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venerdì 1 maggio 2009

La Liturgia di oggi Venerdi 1 Maggio 2009


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San Giuseppe Lavoratore
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Grado della Celebrazione: Memoria facoltativa
Colore liturgico: Bianco


Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro
al disegno della creazione,
fa’ che per l’intercessione e l’esempio di san Giuseppe
siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi,
e riceviamo la ricompensa che ci prometti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gen 1,26- 2,3)
Riempite la terra e soggiogatela

Dal libro della Genesi
Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro:
“Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra”.
E Dio disse: “Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io dò in cibo ogni erba verde”. E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.
Parola di Dio.

Oppure: (Col 3,14-15.17.23-24)
Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, al di sopra di tutto vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che, quale ricompensa, riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Benedici, Signore, l’opera delle nostre mani.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere
e dici: “Ritornate, figli dell’uomo”.
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando?
Muoviti a pietà dei tuoi servi.

Saziaci al mattino con la tua grazia:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e la tua gloria ai loro figli.

Canto al Vangelo (Sal 67,20)
Alleluia, alleluia.
Benedetto il Signore sempre;
ha cura di noi il Dio della salvezza.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,54-58)
Non è egli forse il figlio del carpentiere?

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: “Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi?
Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?”. E si scandalizzavano per causa sua.
Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”.
E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname, e con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell'uomo. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Signore Dio, che hai creato la terra perchè diventasse la dimora dell'uomo, aiutaci a renderla, col nostro lavoro, sempre più umana e abitabile. Preghiamo:
Signore, che hai nobilitato l'opera delle mani dell'uomo facendoti tu stesso lavoratore, fà che non diventiamo mai schiavi del lavoro e del guadagno, ma ce ne serviamo come mezzo di liberazione a gloria del tuo nome. Preghiamo:
Signore, che hai manifestato la tua predilezione per i poveri e gli oppressi, aiuta i disoccupati ad avere un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi. Preghiamo:
Signore, che hai scelto una famiglia povera e un villaggio sconosciuto per la tua dimora fra noi, fà che non disprezziamo le cose umili e semplici, perchè attraverso di esse tu ci porti la salvezza. Preghiamo:
Per i movimenti sindacali.
Per la giustizia e l'onestà nel lavoro.

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della sua incarnazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Commento
La reazione della gente di Nazaret a proposito della sapienza di Gesù fa pensare al capitolo del Siracide, che contrappone il lavoro manuale e la legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siracide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città.
La gente di Nazaret si domanda: "Da dove mai viene a costui questa sapienza? Non è il figlio del carpentiere?", che non ha studiato e non può avere cultura?
È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha insistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi "che dicono e non fanno".
D'altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario accogliere la parola di Dio E soltanto se ispirato alla parola di Dio il lavoro vale. "Tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre".
"Tutto quello che fate", siano lavori materiali, siano discorsi. Il Vangelo inculca il servizio sincero, umile, la disponibilità nella carità, per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, che ha dichiarato di essere venuto a servire.
La vera dignità consiste nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio.
Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.











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