sabato 4 dicembre 2010

Foglio Parrocchiale della domenica 5 dicembre 2010

Parrocchia di S. Giorgio di Nogaro
Porto Nogaro - Villanova - Zellina
Seconda del tempo di Avvento dicembre 2010
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.


GIORNO
ORA
CELEBRAZ.

INTENZIONE

NOTE

DOMENICA
5 dicembre
Seconda di Avvento
8.30
11.00
18.00
S. MESSA
S. MESSA
S. MESSA

X Salvador Angelo X Giosuè
X Marcello X Del Piccolo Giacomo XPines Giorgio X Franzo Elvira


LUNEDì
6 dicembre
S. Nicola
9.00
Lodi
S. MESSA
X Collavin Marcello
X Giuseppe

MARTEDì
7 dicembre
S. Ambrogio
18.00
S. MESSA
X


MERCOLEDì
8 dicembre
Immacolata Concezione
8.30
11.00
18.00
S. MESSA
S. MESSA
S. MESSA
XMusuruane Marco XFinesso Tulio e Valda XMecchia Anna XMarchi Angelo X Cantarutti Eligio X Commendatore Fabio e Francesco X Bellia Agata X Diamante Enno X Secondo Intenzione X Taverna Italo
GIOVEDì
9 dicembre
S. Siro
9.00
Lodi
S. MESSA
X Sofia X Aldo
X Indri Angela, Luigi e Elio XGiuseppe



VENERDì
10 dicembre
Madonna di Loreto
9.00
Lodi
S. MESSA
X Regattin Ada X Luigi X Venturini Anna, Maria e Luigia X Giuseppe
X Sec. Intenzione X Sec. Intenzione















SABATO
11 dicembre
S. Damaso
18.00

S. MESSA

X Bidoggia Pio e Lucia X Natale Elvira X Omar e Arcangelo X Fornasir Francesco X Brunzin Egidio e Gino X Appolonia Eros Gino X Morandini Orerete Elvia e Leonardo
DOMENICA
12 dicembre
Terza
di Avvento

