vittime delle guerre messe in atto dalle comunità ecclesiali. Si valuteranno anche le iniziative da prendere per sollecitare la Comunità internazionale e le potenze globali e regionali a favorire la fine dei conflitti in Siria e Iraq il più presto possibile.
Ospitando il summit ecclesiale di alto livello, il Regno Hascemita di Giordania rivendica anche il suo ruolo di custode dei Luoghi Santi cristiani, e attesta di nuovo la propria sollecitudine a riconoscere la presenza cristiana come elemento autoctono indispensabile e ineliminabile del mosaico di popoli e comunità religiose che convivono in Medio Oriente. Domenica 4 settembre Re Abdallah II, ricevendo il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, ha voluto ribadire che la Giordania rappresenta un modello di “coesistenza armoniosa” tra cristiani e musulmani. Durante il suo primo giorno in Giordania, Papa Tawadros ha inaugurato a Madaba il monastero copto ortodosso di Sant'Antonio – la cui prima pietra era stata posta dal suo predecessore Shenuda III nel 2005 – e si è recato in vistita al Monte Nebo, da dove Mosè ebbe la visione della Terra Promessa destinata da Dio al Popolo Eletto.
Il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, fondato nel 1974 a Nicosia e attualmente con sede a Beirut, ha lo scopo di facilitare la convergenza delle comunità cristiane mediorientali su temi di comune interesse e favorire il superamento di contrasti di matrice confessionale. (GV) (Agenzia Fides 5/9/2016).
 top^ 
 
 
 
ASIA/TURCHIA - Il Patriarcato ecumenico respinge le “false accuse” di coinvolgimento nel fallito colpo di Stato
 
Istanbul (Agenzia Fides) – Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli deplora le “false accuse” circolate nei giorni scorsi sulla stampa turca e volte ad accreditare un coinvolgimento del Patriarca ecumenico Bartolomeo I nel fallito colpo di Stato tentato in Turchia lo scorso 15 luglio. La riprovazione del Patriarcato ecumenico e stata resa nota dal protopresbitero Dositheos Agnostpoulos, responsabile dell''Ufficio stampa patriarcale, con una dichiarazione asciutta, dove si fa riferimento all'articolo attribuito all'ex diplomatico Usa Arthur Hughes e pubblicato a metà agosto sul sito internet www.orietnalreview.org, che veniva presentato dalla stampa turca come fonte delle indiscrezioni riguardanti il Patriarcato ecumenico. In realtà, lo stesso Hughes ha smentito di essere l'autore dell'articolo. Considerati gli aspetti poco chiari della vicenda, fonti vicine al Patriarcato riportano all'Agenzia Fides l'impressione che l'intera operazione sia stata architettata per mettere in difficoltà lo stesso Patriarca Bartolomeo.
Lo scorso 30 agosto (vedi Fides 1/9/2016) il quotidiano turco Aksam ha pubblicato in prima pagina un articolo in cui si accreditavano presunte connivenze della CIA e del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli con il golpe fallito in Turchia il 15 luglio, ordito secondo Ankara dal predicatore islamico Fethullah Gulen – attualmente esule negli Usa – e al suo movimento Hizmet.
(GV) (Agenzia Fides 5/9/2016).
 top^ 
 
 
 
AMERICA/MESSICO - In 18 mila pregano per la famiglia e i migranti
 
Ciudad Juarez (Agenzia Fides) – Da Ciudad Juarez (Messico), 15 Vescovi delle diocesi della zona di frontiera tra Stati Uniti e Messico, hanno partecipato alla celebrazione per la difesa della famiglia e dei migranti. Secondo la nota inviata a Fides, circa 18 mila persone sabato sera, 3 settembre, presso il Centro Convegni El Punto, hanno partecipato alla Messa presieduta da Sua Ecc. Mons. Jose Guadalupe Torres Campos, Vescovo di Ciudad Juarez, Chihuahua.
"Non possiamo rimanere indifferenti alla voce di Dio che oggi attraverso l'Eucaristia ci continua a parlare. Nel Vangelo, Dio parla a Giuseppe attraverso un sogno e dà un'indicazione molto concreta: Alzati prendi la tua famiglia, curala, proteggila, e Giuseppe ascolta la voce di Dio, prende la sua famiglia, la porta in Egitto per prendersi cura di essa e proteggerla dal nemico, la salva, la custodisce" ha detto il Vescovo durante l'omelia, “così anche noi riguardo alle nostre famiglie, dobbiamo seguire la voce di Dio”.
Sullo stesso altare costruito per la celebrazione di Papa Francesco per i migranti, durante la sua visita in Messico, insieme a Mons. Torres hanno concelebrato il Segretario della Conferenza Episcopale Messicana, alcuni Vescovi del Messico e degli Stati Uniti. Questa Messa è stata la celebrazione finale della "Marcia per le famiglie", organizzata pensando alle famiglie di tanti messicani divisi dalla frontiera, e nel programma degli eventi per l'Anno della Misericordia.
(CE) (Agenzia Fides 05/09/2016)
 top^ 
 
 
 
AMERICA/COLOMBIA - La Settimana per la Pace a Cali: “Dai dialoghi agli accordi di riconciliazione”
 
