Villanova festeggia i 50 anni della Chiesa Parrocchiale.
Domenica 25novembre la comunità di Villanova di San Giorgio si ritroverà in festa per celebrare il cinquantesimo anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale. Era infatti il 25 novembre del 1957 quando l’Arcivescovo mons. Zaffonato tra gli scampanii e il popolo in festa raggiunse il paese trasformato per gli addobbi per consacrarvi la nuova chiesa dedicandola a San Floriano Martire e alla B.V. del Rosario.
Il desiderio di poter disporre di una nuova chiesa era divenuta una esigenza impellente soprattutto dopo che nel 1919 i villanovesi avevano ottenuto di poter officiare nella chiesa del paese oltre alla messa domenicale anche i battesimi, il canto dei Vesperi ed altre funzioni. E la quattrocentesca chiesetta, che oltre a versare in pessime condizioni disponeva di una superficie utile di appena 32 mq, si era rivelata del tutto insufficiente per soddisfare a tutte le necessità religiose di un paese che ormai contava 550 anime; e così i capifamiglia, sotto la spinta e grazie al sostegno dei vari cappellani che si succedettero in quegli anni nella cura della frazione (don Giovanni Zanier, don Francesco Gomboso, don Arturo Zanini) “dimostrando-come racconta il libro storico della parrocchia-in una ammirevole compattezza fin dove possa giungere un popolo animato dalla fede”, ed offrendo a tutti “un esempio di concordia religiosa e civile che torna a onore della piccola frazione” decisero per la costruzione di una nuova chiesa, si impegnarono per la raccolta dei fondi necessari (oltre alle varie sottoscrizioni, tutte le famiglie si impegnarono a onorare per tre anni consecutivi una cambiale per una tassa di 15 lire per ogni campo posseduto) fino a che il 15 settembre 1930 iniziarono gli scavi per le fondamenta del nuovo edificio, che fu poi benedetto fra l’entusiasmo popolare da mons. Nogara il 23 aprile 1932. A partire dal 1945 i parrocchiani hanno provveduto ad impreziosire la loro chiesa ricorrendo all’opera degli artisti sangiorgini Silvio e Andrea Pavon, i quali nel corso dei decenni vi hanno profuso il meglio della loro arte cosicché oggi la chiesa, pur nella semplicità delle sue linee architettoniche, può vantare di contenere al suo interno un riassunto di varie tecniche artistiche come l’affresco, l’encausto, gli stucchi lucidi, le tempere, le finte sete, il cassettonato, l’illusione dell’aggetto, tecniche che si alternano felicemente accompagnando piacevolmente il visitatore fra realtà e gioco virtuale. E domenica gli abitanti di Villanova si raccoglieranno per una giornata di incontro e di preghiera, assieme a tutti i sacerdoti che vi hanno prestato servizio, per rinsaldare il legame che li unisce alla loro chiesa e rinforzare il vincolo che li lega come comunità.
Alle 11.00 ci sarà la S. Messa solenne presieduta dal Vicario Generale Mons. Giulio Gherbezza, e il pomeriggio al canto dei Vesperi, alle 15.00, farà seguito “Il libro storico della Parrocchia racconta…”, la presentazione, con l’ausilio di proiezioni, delle tappe che hanno portato all’erezione della nuova chiesa. Seguirà un momento conviviale. E si prevede che la festa per la chiesa sarà anche l’occasione per lanciare la prossima opera da mettere in cantiere, ossia dotare la chiesa stessa di una cella campanaria degna di figurare accanto all’immagine superba che la parrocchiale nel suo complesso dà di sé al centro del piccolo paese della Bassa Friulana.
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