8.30
11.00
18.00
S. MESSA
S. MESSA
S. MESSA

X Def. Fam. Bortolotto



-
- Uscire da sé per incontrare gli altri
- Nella Seconda Domenica di Avvento la Liturgia ci propone, quale modello di attesa e di preparazione alla venuta del Signore, la figura di Giovanni il Battista. Egli invita a esprimere, attraverso il segno del battesimo, la decisione di conversione che deve caratterizzare il tempo nuovo. Per il cristiano, nel ricordo del proprio Battesimo, proprio la scelta di credere rappresenta questa decisa svolta. Noi, dunque, invochiamo da Dio la forza per ri-orientare la nostra vita verso di Lui.
- Il Signore viene continuamente in mezzo a noi. Egli può alimentare la nostra speranza di salvezza, di vita riuscita. Lo possiamo rifiutare o accogliere. Lo si accoglie nella sua Parola e nei fratelli che ci pone accanto, soprattutto in quelli che più interpellano, nella loro miseria, la nostra volontà buona. Diventare cristiani è il nostro compito, vale a dire aprirci alla salvezza che Cristo ci dona.
Aggiungi didascalia
- Dio viene, portatore e operatore di salvezza per tutti. Il messaggio che accompagna la sua venuta parla di pace e di riconciliazione. Simbolica è quella presentata da Isaia tra nemici “naturali” che lottano per la sopravvivenza; reale e simbolica nello stesso tempo quella presentata dall’apostolo tra nemici “culturali” che si oppongono per diversa religione. La riconciliazione, avvenuta nelle Comunità cristiane, tra credenti che provenivano dall’ebraismo e dal paganesimo, è sempre soggetta alla provvisorietà, all’equilibrio instabile: esiste nel presente, ma si affida per il domani alla speranza. Essa è, tuttavia, il segno di un mondo riconciliato in Cristo, dove non contano i privilegi di razza («siamo figli di Abramo»: Vangelo) e tutto ciò che separa, ma conta, invece, l’unica cosa che unisce: la fede nel Cristo Salvatore.
- La salvezza significa, dunque, rompere tutte le barriere, uscire da sé per incontrare gli altri, aprirsi alla rivelazione reciproca, perdonarsi e amarsi come persone, come figli di Dio. Così ha agito con noi il Signore Gesù, rispettando le attese e le possibilità di dialogo di ciascuno: nel passato, accostandosi agli Ebrei come realizzatore della “fedeltà” di Dio e ai pagani come portatore di un amore gratuito; oggi, e sempre, suscitando in ciascuno (persona, popolo, generazione...) una risposta originale che diventi poi ricchezza comune. Non è, quindi, un’utopia sperare in un’umanità riconciliata, nonostante le attuali guerre e divisioni, nonostante gli squilibri e le discriminazioni, perché la salvezza definitiva è opera del Signore che viene e che verrà, e chiede ai suoi amici di collaborare perché il suo progetto divenga sempre più realtà effettiva. Questo significa accettare il messaggio del Battista, che oggi è quello della Chiesa e dei suoi vescovi, degli uomini più lucidi e impegnati che sono i profeti del nostro tempo, e produrre frutti di penitenza e di conversione. Il giudizio che ci attende lo prepariamo con le nostre mani: il fuoco inestinguibile distruggerà tutto ciò che non ha solidità perché non fondato sulla «sapienza che viene dal cielo» (Colletta); ed è appunto in questa prospettiva che l’assemblea domanda di saper «valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni dei cielo» (orazione dopo la Comunione).
- Accettarsi reciprocamente è un invito che ci viene rivolto dalla Chiesa. La coesistenza dei cristiani di origine giudaica e di quelli di origine pagana non è sempre stata facile nelle Comunità primitive. Conosciamo le riserve che avevano i primi verso i secondi e le divisioni suscitate. Ma le parole di Paolo valgono anche per le Comunità oggi. Il cristiano tende spesso a considerare la sua appartenenza al popolo di Dio come un privilegio che lo separa dagli altri, una specie di marchio di qualità; molti cristiani sono inseriti in gruppi o istituzioni di ordine sociale, politico, economico, culturale... con notevoli possibilità di operare per un superamento di blocchi ideologici o di qualunque divisione. L’Eucaristia offre ai cristiani l’occasione di provare il loro universalismo e di rifiutare una separazione fra i deboli e i forti, poiché a questa mensa il Signore si offre per tutti. E' il “vincolo dell’unione”: unione con i fratelli, unione con Dio in Cristo.
- L’annuncio della liberazione portata da Cristo suscita un grande senso di speranza. La nostra generazione attende con ansia un futuro di libertà nonostante la fuga di molti verso un passato di ricordi, o verso un presente di alienazioni. Il popolo di Dio tiene desta nel mondo questa speranza quando, pur guardando al futuro, vive nel presente in modo credibile, cioè con fede, carità e ferma speranza, per ottenere un giorno, «in pienezza di luce, i beni promessi che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa» (Prefazio I dell’Avvento).
Il nostro incontro con gli altri deve superare gli stretti confini della pura cortesia e della civile convivenza per non vanificarsi. La categoria sociale fondamentale è il rapporto “io-tu”. Ora il “tu” dell’altro uomo è il “tu” divino. Ogni “tu” umano è immagine dei “tu” divino. Di conseguenza la via verso gli altri e la via verso Dio coincidono: si tratta di accettare o rifiutare. Il rapporto reale (non il “galateo”) con l’altro uomo è orientato sul rapporto verso Dio. E’ solo nella Comunità ecclesiale, la Comunità di coloro che si orientano verso Dio, che si può vivere realmente l’incontro con gli altri, nell’ambito di uno stesso amore.
ù


BREVISSIME DIOCESI, FORANIA, PARROCCHIA


In Ascolto della PAROLA

Il tema proposto dall’Arcivescovo “Una Chiesa guidata dalla Parola di Dio”, viene proposto per la prima volta a tutta la Forania il 6 dicembre alle ore 20.30 nell’Auditorium S. Zorz. L’invito a partecipare è rivolto particolarmente a tutti gli operatori pastorali foraniali.