Cali (Agenzia Fides) – Nella cornice della 29ma edizione della “Settimana per la Pace” che si celebra in Colombia dal 4 al'11 settembre (vedi Fides 1/09/2016), l'arcidiocesi di Cali, guidata dal suo Arcivescovo, Sua Ecc. Mons. Darío de Jesús Monsalve Mejía, ha preparato diversi eventi, di cui il principale sarà l'incontro, il 6 settembre, sul tema: “Dai dialoghi agli accordi di riconciliazione". Tale incontro, secondo gli organizzatori, avrà lo scopo di “fornire alla comunità strumenti sufficienti per prendere decisioni consapevoli dinanzi al referendum. Permetterà anche di comprendere le sfide che deve assumere la cittadinanza colombiana in questo nuovo processo di transizione verso la pace, nella costruzione della riconciliazione collettiva, nella credibilità e nel rispetto degli altri che la pensano diversamente".
L'incontro-dialogo presenterà l'esperienza della Chiesa nella costruzione della pace e l'importanza della riconciliazione come strumento essenziale per la pace. Il principale invitato è Sua Ecc. Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, Arcivescovo de Tunja e presidente della Conferenza Episcopale della Colombia. Insieme a lui prenderanno la parola anche Henry Acosta, economista che lavora a Cali ed è uno dei principali protagonisti dei dialoghi fra Farc e governo colombiano, e padre José González, Vicario dell’arcidiocesi di Cali per la Riconciliazione e la Pace.
(CE) (Agenzia Fides, 05/09/2016)
 top^ 
 
 
 
AMERICA/BOLIVIA - Missionario fra i giovani alcolisti nella foresta amazzonica
 
La Paz (Agenzia Fides) – Giovanni Forasacco aveva 54 anni quando lasciò l’Italia per andare missionario in Bolivia. Era entrato a far parte della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, e maturò qui la scelta di andare a vivere in piena foresta Amazzonica, nella regione dell’Alto Beni, insieme ad un gruppo di alcolisti per accompagnarli nel loro recupero. Come informa la nota pervenuta a Fides, si tratta di persone senza speranza, la cui unica possibilità di sopravvivere è isolarsi nella giungla. Insieme a loro coltiva banane, caffè, riso, ed annuncia la parola di Gesù traducendo loro “Pane Quotidiano”, il bimestrale con la parola di Dio di ogni giorno e le meditazioni di don Benzi. Ma soprattutto li ascolta, li sostiene, ed ancor più comprende le loro miserie.
Nella foresta le condizioni di vita sono estremamente difficili: caldo umido, insetti che ti tormentano tutto il giorno, povertà estrema. Nessun altro missionario era riuscito a stare lì a lungo, mentre Giovanni dona tutte le sue energie a quegli uomini distrutti dall’alcool e da una vita di stenti. Con l’aiuto di donazioni dall’Italia e dei progetti dell’Unione Europea, costruisce un nuovo capannone dove il piccolo gruppo potesse vivere più dignitosamente. Nel maggio di quest’anno era rientrato in Italia per reperire ancora fondi per continuare questi lavori, ma il 29 agosto muore improvvisamente, mentre sta lavorando la sua amata terra, a 63 anni. Aveva lasciato detto che voleva essere sepolto di fronte alla cappella di quella piccola comunità di persone ferite, accanto ad un giovane ospite morto qualche anno fa. (SL) (Agenzia Fides 5/9/2016)
 top^ 
 
 
 
OCEANIA/AUSTRALIA - La misericordia viaggia in e-conference
 
Sydney (Agenzia Fides) – “Misericordia: un modo di essere nel mondo” è il titolo della nuova e-conference (conferenza sul web) organizzata per il 20 settembre dal Broken Bay Institute, nella omonima diocesi australiana, specializzato in comunicazione on-line su argomenti teologici e spirituali. In sintonia con i contenuti dell’Anno giubilare della Misericordia, Broken Bay Institute, partner della Conferenza episcopale Australiana, “intende rispondere in tal modo all'invito di Papa Francesco ad esplorare questo aspetto centrale della nostra fede” annuncia l’Istituto.
Come riferisce una nota pervenuta a Fides, il Broken Bay Institute ha creato nell’Anno santo una serie di eventi, conferenze e seminari intitolati “Momenti di misericordia” (Mercy Moments), in cui si inserisce la e-conference. “Crediamo che la e-conference sia un’estensione della formazione alla fede in epoca contemporanea e in un ambiente contemporaneo” ha spiegato Gerard Goldman, amministratore delegato dell’Istituto. In un Istituto che fa della formazione teologica e spirituale la sua missione, “riteniamo sia nostra responsabilità fornire a tutti i fedeli che possono collegarsi on-line una risorsa e un approfondimento gratuito” ha proseguito Goldman.
La web conferenza si avvarrà dei contributi in diretta di Sua Ecc. Mons. Mark Coleridge, Arcivescovo di Brisbane; di suor Veronica Lawson, scrittrice; di Phil Glendenning, presidente del Consiglio per i rifugiati dell'Australia. Quanti saranno collegati potranno intervenire in diretta per porre domande ai relatori o dibattere con loro. (PA) (Agenzia Fides 5/9/2016)

