Mons. Mazzocato accolto a Latisana: «Cammineremo insieme»
LATISANA (18 ottobre, ore 15) - Una cerimonia di accoglienza semplice, ma molto partecipata. Spontanea e anche allegra.
L'arcivescovo è stato accolto sul ponte di Latisana da un nutrito gruppo di fedeli e dalle autorità politiche e religiose. Presenti, tra gli altri, il vicario generale mons. Giulio Gherbezza e il vicario per la Pastorale, mons. Igino Schif, oltre al parroco e vicario foraneo, mons. Carlo Fant e numerosi sacerdoti. Ad accogliere il nuovo Arcivescovo di Udine anche il presidente della Regione, Renzo Tondo e i sindaci della zona, guidati dal primo cittadino di Latisana, Micaela Sette.
Il primo saluto al nuovo Arcivescovo è stato rivolto da mons. Fant (ASCOLTA L'INTERVENTO INTEGRALE). Un saluto e, insieme, un invito e un augurio a «camminare insieme». Il parroco di Latisana ha ricordato il motto scelto da mons. Mazzocato «Pro vobis in Christo ministri», «Son venuto per servire e non per essere servito» e ha sottolineato, con una battuta, che, nella successione dei vescovi friulani, mons. Mazzocato «è il numero 118... Noi abbiamo una storia, una fede, una madre, Aquileia – ha aggiunto mons. Fant –; abbiamo anche tanti problemi, insieme saliremo sulla macchina del 118. E, con l'aiuto di Dio, cammineremo insieme».
Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha poi preso la parola per salutare mons. Mazzocato, rivolgendogli il «saluto di tutta la Regione e del nostro Friuli e il benvenuto di tutta la comunità regionale. Una comunità che ha fatto del lavoro, della famiglia, della solidarietà i propri valori. E che desidera mantenerli, in un momento in cui non è facile mantenerli. Una società che si vede oggi globalizzata e che si vede al centro di un mondo che sta cambiando». ASCOLTA L'INTERVENTO INTEGRALE DI TONDO
Tondo ha assicurato la volontà della comunità regionale di «collaborare con grande intensità e impegno e di farsi carico, insieme, di un'etica della responsabilità».
Infine, il sindaco di Latisana, Micaela Sette, a nome di tutti i sindaci della zona, si è fatta portavoce di una società civile che – ha detto il primo cittadino – ha «bisogno che la Chiesa sia determinante». ASCOLTA L'INTERVENTO INTEGRALE DEL SINDACO SETTE
Mons. Mazzocato ha ringraziato per l'accoglienza, definita «davvero simpatica, con i bambini che mi hanno salutato sul ponte, donandomi dei fiori» e, rivolgendosi al vicario foraneo, mons. Fant, si è detto felice della sua accoglienza e, in particolare, di aver voluto «aprire subito un bel dialogo».
L'Arcivescovo ha poi commentato gli interventi di saluto del presidente Tondo e del sindaco Sette, dicendosi «in sintonia con entrambi».
«Questo è un tempo stimolante nella formazione delle coscienze», ha detto l'Arcivescovo, sottolineando l'importanza di mantenere sempre al centro la tradizione, ma una tradizione che, per essere mantenuta viva, ha bisogno «persone che tengono sempre in mente la necessità del rinnovamento».
«Ho sempre avuto contatti con le nuove generazioni e ho lavorato in ambienti educativi – ha ricordato mons. Mazzocato –. Accolgo dunque con piacere l'invito a lavorare insieme per un reciproco sostegno», con onestà – ha sottolineato l'Arcivescovo –, non cadendo in forme propagandistiche.
«Raccolgo subito l'impegno a collaborare e a camminare insieme», ha concluso mons. Mazzocato, assumendosi anche l'impegno «a fare un giro attraverso la Diocesi» quanto prima per rimediare alla «mia ignoranza sul Friuli». ASCOLTA L'INTERVENTO INTEGRALE DI MONS. MAZZOCATO
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