Mercatino Missionario

Dal 8 Dicembre il gruppo “Mercatino Missionario” allestisce il tradizionale mercatino, con questi orari di apertura:

sabato e domenica ore 9.00-12.30 e ore 15.00-18.30

feriale ore15.00 – 18.00

I fondi raccolti sono impiegati per sostenere le opere a favore delle persone bisognose nei Paesi dove operano i nostri missionari.

Concerto spirituale “Immacolata Conceptio”

Il coro “Jubilate” presenta il concerto spirituale “Immacolata Concepito” il giorno mercoledì 8 dicembre 2010, alle ore 16.00 nella Chiesa parrocchiale Cuore Immacolato di Maria in Zellina.

CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

Le prossime celebrazioni del sacramento del Battesimo sono programmate per:

- Domenica 26 dicembre, nella festa della santa Famiglia

- Domenica 1 maggio, nella seconda domenica di Pasqua

SCUOLA APERTA

Sabato 11 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 SCUOLA APERTA presso la scuola parrocchiale dell’infanzia- nido- Maria Bambina di San Giorgio di Nogaro.

LA FESTA dell’IMMACOLATA

Mercoledì 8 dicembre per le sante messe si osservano gli orari festivi. La vigilia ci sarà la S. Messa prefestiva alle ore 18.00.

Questa settimana ci ha lasciato CHIABà MARIA MACOR. Ricordandola nella preghiera rinnoviamo le condoglianze ai familiari che ringraziano quanti hanno partecipato al loro lutto.








venerdì 3 dicembre 2010

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A)

PRIMA LETTURA (Is 11,1-10)
Giudicherà con giustizia i miseri.

Dal libro del profeta Isaìa

In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 71)
Rit: Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. Rit.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. Rit.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. Rit.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

SECONDA LETTURA (Rm 15,4-9)
Gesù Cristo salva tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza.
E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:
«Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al tuo nome».
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 3,4.6)
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.

VANGELO (Mt 3,1-12)
Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Giovanni Battista ci ha sollecitati a preparare la via del Signore che viene. Nelle nostre preghiere chiediamo al Padre che ci aiuti ad essere perseveranti nella fede e capaci di sincera conversione, al fine di rendere un’autentica testimonianza di amore, la via maestra del Signore Gesù.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sia strumento di salvezza per gli uomini, accolti e amati proprio perché peccatori, in nome di quel Gesù che ha donato la salvezza e la speranza nel Regno. Preghiamo.
2. Per i vescovi, i sacerdoti e i diaconi, impegnati a diffondere la Parola di Dio, perché sostenuti dalla grazia sappiano essere autentici annunciatori, franchi e convinti testimoni, vincendo ogni stanchezza e tiepidezza. Preghiamo.

3. Per i cattolici cinesi, affidati dal Papa alla Vergine Maria, perché, con la sua intercessione, possano realizzare un’autentica esistenza cristiana in comunione con la Chiesa universale, contribuendo all’armonia e al bene comune del loro popolo. Preghiamo.
5. Perché nei nostri cuori non si spenga mai l’anelito alla giustizia e l’inquietudine di fronte alle disuguaglianze, ai soprusi, alle violenze perpetrate sui più deboli e sui più indifesi. Preghiamo.

6. (solo messa delle 11) Per i bambini che oggi ricevono il Vangelo di Gesù: affinchè siano costanti nella lettura e nella pratica dell'amore verso Dio e verso il prossimo. Preghiamo
6. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché sappiamo accogliere i semi donati dalla Parola e li facciamo fruttificare, portando Cristo nel mondo ed incarnando i valori che il Maestro ci propone in ogni ambiente della vita. Preghiamo.