martedì 28 giugno 2016

Bollettino Agenzia Fides 28 giugno 2016

VATICANO - Il Papa consegnerà il Pallio a 25 Arcivescovi metropoliti, 4 dei territori di Propaganda Fide
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il 29 giugno, secondo la consuetudine, il Santo Padre Francesco benedirà e consegnerà il Pallio ai nuovi Arcivescovi Metropoliti nominati durante l’anno. Il Pallio, simbolo del legame di comunione tra il Papa e la sede di Roma con le Chiese di tutto il mondo, verrà imposto dal Rappresentante Pontificio ad ogni Arcivescovo nel corso di una celebrazione che si svolgerà nelle rispettive Chiese particolari.
Nel corso della Concelebrazione eucaristica che il Papa presiederà nella Basilica Vaticana, consegnerà il Pallio a 25 Arcivescovi metropoliti, 4 dei quali sono ordinari di territori affidati alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, provenienti da America, Oceania, Asia e Africa.
I loro nomi, in ordine di nomina: l’Arcivescovo di Kingston in Jamaica (Antille/America), S. E. Mons. Kenneth David Oswin Richards; l’Arcivescovo di Honiara (Isole Salomone/Oceania) S.E. Mons. Christopher M. Cardone, O.P.; l’Arcivescovo di Taunggyi (Myanmar/Asia) S.E. Mons. Basilio Athai; l’Arcivescovo eletto di Cotonou (Benin/Africa) P. Roger Houngbédji, O.P.. (SL) (Agenzia Fides 28/6/2016)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/ZAMBIA - Sfida per l’energia elettrica verde e a buon prezzo
 
Pemba (Agenzia Fides) – Sono circa 645 milioni gli africani privi di energia elettrica che, tra l’altro, impedisce loro di realizzare attività economiche di qualsiasi natura. L’elettricità è la sfida principale per la popolazione del distretto di Pemba. A causa delle piogge precarie, manca l’acqua che consenta agli impianti idraulici di funzionare. Le ultime scarse piogge stagionali hanno elevato di poco il livello del lago, tuttavia il volume dell’acqua ha raggiunto solo il 17% della sua capacità, molto al di sotto del 49% registrato lo scorso anno.
Per riempirlo occorrerebbero una serie adeguata di stagioni piovose insieme ad una produzione di energia, requisiti che non possono essere garantiti.
Alcune stime indicano che 138 milioni di famiglie povere spendono 10 mila milioni di dollari all'anno in prodotti per l’energia, come carbone, candele, cherosene e legna. Attraverso il programma Solar Scaling, che mira a diversificare le fonti di energia, il Paese mira a coprire la mancanza di questo bene con un impianto solare di 600 megawatt; inoltre, sono già in costruzione strutture per generare 100 megawatt.
(AP) (28/6/2016 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
ASIA/LIBANO - Attentati suicidi a Qaa, villaggio a maggioranza cristiana; i Capi delle Chiese esprimono sconcerto e cordoglio per le vittime
 
Qaa (Agenzia Fides) – La raffica di quattro attentati suicidi che all'alba di lunedì 27 giugno ha scnvolto il villaggio libanese di Qaa, vicino al confine con la Siria, abitato in maggioranza da cristiani apartenenti alla Chiesa greco melchita, ha provocato cinque morti e almeno 15 feriti. Sdegno e condanna per la strage terroristica sono stati espressi dai rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche libanesi. Parole di cordoglio e di sconcerto sono state pronunciate anche dai Capi delle Chiese.
L'Arcivescovo Elias Rahal, alla guida dell'arcidiocesi greco melchita di Baalbeck, nativo anche lui di Qaa, ha richiamato lo Stato libanese ad “assumersi le proprie responsabilità”, facendo notare che intorno al villaggio vivono circa 30mila rifugiati siriani, dei quali non si occupa nessuna istituzione pubblica. Il Patriarca Grégoire III, Primate della Chiesa greco melchita, si è detto “inorridito” per l'attacco di Qaa, e ha reso omaggio alle vittime, che fanno parte delle parrocchie e della arcidiocesi di Baalbeck dei greco melchiti. Anche il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai, attualmente in visita pastorale negli Stati Uniti, ha auspicato che anche questo “crimine senza nome" spinga i libanesi a ritrovare l'unità nazionale e a difenderla dai piani dei terrroristi. (GV) (Agenzia Fides 28/6/2016). 
 top^ 
 
 
 
ASIA/PAKISTAN - Un piano nazionale e un “numero verde” per la tutela dei diritti umani
 
