Ordinati tre diaconi e due nuovi sacerdoti, uno vedovo e padre di due ragazzi
Preti a 50 anni, Chiesa friulana in festa
Gianpiero Bellucci
L’entusiasmo e la felicità di monsignor Brollo. Il duomo gremito come è accaduto raramenteA essere ordinati diaconi, invece, Paolo Budai, 41 anni originario della parrocchia della Beata Vergine delle Grazie di Udine, Nicola Degano, 31 anni originario della parrocchia di San Giacomo apostolo di Pasian di Prato e il più giovane, Oscar Pinaffo, 24 anni di Rualis di Cividale e da tre anni alla parrocchia di Gemona. A loro l’arcivescovo Brollo si è rivolto per «diffondere la fraternità cristiana nelle loro comunità». E alla comunità dei fedeli il compito «di accoglierli in questa fraternità. Questo è il segno che la chiesa è viva». Insieme all’arcivescovo, ad accogliere e abbracciare idealmente i cinque religiosi c’è stato un intero Duomo occupato in ogni suo centimetro libero da parenti, amici e tantissimi fedeli, intervenuti numerosi come mai era accaduto prima. «Secondo un vecchio proverbio – ha ricordato Brollo prima dell’ordinazione – quando nasce un bambino vuol dire che Dio non si è stancato dell’umanità. Allo stesso modo, quando nascono due presbìteri e tre diaconi, significa che Dio non si è stancato della nostra chiesa». Poi ha ricordato della necessità di nuovi sacerdoti per le comunità del Friuli: «La comunità è triste quando mancano sacerdoti per celebrare la messa». Ma l’arcivescovo Brollo ha ricordato anche come sono le stesse famiglie le prime a intervenire sul percorso di fede: «I genitori – ha deto ancora Brollo – sono i primi catechisti dei proprio figli. Il cammino della nostra diocesi in questi ultimi anni è stato orientato verso la trasmissione della fede, verso un percorso di vita nella fraternità. E in questo percorso – ha continuato rivolgendosi ai cinque religiosi – voi siete ministri di questa fraternità». Poi la presentazione ed elezione dei diaconi e dei presbiteri, l’omelia con la promessa di obbedienza e le litanie dei santi, fino all’ordinazione. Prima quella dei tre aspiranti diaconi con l’imposizione delle mani da parte dell’arcivescovo Brollo, la vestizione degli abiti diaconali e la consegna del libro dei Vangeli.
Poi è stata la volta dei due candidati presbiti con i riti di imposizione delle mani da parte di Brollo e di tutti i sacerdoti presenti alla celebrazione e poi quelli esplicativi con la vestizione degli abiti sacerdotali e l’unzione crisimale. Tutto di fronte alla commozione di parenti e amici presenti tra i primi banchi della cattedrale.
(22 ottobre 2007)
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