Padre misericordioso accogli le nostre preghiere, perché possiamo essere fedeli ascoltatori della tua Parola, testimoni coerenti e persone impegnate nel cammino verso la santità. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


L'Arcivescovo di Udine ringrazierà il Signore

Mons. Mazzocato festeggia 10 anni da vescovo versione testuale
Mercoledì 8 dicembre la Chiesa udinese si stringe attorno al suo pastore

UDINE (3 dicembre, ore 16) - Nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, mercoledì 8 dicembre, la Chiesa Udinese è invitata a stringersi con affetto filiale attorno all’Arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nel 10° anniversario della sua ordinazione episcopale. In Cattedrale alle ore 18 è in programma una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dallo stesso Arcivescovo, durante la quale tutta la comunità diocesana ringrazierà il Signore per il dono del ministero episcopale di mons. Mazzocato e per pregare per lui.
Nella introduzione al libretto liturgico preparato per questa occasione si legge che «le comunità cristiane hanno sempre amato celebrare il giorno anniversario dell’ordinazione del proprio Vescovo, il "natalis Episcopi": secondo le fonti, infatti, esso risulta essere commemorato fin dal IV secolo. Celebri sono i discorsi tenuti da sant’Agostino nell’anniversario della sua ordinazione (Serm. 340), dove il vescovo di Ippona approfitta della circostanza che vede la comunità locale riunita attorno al pastore per chiedere il dono della preghiera affinché il peso del ministero sia più leggero.
L’ordinazione episcopale di mons. Mazzocato è avvenuta il 9 dicembre 2000 nella Cattedrale di Treviso, dopo la sua elezione a Vescovo della Chiesa di Adria-Rovigo l’11 ottobre dello stesso anno. Ha guidato la chiesa rodigina per 3 anni. Poi è stato nominato dal S. Padre vescovo di Treviso, dove ha fatto ingresso il 18 gennaio 2004. Dal 20 agosto 2009 mons. Mazzocato è Arcivescovo di Udine.
«Nelle altre diocesi in cui sono stato Pastore – spiega mons. Mazzocato – ho sempre celebrato questo anniversario che riguarda me personalmente, ma anche tutta la diocesi per l’importanza che ha il ministero del vescovo in essa». La Chiesa Udinese non mancherà certo di stringersi attorno a lui in festa e nella preghiera.

A Porpetto per l'8 dicembre....

Porpetto.
Festa dell’Immacolata… festa di tutti
i bambini.
Ultimi dettagli ormai per la preparazione della tanto attesa Festa dell’Immacolata
che si svolgerà Mercoledì 8 Dicembre 2010 dalle ore 10 alle ore 22 presso l’Area
Festeggiamenti di Porpetto.
E’ ormai giunta alla sesta edizione la festa promossa dalla Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata con il sostegno di tutte le associazioni
di Porpetto, Corgnolo, Castello e Pampaluna, Centro di Aggregazione Giovanile “Il
Muretto” ed il patrocinio del Comune di Porpetto.
La festa è il risultato di una condivisione di obiettivi e finalità a sostegno della Scuola Materna di Porpetto, ma soprattutto di un desiderio molto forte di recuperare una tradizione quella della cioccolata offerta dalle Suore Immacolatine di Alessandria dal 1930 al 2002, proprio in occasione dell’8 dicembre. Grazie al contributo di tantissimi volontari, verranno allestiti chioschi gastronomici, dove si potrà pranzare sotto il tendone riscaldato,
mangiare le castagne bevendo ribolla e scaldarsi con il vin brulè.
La festa sarà addolcita da un mare di cioccolata offerta dalla Scuola Materna e
dalle torte preparate da parenti e amici per la gara; inoltre la Scuola allestirà il
mercatino natalizio con oggetti e idee regalo.
 Ad animare la festa sarà presente l’immancabile Centro di Aggregazione Giovanile “Il Muretto con laboratori creativi
ed animazione con gruppo di volontari clown grazie ad un percorso di formazione
che da tre anni consolida una collaborazione tra i giovani del “Muretto” e la Scuola
Materna.
 Insomma divertimento per tutti, grandi e piccini, all’insegna di una festa interamente dedicata ai bambini e alle famiglie frutto di un poderoso lavoro di comunità.
In caso di maltempo la festa verrà spostata a Domenica 12 Dicembre 2010.

mercoledì 1 dicembre 2010

ASIA/PAKISTAN - Il marito di Asia Bibi all'Agenzia Fides: “Siamo pronti a venire in Italia”


Lahore (Agenzia Fides) – “Siamo tristi e preoccupati.