Islamabad (Agenzia Fides) – Un “numero verde” gratuito per i cittadini, attivo 24 ore su 24, per denunciare le violazioni dei diritti umani e fornire la prima assistenza legale alle vittime: è l’iniziativa lanciata dal Ministero Federale per i diritti umani, guidato da circa un mese dal senatore cristiano pakistano Kamran Michael. Come riferito a Fides, il Ministro , che ha da poco avviato il suo lavoro a livello federale, ha promesso anche di creare specifici Comitati locali per i diritti umani a livello provinciale e distrettuale, istituiti dal governo in modo da “creare una rete che possa mantenere un controllo efficace sulle violazioni dei diritti umani in Pakistan e offrire una risposta rapida delle istituzioni”.
Il Ministro Michael ha preso atto dei crescenti episodi di delitti d'onore e della violenza contro le donne, annunciando che il suo Ministero sta intraprendendo diverse iniziative amministrative e politiche per contrastare questa violenza diffusa nella società. Sono allo studio, come appreso da Fides, delle “Linee guida” nazionali in materia di “violenza di genere”. Questi progetti fanno parte di un piano generale che intende agire a livello culturale e di mentalità, ha riferito il Ministro: un programma vasto e diversificato che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni dei diritti umani, concentrandosi su temi come diritto alla vita, dignità della vita umana, tolleranza e armonia interreligiosa, con particolare attenzione ai diritti delle donne, delle minoranze, di bambini, anziani e persone con disabilità. Il programma, ha annunciato Michael, prevede una voce nel bilancio statale di 250 milioni di rupie, per l’esercizio 2016-17. (PA ) (Agenzia Fides 28/6/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/IRAQ - Inaugurata ad Ankawa una nuova chiesa per i profughi cristiani della Piana di Ninive
 
Ankawa (Agenzia Fides) - E' intitolata a Maria Madre del Perpetuo Soccorso (come l'icona donata da Papa Pio IX ai Padri Redentoristi esattamente 150 anni fa, nel 1866), la nuova, grande chiesa inaugurata lunedì 27 giugno dal Patriarca caldeo Louis Raphael I ad Ankawa, il sobborgo a maggioranza cristiana della città di Erbil, dove hanno trovato rifugio molti cristiani fuggiti dai villaggi della Piana di Ninive davanti all'offensiva delle milizie del sedicente Stato islamico (Daesh). Il nuovo, ampio edificio di culto, è stato finanziato anche con le offerte dei fedeli e ad esso faranno capo le iniziative e le attività liturgiche, sacramentali e caritative legate in particolare alla cura pastorale dei rifugiati.
Alla liturgia di inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, anche l'Arcivescovo Alberto Orega Martin, Nunzio apostolico in Iraq e Giordania, e mons. Bashar Warda, che appartiene alla Congregazine dei padri Redentoristi e anche per questo ha una particolare devozione per l'icona di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, custodita a Roma, nella chiesa di sant'Alfonso all'Esquilino. Durante l'omelia – riferiscono le fonti ufficiali del Patriarcato caldeo, consultate dall'Agenzia Fides – il Patriarca Louis Raphael I ha descritto la nascita della nuova chiesa come un segno del vincolo che lega i cristiani iracheni alla terra dei loro padri, ribadendo che l'emigrazione verso Paesi lontani “non è la soluzione da cercare” per chi vuole davvero custodire nella propria terra il dono ricevuto della vita cristiana. (GV) (Agenzia Fides 27/6/2016).
 top^ 
 
 
 
ASIA/BANGLADESH - 116 giovani cresimati a Dinajpur
 
Dinajpur (Agenzia Fides) - Sono 63 le ragazze e 53 i ragazzi della parrocchia della Cattedrale di Dinajpur che hanno ricevuto nei giorni scorsi il sacramento della Confermazione. "Giorno di gioia, di colori, di impegno nuovo nella Chiesa e per tutti. Un nuovo avvento dello Spirito che guida la Chiesa di Dinajpur" commenta in una nota pervenuta a Fides, il missionario p. Adolfo L'Imperio, che così si è rivolto ai cresimandi: "Carissimi giovani, ricevete il dono delle lingue che vi aiuta a dialogare, a parlare di Gesù; ad operare in famiglia, nel villaggio, dove studiate o lavorate per ciò che è giusto, ciò che unisce, ciò che è bello vero e buono. Oggi cresce la Chiesa che ha come fondamento coloro che danno la vita, che sono chiamati testimoni. Alcuni sono conosciuti come martiri, altri come seme che cade e muore per produrre vita nuova, ma sempre testimoni. Per questo ricevete lo Spirito".
"Da anziano ho chiuso gli occhi e ho sognato come questa comunità di fede cresca, si sviluppi, si espanda, nonostante tante difficoltà e remore" prosegue il missionario. "Gesù dona il suo Spirito e realizza nel tempo la sua Chiesa. Questa piccola comunità di 1.820 cattolici, sparsa in una realtà di circa 360mila persone - la popolazione della città di Dinajpur - rende un servizio scolastico con tre scuole elementari per circa 4.000.alunni, una scuola superiore per 5.000 alunni; è impegnata in tanti servizi di servizio sociale come l’ospedale, la scuola per infermiere, la Caritas, e altre opere sociali".
P. L’Imperio conclude: "Lo Spirito è stato donato oggi a 116 giovani a cui non chiede il grado di istruzione ma solo se sono pronti a vivere con impegno per il bene, il giusto, il bello della vita". (PA) (Agenzia Fides 28/6/2016)
 top^ 
 
 
 
AMERICA/MESSICO - I Vescovi di Oaxaca chiedono una tregua per avviare il dialogo con gli insegnanti
 
