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sabato 8 dicembre 2007

Notizie Notizie Notizie da San Giorgio

01/12/2007 - 16.50

Friuli Venezia Giulia - L'assessore Beltrame inaugura il centro medico di S.Giorgio Nogaro

Il sindaco Del Frate: "Il Comune devolverà eventuali profitti per l'abbattimento dei costi sanitari dei cittadini meno abbienti"

Diagnostica ad elevato standard rivolta alle utenze di tutta la regione e specialità ambulatoriali sono le principali offerte del "Centro medico Università Castrense" che è stato inaugurato oggi ufficialmente a San Giorgio di Nogaro alla presenza dell'assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Ezio Beltrame, al termine del convegno sull'organizzazione dei servizi sanitari nella Bassa Friulana. Si tratta di una struttura polispecialistica pubblico-privata, convenzionata con l'Ass 5 Bassa Friulana, che occupa una superficie di 1.500 metri quadrati e ha richiesto un investimento di 6 milioni di euro."Il Centro" ha spiegato il sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate "è compartecipato dal Comune che devolverà eventuali profitti per l'abbattimento dei costi sanitari dei cittadini meno abbienti. Oltre ai servizi specialistici ambulatoriali che andranno a completare l'offerta del Distretto socio sanitario, per la sua elevata specializzazione diagnostica il Centro sarà a disposizione di una piú vasta utenza regionale" (red).


Polo sanitario a San Giorgio di Nogaro
Aperto il Centro medico università castrense, mix di pubblico e privato. Dalla diagnostica alla ricerca
San Giorgio di Nogaro

Il Comune ci mette 250 mila euro, ovvero il corrispettivo del valore dell'area su cui è sorto. In cambio ha ottenuto il 20 per cento in quote nella società partecipativa mista che ha realizzato il "Centro Medico Università Castrense", inaugurato ieri a fianco del Poliambulatorio.Fornirà diagnostiche e specialistiche, ma è suscettibile in futuro anche di attività di ricerca. Un'ubicazione che non nasce dal caso, ma che vuole sottolineare la sinergia tra strutture pubbliche e private nella fornitura integrata e non concorrenziale di servizi sanitari al cittadino creando un autentico polo. Tant'è che la Regione ha dato il proprio accredito, agevolando quindi l'accesso degli utenti anche provenienti da altre parti del territorio. E ci teneva il sindaco Pietro Del Frate a questo progetto, inizialmente osteggiato dalle minoranze che ieri, oltre alle benedizione di monsignor Pietro Brollo (per lui è stata una giornata tutta sangiorgina, visto ne alle 18, in duomo, ha impartito la cresima a 36 ragazzi), ha ottenuto il plauso dell'assessore regionale alla Sanità Ezio Beltrame, uno dei tanti che, prima dell'inaugurazione, ha approfondito a Villa Dora il tema della riforma che porterà alla riduzione a tre delle Aziende sanitarie.Prima il poliambulatorio sede del distretto, poi il centro medico e il convegno. Una piccola rivincita per la cittadina evidenziata dall'assessore alle politiche sociali Luciano Bonetto: «Tutto questo contribuisce a restituire un ruolo di centralità al nostro Comune, che nel passato ha subito scippi e deviazioni». Un "titolo" riconosciuto dal sindaco di Precenicco, Giuseppe Napoli, intervenuto al convegno in veste di presidente della Federsanità Anci: «È un concreto esempio di policentrismo sanitario ora che La tisana e Palmanova, con i loro ospedali, non gestiscono più il settore in maniera esclusiva».

Più che sanità, lo ha ricordato lo stesso Napoli chiedendo il coinvolgimento totale dei comuni, è il caso di parlare di welfare, e, più che di servizi ospedalieri (dove si cura solo la fase acuta della malattia), del prima e dopo, come, per esempio l'iniziativa degli "infermieri di comunità" che, con l'inaugurazione della sede di Teor qualche giorno fa, ha completato la copertura capillare di tutto il territorio, come hanno garantito con orgoglio sia il direttore generale dell'Azienda della Bassa Roberto Ferri, che il responsabile del distretto Mario Corbatto.

Orgoglio legittimo perché nella Bassa la sanità funziona, come confermano i dati regionali snocciolati dal direttore generale dell'agenzia Friuli Venezia Giulia, Lionello Barbina (e, tra l'altro, l'aspettativa di vita è salita a 83 anni per le donne e 77 per i maschi). Funziona, in realtà, nell'intera regione anche se, ha evidenziato nelle conclusioni Ezio Beltrame, "la macchina è perfettibile". Un elemento è significativo: «Dal 2003 non abbiamo prodotto un euro di deficit».

Angelo Miorin

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