sabato 12 giugno 2010

Legambiente e SMS


Da redazione di Bora.La

Tubature che scaricano in mare o nei laghi? Liquidi o sostanze sospette in acqua? Tratti di mare o di lago dal colore e dall’odore sgradevoli? Torna anche quest’anno il consueto appuntamento con Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente di monitoraggio delle acque marine che ogni estate verifica lo stato di salute del mare italiano.

L’imbarcazione ambientalista partirà il prossimo 25 giugno da Venezia e stazionerà presso la Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro dal 27 al 29 giugno: attorno alla sua presenza saranno organizzati momenti di informazione e dibattito in collaborazione con il Comune di San Giorgio di Nogaro.
Anche per questa edizione Legambiente ha messo a disposizione degli utenti SOS Goletta, un servizio di segnalazioni, coordinato dallo staff tecnico dell’associazione, per denunciare situazioni a rischio di inquinamento delle acque derivante da scarichi fognari abusivi, depuratori mal funzionati o tubi che arrivano direttamente in mare. Le comunicazioni saranno l’occasione per aiutare i biologi a individuare nuovi punti per i campionamenti lungo le coste italiane ma anche un modo per rendere partecipe la comunità della situazione in cui versano i mari italiani.

“Le squadre dei biologi di Goletta Verde stanno per partire – ha raccontato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente – e grazie alle segnalazioni dei cittadini potremo ampliare il quadro delle analisi e contribuire concretamente alla messa in sicurezza del mare, intervenendo con tempestività nelle eventuali situazioni a rischio”.

Tutto ciò mentre il recepimento della nuova direttiva europea sul monitoraggio e sulla valutazione della qualità delle acque di balneazione, esecutiva per l’Italia dall’estate 2010, rende più permessivi i criteri per la balneabilità, consentendo che molte località divengano balneabili, non perché sono meno inquinate, ma solo perché è cambiata la legge.

“Contrariamente a quanto fatto nel 1982, quando l’Italia scelse la strada della severità e del rigore, costruendo una delle reti di monitoraggio migliori in Europa – continua Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente – stavolta il nostro Paese ha approfittato dell’opportunità concessa dalla direttiva comunitaria per allargare le maglie sulla balneabilità, a partire dall’estate 2010. Un passo indietro normativo che ha fatto classificare come ‘eccellenti’ alcuni tratti di costa che lo scorso anno venivano dichiarati non balneabili, pur essendo tuttora inquinati. Questo fattore va ad aggravare un deficit storico dell’Italia in tema di depurazione, dal momento che, ancora oggi, il 30% degli italiani – pari a ben 18 milioni di persone – scarica in mare, nei laghi e nei fiumi le acque reflue senza alcun trattamento, causando un problema ambientale che sta costando al nostro Paese una procedura d’infrazione europea. Per risolvere definitivamente i problemi di trattamento delle acque reflue, non servono quindi ‘colpi di spugna’ normativi, ma risorse economiche e nuovi cantieri per colmare quel deficit di depurazione, imbarazzante per il settimo Paese più industrializzato al mondo”.

Le segnalazioni, con una breve descrizione della situazione, l’indirizzo e le indicazioni utili per individuare il punto, le foto dello scarico o dell’area inquinata e un recapito telefonico, possono essere inviate a scientifico@legambiente.it o via sms al numero 346/0080726

SABATO 12 GIUGNO SI GIOCA IL TORNEO DI MINIBASEBALL "CITTA' DI RONCHI DEI LEGIONARI"

Sono iscritte 8 formazioni, che verranno divise in 2 gironi

Si disputerà sabato 12 giugno il torneo di Minibaseball Città di Ronchi dei Legionari edizione 2010.

Saranno otto le squadre che sui diamanti di Ronchi cercheranno di aggiudicarsi il trofeo. Oltre ai padroni di casa dei New Black Panthers saranno presenti le compagini dello Junior Alpina Trieste, i Dragons di San Giorgio di Nogaro, i Tigers di Cervignano, i Ducks di Staranzano, i Rangers di Redipuglia, i White Sox di Buttrio e l'Azzanese di Azzano X.

