I AURS DA MADONE
Sarà un tuffo nelle radici profonde di un Friuli che si è perso per strada cinquant’anni fa, per comprendere meglio la figura della donna e il senso di “comunità”, rivedere – o perché no, scoprire - “come eravamo”, magari riconoscendo un gioiello appartenuto ai nostri nonni.
All'interno del ricco calendario di celebrazioni per il 250° anniversario dell'arrivo a San Giorgio della Madonna Addolorata (una delle poche figure votive “da vestire” rimaste sul nostro territorio), la Parrocchia Arcipretale di San Giorgio Martire e il Comune di San Giorgio di Nogaro, con il sostegno della Regione, della Provincia di Udine, e la collaborazione dell'Associazione culturale “ad Undecimum”, le Pro loco e le Associazioni locali, presentano un percorso prima di tutto culturale, che ripercorre i momenti forti della vita collettiva (guerre, emigrazione, miserie, profuganza) e di quella privata (lutti, dolori, sofferenze ma anche gioia e conforto), attraverso i depositi votivi con cui i sangiorgini vestivano la Madonna: intrecci, croci, orecchini, mezze lune, stelline, cordoni d'oro e spille (cosiddette “pont a pet”).

Come spiega il prof. Gian Paolo Gri, consulente scientifico della mostra “I aurs da Madone” che si terrà nelle barchesse di Villa Dora, in piazza Plebiscito, e nella chiesa di San Giorgio Martire, “intorno all'immagine dell'Addolorata si addensano storie, memorie, vissuti di sofferenza, gioia e speranza di una lunga sequenza di generazioni sangiorgine. L'origine della devozione sfuma i contorni storici negli aloni della tradizione leggendaria che attribuisce al voto un significato corale di gratitudine per la fine della misteriosa epidemia del 1759, che aveva colpito la piccola comunità di San Giorgio.


Orario di apertura: dal 29 marzo al 3 maggio
Feriali: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 21.30
Sabato e domenica: dalle 10.00 alle 21.30
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