Cogliere il tempo opportuno
Il vangelo è la buona notizia che il Padre ci ama follemente. Che fare allora? Dio non ci chiede cose grandi, iperboliche, ma semplicemente di cambiare vita, di tornare da lui. Convertirsi non è solo smettere di fare il male - come chiedeva Giona agli abitanti di Ninive - ma è riconoscere il Dio vicino a noi nelle nostre difficoltà e che ci ama anche quando le cose non vanno come noi invece vorremmo. Per convertirsi bisogna saper allora apprezzare il nostro tempo come il kairòs datoci da Dio, il ‘tempo opportuno’ che si offre nel nostro presente. Tutto è provvisorio, ma non il senso profondo della realtà che la fede ci prospetta. Fare nostra la grande opportunità di divenire figli di Dio è saper cogliere l’occasione propizia, è credere all’evangelo del Regno, evitando di attardarci in cose inutili, transitorie, e non sottostando agli ‘schemi’ mondani che ci imprigionano.
Gesù viene misteriosamente anche oggi a cercarci là dove il nostro orizzonte di vita è come quello dei primi chiamati, chiusi nel loro gettare le reti e nel riassettarle. Come i primi quattro discepoli dobbiamo allora convertirci a lui, riconoscendo il suo passaggio nella nostra vita e l’invito incessante che egli ci rivolge a seguirlo.
Divenire suoi discepoli è rinnovare ogni giorno la nostra decisione per lui, cercando dentro la nostra storia quella sua voce che ci ha già da sempre chiamato. Si entra allora nella storia della esaltante promessa del «vi farò pescatori di uomini», che non si esaurisce certamente nel compito del ministero ecclesiale, ma coincide con l’esperienza di ogni cristiano autentico. Ecco quindi la traboccante gioia della pesca messianica che è uno strappare l’umanità dalle acque velenose del male per portarla al sicuro nella vita del Regno. Senza dubbio nessuno di noi può ‘salvare’ un altro uomo, ma tutti possiamo collaborare con Gesù a gettare la rete del vangelo, perché le persone disponibili vi si aggrappino e rinascano a vita nuova.
PREGHIERA
Signore Gesù, tu mi chiami alla conversione, a sapere approfittare
del tempo opportuno che mi è stato concesso.
Non mi chiedi di fuggire dalle mie responsabilità nel presente,
ma di indirizzare le mie scelte a ciò che è conveniente
per la mia vita spirituale e mi tiene unito a te, Signore, senza distrazioni.
Desidero con il tuo aiuto mantenere il mio cuore indiviso, consacrato a te,
nello stato di vita in cui tu mi hai chiamato.
Voglio piacerti, infatti, perché comprendo che questa è l’unica cosa
della quale vale veramente la pena di preoccuparsi, con la determinazione di tendere
con tutte le energie a te, mio Dio, mio unico fine.
La “lieta notizia” del tuo venire
in mezzo alla nostra umanità rallegri
il mio cuore e mi faccia vivere la conversione
non come uno sforzo frustrante,
ma come l’avventura della riconquista
della mia vera libertà alla quale mi hai chiamato.
Signore, voglio diventare veramente libero per potere accogliere la tua chiamata e rispondere con prontezza e generosità come i tuoi primi discepoli. È bello poterti ascoltare, seguire e servire. Che la tua grazia porti a compimento l’opera buona che hai iniziato in me!
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