Le squadre sono divese in due gironi da quattro con inizio delle partite alle 14.30. Alle 18.30 sono previste le premiazioni

PESCA: VIOLINO (FVG), FARE SQUADRA PER SUPERARE DIFFICOLTA'

(AGI) - Udine, 9 giu. - "Il problema dei pescatori riguarda non solo Trieste ma l'intera costa friulana. E' bene che pescatori triestini, lagunari e gradesi si mettano d'accordo per riuscire a superare questa situazione". Lo afferma l'assessore alla Pesca del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino dopo il confronto con i pescatori di Marano Lagunare. Il regolamento comunitario sulla pesca, recepito dall'ordinamento italiano, rischia infatti di mettere in ginocchio un settore gia' particolarmente colpito dalla crisi. Anche i pescatori lagunari sono convinti che le norme restrittive del regolamento comunitario - che fissa la distanza limite dalla costa per la pesca a strascico e l'ampiezza delle maglie delle reti in dimensioni molto maggiori rispetto a quelle attualmente in dotazione dai pescatori del Friuli Venezia Giulia - siano penalizzanti per l'economia dell'intera filiera ittica della costa. Il settore della pesca conta in regione un migliaio di addetti e una flotta di 500 pescherecci fra Trieste, Grado e Marano Lagunare. Attualmente si sta ancora attendendo la deroga al regolamento che il governo nazionale ha ricevuto da Bruxelles per la pesca a strascico nelle acque delle regioni Sicilia, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Dalle riunioni di lunedi' e' emerso che la priorita' e' quella di attivare i passaggi necessari per attingere nel piu' breve tempo possibile ai Fondi europei in aiuto dei pescatori per non lasciare in crisi un comparto che gia' sta attraversando un momento difficile. Particolare attenzione dovra' infine essere riservata al controllo dell'attivita' di pesca in Slovenia e Croazia che, al momento, non applicano la nuova normativa europea alterando il principio di leale concorrenza. (AGI) Cli/Ts/Eli

venerdì 11 giugno 2010

Verso la sagra: Dentro io sono abile

La Parrocchia di San Tommaso Apostolo Carlino e la Forania di Porpetto con il Patrocinio del Comune di san Giorgio di Nogaro promuovono un ‘incontro con il prof. Ezio Aceti GIOVEDI’ 17 GIUGNO 2010 alle ore 20,30 Presso l’Auditorium San Zorz di San Giorgio di Nogaro sul tema:

Educare all’amore: è ancora possibile?

Tutti siamo consapevoli che educare oggi è particolarmente difficile e che tutti i soggetti educanti (famiglia, scuola, chiesa, istituzioni...) si trovano in grossa difficoltà.

Forse il problema più profondo è che alla nostra società manca un orizzonte di senso condiviso e “alto” in cui inserire l’educazione, un “perché vivere” che oltrepassi il semplice consumo della vita. Il confronto con la disabilità può aiutarci ed aiutare soprattutto i giovani ad affrontare le domande di fondo : Che senso ha la mia vita? Quale obiettivo pongo ad essa? Per cosa vale la pena spendersi? e trovare delle risposte che diano bellezza alla vita? Cosa insegnare ai nostri ragazzi e su quali valori impostare oggi l’educazione dei nostri giovani? Cosa trasmettere loro e soprattutto come?

Il Dott. EZIO ACETI, laureato in Psicologia all’Università di

Padova, è consulente psicopedagogico del Comune di Milano

Direttore del Consultorio familiare di Erba (Como) ed è stato

molte volte ospite in Friuli in diversi eventi con grande

successo. E’ una voce autorevole nel panorama italiano.