San Cristobal (Agenzia Fides) – Una Commissione di deputati e senatori “dovrebbe ascoltare reclami, obiezioni e dubbi degli insegnanti scontenti della riforma dell'istruzione, perché tutti ammettono che non è completa, che non prende in considerazione contenuti e metodi, ma è solo regolamentare e amministrativa”: è l’opinione espressa dal Vescovo di San Cristóbal de Las Casas, in Chiapas, Sua Ecc. Mons. Felipe Arizmendi Esquivel (vedi Fides 21,24/06/2016).
In un incontro con la stampa locale, la sera di domenica 26 giugno, il Vescovo ha affermato: "Se il Presidente (Enrique Peña Nieto) ha rinviato al Congresso la legge sulla trasparenza, perché lo avevano chiesto gli uomini d'affari, lo stesso potrebbe essere fatto con alcuni aspetti della riforma scolastica, come richiesto dagli insegnanti. Forse gli imprenditori valgono più degli insegnanti?".
Secondo le informazioni inviate a Fides da una fonte locale, il Vescovo ha ribadito che "spetta ai senatori e deputati federali aprire un canale di dialogo" con i docenti scontenti. "Se in altri stati la legge è passata senza grandi conflitti, Oaxaca, Chiapas, Guerrero, Michoacán e Tabasco hanno situazioni che non sono simili ad altri luoghi" ha rilevato. Infine per Mons. Arizmendi "si deve condannare l'abuso della forza pubblica per reprimere gli insegnanti, ma dobbiamo anche sostenere questi dialoghi con le autorità federali, perché si possano modificate alcuni punti della riforma scolastica".
I Vescovi della Provincia di Oaxaca hanno pubblicato un messaggio, il 26 giugno, in cui condannano i recenti atti di violenza e di vandalismo, ricordano che “tutti facciamo parte della stessa società e dobbiamo imparare a cercare insieme ciò di cui abbiamo bisogno per migliorarla”, sottolineano che “la ricchezza più grande di Oaxaca è la sua gente”, e infine lanciano un appello “a tutta la società, in particolare alle Autorità e agli insegnanti, perché si dichiari immediatamente una tregua generale tra le parti, propiziatrice di una seria riflessione di tutti, rassereni gli animi e consenta di gettare le basi di un dialogo propositivo e trasparente, con passi e obiettivi graduali”. (CE) (Agenzia Fides, 28/06/2016)
 top^ 
 
 
 
AMERICA/GUATEMALA - Inalare solvente per calmare i morsi della fame
 
Città del Guatemala (Agenzia Fides) – Per le strade del Guatemala è facile incontrare adulti, bambini, bambine e giovani che vagano inalando solventi per evitare di sentire la fame e di tenere a mente i motivi di violenza per i quali hanno abbandonato le famiglie, se mai ne hanno avuta una. Secondo le informazioni pervenute a Fides dalle organizzazioni impegnate a favore delle persone che vivono in strada, non esistono statistiche in grado di quantificare il numero di esseri umani che vivono in queste condizioni. Purtroppo il giro di maltrattamenti infantili e la mancanza di attenzioni da parte dello Stato non cambiano per le generazioni, nuove e vecchie, di bambini di strada.
Sopravvivere per loro non è facile, esposti al disprezzo della gente, delle autorità municipali e della polizia. In alcuni casi, come parte di una riabilitazione, vengono riportati in casa. Spesso si raggruppano da soli e vivono come “una famiglia” dove si prendono cura reciprocamente l’uno dell’altro seguendo delle regole. Tuttavia quando queste regole vengono infrante, il trasgressore viene picchiato e persino allontanato. La principale fonte di sopravvivenza è l’accattonaggio, e il ricavato viene però impiegato per acquistare solventi o bottiglie di liquore. (AP) (28/6/2016 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
ASIA/INDONESIA - Dimissioni del Vescovo di Malang e nomina del successore
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 28 giugno 2016, ha accolto la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Malang (Indonesia) presentata da S.E. Mons. Herman Joseph Sahadat Pandoyoputro, O. Carm., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Malang il P. Henricus Pidyarto Gunawan, O. Carm., finora Rettore del Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’ a Malang.
Il nuovo Vescovo è nato il 13 luglio 1955 a Malang. Dopo aver frequentato il Seminario Minore locale, ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso il Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’ a Malang. Ha emesso la professione solenne il 18 gennaio 1981, ed è stato ordinato sacerdote il 7 febbraio 1982 a Malang. Ha ottenuto la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblicum (Roma), nel 1986, e la Laurea in Teologia Biblica presso l’Angelicum (Roma), nel 1990.
Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi: dal 1986: Docente di Sacra Scrittura nel Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’; Vice-Rettore della Indonesia Biblical Society (1991-1996); Vice-Rettore del Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’ (1991-2000); Membro del Carmelitan Institute a Roma (1996-2000); Direttore dell’Indonesia Biblical Society (1996-2004); Parroco di ‘St. Andrea Tidar’ a Malang (1999-2000); Rettore del Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’ (2000-2004); Membro del Comitato di Spiritualità del Carmelitan Institute a Roma (2001-2007); Direttore del Programma post-laurea del Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’ (2004-2012): dal 2012: Rettore del Philosophical and Theological Higher Institute ‘Widya Sasana’. (SL) (Agenzia Fides 28/6/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/GIAPPONE - Nomina del Vescovo di Hiroshima
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 28 giugno 2016, ha nominato Vescovo della vacante diocesi di Hiroshima (Giappone) il Rev.do Sacerdote Alexis Mitsuru Shirahama, P.S.S., finora Rettore del Seminario Nazionale Cattolico di Fukuoka.
Il nuovo Vescovo è nato il 20 maggio 1962 a Kamigoto, Arcidiocesi di Nagasaki. Nel 1986 ha ottenuto il Baccalaureato in Filosofia presso l’Università Keio di Tokyo e nel 1990 il Baccalaureato in Teologia, presso il Seminario San Sulpizio di Fukuoka. Successivamente ha studiato nell’Istituto Cattolico di Parigi, ottenendo la Licenza in Liturgia con specializzazione in Teologia sacramentaria.
È stato ordinato sacerdote il 19 marzo 1990 a Urakami, Arcidiocesi di Nagasaki, e incardinato nella medesima Sede Metropolitana. Nel 1993 è entrato nella Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio.
Dopo l’ordinazione ha svolto i seguenti incarichi: Formatore nel Seminario San Sulpizio di Fukuoka (1995-2008); dal 1995: Membro della Commissione Liturgica presso la Conferenza dei Vescovi Cattolici del Giappone e docente di Liturgia e Teologia Sacramentaria; dal 2012: Rettore del Seminario Cattolico del Giappone. (SL) (Agenzia Fides 28/6/2016)