 Asia ci manca tanto, i miei figli piangono e la cercano ogni giorno. Oggi conduciamo un vita da ricercati: siamo nel mirino di gruppi estremisti e abbiamo paura per la nostra vita. Siamo pronti a partire per l’Italia o per l’America, appena Asia sarà liberata”: lo dice in una intervista esclusiva all’Agenzia Fides Ashiq Masih, marito di Asia Bibi, raggiunto a Lahore grazie alla “Masih Foundation”, l’Ong che si sta occupando della protezione della famiglia di Asia Bibi e che sta provvedendo all’assistenza legale per la donna. Ecco l’intervista rilasciata da Ashiq Masih all’Agenzia Fides:

Sig. Ashiq, quali sono i suoi sentimenti oggi? E come stanno i suoi figli?

Siamo molto tristi e provati da questa assurda vicenda. Asia ci manca molto, soprattutto i 4 bambini (una quinta figlia della coppia è sposata) ne sentono la mancanza: piangono e chiedono ogni giorno della madre, vogliono che torni a casa. La Fondazione Masih si sta occupando di noi, li ringraziamo del loro sostegno.

Quando ha incontrato Asia l’ultima volta? E cosa le ha detto Asia?

L’ho vista ieri, martedì, in carcere. L’ho trovata giù di morale, è molto preoccupata per la sua famiglia e per i suoi bambini. E’ una donna innocente che da oltre un anno è in prigione. Vorrebbe che questa storia fosse già finita.

Ha fiducia nelle istituzioni del Pakistan?

Grazie alla Fondazione Masih stiamo facendo tutti i passi necessari a livello legale per seguire il caso di Asia e per la nostra protezione. Il presidente e il governo si sono interessati al nostro caso, hanno compreso che Asia è innocente e hanno espresso preoccupazione, ma subiscono le pressioni dei gruppi estremisti islamici. Agiremo secondo la legge, andremo avanti con il processo.

Ha ricevuto minacce?

Molti militanti islamici radicali ci minacciano molti ci cercano. Viviamo in un luogo sicuro, ma in costante paura per la nostra vita.

Siete pronti a lasciare il paese?

Siamo pronti a farlo appena Asia sarà liberata, e speriamo accada presto. Se avremo l’opportunità di trasferirci in Italia o in America, lo faremo senza indugio. Oggi siamo molto preoccupati per l’istruzione dei bambini e per la loro vita futura.

Cosa direbbe al Santo Padre, che ha lanciato un appello per Asia?

Lo ringraziamo di cuore e vogliamo esprimergli tutto il nostro amore. Siamo estremamente felici e rincuorati per l’appello che ha lanciato per noi, per la sua attenzione al caso di Asia e a tutti i cristiani che soffrono in Pakistan.

(PA) (Agenzia Fides 1/12/2010)

Pregare per la Cina

VATICANO - Il Papa raccomanda la Chiesa in Cina alle preghiere dei cattolici di tutto il mondo
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Al termine dell’udienza generale di oggi, il Santo Padre Benedetto XVI ha lanciato il seguente appello per la Chiesa in Cina: “Raccomando alle preghiere vostre e dei cattolici di tutto il mondo la Chiesa in Cina, che, come sapete, sta vivendo momenti particolarmente difficili. Chiediamo alla Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, di sostenere tutti i Vescovi cinesi, a me tanto cari, affinché testimonino la loro fede con coraggio, riponendo ogni speranza nel Salvatore che attendiamo. Affidiamo inoltre alla Vergine tutti i cattolici di quell’amato Paese, perché, con la sua intercessione, possano realizzare un’autentica esistenza cristiana in comunione con la Chiesa universale, contribuendo così anche all’armonia e al bene comune del loro nobile popolo”. (SL) (Agenzia Fides 01/12/2010)

