17 July 2008 03:36:46 (data e ora australiane)
Le giornate sin qui vissute sono state molto importanti per il nostro gruppo: siamo entrati nel vivo sia di questa XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, sia della nostra presenza nella realtà di Sydney e, più in generale, dell’Australia.
Durante l'Eucarestia abbiamo avuto modo di scoprire l'anima profonda di questo Paese attraverso le ritualità e i linguaggi dei suoi antichi abitanti: gli Aborigeni.
Abbiamo appreso che questo inserto costituisce un fatto storico perché si connette ad una ricucitura tra le culture che sono giunte in questa realtà e quelle che già vi dimoravano. Anche il riferimento fatto dal Primo Ministro australiano, Kevin Rudd, nel suo saluto ai giovani, richiama proprio una volontà di riparazione nei confronti di questo popolo -probabilmente il più antico del pianeta- che in passato è stato marginalizzato e umiliato.
E’ interessante constatare come siano stati proprio gli Aborigeni, coi loro colori, i suoni, i ritmi e le danze, ad appassionare i giovani: ciò dimostra che il linguaggio da loro utilizzato è probabilmente il più vicino alla sensibilità giovanile.
Nell’Eucarestia il Cardinale di Sydney, George Pell, ha richiamato la grande fatica del “credere”, soprattutto in questa terra australiana, nella quale le comunità si sono fatte molto piccole e anziane; da sottolineare l’invito rivolto ai giovani a non essere come il terreno che fa germogliare molto velocemente il messaggio del Vangelo, ma, essendo poco profondo, non riesce poi a farlo germogliare.
Il tramonto sulla baia, la musica, i canti, la solennità della liturgia e i centocinquantamila giovani presenti hanno dato in modo eloquente l’immagine della straordinarietà del momento che stiamo vivendo.
Nella mattinata odierna abbiamo incontrato Monsignor Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza, che ci ha aiutato a riflettere sul tema di questa GMG: “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni"; i giovani hanno ascoltato la catechesi, diversi di loro si sono avvicinati al sacramento della Riconciliazione, quindi insieme abbiamo celebrato l’Eucarestia.
Nel pomeriggio ci siamo radunati con gli altri quasi diecimila italiani presenti a Sydney per un pomeriggio di incontro e di spettacolo che è stato molto gradito.
Don Ivan Bettuzzi,
16 luglio 2008
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