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mercoledì 25 febbraio 2009

Lega, stretta sugli aiuti agli immigrati

Paolo Mosanghini
Pronte un’interrogazione a Tondo e la segnalazione alla Corte dei conti. La legge prevede incentivi anche per chi mantiene la famiglia all’estero
UDINE. I benefici della Carta famiglia (soprattutto sconti sulle bollette) sono estesi anche agli stranieri che, pur essendo in regola e risiedendo in regione, hanno moglie e figli nel paese d’origine. E la Lega s’indigna e apre un nuovo fronte puntando contro gli immigrati. I consiglieri regionali del Carroccio hanno “scoperto” che la direzione del Servizio per la famiglia ha dato ai Comuni la spiegazione per l’applicazione delle norme per la Carta famiglia.
Le modalità vengono contestate dalla Lega che sta preparando due interrogazioni. «Secondo la direzione regionale è sufficiente che in Friuli Venezia Giulia risieda un genitore, i figli possono abitare anche altrove, ciò non toglie i benefici previsti. Adesso la misura è colma», tuona il capogruppo Danilo Narduzzi. «Stiamo preparando due interrogazioni per capire, perché questi privilegi vadano erogati a chi lavora qui, ma ha i figli che vanno a scuola in Bangladesh», dice Narduzzi, anticipando le interrogazioni al presidente della giunta Renzo Tondo. Il Carroccio, che di questi temi ha fatto il cavallo di battaglia, è pronto a presentare esposti alla Corte dei conti e alla Procura della repubblica. La circolare del Servizio politiche per la famiglia, in merito ai figli iscritti all’anagrafe come conviventi, insiste sulla misura dell’interpretazione piú estensiva e spiega ai Comuni che «possono anche limitarsi a prendere atto di quanto compare sul permesso di soggiorno o sulla carta di soggiorno dei richiedenti, o sul nulla osta della Questura al ricongiungimento familiare, oppure su documentazione similare, ove viene riportata l’effettiva presenza di figli nel nucleo familiare del titolare, concedendo nei casi citati la Carta Famiglia e i relativi benefici», afferma Narduzzi. Una circolare che il Carroccio contesta. «Non si verifica neppure quanti figli ha una persona straniera che chiede di poter accedere ai benefici? Le interpretazioni che vengono date mi sembra che tendano a scavalcare le norme», è la denuncia di Narduzzi.
La Lega contesta anche l’applicazione dei punteggi per l’assegnazione della case Ater. «Si fa riferimento a chi risiede in Italia da dieci anni oppure da cinque in regione. Non è cosí. Uno straniero deve abitare in Friuli Venezia Giulia da almeno cinque, complessivamente dieci in Italia. Se le Ater continueranno a fare diversamente, come mi dicono accada in questi giorni, faremo una segnalazione alle autorità», avverte Narduzzi.
Sono quasi dodicimila le domande già presentate per il rilascio della Carta famiglia nel 2008 e nelle prime settimane del 2009: 2178 in provincia di Gorizia, 1363 in provincia di Pordenone, 4042 in provincia di Udine e 4392 in provincia di Trieste. Di queste, quelle presentate da genitori non cittadini italiani o comunitari, corrispondono complessivamente alla media delle presenze di extracomunitari presenti nelle diverse zone del territorio regionale, ovvero circa il 7 per cento del totale. Sono, invece, qualche migliaio, le domande relative all’ottenimento del contributo sulla spesa delle bollette dell’energia elettrica per l’anno 2008 il cui ammontare, non ancora definitivamente fissato dalla giunta regionale, sarà orientativamente di euro 200 per i nuclei con un figlio, 300 per quelli con due figli, 500 per quelli con tre o piú figli.

Fonte: espresso.repubblica.it/

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