Ebitda in crescita del 16% e vendite aumentate del 10% nei primi tre mesi dell'anno.
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
venerdì 21 maggio 2010
Seda stabilimento di San Giorgio di Nogaro
Ebitda in crescita del 16% e vendite aumentate del 10% nei primi tre mesi dell'anno.
giovedì 20 maggio 2010
18/05/10 > San Giorgio di Nogaro - Lavori socialmente utili: a disposizione altri cinque posti
SAN GIORGIO. L’Azienda pubblica di servizi alla persona “G. Chiabà” di San Giorgio di Nogaro, riapre il bando per l’individuazione di 5 lavoratori beneficiari di trattamenti previdenziali da destinarsi a lavori socialmente utili. Il bando, che scadrà il 20 maggio, riguarda un progetto della durata di 12 mesi per 30 ore settimanali e al quale potranno aderire i lavoratori residenti nel comune e nell’area territoriale del Centro per l’impiego di Cervignano, e richiedono: un operaio manutentore; tre operatori tecnici addetti all’assistenza; inoltre si tratta di un operatore di supporto all’assistenza. Gli interessati potranno chiedere informazioni all’Ufficio protocollo della Chiabà dove sono a disposizione anche i modelli di adesione, che sono anche scaricabili dal sito: http:/gchiaba.it/bandi.htm.
Pinnizzotto, esperto in liturgia. scrive a ogni webmaster quanto segue...
«Da più parti si avverte il bisogno di passare dalla centralità dei piani pastorali (cose buone, ma a condizione!) alla centralità della testimonianza che suppone la santità e la vita interiore».
(card. Angelo Comastri)
E’ la consegna/provocazio
Pur tra le prove e le tribolazioni del nostro incedere, non si affievolisca, ma trovi nuovo vigore la gioia di chi fa della Risurrezione la ragione della propria vita, diffondendone il messaggio ad ogni creatura.
A voi, alle vostre famiglie, alle vostre Comunità cristiane chiamate a celebrare oggi il giorno della loro “nascita”, buona Pentecoste!!
Vostro in Cristo
Antonio Paolo Pinizzotto
domenica 16 maggio 2010
Aspettando Pentecoste preghiamo!
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. | | Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò ch'è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. |
Prepariamoci alla Pentecoste
Veni creator Spiritus 


Veni, creátor Spíritus, mentes tuórum vísita, imple supérna grátia, quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus, donum Dei, Altíssimi, fons vivus, ignis, cáritas, et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere, dextræ Dei tu dígitus, tu rite promíssum Patris, sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sénsibus: infúnde amórem córdibus: infírma nostri córporis virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius, pacémque dones prótinus: ductóre sic te prævio vitémus omne nóxium.
Per te sciámus da Patrem, noscámus atque Fílium, te utriúsque Spíritum credámus omni témpore.
Deo Patri sit gloria, Et Filio, qui a mortuis Surrexit, ac paraclito, In sæculorum sæcula.
Amen. | Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli.
Amen. |
Nuovi Cresimati, oggi, Ascensione del Signore
sabato 15 maggio 2010
Un migliaio di ragazzi in festa al quartiere fieristico
Sono invitate anche le loro famiglie per le quali è stato organizzato un incontro con don Claudio Burgio, che racconterà la sua esperienza di educatore nel carcere minorile di Milano e proporrà un progetto attraverso il quale ricondurre i giovani a recuperare nella loro vita il senso della bellezza.
La giornata, dopo le premiazioni dei gruppi vincitori alle 19.30, si concluderà con la cena e una serata musicale.
VATICANO - Benedetto XVI in Portogallo: “Il campo della missione ad gentes si presenta oggi notevolmente ampliato e non definibile soltanto in base a
VATICANO - Benedetto XVI in Portogallo: “Il campo della missione ad gentes si presenta oggi notevolmente ampliato e non definibile soltanto in base a considerazioni geografiche”
Porto (Agenzia Fides) – “Miei fratelli e sorelle, bisogna che diventiate con me testimoni della risurrezione di Gesù. In effetti, se non sarete voi i suoi testimoni nel vostro ambiente, chi lo sarà al vostro posto? Il cristiano è, nella Chiesa e con la Chiesa, un missionario di Cristo inviato nel mondo. Questa è la missione improrogabile di ogni comunità ecclesiale: ricevere da Dio e offrire al mondo Cristo risorto, affinché ogni situazione di indebolimento e di morte sia trasformata, mediante lo Spirito Santo, in occasione di crescita e di vita”. E’ l’esortazione che il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto ai numerosi fedeli riuniti nell’Avenida dos Aliados della città di Porto, dove ha celebrato la Santa Messa la mattina di venerdì 14 maggio, prima di concludere il suo viaggio apostolico in Portogallo.
