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sabato 4 agosto 2007

Carlino

QUESTA È LA CHIESA, «vicino a chi è nelle difficoltà».
Ha risposto così l’arcivescovo di Udine, mons. Brollo – intervenuto domenica 29 luglio, a Carlino, alla manifestazione foraniale «Dentro io sono abile» –, alla domanda di alcuni giornalisti: «Come si pone la Chiesa di fronte a simili appuntamenti?». Con la «Giornata sociale» si sono così
spenti i riflettori sulla grande iniziativa legata alla disabilità promossa per il quarto anno consecutivo dalla parrocchia di Carlino assieme alla forania di Porpetto ed a diverse realtà associative, comunali e socio-assistenziali della Bassa Friulana.
Dal 1° luglio, l’evento ha fatto tappa in diverse parrocchie del territorio con appuntamenti di festa, sport, riflessione, preghiera e musica (da ricordare il concerto di Enrico Ruggeri che ha richiamato a Carlino oltre 5 mila persone), per affrontare in modo nuovo il tema della disabilità. «Un’iniziativa pensata per offrire un po’ di serenità a chi è nella sofferenza – spiega uno degli organizzatori,
Daniele Pigani –, ma anche per proporre una visione positiva della disabilità, orientata ad affermare il senso dell’agio piuttosto che il disagio, per dimostrare soprattutto ai giovani, che non esistono ostacoli che non si possano superare».
E proprio ai disabili, ma anche agli anziani presenti è andato il primo pensiero dell’Arcivescovo, durante l’omelia della Santa Messa celebrata all’aperto e partecipata dai tanti fedeli, molti dei quali provenienti da comunità di accoglienza e case di riposo.
«Nei confronti della disabilità sono stati fatti molti passi avanti nella vita socialeculturale – ha osservato l’Arcivescovo –, al punto che oggi si può affermare “Dentro io sono abile”. Non altrettanto, però, si può dire a proposito dell’attenzione e del rispetto per gli anziani, quando proprio loro, soprattutto
nella cultura friulana, erano un tempo considerati la componente più sacra e autorevole della famiglia».
Mons. Brollo si è poi soffermato più volte sul bisogno di «ringraziare il Signore per il dono della vita, in qualunque condizione essa ci venga donata».
Un messaggio ben noto al parroco di Carlino,don Agostino Ferlizza, che nel suo saluto ha tracciato la storia della particolare e sentita sagra di Carlino, una festa che si propone come progetto itinerante nelle varie parrocchie, con la finalità di proporre un’eco che superi i singoli campanili e diventi riflessione condivisa di un territorio. Una sagra che «oltre a rivolgersi a chi sta bene – ha
sottolineato il sacerdote –, ha uno sguardoparticolare per chi vive nella sofferenza».
Il direttore del consiglio pastorale foraniale,Daniele Salvador, si è quindi espresso
sulla «grande occasione che si presenta alla comunità cristiana, luogo di accoglienza
senza riserve, che nel senso più ampio del termine significa rispetto, impegno, solidarietà, carità e soprattutto amore per il prossimo».
Dopo la Santa Messa, animata dal coro foraniale diretto da Alessandro Airoldi, si è
tenuto il consueto pranzo sociale, curato dalle associazioni di Carlino e dai coscritti del 1989 ed animato da Marco Andreoni.
In serata, le sfide di basket in carrozzella hanno visto impegnati atleti disabili dell’associazione «Basket e non solo», mescolati a giovani cestisti carlinesi.
A chiudere la festa, l’attesa «Partita del cuore» tra parroci e giovani seminaristi, da una parte, e sindaci, assessori e parlamentari, dall’altra. 4-3 il risultato finale. Per il terzo anno consecutivo, dunque, «don Camillo» ha avuto la meglio su «Peppone». Ma la sfida è stata solo un pretesto per qualche sfottò in un clima di festa e serenità. Arbitro imparziale il parroco di Camino al Tagliamento,
don Antonio Raddi, con il commento autorevole e ispirato di Bruno Pizzul.
Musica e fuochi d’artificio hanno, infine, concluso la bella serata, durante la quale
non è mancata, anche nei discorsi finali delle autorità, la sottolineatura del significato assunto da un’iniziativa che chiede alla Chiesa e alla politica una visibilità ancora maggiore nel desiderio e nella ricercadi
«dare voce a chi non ha voce».

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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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