Il Moderatore

Mons. Fabris confermato moderatore del Consiglio presbiterale diocesano   
Durante la prima assemblea del rinnovato organismo mons. Mazzocato ha presentato le linee di lavoro per i prossimi anni

UDINE (1 dicembre ore 14) - Mons. Rinaldo Fabris è stato riconfermato moderatore del Consiglio presbiterale diocesano di Udine. L’elezione è avvenuta durante la prima assemblea del rinnovato consiglio, composto da 60 membri, che si è riunito oggi a Castellerio. “Non potevo dire di no” è stato il commento a caldo di Mons Fabris che ha ringraziato i consiglieri per la fiducia accordatagli.
Durante l’Assemblea l’arcivescovo di Udine mons. Mazzocato ha presentato le linee programmatiche per il lavoro del Consiglio presbiterale: la prima emergenza sarà quella di ripensare la collocazione di tutte le persone impegnate nella pastorale per incarnare maggiormente la Chiesa sul territorio; il secondo impegno sarà quello dell’educazione come trasmissione della fede a cui è collegato anche quello della formazione dei ministri e dei laici. Entro la fine dell’anno pastorale  il Consiglio presbiterale presenterà delle proposte operative in merito.

Omaggio a Bernstein anche da Torviscosa

Omaggio a Bernstein

Tre serate - evento per ricordare il grande compositore statunitense


Per saperne di più Clicca: http://www.ilfriuli.it/if/spettacoli/50371/

Comune + parrocchia=SEGNI DI SPERANZA(dal nostro internauta Tony)