Tra le sue pubblicazioni:

-

Dialogo per crescere,

Ancora, Milano 1995

-

Pronti? Si parte! Città Nuova,

Roma 1998,2003

-

Adolescenti a scuola,

Città Nuova, Roma 2001

-

Basta cavoli e cicogne!

Città Nuova, Roma 2002

-

Comunicare fuori e dentro la famiglia,

Città Nuova, Roma 2004

-

Finestre sul mondo - i ragazzi e l’uso dei media,

Città Nuova, Roma 2004

giovedì 10 giugno 2010

8 Giugno visita a San Giorgio di Nogaro del Presidente della regione Tondo

FVG: TONDO, GRUPPO SANGALLI CONFERMA CAPACITA' ATTRAZIONE AUSSA-CORNO

(ASCA) - Udine, 8 giu - Un progetto che conferma la capacita' del Friuli Venezia Giulia, e in particolare della zona industriale dell'Aussa-Corno, di attrarre investimenti ad alto contenuto tecnologico. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che oggi a San Giorgio di Nogaro ha visitato il cantiere in cui sta sorgendo un nuovo grande impianto per la produzione di vetro della societa' Sangalli, un intervento da oltre 130 milioni di euro che sara' inaugurato nella prima meta' del 2011 e dara' lavoro fino a 300 addetti.

Il presidente e' stato accompagnato in visita dall'imprenditore Giorgio Sangalli, di una famiglia originaria di Vittorio Veneto che da quattro generazioni opera nel settore del vetro, con stabilimenti nella stessa cittadina veneta e a Manfredonia in Puglia. Assieme al lui, c'erano il consigliere regionale Paride Cargnelutti e il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale dell'Aussa-Corno Cesare Strisino, con il direttore Marzio Serena.

Come ha ricordato Tondo, questo investimento della Sangalli e' stato reso possibile dall'efficienza e dalla celerita' con cui gli Enti locali e il Consorzio hanno saputo rispondere alle esigenze dell'impresa, a cui si aggiunge una partecipazione della finanziaria regionale Friulia nel capitale della societa' veneta.

La scelta di San Giorgio di Nogaro conferma inoltre le potenzialita' dell'Aussa-Corno: lo stabilimento potra' infatti ricevere direttamente la materia prima via nave e si verra' inoltre a collocare in un'area strategica per servire i principali mercati di riferimento, quelli dei Paesi del Centro e dell'Est europeo.

Il nuovo impianto permettera' al gruppo di raddoppiare il fatturato, arrivando a 200 milioni di euro all'anno. Una volta completato, quello di San Giorgio sara' - come ha confermato l'imprenditore - lo stabilimento piu' avanzato in Europa per la produzione del vetro. Notevoli sono stati in particolare gli investimenti nel campo ambientale, pari a 10 milioni di euro, per realizzare fra l'altro una centrale che produrra' energia elettrica riutilizzando, attraverso una turbina, i vapori sprigionati del ciclo industriale.

Mons. Guido Genero nuovo vicario generale, buone nuove dal Portale

Mons. Guido Genero nuovo vicario generale
L'ha annunciato l'Arcivescovo ringraziando mons. Gherbezza

E' monsignor Guido Genero il nuovo Vicario generale dell'Arcidiocesi di Udine. L'Arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha dato l'annuncio ieri pomeriggio a Lignano, durante l'Assemblea dei sacerdoti che ha aperto la tre giorni residenziale del clero. Mons. Genero, 62 anni, attualmente arciprete di Cividale, sostituirà mons. Giulio Gherbezza agli inizi del prossimo mese di settembre.

L'Arcivescovo ha ringraziato pubblicamente mons. Gherbezza per la grande disponibilità dimostrata nei suoi confronti sin dal suo ingresso a Udine, unita ad una fedele collaborazione e ad un vero amore per il clero e per l'Arcidiocesi. La vicinanza di Mons. Gherbezza è stata per lui un prezioso sostegno nei primi mesi di servizio pastorale in Friuli.