Prendendo spunto dalla figura dell’apostolo San Mattia, di cui si celebrava la festa liturgica, nell’omelia il Papa si è soffermato sull’importanza della testimonianza e sul significato della missione. L’ascolto attento della Parola di Dio e la partecipazione alla mensa eucaristica faranno di noi “testimoni e, più ancora, portatori di Gesù risorto nel mondo, recandolo ai diversi settori della società e a quanti in essa vivono e lavorano” ha affermato il Papa, sottolineando che “nulla imponiamo, ma sempre proponiamo, come Pietro ci raccomanda in una delle sue lettere”. L’esperienza insegna “che è Gesù colui che tutti attendono”, poiché “senza Dio l’uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia” ha ribadito Benedetto XVI.
“Dobbiamo vincere la tentazione – ha proseguito il Pontefice - di limitarci a ciò che ancora abbiamo, o riteniamo di avere, di nostro e di sicuro: sarebbe un morire a termine, in quanto presenza di Chiesa nel mondo, la quale, d’altronde, può soltanto essere missionaria nel movimento diffusivo dello Spirito. Sin dalle sue origini, il popolo cristiano ha avvertito con chiarezza l’importanza di comunicare la Buona Novella di Gesù a quanti non lo conoscevano ancora. In questi ultimi anni, è cambiato il quadro antropologico, culturale, sociale e religioso dell’umanità; oggi la Chiesa è chiamata ad affrontare nuove sfide ed è pronta a dialogare con culture e religioni diverse, cercando di costruire insieme ad ogni persona di buona volontà la pacifica convivenza dei popoli. Il campo della missione ad gentes si presenta oggi notevolmente ampliato e non definibile soltanto in base a considerazioni geografiche; in effetti ci attendono non soltanto i popoli non cristiani e le terre lontane, ma anche gli ambiti socio-culturali e soprattutto i cuori che sono i veri destinatari dell’azione missionaria del popolo di Dio”.
Infine Benedetto XVI ha ribadito che “siamo chiamati a servire l’umanità del nostro tempo, confidando unicamente in Gesù”, in quanto “tutto si definisce a partire da Cristo, quanto all’origine e all’efficacia della missione: la missione la riceviamo sempre da Cristo, che ci ha fatto conoscere ciò che ha udito dal Padre suo, e siamo investiti in essa per mezzo dello Spirito, nella Chiesa. Come la Chiesa stessa, opera di Cristo e del suo Spirito, si tratta di rinnovare la faccia della terra partendo da Dio, sempre e solo da Dio!” (SL) (Agenzia Fides 15/05/2010)
Benedetto XVI pellegrino a Fatima
VATICANO - Benedetto XVI: “Sono venuto a Fatima per pregare, con Maria e con tanti pellegrini, per la nostra umanità afflitta da miserie e sofferenze… per affidare alla materna protezione di Maria i sacerdoti, i consacrati e le consacrate, i missionari e tutti gli operatori di bene”
Fatima (Agenzia Fides) – “Sono venuto a Fatima, perché verso questo luogo converge oggi la Chiesa pellegrinante, voluta dal Figlio suo quale strumento di evangelizzazione e sacramento di salvezza. Sono venuto a Fatima per pregare, con Maria e con tanti pellegrini, per la nostra umanità afflitta da miserie e sofferenze. Infine, sono venuto a Fatima… per affidare alla materna protezione di Maria i sacerdoti, i consacrati e le consacrate, i missionari e tutti gli operatori di bene che rendono accogliente e benefica la Casa di Dio”. Sono le parole pronunciate dal Santo Padre Benedetto XVI durante la Santa Messa che ha presieduto giovedì 13 maggio, Solennità della Beata Maria Vergine di Fátima, sulla spianata del Santuario portoghese, nel 10° anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco.Nella sua omelia il Papa ha affidato “al Cielo tutti i popoli e le nazioni della terra” e ha proseguito: “in Dio, stringo al cuore tutti i loro figli e figlie, in particolare quanti di loro vivono nella tribolazione o abbandonati, nel desiderio di trasmettere loro quella speranza grande che arde nel mio cuore e che qui, a Fatima, si fa trovare in maniera più palpabile”. La grande speranza dei cristiani è il Signore, che “nel suo amore misericordioso, offre un futuro al suo popolo: un futuro di comunione con sé” ha spiegato ancora il Pontefice, sottolineando che “la nostra speranza ha fondamento reale, poggia su un evento che si colloca nella storia e al tempo stesso la supera: è Gesù di Nazaret”.
Riferendosi quindi alla “missione profetica di Fatima”, Benedetto XVI ha messo in evidenza che essa non è conclusa, e dopo aver richiamato la pagina biblica dell’assassinio di Abele, ha proseguito: “L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo… Con la famiglia umana pronta a sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo”.
