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giovedì 24 gennaio 2008

SAN FRANCESCO DI SALES
«Giornalisti, amate i vostri lettori» versione testuale
L'esortazione di mons. Brollo nel giorno del patrono della categoria

UDINE (24 gennaio, ore 14.00) - La comunicazione deve avere come fondamento sempre la verità e l’amore per coloro a cui si rivolge.
A ricordarlo è stato l’arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, nel corso della Santa Messa, celebrata oggi nella chiesa della Purità, a Udine, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono degli operatori delle comunicazioni sociali.
Il rito, cui hanno partecipato numerosi giornalisti, è stato concelebrato assieme all’arcivescovo da mons. Luciano Nobile, parroco della Cattedrale di Udine, e dal segretario dell’Arcivescovo, don Simone Vigutto, mentre don Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio di pastorale liturgica, ha guidato i canti.
La riflessione di mons. Brollo è partita proprio dal tema scelto dal Papa per la Giornata delle comunicazioni – «Strumenti di comunicazione sociale, al bivio tra protagonismo e servizio» – per affermare che è proprio l’amore per gli altri la discriminante affinché il giornalismo sia servizio.
«San Francesco di Sales – ha detto mons. Brollo – è famoso per la capacità che il suo cuore aveva di mettersi in rapporto con le persone con cui veniva in contatto. Forse oggi manca proprio la capacità di metterci in gioco come persone che sentono la responsabilità di ristabilire questi rapporti veri». È per questo che «a volte troviamo notizie distorte, a volte non controllate. Manca quella professionalità che porta a cercare di capire quali sono le vere notizie».
Già, perché una notizia ha prima di tutto bisogno «di essere vera», ha detto mons. Brollo. Ecco allora «l’importanza della ricerca della verità», una verità che, citando San Paolo, «vi farà liberi». Tuttavia, ha aggiunto l’arcivescovo rivolgendosi ai giornalisti, «è anche vero che la libertà rende veri. Nella misura in cui siete liberi dentro, allora, andate anche a cercare la verità».

Ma alla base di tutto, ha ribadito ancora mons. Brollo, ci dev’essere l’amore: «Come un padre non dà lo scorpione al proprio figlio che gli chiede del pane, così anche voi, se siete capaci di voler bene alle persone cui vi rivolgete, riuscirete a dare loro ciò di cui hanno

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