Nato a Ruscletto (comune di S. Vito di Fagagna), mons. Genero nel 1947 è entrato nel Seminario diocesano nel 1957. Dopo l'ordinazione presbiterale avvenuta il 25 settembre del 1971 è stato nominato vicario parrocchiale di Buttrio.

Ha conseguito il diploma in canto gregoriano Presso il Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia. Nel 1974 ha ottenuto la Licenza in teologia presso l'Istituto di liturgia pastorale di S. Giustina di Padova, specializzandosi quindi negli studi della liturgia presso il Pontificio Istituto liturgico di S. Anselmo in Roma e l'Institut Supèrieur de Liturgie di Parigi.

Rientrato in diocesi in seguito al terremoto del 1976 è stato nominato vicario parrocchiale della B. V. M. del Carmine in Udine, direttore dell'Ufficio liturgico diocesano e insegnante di liturgia presso lo Studio Teologico Interdiocesano.

Dal 1977 al 1993 è stato docente di Regìa e musicologia liturgica presso l'Istituto di liturgia pastorale di S. Giustina in Padova. Dal 1992 al 1997 ha ricoperto l'incarico di direttore dell'Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana e docente di liturgia presso la Facoltà teologica "Marianum". E' stato nominato cappellano di Sua Santità nel 1994.

Ritornato in diocesi da Roma, è diventato parroco arciprete della Parrocchia di S. Maria Assunta, nonché canonico della Collegiata di S. Maria Assunta di Cividale del Friuli con il compito di vicario foraneo.

Attualmente è docente di liturgia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine e presso la sede staccata della Facoltà Teologica del Triveneto, nel seminario interdiocesano di Castellerio. E' anche presidente della Commissione diocesana per l'arte sacra di Udine.

martedì 8 giugno 2010

Funerali di Padovese, un monsignore noto in Friuli


ASIA/TURCHIA - Dal sacrificio di Mons. Padovese nascerà un bene più grande

Mersin (Agenzia Fides) – “In questo momento di lutto e di dolore siamo convinti, parlando con gli occhi della fede, che dal sacrificio di mons. Padovese scaturirà un bene più grande per la comunità cattolica in Turchia”: è quanto dice in un colloquio con l’Agenzia Fides p. Roberto Ferrari, OFM Cap, Superiore della fraternità francescana di Mersin. P. Ferrari è uno di quei missionari cappuccini che hanno dedicato l’intera vita alla Turchia, terra dove risiede da oltre 60 anni. Di ritorno da Iskenderun, il frate racconta a Fides il clima che si respirava alla celebrazione delle esequie di Mons. Padovese, svoltasi ieri, e i sentimenti che percorrono la comunità cattolica turca.
“Mons. Luigi era per me un fratello e un amico”, esordisce. “Abbiamo condiviso lunghi anni di missione, nel servizio amorevole alla comunità, nella testimonianza di vita francescana”, ricorda il frate. “La celebrazione delle esequie è stata davvero sentita e commovente. Si è registrata una straordinaria partecipazione di fedeli cattolici, di cristiani di tutte le confessioni, di fedeli musulmani venuti a rendere omaggio alla figura di Mons. Luigi. Vi erano le maggiori autorità ecclesiali, come il Nunzio Apostolico, S. Ecc. Mons. Antonio Lucibello, numerosi leader religiosi e anche la massime autorità civili e militari della regione. Tutti hanno espresso solidarietà, vicinanza e partecipazione al nostro lutto. Non possiamo che dire grazie a tutti coloro che ci sono vicini in questo momento di dolore. Questa testimonianza ci ha toccato profondamente: siamo certi sia un seme che porterà frutti in futuro”, nota p. Ferrari.
La celebrazione è stata presieduta da Mons. Ruggero Franceschini OFM Cap, Vescovo di Smirne, che ha ricordato Mons. Padovese come “uomo di Chiesa, un Vescovo molto amico dei turchi e della Turchia”. “A noi cristiani questa sua morte ricorda come la fedeltà al Vangelo, in certe situazioni, possa essere pagata con il sangue”, ha aggiunto il Vescovo, citando le parole di Mons. Padovese che, in una recente lettera, scriveva: “Vivere con voi e in mezzo a voi per me è stata una grazia”. Mons. Franceschini ha concluso la sua omelia con un’esortazione ai fedeli: “Non abbiate paura! Non perdetevi di coraggio, siate lieti, come gli Apostoli, di vivere nella sofferenza e nella prova, senza venir meno alla vostra fede, che è il motivo della nostra speranza”.
Parole che tutti hanno pienamente condiviso: “E’ il Signore che guida la storia, fatta di gioie e di prove, della comunità cattolica in Turchia”, chiosa a Fides p. Ferrari. “La nostra speranza certa è che da questo evento tragico nascerà un bene più grande. Il sangue dei nostri martiri sarà seme dei cristiani, farà fecondare il Regno di Dio”, conclude il frate. (PA) (Agenzia Fides 8/6/2010)