mercoledì 1 giugno 2016

Bollettino Agenzia Fides del 1 giugno 2016

EUROPA/GRECIA - Diritti di donne e bambini rifugiati: incontro della Conferenza delle Chiese Europee
 
Tessalonica (Agenzia Fides) – Donne e bambini costituiscono la maggior parte dei rifugiati degli ultimi mesi e i loro diritti sono la priorità di un incontro organizzato in Grecia dalla Conferenza delle Chiese Europee (CEC) a Tessalonica, dal 31 maggio al 4 giugno. Il tema di questo terzo appuntamento estivo sui diritti umani, secondo le informazioni pervenute a Fides, è: “In difesa dei diritti di donne e bambini”. La Grecia è il luogo ideale per affrontare questo argomento in quanto colpita direttamente dal grave fenomeno delle centinaia di migliaia di rifugiati dell’ultimo anno. Le tante sfide che donne e bambini sono costretti ad affrontare costituiranno il focus dell’incontro. I partecipanti amplieranno le loro conoscenze al riguardo partendo da prospettive teologiche, giuridiche e politiche e si scambieranno le loro esperienze. Diritti civili e politici, sociali, economici e culturali, il traffico di organi, lo sfruttamento sessuale, condizioni di lavoro e salari, parità scolastica e professionale, matrimoni combinati e mutilazione genitale femminile sono gli argomenti principali trattati. Tra gli altri temi, si parlerà anche dei bambini che arrivano in Europa accompagnati e che hanno particolarmente bisogno di assistenza per uno sviluppo psichico e fisico adeguato.
(AP) (1/6/2016 Agenzia Fides)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/ZAMBIA - “I politici non mantengono le promesse di porre fine alle violenze” denunciano i Vescovi
 
Lusaka (Agenzia Fides) - “La Chiesa è presa alla sprovvista da politici che continuano a rompere le regole che si sono dati per far cessare le violenze nel Paese. Siamo delusi e sorpresi da questi partiti politici che hanno proposto un certo numero di soluzioni per ridurre la tensione e i discorsi infiammatori, impegnandosi a metterle in pratica, invece continuano a commettere atti contrari agli impegni presi” ha dichiarato p. Cleophas Lungu, Segretario Generale della Conferenza Episcopale dello Zambia, parlando alla radio cattolica Yatsani.
P. Lungu, secondo le informazioni pervenute a Fides, si è fatto portavoce della delusione dei Vescovi dello Zambia anche nei confronti di quei fedeli che abbandonano la fede cattolica e i valori cristiani quando entrano in politica e diventano violenti.
Il Segretario Generale della Conferenza Episcopale era già intervenuto di recente per esprimere la condanna dei Vescovi per le violenze xenofobe nei confronti dei rifugiati (vedi Fides 29/4/2016).
La tensione nel Paese è aumentata in vista delle elezioni presidenziali e parlamentari dell’11 agosto. P. Lungu ha annunciato che la Chiesa sta preparando un nuovo incontro con i candidati alla presidenza per discutere della violenza politica nel Paese.
Di recente la Conferenza Episcopale, il Council of Churches in Zambia (CCZ) e l’Evangelical Fellowship of Zambia si sono riuniti presso la Cattedrale di Lusaka per discutere come le Chiese possano contribuire a far cessare il ciclo di violenze nel Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 1/6/2016)
 top^ 
 
 
 
