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giovedì 9 aprile 2009

Recuperiamo il 6 aprile...per noi il dopo 250°...

Terremoto in Centro italia, 120 uomini
della protezione civile in partenza dal Friuli versione testuale
27, per ora, i morti accertati, migliaia gli sfollati. Il bilancio
potrebbe peggiorare nelle prossime ore

UDINE (6 aprile, ore 9.15) - Un sisma, di magnitudo 5,8 sulla scala Richter, pari all’ottavo-nono di quella Mercalli, ha colpito poco prima delle 3 e trenta di questa mattina il centro Italia ed in particolare l'Abruzzo. Migliaia gli sfollati nelle strade invase dai calcinacci, soprattutto nella zona vicina a L’Aquila. Le vittime accertate, per ora, sono 27, ma il bilancio sarà probabilmente più tragico.

Guido Bertolaso, direttore del dipartimento nazionale della protezione Pivile, ha detto che «si tratta di un terremoto di grave entità e ha chiesto la collaborazione di tutti per evitare di intasare le strade in Abruzzo e per facilitare i soccorsi». Il Friuli non si fa attendere. Più di 120 volontari sono partiti in mattinata per le zone colpite dal sisma. Oltre ai volontari, il Friuli Venezia Giulia ha inviato una task force per la sala operativa dell'Aquila e un elicottero per la ricognizione dei danni. Non si esclude che nel corso della giornata altri volontari del Friuli Venezia Giulia partano alla volta dell'Abruzzo.


Un’altra scossa di terremoto, con epicentro a Ravenna, era stata avvertita molto prima di quella di oggi, verso le 22 di ieri sera, anche in regione, in particolare a Trieste, Grado, Lignano e nei piani alti di varie località lungo la costa friulana. Il sisma, secondo i rilevamenti della rete sismica della sala operativa di Palmanoca, ha avuto un’intensità fra il quarto e il quinto grado della scala Richter. Alla Protezione civile sono giunte varie telefonate da località costiere friulane e giuliane, ma non sono segnalati né danni, né feriti.

CLICCA su PLAY per ascoltare l'intervista con Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia

Honsell: «Pronti a dare il nostro aiuto»
«Un gruppo della protezione civile del Comune di Udine è già partito per L’Aquila per portare soccorso, mezzi e materiali di sopravvivenza alla popolazione dell’area colpita dal sisma». Ad annunciare l’invio degli aiuti da parte del Comune di Udine è il sindaco Furio Honsell. «Siamo vicini a tutte le persone che in queste ore stanno lottando contro questa terribile tragedia – dichiara il primo cittadino –. Ho già inviato un messaggio di solidarietà al sindaco di L’Aquila, al rettore dell’ateneo e agli altri amministratori locali coinvolti dall’emergenza per esprimergli sostegno e solidarietà a nome di tutta la città di Udine».

Già alle prime ore dell’alba di oggi 6 aprile una squadra della protezione civile udinese è partita per l’Abruzzo con generatori, attrezzature e materiali. «Ovviamente in questo momento la cosa più importante è riuscire a soccorrere tempestivamente chi si trova ancora sotto le macerie – afferma l’assessore alla Protezione civile, Lorenzo Croattini –. Proprio per questo abbiamo individuato subito i mezzi più adatti per dare il nostro contributo».

Ancora vivo il ricordo del dramma del 1976
Il Comune di Udine ha messo a disposizione un camion-gru del verde pubblico, che nel giro di qualche ora partirà da Palmanova insieme a un pick up e con un carico di tende e di gruppi elettrogeni. In tutto sono 9 le persone partite o in partenza dal capoluogo friulano. «Udine, come tutto il Friuli, ha ancora vivo il dramma del 1976 – osserva Honsell – e proprio per questo ha reagito prontamente, con competenza e forte senso di solidarietà, alla tragedia che sta colpendo l’Abruzzo».

Ieri una scossa avvertita anche in Friuli

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