lunedì 7 giugno 2010

Lavori a Gorizia

Via Terza Armata, inaugurata la nuova viabilità

Fonte:http://gorizia.bora.la/2010/06/05/via-terza-armata-inaugurata-la-nuova-viabilita/

Taglio del nastro per la nuova viabilità a servizio della zona Pip di via Terza Armata. Il sindaco Romoli, l’assessore regionale Seganti e l’assessore provinciale Di Matteo hanno inaugurato ieri la nuova strada, parallela a via Terza Armata, che parte dallo stabilimento Goriziana Caffè per raggiungere l’area del negozio Pittarello.

Il progetto della strada, inserita nel progetto di urbanizzazione del piano insediamenti produttivi di via Terza Armata è stato approvato il 12.11.2007 per un costo complessivo di oltre due milioni di euro. I lavori sono stati assegnati all’impresa Taverna di San Giorgio di Nogaro.
La strada e il parcheggio hanno uno sviluppo di 996 m, per una larghezza totale di m. 12 (marciapiede di m. 2,25, carreggiata di m. 8,00 e banchina di m. 1,75). L’arteria viaria sarà al servizio delle attività produttive presenti e di quelle programmate nell’area per il futuro.

La zona sulla quale viene a insediarsi il comprensorio degli Insediamenti Produttivi riguarda un’area situata ad est della città di Gorizia, parallela a via Terza Armata e a ridosso del confine di stato con la Slovenia. Il P.I.P. di via III Armata è stato adottato dal Consiglio Comunale con propria delibera ed è divenuto efficace con la pubblicazione sul B.U.R. del 1984. Alla fine del 1984 l’Amministrazione comunale ha approvato il progetto generale delle infrastrutture del P.I.P. dividendo il progetto in più Stralci. Il primo Stralcio ha riguardato circa ¼ della superficie intera del comparto ed è stato ultimato a settembre del 1989, finanziata dalla Camera di commercio di Gorizia. Il secondo Stralcio riguardava la restante superficie del comparto e prevedeva una spesa totale di £. 4.792.389.550, anch’esso finanziato dal Camera di commercio. L’appalto dei lavori subiva notevoli ritardi per le difficoltà incontrate nel recepimento ed introduzione di innovazioni normative sulle opere pubbliche e nel 1997 veniva affidato all’ing. Giuseppe Gratton di Gorizia. A seguito del decesso dell’ing. Gratton, avvenuta nel 2003, l’Amministrazione Comunale ha deciso di portare a termine la progettazione mediante il personale interno.
Nel 2004 la Camera di commercio ha comunicato la revoca dei contributi concessi per la realizzazione delle infrastrutture del Pip relative al 2° Stralcio; l’Amministrazione si è subito attivata per il rifinanziamento dell’opera. Nel marzo 2006 l’ente camerale ha concesso un contributo di un milione 800mila euro per la realizzazione delle opere di Urbanizzazione. Tali infrastrutture sono necessarie sia per risolvere il problema dell’innesto dei flussi veicolari generati dagli insediamenti produttivi sia per fornire le urbanizzazioni primarie necessarie al funzionamento delle strutture già sistemate e quelle che si insedieranno nell’ambiti summenzionato e nell’ultimo lotto del Pip.