AFRICA/CONGO RD - Un sacerdote denuncia di aver ricevuto minacce di morte
 
Kinshasa (Agenzia Fides) - P. Egide Safari, economo della parrocchia di Mambasa, nella provincia Orientale della Repubblica Democratica del Congo, ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte con volantini lasciati davanti alla porta della sua camera, nei quali si chiedono 500 dollari altrimenti il sacerdote sarebbe stato ucciso entro oggi, 1°giugno. Secondo Radio Okapi, che riporta la notizia, la settimana scorsa alcuni banditi avevano aggredito, all’interno del complesso della parrocchia, un altro sacerdote. Le autorità del Territorio di Mambasa hanno indetto una riunione del comitato di sicurezza per adottare misure di protezioni dei sacerdoti dell’area.
Nella confinante provincia del Nord Kivu, il 20 marzo è stato ucciso p. Vincent Machozi, sacerdote assunzionista che da anni denunciava lo sfruttamento illegale del Coltan (vedi Fides 22/3/2016), mentre un sacerdote dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori (Padri Caracciolini) era stato ferito gravemente in un agguato stradale (vedi 21/3/2016).
Nelle due province nel nord-est della RDC sono presenti diversi gruppi di guerriglia e numerose gang di banditi di strada, e spesso il confine tra le due realtà è molto labile se non del tutto inesistente. (L.M.) (Agenzia Fides 1/6/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/MONGOLIA - La Chiesa si prepara all’ordinazione del primo prete autoctono
 
Ulaan Baatar (Agenzia Fides) – “Avremo presto il primo prete nativo della Mongolia: è Joseph Enkh, che sarà ordinato sacerdote a Ulaan Baatar il 28 agosto 2016 da S. Ecc Mons Wenceslao Padilla, Prefetto Apostolico di Ulaan Baatar. Questo evento ha una particolare importanza per la nostra giovane Chiesa, rifondata nel 1992 e che oggi ha poco più di mille battezzati. L'ordinazione di un sacerdote nativo stimolerà l'entusiasmo e il senso di appartenenza tra i mongoli, verso una Chiesa che è stata a lungo vista come straniera”: lo dice all’Agenzia Fides p. Prosper Mbumba, missionario congolese in Mongolia, membro della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria (CICM).
Joseph Enkh è stato ordinato diacono l’11 dicembre 2014 a Daejeong (in Corea del Sud), dove ha ricevuto la sua formazione iniziale, ed è rientrato in Mongolia nel gennaio scorso. Da allora porta avanti la sua esperienza pastorale, servendo in diverse parrocchie della Mongolia, dove attualmente vi sono, nel complesso, circa 20 missionari e 50 suore di 12 congregazioni, impegnati in sei parrocchie.
P. Prosper dice a Fides: “I preparativi per l’ordinazione sono in corso, sotto tutti gli aspetti. I cristiani pregano molto per il loro futuro sacerdote e le parrocchie stanno promuovendo incontri di catechesi, per offrire alla popolazione una migliore comprensione del ministero sacerdotale. In tutte le chiese della Mongolia si terrà una novena di preghiera in vista dell’ordinazione. Molti fedeli continuano a rivolgere pensieri e ad esprimere le loro aspettative al futuro sacerdote in forma scritta: scrivono lettere per fargli sapere che sono orgogliosi della sua vocazione e che confidano nella sua presenza e nella sua opera”. Il missionario conclude: “Ringraziamo Dio per questo dono e per questo entusiasmo e preghiamo che possa esserci una nuova effusione dello Spirito in questa terra”. (PA) (Agenzia Fides 1/6/2016)
 top^ 
 
 
 
ASIA/PAKISTAN - Shahbaz Bhatti, un delitto ancora impunito
 
Lahore (Agenzia Fides) – “Sono passati più di cinque anni, ma gli assassini del ministro cattolico Shahbaz Bhatti non sono stati assicurati alla giustizia. Nel 2011, Bhatti, noto difensore dei diritti umani in Pakistan, è stato brutalmente assassinato dal gruppo terroristico Tehrik-e-Taliban Pakistan, che con orgoglio ha rivendicato la responsabilità dell’omicidio”: lo dice all’Agenzia Fides l’avvocato cristiano Sardar Mushatq Gill, impegnato nella difesa dei cristiani in Pakistan.
“Dopo l'uccisione di Bhatti – nota l’avvocato – la leadership politica non sta facendo sufficienti passi per chiedere alle autorità di polizia e alla magistratura di portare i suoi assassini alla giustizia. Inoltre nessuno chiede di abrogare la legge sulla blasfemia che continua a incoraggiare violenza di massa, omicidi commessi impunemente e l'emarginazione delle minoranze religiose”.
L’avvocato Gill ricorda che molti altri attivisti e difensori dei diritti umani sono a rischio, soprattutto quanti difendono i casi di persone ingiustamente accusate di blasfemia, “ma lo stato non offre adeguata protezione e sicurezza”. Sebbene il tema sia stato sollevato dalla comunità internazionale, in varie sedi, “gli abusi della legge sulla blasfemia proseguono e l'impunità con cui vengono trattati tali abusi rende la difesa dei diritti umani un'impresa pericolosa in Pakistan”, osserva Gill, ricordando che anche gli attivisti e i legali dell’Ong LEAD, da lui guidata, hanno subito minacce e aggressioni (PA) (Agenzia Fides 1/6/2016)
 top^ 
 
