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AFRICA/CONGO RD - Allerta nel Sud Kivu per la presenza di gruppi armati burundesi | |||
Kinshasa (Agenzia Fides) - “La situazione nel pianoro di Ruzizi e nei suoi altipiani nella Provincia del Sud-Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, continua a deteriorarsi. La situazione è così cupa che assomiglia ormai a quella della Provincia del Nord-Kivu” denuncia un comunicato inviato all’Agenzia Fides da ACMEJ/DH, organizzazione umanitaria locale. Nel comunicato si afferma che negli ultimi giorni si sono verificate nell’area diverse rapine stradali ad opera di persone che parlavano il burundese (kirundi) e lo swahili, suscitando inquietudine nella popolazione locale, che rischia di trasformarsi in irritazione nei confronti dei rifugiati burundesi. Questi ultimi sono arrivati nell’area dall’aprile 2015 per sfuggire alle tensioni e alle violenze causate dalla rielezione del Presidente Pierre Nkurunziza. Finora, secondo ACMEJ/DH, tra la popolazione locale e i rifugiati esistono buoni rapporti: “Alcuni dei rifugiati sono stati accolti da famiglie congolesi, altri affittano delle case con i propri mezzi finanziari. Ancora una volta, nell’insieme, si nota una vera solidarietà tra congolesi e rifugiati burundesi”. L’ACMEJ/DH sottolinea che l’infiltrazione di gruppi armati burundesi nella zona non ha nulla a che vedere con la presenza dei rifugiati, anzi, questi ultimi rischiano di diventare “vittime innocenti di questa situazione”. L’organizzazione umanitaria chiede alle autorità locali e alla MONUSCO (Missione ONU nella RDC) di rafforzare la sicurezza nel pianoro di Ruzizi per prevenire ulteriori violenze. (L.M.) (Agenzia Fides 5/9/2016) | |||
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AFRICA/ZAMBIA - La Corte Costituzionale respinge il ricorso del candidato sconfitto alle elezioni presidenziali | |||
Lusaka (Agenzia Fides) - La Corte Costituzionale dello Zambia ha respinto il ricorso presentato da Hakainde Hichilema, il candidato sconfitto alle elezioni presidenziali dal Presidente uscente, Edgar Lungu, aprendo la strada al suo insediamento. Secondo la Costituzione, il candidato perdente può presentare ricorso in caso sospetti che ci siano state frodi nelle elezioni. Nonostante la Corte avesse accordato il 2 settembre una proroga dell’udienza, per permettere a Hichilema di presentare nuovi documenti, oggi la Corte ha sentenziato che il procedimento giudiziario si è concluso lo stesso il 2 settembre, in accordo con la previsione costituzionale secondo la quale la Corte Costituzionale ha 14 giorni di tempo per emettere la propria sentenza dalla data di presentazione del ricorso. Le elezioni sono state caratterizzate da tensioni, legate anche alla difficile situazioni economica del Paese, mentre le principali confessioni cristiane hanno denunciato la censura dei media indipendenti (vedi Fides 1/9/2016). (L.M) (Agenzia Fides 5/9/2016) | |||
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ASIA/INDIA - Inaugurata in Orissa la strada intitolata a Madre Teresa | |||
Bhubaneswar (Agenzia Fides) – Il Primo ministro dello stato di Orissa, Naveen Patnaik, ha ufficialmente inaugurato la “Madre Teresa Road” domenica 4 settembre, alle ore 10.15 (ora locale) a Bhubaneswar, capitale dello stato. L’inaugurazione – la prima in India – è stata pensata nello stesso giorno in cui la Madre veniva proclamata santa in Vaticano da Papa Francesco. Hanno partecipato alla cerimonia numerose autorità civili e religiose, tra le quali l’Arcivescovo John Barwa di Cuttack-Bhubaneswar, e suor Mary Olivet, Superiora regionale delle Missionarie della Carità in Orissa, oltre a migliaia di fedeli. L’evento di intitolare una strada a Madre Teresa esprime l’auspicio “che l'India diventi una casa per servire i poveri, bisognosi e oppressi” ha detto il Primo Ministro. Il governo ha accolto la richiesta del Consiglio Episcopale dell’Orissa, che ha espresso gioia e gratitudine verso l’esecutivo. Nell’occasione l’Arcivescovo Barwa, a nome dei Vescovi dell’Orissa, ha rimarcato che il fine di Madre Teresa “non