sabato 5 giugno 2010

sabato 5 giugno 2010

4 vescovi, il sacerdozio, le famiglie: letera pastorale

Aiutiamo i giovani a dire «sì» al sacerdozio versione testuale


Lettera pastorale comune dei vescovi del Friuli-Venezia Giulia



UDINE (4 giugno, ore 16) - La Chiesa può vivere senza preti? No. Ecco perché i vescovi del Friuli Venezia Giulia a conclusione dell’Anno Sacerdotale, indetto dal Santo Padre Benedetto XVI, scrivono, per la prima volta insieme, la Lettera pastorale «‘Seguitemi, vi farò pescatori di uomini’ (Mt 4,19). Come accompagnare i chiamati al presbiterato diocesano». Essa viene consegnata alle comunità, in particolare alle famiglie, “per raccomandare e sostenere l’interesse e l’impegno verso la vocazione al sacerdozio” delle chiese di Gorizia, Udine, Trieste, Concordia – Pordenone.



La Lettera “è nata dal desiderio di far comprendere quanto a noi Vescovi stiano a cuore i sacerdoti. E con la speranza che essa contribuisca a rinnovare, nelle nostre diocesi, la stima e l’amore verso di essi e il loro ministero e dia impulso per una più convinta azione a favore dei chiamati al presbiterato” che sono più numerosi di quanto non si creda.



Dino De Antoni, arcivescovo di Gorizia, Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, Giampaolo Crepaldi, arcivescovo-vescovo di Trieste, Ovidio Poletto, vescovo di Concordia-Pordenone non nascondono il fatto che nelle nostre terre si stia perdendo il significato di una esistenza donata nel matrimonio cristiano, nella consacrazione verginale, nel presbiterato e si dicono preoccupati perché “si è steso un velo di silenzio, in particolare, sulla vocazione al sacerdozio. Non se ne parla nelle famiglie e poco anche nelle nostre comunità cristiane. I ragazzi e i giovani spesso non sanno più cosa sia il seminario. Se nasce in loro il desiderio di diventare preti non sanno neppure a chi rivolgersi per farsi aiutare”.



I vescovi ripropongono la figura del prete come “padre, guida e amico di tante sorelle e fratelli, capace di capirli perché condivide con essi la loro stessa vita”. Definiscono straordinaria la sua vocazione, perché “nessun altro uomo, per quanto santo, ha il potere di consacrare il pane e il vino nella celebrazione eucaristica e rendere realmente presente il Corpo e il Sangue di Gesù, crocifisso e risorto. Nessun altro uomo, può ardire di dichiarare in prima persona: ‘Ti assolvo dai tuoi peccati’ né può avere la forza di predicare il Vangelo con l'autorità di Gesù e della Chiesa”.



Forte, dunque, l’invito, quasi un appello alle famiglie perché aiutino i loro figli a scoprire la propria vocazione, comunque sia orientata, e alla Chiesa perché “non abbandoni a se stessi i figli che hanno nel cuore la vocazione al presbiterato”.