 
 
AMERICA/ARGENTINA - I Vescovi della Patagonia preoccupati per gli aumenti smisurati di gas ed elettricità
 
Neuquén (Agenzia Fides) – I Vescovi della regione Patagonia-Comahue “profondamente preoccupati per le conseguenze dell’aumento smisurato di servizi essenziali come il gas e l'elettricità” che colpisce soprattutto la popolazione più povera, hanno scritto una lettera al Ministro dell’Energia, Juan José Aranguren, e a quello degli Interni, Rogelio Frigerio. La regione comprende le province di Chubut, Neuquén, Río Negro, Santa Cruz, Tierra del Fuego. La lettera è firmata da 11 Vescovi, tra ordinari, ausiliari ed emeriti delle circoscrizioni ecclesiastiche della regione.
Nella missiva, pervenuta a Fides, i Vescovi non mettono in discussione la necessità degli aumenti, “in particolare nei grandi centri urbani che hanno avuto i servizi sovvenzionati dallo stato”, ma lamentano “che questi aumenti non siano stati fatti gradualmente, soprattutto se si considera che l'inverno non è benevolo in Patagonia e nelle province meridionali continua durante tutto l'anno. Quindi c’è una necessità impellente di gas ed elettricità”.
“Il lamento doloroso della nostra gente – proseguono - ci arriva ogni giorno attraverso i nostri sacerdoti, gli operatori pastorali e le Caritas parrocchiali, che si sentono impotenti di fronte alle angosce dei più poveri e bisognosi e di molte piccole e medie imprese, che vedono minacciata la loro continuità aziendale con la conseguente perdita di posti di lavoro”.
I Vescovi chiedono quindi ai ministri di riconsiderare i provvedimenti, “per evitare situazioni insostenibili che producono angoscia nelle famiglie e anche nelle scuole e nelle opere di promozione sociale con scarse risorse, ingiustamente gravate da un peso insopportabile”, e ribadiscono che tali tariffe “per la gran parte della nostra regione amazzonica risultano impossibili da pagare e attentano alla pace sociale”. (SL) (Agenzia Fides 01/06/2016) 
 top^ 
 
 
 
AMERICA/ECUADOR - Leader della Pan Amazzonia a scuola di diritti umani
 
Quito (Agenzia Fides) – La promozione, la difesa e l’esigibilità dei diritti umani nella Pan-Amazzonia, compresi il diritto alla vita, alla salute, al territorio e all’autodetermionazione, sono stati al centro della “Scuola dei Diritti Umani” promossa dalla REPAM (Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica), nel suo obiettivo di formare leader di comunità e operatori pastorali nel territorio amazzonico.
Secondo le informazioni pervenute a Fides, per cinque settimane, tra aprile e maggio, 25 leader e rappresentanti della popolazione pan-amazzonica di Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador e Perú, hanno preso parte a questa iniziaitiva, che si è realizzata a Quito (Ecuador), articolata lungo tre direttive: formazione, raccolta di informazioni, incidenza nelle istanze internazionali.
La Scuola dei diritti dell'uomo non si limita infatti a formare i suoi partecipanti, ma li accompagna anche nelle azioni in favore della vita, della dignità umana e nella difesa della madre terra nelle regioni di provenienza. Così i 12 casi presentati saranno seguiti in modo concreto da parte della Chiesa locale, attraverso gli operatori pastorali: un accompagnamento che, nella maggior parte dei casi, è già un dato di fatto.
I partecipanti sono stati scelti in base alla loro esperienza nella difesa dei diritti della popolazione e dell’ambiente, al loro forte radicamento nel territorio, all’impegno con la Chiesa e le comunità, oltre che alla disponibilità di diffondere in loco quanto hanno appreso a Scuola. (SL) (Agenzia Fides 01/06/2016) 
 top^ 
 
 
 
OCEANIA/AUSTRALIA - Schiavi dell’epoca moderna: nel mondo 10 milioni in più rispetto al 2015
 
Minderoo (Agenzia Fides) - Circa 46 milioni di persone, tra le quali milioni di bambini, vivono attualmente in condizioni di schiavitù moderna. A renderlo noto uno studio diffuso dalla Fondazione australiana Walk Free inviato all’Agenzia Fides. La cifra agghiacciante coinvolge 167 Paesi, l’India è al primo posto. Il fenomeno comprende tratta di esseri umani, lavoro forzato, sfruttamento sessuale, matrimoni precoci o forzati. Il 58% delle persone, 18 milioni, che vivono in queste condizioni sono in India, seguono Cina (3 milioni), Pakistan (2 milioni), Bangladesh (1 milione e mezzo) e Uzbekistan (1 milione). In India la maggior parte della popolazione coinvolta lavora nell’ambito domestico, oppure sono mendicanti, prostitute o bambini soldato. Ci sono anche quelli costretti a lavorare per ripagare i debiti contratti per qualche prestito. Walk Free, che ha appena presentato l’Indice Mondiale della Schiavitù 2016, ha evidenziato un aumento rispetto allo scorso anno di 10 milioni di persone considerate schiavi moderni, un incremento del 28%.
(AP) (1/6/2016 Agenzia Fides)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...