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domenica 21 dicembre 2008

Una preghiera dei fedeli che ha sostituito la preghiera preparata per la Quarta domenica d'Avvento

«PREVALGA SEMPRE LA CULTURA DELLA VITA»
Caso Englaro, Chiesa friulana mobilitata versione testuale
Appello di mons. Brollo. Il vicario generale: «Se ne dia lettura durante le celebrazioni»

UDINE (19 dicembre, ore 16.45) - Mobilitazione nella Chiesa udinese per la vita. Per ogni forma di vita. Ma, in questi giorni, specificatamente per la vita più in difficoltà, come quella dei disabili in condizioni vegetative. Appunto, la vita di Eluana Englaro.
I friulani che si sono impegnati per la vita, in modo addirittura sorprendente nel terremoto e nella rinascita, hanno deciso di non stare alla finestra. Ma di scendere in campo per manifestare ancora una volta il diritto ed il dovere alla vita. Ed ecco l’accorato appello dell’arcivescovo (AUDIO), mons. Pietro Brollo, che esorta a far prevalere sempre la cultura della vita.


Consulta dei laici
Altrettanto puntuale la riflessione della Consulta dei laici, riunitasi giovedì 18 dicembre. «La giunta della Consulta dei laici si è incontrata con i vicari episcopali ed ha valutato attentamente il messaggio dell’arcivescovosulla vicenda di Eluana Englaro – si legge in una nota –. Esprime la piena adesione ai contenuti espressi e con mons. Brollo si sente umanamente vicina alla famiglia Englaro e a tutti coloro che vivono in analoghe situazione di sofferenza e di angoscia nelle proprie abitazioni e nelle strutture assistenziali».

La Consulta – continua la nota – «apprezza l’impegno delle migliaia di persone che, come il Buon Samaritano, si chinano sui fratelli sofferenti. Invita tutti i propri aderenti alla preghiera, perché in Friuli prevalga la cultura della vita e non vengano meno gli slanci di amore gratuito verso coloro che sono i più deboli e i più fragili. Auspica che la riflessione delle comunità ecclesiali sul nascere, vivere, soffrire e morire non sia legata ai momenti di emergenza, ma sia oggetto di educazione e di discernimento permanente».
Indicazioni del vicario generale
Precise, dunque, le indicazioni dell’arcivescovo, mons. Brollo, e della Consulta. Ecco perché il vicario generale, mons. Giulio Gherbezza, invita i sacerdoti a dare lettura della riflessione dell’arcivescovo e ad utilizzare le intenzioni di preghiera nel corso delle prossime celebrazioni. Ci si avvicina al Natale, una festività che esalta la vita e sapere che proprio qui in Friuli viene condotta alla morte una giovane, che invece potrebbe essere trattenuta in vita, fa scattare una reazione che non può non essere di preghiera e di impegno per la vita.

Scende in campo il Papa

Mentre veniva composta questa forte esortazione, Papa Benedetto XVI a Roma incontrava l’ambasciatore del Lussemburgo presso la Santa Sede, che presentava le sue lettere credenziali, e gli manifestava «vivissima preoccupazione» per «il testo di legge sull’eutanasia ed il suicidio assistito attualmente in discussione Parlamento».

Una preoccupazione, quella del sommo Pastore della Chiesa, per tutte le situazioni in cui la vita è in gioco. «I responsabili politici, il cui dovere è servire il bene dell’uomo, così come i medici e le famiglie, devono ricordare che la decisione deliberata di privare un essere umano innocente della sua vita è sempre malvagia dal punto di vista morale e non può essere mai lecita», aggiungeva Benedetto XVI.
Al riguardo il Pontefice ribadiva la richiesta di «accompagnamento» e l’appello a «maggiore solidarietà e sostegno nella prova». Un appello «esigente, ma il solo degno dell’essere umano», specificava.

La preghiera dei fedeli

Fratelli e sorelle, è il Signore che vuole costruire a noi uomini
una dimora: così lui è per noi Padre e noi siamo per lui figli.
Colmi di questa fiducia, alle soglie del Natale, invochiamo Dio,
perché si compiano le speranze che salgono a lui dalla Chiesa e
dall'umanità.

Preghiamo insieme dicendo: In te speriamo, Signore, ascoltaci.

«Sono stato con te dovunque sei andato». (1 Sam 7, 9)

Per tutti i credenti in Cristo, perché di fronte ai delitti e ai soprusi
e dinanzi alla fatica del vivere e del morire che molti sperimentano,
rifuggano ogni atteggiamento di condanna e manifestino
con le parole e i gesti la presenza amorosa del Signore in ogni
istante della vita umana, preghiamo.

«Non temere perché hai trovato grazia presso Dio». (Lc 1, 30)

Per coloro che giorno e notte alleviano le sofferenze di tanti
malati, per coloro che condividono con essi i lunghi giorni del
dolore e della prova, per coloro che faticano a mantenere salde la
fede e la speranza in queste situazioni, perché perseverino nell'amore
e nell'affidamento a Dio, unica fonte di grazia e di consolazione,
preghiamo.

«Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1, 37)

Perché in ogni situazione sia annunciato il Vangelo della vita, al
di là di ciò che umanamente appare impossibile, affinché, nelle
scelte e negli atteggiamenti umani, risplenda il dono di salvezza
di Dio che si è fatto nostro fratello in Cristo Gesù, preghiamo.

«Avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1, 38)

Per la nostra comunità cristiana, perché stimolata dall'esempio
della Vergine Madre, si disponga ad accogliere sempre la volontà
del Signore e si impegni a intravedere nei solchi dell'esistenza le
tracce della tenerezza di Dio che mai abbandona chi confida in
lui, preghiamo.

Accogli, o Padre, le nostre suppliche
per l'intercessione di Maria
e di tutti coloro che ci hanno preceduto nell'attesa della salvezza;
donaci la sapienza del tuo Spirito,
per riconoscere i segni della continua venuta di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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