I vescovi non si limitano all’esortazione, danno anche indicazioni pratiche. La prima è la preghiera, seguono l’annuncio e la testimonianza. Le famiglie possono far molto per individuare e sostenere i primi germi di una vocazione, ma molto può fare anche la comunità educante, dal sacerdote ai catechisti, agli altri educatori. E una volta scoperto il germe vocazionale, questo va coltivato. In che modo? Con la direzione spirituale e i gruppi vocazionali distribuiti sul territorio rivolti a fanciulli, giovani e adulti. Indispensabili, infine, una Comunità vocazionale per ogni diocesi ed il Seminario. In Friuli Venezia Giulia ce ne sono due: il Seminario diocesano di Concordia-Pordenone e il Seminario interdiocesano di Udine-Gorizia-Trieste. “Essi – scrivono i Vescovi – hanno alle spalle una lunga tradizione educativa che noi ci impegneremo a mantenere ed ulteriormente migliorare”. E concludono con questo appello ai sacerdoti, diaconi, consacrati e fedeli delle quattro diocesi: “Vi consegniamo questa Lettera pastorale nella speranza che essa contribuisca a rinnovare nelle nostre diocesi la stima e l’amore verso i sacerdoti e il loro ministero e dia impulso per una più convinta azione a favore dei chiamati al presbiterato. L’abbiamo scritta perché sia diffusa e sia letta dal maggior numero di cristiani; in tal modo ognuno potrà contribuire ad avere nuovi e santi sacerdoti”.

Domenica 6 giugno 2010


SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO C)

PRIMA LETTURA (Gen 14,18-20)
Offrì pane e vino.
Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E diede a lui la decima di tutto.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 109)
Rit: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi». Rit.

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici! Rit.

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato. Rit.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek». Rit.
SECONDA LETTURA (1Cor 11,23-26)
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Parola di Dio
SEQUENZA
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO (Lc 9,11-17)
Tutti mangiarono a sazietà.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La Parola che abbiamo ascoltato e accolto ci aiuti a comprendere sempre meglio il dono che Cristo fa a noi di sé stesso. Egli, Parola di Dio fatta carne, conosce ciò di cui abbiamo bisogno, conosce le nostre aspirazioni. Per questo osiamo farci voce del nostro mondo per presentare al Padre, con umiltà e fiducia, le nostre invocazioni.
L - Preghiamo insieme e diciamo:Ascoltaci, o Signore
Per la Chiesa, perché non rinunci alla testimonianza e al dialogo per essere segno e via di riconciliazione e di pace, perché nutra gli uomini con la Parola di Dio e il dono dell’Eucaristia, preghiamo.
Per Santo Padre, il Papa Benedetto XVI, per i Vescovi e i Presbiteri, che partecipano del Sacerdozio di Cristo, perché vivano con gioia e fedeltà il mistero che celebrano e ci aiutino a ravvivare la nostra fede nel Sacramento dell’Altare, preghiamo.
Per la società civile, perché trovi esempi, modelli e strumenti per edificare una convivenza rispettosa di tutti, solidale con i più deboli, aperta a coloro che chiedono aiuto, capace di diffondere serenità e speranza, preghiamo.
Per le famiglie, perché siano aiutate a superare conflitti e divisioni, e trovino nel dialogo e nella capacità di dono reciproco la forza per educare le nuove generazioni al sacrificio e all’impegno per la giustizia, preghiamo.
Per tutti coloro che non hanno un lavoro o lo hanno perso a causa della crisi economica, perché ogni uomo si attivi concretamente nel dare loro la speranza di un imminente futuro migliore, frutto di comunione e di condivisione, preghiamo.
Per la nostra Comunità parrocchiale, perché quando si raduna a celebrare l’Eucaristia si accorga di formare il corpo di Cristo, sia capace di accoglienza e si renda consapevole degli atteggiamenti di testimonianza dell’unità per superare le divisioni sociali, preghiamo.
Per il nostro fratello Taverna Ezio che Dio ha reso partecipi del Mistero Pasquale di Cristo, perché vivano in eterno la comunione dei santi in paradiso. Preghiamo.

C – Donaci la tua forza, o Signore nostro Dio, e ascolta le nostre preghiere. Fa’ che la nostra celebrazione sia per noi incoraggiamento a camminare in novità di vita per aver preso parte al convito che ci dona la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.



Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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