 www.glocalcity.org sotto "testimonianze" troviamo
Di Paolo Balduzzi

Il 30 Novembre 2008 sarà ricordato come un giorno particolare per la Valle di Ledro, in Trentino Alto Adige.  Quel giorno, un referendum popolare ha sancito la nascita di un comune unico, che ha visto la luce il 1° Gennaio 2010 dopo un anno di rodaggio.
Sei comuni prima distinti, Molina di Ledro, Tiarno di Sopra, Concei, Tiarno di Sotto, Bezzecca e Pieve di Ledro, hanno scelto, con una maggioranza schiacciante del 75% dei voti, di fondersi in un’unica realtà amministrativa con l’obiettivo di una maggiore efficienza, della riduzione dei costi e del miglioramento dei servizi al cittadino. La fusione dei comuni della Valle di Ledro è uno dei primi esperimenti in tal senso in Italia, e non nasce da interessi particolari ed economici, ma da un percorso che parte da lontano e che ha nella ricerca della fraternità una delle spinte innovative e concrete.
Don Giampietro Baldo è un esperto di “unioni”: le otto parrocchie della Valle sono tutte sotto la sua amministrazione pastorale da alcuni anni. A lui abbiamo posto alcune domande su questa esperienza che adesso vede la luce:
Don Giampietro, qual'è il suo commento sui dati del referendum? Tre cittadini su quattro hanno voluto l'unione. Come mai?
“Posso dire è che l'unione dei comuni non è frutto di una scelta a tavolino, ma è il risultato di un percorso che nel tempo ha visto le varie comunità conoscersi e apprezzarsi. Ognuna ha imparato dall'altra qualcosa di bello e utile per la propria gente. Penso sia stato questo contesto di reciprocità tra le parti ad aver permesso un risultato del genere al referendum. In fondo non è stato altro che uno sbocco naturale che gli eventi avevano preparato”.
Il suo essere pastore delle otto parrocchie della Valle ha contribuito secondo lei a sostenere la spinta all'unione?
“Più che il mio lavoro personale, penso che sia stata la testimonianza di fraternità vissuta con gli altri parroci ad aver contagiato la gente: Don Lino e Don Pio, il primo ora è in Cielo, il secondo è in pensione. Nel rapporto fra noi tre ci siamo messi sempre a confronto per capire le nostre diversità e offrire le ricchezze nate dalla nostra storia, dall'esperienza acquisita, l'uno all'altro. E questo non solo da un punto di vista dell'amicizia o della condivisione faccia a faccia, ma soprattutto nel rapporto con i nostri fedeli, cercando di spiegare loro la bellezza dell'unità, i lati positivi e creativi che sono dietro le cose fatte insieme. Avere un'unica programmazione pastorale nel tempo ha permesso questo percorso di conoscenza, attivando forze prima impensate, sia per un reciproco aiuto nelle varie necessità pastorali, e piano piano anche per condividere gioie e dolori della nostra gente, che poi, una volta imparato lo stile, si è messa in gioco in prima persona per il prossimo”.
Quando parla di “gente” si riferisce anche a coloro che lavorano nelle amministrazioni locali...
“Certamente. L'unità è contagiosa proprio per questo. Ci siamo messi sempre in gioco anche con i sindaci e i vari amministratori della Valle per vivere la stessa reciprocità di cui parlavo prima. Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolari che ci ha fatto conoscere questo ideale, una volta aveva detto più o meno queste parole: “Il mio sogno è un paese unito attorno al parroco e al sindaco”. E mi pare che si stia verificando proprio questo fenomeno. Fare rete, collaborare per il bene di tutti, ha avuto dei benefici effetti dal punto di vista pastorale alle comunità prima arroccate sui loro campanilismi. Mi ricordo quando mancavano dei catechisti in una parrocchia, e quelli dell'altra sono venuti ad aiutarci. Non ce l'avremmo fatta senza di loro e questo ha confermato la necessità, ma anche la bellezza dell'unità. Tradotta in termini amministrativi questa esperienza può portare solo beneficio a tutta la comunità. Di questo, con lungimiranza, se ne sono accorti i sindaci per primi, che si sono impegnati in una campagna per l'unità della Valle portando a modello il nostro lavoro pastorale. Dal 1° Gennaio 2010 il comune unico è una realtà. Sta a noi farla fruttare come si deve”.
Nel Maggio 2010 si sono svolte le prime elezioni nel nuovo comune: per te è stata l'occasione, come parroco, di inviare una lettera a tutti gli eletti, proponendo una visione “alta” della politica.
Penso che la politica sia lavorare per la polis, la città. È il servizio più alto che si possa fare per la collettività. Ci vuole impegno, senso del dovere, visioni ampie, senza perdersi nel ‘partito’, che evidenzia la parte, ma volare alto per il bene della polis. E qui è successo un po' questo: alle elezioni si sono presentate nove liste, quella del PD era completa, quella civica di centro-destra era mancante di qualche elemento. Il responsabile del PD ha telefonato a quella dell'altra lista e le ha detto: "Non preoccuparti delle persone che non trovi, te le presento io; sono persone che vorrebbero impegnarsi, ma non con me che sono di sinistra. Sono sicuro che con te verrebbero." E così è stato”.

Sono segni di speranza, e qui, con l'esperienza vissuta, sono gesti che danno nuova credibilità alla politica.

“Come ho scritto nella lettera citata, penso che sei un politico se sai ascoltare tutti, anche le parti avverse, se sai costruire con tutti, evidenziando il positivo che ci può essere in ogni proposta. Sei un politico se ti lasci conquistare dai sogni e dalla fantasia per proporre novità, bellezza, armonia. Sei un politico se vivi i problemi della polis, se partecipi ai traumi dei cittadini, se sai costruire rapporti nuovi fra le varie persone e le varie comunità, divise per tanti anni. Sei un politico se sai rispettare ogni proposta, ogni persona, se sai accogliere, e se saprai convergere le varie proposte su binari condivisibili a tutti”.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C 13 luglio 2025

  domenica 13 Luglio 2025 Messa del Giorno XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C Colore Liturgico  verde Antifona Nella giustizia contemp...