Riceviamo da "La vita Cattolica"

DON LUCA ANZILUTTI ALLA GUIDA DELLE PARROCCHIE
DI CAMPOLONGHETTO E CASTIONS DELLE MURA
Festa per il nuovo parroco

Il sacerdote che resta parroco a Torviscosa,
sarà accolto dalla comunità di Campolonghetto
il 23 settembre e domenica 30 a Castions delle Mura
ON GRANDI OPERE, frenesia,
moltiplicazione di
progetti, ma innanzitutto
attenzione alla fede e
alla cura dell’aspetto
spirituale della comunità. Questi i
propositi di don Luca Anzilutti che
farà il suo ingresso nella parrocchia
di Campolonghetto domenica 23
settembre, alle ore 9.30, presentato
dal vicario episcopale per la pastorale,
mons. Igino Schiff, e a Castions
delle Mura domenica 30, alle 11, con
il rito di immissione in possesso
presieduto dal vicario generale,
mons. Giulio Gherbezza.
Nato a Udine il 12 luglio 1971,
don Anzilutti è stato ordinato sacerdote
l’11 giugno 2000. Per sei anni
vicario parrocchiale a Gemona del
Friuli, dal 30 aprile 2006 è parroco di
Torviscosa e ora si appresta a guidare
anche le parrocchie di S. Giacomo
a Campolonghetto e S. Maria
Assunta a Castions delle Mura, succedendo
a don Giovanni Gabassi,
cui è stata affidata la comunità di
Remanzacco.
«Il compito principale di un sacerdote
– osserva don Anzilutti – è
quello di essere presente, disponibile
all’ascolto e guida nella fede. Un
compito per il quale il tempo non è
mai abbastanza: le situazioni di bisogno
sono numerose, così come le
persone da incontrare».
Il senso naturale di insufficienza
che si presenta di fronte alle molteplici
esigenze di una comunità, tut-
N tavia, non può che essere di stimolo
a un impegno ancora maggiore. «È
importante – sottolinea il sacerdote
– indirizzare bene le proprie energie,
evitando di disperderle in una
molteplicità di attenzioni superficiali
con il rischio di sacrificare ciò
che più è essenziale. Per questo è indispensabile,
per noi sacerdoti, la
collaborazione e la valorizzazione
dei laici, il cui aiuto è prezioso nelle
molte incombenze quotidiane».
Di fronte ai nuovi incarichi pastorali
a Campolonghetto e Castions
delle Mura, don Anzilutti si presenta
con l’umiltà di chi sa di trovarsi di
fronte ad un cammino impegnativo,
ma anche con la consapevolezza di
non essere solo nell’affrontare questa
responsabilità e con la serenità e
la gioia di iniziare un percorso di arricchimento,
a contatto con persone
e realtà diverse. «Giorno dopo giorno,
con l’aiuto di Dio – dice –, si tratterà
di capire, insieme, quali passi
compiere». In un certo senso, la direzione
da seguire è già stata individuata.
«Nel corso dei primi incontri
con il consiglio pastorale – prosegue
il sacerdote – ho osservato che queste
comunità hanno già un’esperienza
di collaborazione ben avviata
alle spalle. Ci impegneremo per
proseguire su questa strada, senza
grossi cambiamenti, dedicando attenzione
soprattutto a ciò che è al
cuore della fede: la spiritualità, la liturgia,
i momenti di preghiera».
Le priorità? Innanzitutto l’ascolto
della parola di Dio. «In particolare
tramite il gruppo di ascolto del Vangelo
e la cura della liturgia, per far sì
che essa diventi un momento che
tocca nel profondo, e non una semplice
abitudine. Altrettanto importante
sarà creare occasioni di confronto
e solidarietà con la Caritas e
con l’esperienza missionaria, senza
dimenticare i giovani – conclude
don Anzilutti –: a Torviscosa sono
state attivate esperienze significative
di campeggio e aggregazione e
mi piacerebbe vederle realizzate anche
nelle altre parrocchie».
Infine, ma non per importanza,
l’impegno di stare accanto agli ammalati,
ma più in generale di «essere
presente per tutti coloro che avranno
bisogno di una guida, di un consiglio
o semplicemente di essere ascoltati
».
VALENTINA ZANELLA