era convertire le persone, ma – come ha detto lei stessa - di fare di un indù un buon indù, di un musulmano un buon musulmano e di un cristiano un buon cristiano”. “La Madre ha ridato dignità a ogni essere umano, senza distinzione di casta o credo” ha aggiunto. I presenti hanno celebrato la Madre come “persona dal carisma unico”, ricordandone i tanti appellativi: “L'angelo di Calcutta”, “Santa dei poveri”, “Voce della compassione”, “Coscienza dell’umanità”, “Ambasciatrice della carità”, “Profetessa della pace”. Anche suor Olivet ha ringraziato il governo per il ricordo pubblico di Madre Teresa. Recentemente il governo dell’Orissa ha chiesto alle Missionarie della Carità di prendersi cura delle donne disabili mentali e di alcuni uomini senza fissa dimora. Attualmente circa 90 di loro sono accolti in quattro diverse case delle missionarie in Orissa. In Orissa, le Missionarie della Carità hanno 18 case. Madre Teresa ha visitato per la prima volta Bhubaneswar nel 1974 e poi diverse altre volte. (PA-SD) (Agenzia Fides 5/9/2016) | |||
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ASIA/GIORDANIA - Summit dei Capi delle Chiese su presente e futuro dei cristiani in Medio Oriente | |||
Amman (Agenzia Fides) – Si apre domani, martedì 6 settembre, ad Amman, la XI Assemblea generale del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, che vede la partecipazione dei Capi e dei rappresentanti di tutte le compagini ecclesiali presenti nell'area mediorientale. All'incontro, che vede come Chiesa ospitante il Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, prendono parte tra gli altri il Patriarca greco ortodosso di Antiochia, Yohanna X; il Patriarca caldeo, Louis Raphael I; il Patriarca latino elmerito di Gerusalemme, Fouad Twal: il Patriarca siro cattolico, Ignace Youssif III; il Patriarca greco melkita, Gregoire III, e il Patriarca copto ortodosso, Tawadros II. Gli incontri e i colloqui tra i Capi delle Chiese e delle comunità religiose si concentreranno sulla condizione dei cristiani mediorientali nella travagliata fase storica attraversata dalla regione, e prenderannno in esame anche la necessità di favorire il dialogo e la convivenza con le comunità islamiche maggioritarie, e le iniziative di soccorso ai rifugiati e alle vittime delle guerre messe in atto dalle comunità ecclesiali. Si valuteranno anche le iniziative da prendere per sollecitare la Comunità internazionale e le potenze globali e regionali a favorire la fine dei conflitti in Siria e Iraq il più presto possibile. Ospitando il summit ecclesiale di alto livello, il Regno Hascemita di Giordania rivendica anche il suo ruolo di custode dei Luoghi Santi cristiani, e attesta di nuovo la propria sollecitudine a riconoscere la presenza cristiana come elemento autoctono indispensabile e ineliminabile del mosaico di popoli e comunità religiose che convivono in Medio Oriente. Domenica 4 settembre Re Abdallah II, ricevendo il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, ha voluto ribadire che la Giordania rappresenta un modello di “coesistenza armoniosa” tra cristiani e musulmani. Durante il suo primo giorno in Giordania, Papa Tawadros ha inaugurato a Madaba il monastero copto ortodosso di Sant'Antonio – la cui prima pietra era stata posta dal suo predecessore Shenuda III nel 2005 – e si è recato in vistita al Monte Nebo, da dove Mosè ebbe la visione della Terra Promessa destinata da Dio al Popolo Eletto. Il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, fondato nel 1974 a Nicosia e attualmente con sede a Beirut, ha lo scopo di facilitare la convergenza delle comunità cristiane mediorientali su temi di comune interesse e favorire il superamento di contrasti di matrice confessionale. (GV) (Agenzia Fides 5/9/2016). | |||
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ASIA/TURCHIA - Il Patriarcato ecumenico respinge le “false accuse” di coinvolgimento nel fallito colpo di Stato | |||
