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giovedì 7 maggio 2009

Dopo 8 mesi di agonia!

TORVISCOSA. Caffaro, oggi si pronuncia il tribunale. Azienda e creditori col fiato sospeso

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TORVISCOSA. Si attende l’approvazione del “pacchetto anticrisi” della Regione per sapere se la cassa integrazione in deroga per i 270 lavoratori della Caffaro sarà prolungata per un altro anno: allo stato attuale infatti la cigs in deroga viene concessa per quattro mesi. Per cui dall’11 maggio, data di scadenza della cassa integrazione straordinaria, di cui hanno fruito finora 97 addetti, i lavoratori saranno coperti sicuramente fino all’11 settembre, ma se verrà approvata la nuova proposta, questi fruiranno degli ammortizzatori sociali per un anno intero, come auspicato da Confindustria Udine.
Intanto è attesa per oggi la decisione del Tribunale di Udine, in merito all’accoglimento della richiesta di ammissione alla Prodi bis, presentata il 3 aprile dal liquidatore Paolo Bettetto, per la Caffaro Chimica srl (ricordiamo che Caffaro srl è ancora in liquidazione), l’istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria porterà alla gestione dell’azienda da parte di un commissario. Il Gruppo Snia puntualizza che da questa udienza, mai stata rinviata prima, emergerà quale potrà essere lo scenario del futuro industriale della Caffaro Chimica di Torviscosa. Sulla sentenza che il Tribunale di Udine, emetterà oggi, vertono anche le speranze delle ditte creditrici, una quarantina, di cui 25 friulane, nei confronti delle quali Caffaro vanta una situazione debitoria per circa 60 milioni di euro che, solo con l’accoglimento della Prodi bis, hanno la possibilità di riscuotere parte dei loro crediti.Intanto si resta ancora in attesa di sapere come si esprimerà il Ministero all’Ambiente in merito alla nuova proposta di transazione (relativa alle bonifiche ambientali dei siti industriali di Caffaro, valutate circa 250-300 milioni di euro) presentata da parte di Caffaro Chimica srl, Caffaro srl e Snia spa per la quale il Gruppo ha messo sul piatto la cessione allo Stato di importanti assett (beni immobiliari e risorse) per ricercare una soluzione sia delle problematiche ambientali che per quelle produttive.Ricordiamo che qualora venisse accolta, anche la Regione, attraverso Friulia, si è impegnata a intervenire, come pure la Provincia di Udine. Restano in attesa di quanto accadrà nei prossimi giorni anche i nuovi possibili partners o nuovi imprenditori disposti a rilevare il sito chimico di Torviscosa (tra questi il più interessato è l’industriale chimico bolognese Bertolini che ben conosce l’azienda e che è stato componente del Cda di Snia): dopo otto mesi di agonia si attende una soluzione che metta finalmente la parola fine alla vicenda e dia il via alla rinascita della chimica friulana.Francesca Artico

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