Domenica 10 febbraio, in Cattedrale, il rito dell'«elezione»
UDINE (8 febbraio, ore 16.45) La Quaresima 2008 sarà cammino di avvicinamento al Battesimo per 16 persone adulte dell’Arcidiocesi di Udine. Si tratta di 10 donne e 6 uomini, di cui 5 italiani, 5 albanesi e 6 provenienti da Capo Verde, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Camerun e Ghana. Hanno tra i 20 e i 43 anni.
Queste persone hanno fatto un cammino più o meno lungo e intenso, aiutate da sacerdoti e da laici che si sono messi loro accanto con tanto amore e generosità.
Il cammino di preparazione e di conversione della mente e del cuore, fatto individualmente o in gruppo, li ha portati ora alle soglie del traguardo tanto desiderato, che è l’accogliere il dono dei Sacramenti dell’Iniziazione cristiana nella Veglia pasquale, in Duomo.
Già domenica 10 febbraio, alle ore 19, sempre in Cattedrale, vivranno il primo momento diocesano che conclude il tempo del catecumenato e li apre a quello dell’ultima Quaresima da catecumeni, tempo in cui, insieme all’intera comunità dei credenti, saranno chiamati ad una scelta libera, consapevole e responsabile nei confronti di Gesù Cristo, scelta che troverà il proprio culmine proprio nella celebrazione dell’evento pasquale.
Così i catecumeni (è la qualifica che li contraddistingue in questa fase del loro cammino), domenica 10 celebreranno il rito dell’«elezione» (chiamato anche dell’«iscrizione del nome»), durante il quale, dopo la loro presentazione all’Arcivescovo, essi manifesteranno la loro volontà di ricevere i sacramenti della vita cristiana, proclamando il proprio nome e apponendo la loro firma sul registro degli eletti, a ciò predisposto.
A questo punto l’Arcivescovo li dichiarerà «prescelti» per essere iniziati ai santi misteri nella prossima Veglia pasquale e inviterà tutta la comunità a una solenne preghiera per i catecumeni, per i padrini e le madrine, per le loro famiglie e per le comunità di provenienza.
Seguiranno la professione di fede e la liturgia eucaristica alla quale ancora i catecumeni non potranno partecipare in maniera piena fino alla «grande notte» di Pasqua.
Elda Pregeli
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