Istanbul (Agenzia Fides) – Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli deplora le “false accuse” circolate nei giorni scorsi sulla stampa turca e volte ad accreditare un coinvolgimento del Patriarca ecumenico Bartolomeo I nel fallito colpo di Stato tentato in Turchia lo scorso 15 luglio. La riprovazione del Patriarcato ecumenico e stata resa nota dal protopresbitero Dositheos Agnostpoulos, responsabile dell''Ufficio stampa patriarcale, con una dichiarazione asciutta, dove si fa riferimento all'articolo attribuito all'ex diplomatico Usa Arthur Hughes e pubblicato a metà agosto sul sito internet www.orietnalreview.org, che veniva presentato dalla stampa turca come fonte delle indiscrezioni riguardanti il Patriarcato ecumenico. In realtà, lo stesso Hughes ha smentito di essere l'autore dell'articolo. Considerati gli aspetti poco chiari della vicenda, fonti vicine al Patriarcato riportano all'Agenzia Fides l'impressione che l'intera operazione sia stata architettata per mettere in difficoltà lo stesso Patriarca Bartolomeo. Lo scorso 30 agosto (vedi Fides 1/9/2016) il quotidiano turco Aksam ha pubblicato in prima pagina un articolo in cui si accreditavano presunte connivenze della CIA e del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli con il golpe fallito in Turchia il 15 luglio, ordito secondo Ankara dal predicatore islamico Fethullah Gulen – attualmente esule negli Usa – e al suo movimento Hizmet. (GV) (Agenzia Fides 5/9/2016). | |||
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AMERICA/MESSICO - In 18 mila pregano per la famiglia e i migranti | |||
Ciudad Juarez (Agenzia Fides) – Da Ciudad Juarez (Messico), 15 Vescovi delle diocesi della zona di frontiera tra Stati Uniti e Messico, hanno partecipato alla celebrazione per la difesa della famiglia e dei migranti. Secondo la nota inviata a Fides, circa 18 mila persone sabato sera, 3 settembre, presso il Centro Convegni El Punto, hanno partecipato alla Messa presieduta da Sua Ecc. Mons. Jose Guadalupe Torres Campos, Vescovo di Ciudad Juarez, Chihuahua. "Non possiamo rimanere indifferenti alla voce di Dio che oggi attraverso l'Eucaristia ci continua a parlare. Nel Vangelo, Dio parla a Giuseppe attraverso un sogno e dà un'indicazione molto concreta: Alzati prendi la tua famiglia, curala, proteggila, e Giuseppe ascolta la voce di Dio, prende la sua famiglia, la porta in Egitto per prendersi cura di essa e proteggerla dal nemico, la salva, la custodisce" ha detto il Vescovo durante l'omelia, “così anche noi riguardo alle nostre famiglie, dobbiamo seguire la voce di Dio”. Sullo stesso altare costruito per la celebrazione di Papa Francesco per i migranti, durante la sua visita in Messico, insieme a Mons. Torres hanno concelebrato il Segretario della Conferenza Episcopale Messicana, alcuni Vescovi del Messico e degli Stati Uniti. Questa Messa è stata la celebrazione finale della "Marcia per le famiglie", organizzata pensando alle famiglie di tanti messicani divisi dalla frontiera, e nel programma degli eventi per l'Anno della Misericordia. (CE) (Agenzia Fides 05/09/2016) | |||
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AMERICA/COLOMBIA - La Settimana per la Pace a Cali: “Dai dialoghi agli accordi di riconciliazione” | |||
Cali (Agenzia Fides) – Nella cornice della 29ma edizione della “Settimana per la Pace” che si celebra in Colombia dal 4 al'11 settembre (vedi Fides 1/09/2016), l'arcidiocesi di Cali, guidata dal suo Arcivescovo, Sua Ecc. Mons. Darío de Jesús Monsalve Mejía, ha preparato diversi eventi, di cui il principale sarà l'incontro, il 6 settembre, sul tema: “Dai dialoghi agli accordi di riconciliazione". Tale incontro, secondo gli organizzatori, avrà lo scopo di “fornire alla comunità strumenti sufficienti per prendere decisioni consapevoli dinanzi al referendum. Permetterà anche di comprendere le sfide che deve assumere la cittadinanza colombiana in questo nuovo processo di transizione verso la pace, nella costruzione della riconciliazione collettiva, nella credibilità e nel rispetto degli altri che la pensano diversamente". L'incontro-dialogo presenterà l'esperienza della Chiesa nella costruzione della pace e l'importanza della riconciliazione come strumento essenziale per la pace. Il principale invitato è Sua Ecc. Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, Arcivescovo de Tunja e presidente della Conferenza Episcopale della Colombia. Insieme a lui prenderanno la parola anche Henry Acosta, economista che lavora a Cali ed è uno dei principali protagonisti dei dialoghi fra Farc e governo colombiano, e padre José González, Vicario dell’arcidiocesi di Cali per la Riconciliazione e la Pace. (CE) (Agenzia Fides, 05/09/2016) | |||