La sera di mercoledì 12 maggio il Santo Padre Benedetto XVI si era recato alla Cappellina delle Apparizioni presso la spianata del Santuario, dove ha benedetto le fiaccole della Processione e presieduto la recita del Santo Rosario. Nel suo discorso il Papa si era rivolto ai fedeli con queste parole: “con la candela accesa in mano, sembrate un mare di luce intorno a questa semplice cappella, eretta premurosamente in onore della Madre di Dio e Madre nostra... Però sia Maria che noi stessi non godiamo di luce propria: la riceviamo da Gesù”. Quindi, dopo aver invitato tutti ad imitare Maria nel suo spirito di obbedienza alla volontà di Dio, Benedetto XVI ha detto: “Nel nostro tempo, in cui la fede in ampie regioni della terra, rischia di spegnersi come una fiamma che non viene più alimentata, la priorità al di sopra di tutte è rendere Dio presente in questo mondo ed aprire agli uomini l’accesso a Dio”. Quindi ha esortato: “Non abbiate paura di parlare di Dio e di manifestare senza vergogna i segni della fede, facendo risplendere agli occhi dei vostri contemporanei la luce di Cristo”.
Il Santo Padre ha concluso il suo discorso con queste parole: “Porto con me le preoccupazioni e le attese di questo nostro tempo e le sofferenze dell’umanità ferita, i problemi del mondo, e vengo a deporli ai piedi della Madonna di Fatima: Vergine Madre di Dio e nostra Madre carissima, intercedi per noi presso il tuo Figlio perché tutte le famiglie dei popoli, sia quelle che si distinguono con il nome cristiano, sia quelle che ignorano ancora il loro Salvatore, vivano in pace e concordia fino a ricongiungersi in un solo popolo di Dio a gloria della santissima e indivisibile Trinità”. (SL) (Agenzia Fides 14/05/2010)
Domenica 16 maggio 2010

Parrocchia di San Giorgio Martire
Foglio per i Lettori e il Celebrante
ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)
PRIMA LETTURA (At 1,1-11)
Fu elevato in alto sotto i loro occhi.
Dagli Atti degli Apostoli
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 46)
Rit: Ascende il Signore tra canti di gioia.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. Rit.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. Rit.
Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. Rit.
SECONDA LETTURA (Eb 9,24-28;10,19-23)
Cristo è entrato nel cielo stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore,
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.
VANGELO (Lc 24,46-53)
Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Nel giorno in cui celebriamo la gloriosa ascensione del Signore, in attesa del dono dello Spirito che Egli ha promesso, la sua Parola ci invita ad essere testimoni e segni della sua presenza nel mondo. Eleviamo la nostra preghiera al Padre perché ci doni la grazia della sua luce che illumina e la forza di perseverare nella scelta di fede che abbiamo compiuto.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, Signore
- Per la Chiesa: animata dallo Spirito del Signore risorto e asceso al cielo, porti al mondo l’annuncio del Vangelo e la testimonianza viva dell’amore; preghiamo.
- Per i Sacerdoti, i missionari ed i catechisti: la giornata mondiale delle Comunicazioni sociali li sproni ad utilizzare ogni mezzo a disposizione per l’annuncio del Vangelo ad ogni uomo, perché sperimentino, i prodigi che accompagnano la prima semina del Vangelo; preghiamo.
- Per tutti i cristiani: sappiano riscoprire i segni della presenza del Signore negli avvenimenti della storia, impegnandosi a redimerli con gesti di solidarietà, con sentimenti di perdono e con scelte di servizio; preghiamo.
- Per le nazioni afflitte dalla crisi economica: coloro che esercitano il potere ed hanno in mano la sorte dei popoli agiscano con retta intenzione nell’attuare strategie che edificano ogni uomo e valorizzano non ciò che egli ha o non ha, ma ciò che egli è; preghiamo.
- Per i ragazzi che oggi ricevono la Cresima: perché sperimentino la gioia di essere membra vive della Chiesa e portino al mondo l’entusiasmo che in ogni tempo è giunto dal Cenacolo di Gerusalemme; preghiamo.
- Per noi, qui riuniti: il cammino verso la pienezza della Pasqua, che celebreremo nella solennità di Pentecoste, ci veda impegnati nell’invocazione dello Spirito che rende nuova la nostra vita e la storia del mondo; preghiamo.
- La nostra comunità questa settimana ha affidato alla misericordia del Padre la nostra sorella CORTELLO AMABILE TONELLI . Il Signore la renda partecipe della sua risurrezione,per questo ti preghiamo
C – Dio nostro Padre, tu non hai lasciato il tuo Figlio in potere alla morte, ma l’hai innalzato alla tua destra nei cieli. Per la Sua mediazione, concedi a noi, che ti offriamo il sacrificio della Chiesa, di avere parte, un giorno, alla gloria del Signore risorto e asceso al cielo per renderti grazie nei secoli dei secoli. T - Amen.
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
domenica 14 Settembre 2025 - ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - Festa
domenica 14 Settembre 2025 Messa del Giorno ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - Festa Colore Liturgico rosso Antifona Non ci sia per noi altr...

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Il sito della Collaborazione pastorale di San Giorgio di Nogaro di nuovo funzionante! La parte secondo me essenziale è il foglietto settiman...
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http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P4Q.HTM Questo link guiderà chiunque lo voglia alla lettura del catechismo nel capitolo riguardante l...