ASIA/TURCHIA - Dal sacrificio di Mons. Padovese nascerà un bene più grande
Mersin (Agenzia Fides) – “In questo momento di lutto e di dolore siamo convinti, parlando con gli occhi della fede, che dal sacrificio di mons. Padovese scaturirà un bene più grande per la comunità cattolica in Turchia”: è quanto dice in un colloquio con l’Agenzia Fides p. Roberto Ferrari, OFM Cap, Superiore della fraternità francescana di Mersin. P. Ferrari è uno di quei missionari cappuccini che hanno dedicato l’intera vita alla Turchia, terra dove risiede da oltre 60 anni. Di ritorno da Iskenderun, il frate racconta a Fides il clima che si respirava alla celebrazione delle esequie di Mons. Padovese, svoltasi ieri, e i sentimenti che percorrono la comunità cattolica turca.
“Mons. Luigi era per me un fratello e un amico”, esordisce. “Abbiamo condiviso lunghi anni di missione, nel servizio amorevole alla comunità, nella testimonianza di vita francescana”, ricorda il frate. “La celebrazione delle esequie è stata davvero sentita e commovente. Si è registrata una straordinaria partecipazione di fedeli cattolici, di cristiani di tutte le confessioni, di fedeli musulmani venuti a rendere omaggio alla figura di Mons. Luigi. Vi erano le maggiori autorità ecclesiali, come il Nunzio Apostolico, S. Ecc. Mons. Antonio Lucibello, numerosi leader religiosi e anche la massime autorità civili e militari della regione. Tutti hanno espresso solidarietà, vicinanza e partecipazione al nostro lutto. Non possiamo che dire grazie a tutti coloro che ci sono vicini in questo momento di dolore. Questa testimonianza ci ha toccato profondamente: siamo certi sia un seme che porterà frutti in futuro”, nota p. Ferrari.
La celebrazione è stata presieduta da Mons. Ruggero Franceschini OFM Cap, Vescovo di Smirne, che ha ricordato Mons. Padovese come “uomo di Chiesa, un Vescovo molto amico dei turchi e della Turchia”. “A noi cristiani questa sua morte ricorda come la fedeltà al Vangelo, in certe situazioni, possa essere pagata con il sangue”, ha aggiunto il Vescovo, citando le parole di Mons. Padovese che, in una recente lettera, scriveva: “Vivere con voi e in mezzo a voi per me è stata una grazia”. Mons. Franceschini ha concluso la sua omelia con un’esortazione ai fedeli: “Non abbiate paura! Non perdetevi di coraggio, siate lieti, come gli Apostoli, di vivere nella sofferenza e nella prova, senza venir meno alla vostra fede, che è il motivo della nostra speranza”.
Parole che tutti hanno pienamente condiviso: “E’ il Signore che guida la storia, fatta di gioie e di prove, della comunità cattolica in Turchia”, chiosa a Fides p. Ferrari. “La nostra speranza certa è che da questo evento tragico nascerà un bene più grande. Il sangue dei nostri martiri sarà seme dei cristiani, farà fecondare il Regno di Dio”, conclude il frate. (PA) (Agenzia Fides 8/6/2010)
Nessun commento:
Posta un commento