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AMERICA/BOLIVIA - Missionario fra i giovani alcolisti nella foresta amazzonica | |||
La Paz (Agenzia Fides) – Giovanni Forasacco aveva 54 anni quando lasciò l’Italia per andare missionario in Bolivia. Era entrato a far parte della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, e maturò qui la scelta di andare a vivere in piena foresta Amazzonica, nella regione dell’Alto Beni, insieme ad un gruppo di alcolisti per accompagnarli nel loro recupero. Come informa la nota pervenuta a Fides, si tratta di persone senza speranza, la cui unica possibilità di sopravvivere è isolarsi nella giungla. Insieme a loro coltiva banane, caffè, riso, ed annuncia la parola di Gesù traducendo loro “Pane Quotidiano”, il bimestrale con la parola di Dio di ogni giorno e le meditazioni di don Benzi. Ma soprattutto li ascolta, li sostiene, ed ancor più comprende le loro miserie. Nella foresta le condizioni di vita sono estremamente difficili: caldo umido, insetti che ti tormentano tutto il giorno, povertà estrema. Nessun altro missionario era riuscito a stare lì a lungo, mentre Giovanni dona tutte le sue energie a quegli uomini distrutti dall’alcool e da una vita di stenti. Con l’aiuto di donazioni dall’Italia e dei progetti dell’Unione Europea, costruisce un nuovo capannone dove il piccolo gruppo potesse vivere più dignitosamente. Nel maggio di quest’anno era rientrato in Italia per reperire ancora fondi per continuare questi lavori, ma il 29 agosto muore improvvisamente, mentre sta lavorando la sua amata terra, a 63 anni. Aveva lasciato detto che voleva essere sepolto di fronte alla cappella di quella piccola comunità di persone ferite, accanto ad un giovane ospite morto qualche anno fa. (SL) (Agenzia Fides 5/9/2016) | |||
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OCEANIA/AUSTRALIA - La misericordia viaggia in e-conference | |||
Sydney (Agenzia Fides) – “Misericordia: un modo di essere nel mondo” è il titolo della nuova e-conference (conferenza sul web) organizzata per il 20 settembre dal Broken Bay Institute, nella omonima diocesi australiana, specializzato in comunicazione on-line su argomenti teologici e spirituali. In sintonia con i contenuti dell’Anno giubilare della Misericordia, Broken Bay Institute, partner della Conferenza episcopale Australiana, “intende rispondere in tal modo all'invito di Papa Francesco ad esplorare questo aspetto centrale della nostra fede” annuncia l’Istituto. Come riferisce una nota pervenuta a Fides, il Broken Bay Institute ha creato nell’Anno santo una serie di eventi, conferenze e seminari intitolati “Momenti di misericordia” (Mercy Moments), in cui si inserisce la e-conference. “Crediamo che la e-conference sia un’estensione della formazione alla fede in epoca contemporanea e in un ambiente contemporaneo” ha spiegato Gerard Goldman, amministratore delegato dell’Istituto. In un Istituto che fa della formazione teologica e spirituale la sua missione, “riteniamo sia nostra responsabilità fornire a tutti i fedeli che possono collegarsi on-line una risorsa e un approfondimento gratuito” ha proseguito Goldman. La web conferenza si avvarrà dei contributi in diretta di Sua Ecc. Mons. Mark Coleridge, Arcivescovo di Brisbane; di suor Veronica Lawson, scrittrice; di Phil Glendenning, presidente del Consiglio per i rifugiati dell'Australia. Quanti saranno collegati potranno intervenire in diretta per porre domande ai relatori o dibattere con loro. (PA) (Agenzia Fides 5/9/2016) | |||
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
martedì 6 settembre 2016
Bollettino dell'agenzia Fides del 5 settembre 2016
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