Sul sito vaticano il Compendio della Lettera del Papa ai cattolici cinesi
Il Papa invita tutti i fedeli a volgere uno sguardo pieno di affetto verso i cattolici in Cina, a pregare perché abbiano da Dio “il dono della perseveranza nella testimonianza” certi che le sofferenze saranno premiate, “anche se talvolta tutto possa sembrare un triste fallimento”. Nella sua Lettera Benedetto XVI esprime la sua intensa gioia per la fedeltà dei cattolici cinesi a Cristo e alla Chiesa, “a volte anche a prezzo di gravi sofferenze”. Una testimonianza di fedeltà, ribadisce, offerta “in circostanze veramente difficili”. Ai fedeli chiede comprensione e perdono quando è necessario. Li invita a un dialogo “rispettoso e costruttivo” con il governo a cui lancia un forte appello a garantire “un’autentica libertà religiosa”. “Lo sappia la Cina - afferma il Papa - la Chiesa cattolica ha il vivo proposito di offrire … un umile e disinteressato servizio, in ciò che le compete, per il bene dei cattolici cinesi e per quello di tutti gli abitanti del Paese”. Poi di fronte alla “situazione di forti contrasti che vede coinvolti fedeli laici e pastori” cinesi, ricorda che per l’unità della Chiesa ogni vescovo deve essere in comunione con gli altri vescovi e tutti, a loro volta, in comunione visibile e concreta con il Papa. L’Associazione Patriottica – afferma - è un organismo voluto dallo Stato, estraneo allo struttura della Chiesa, con la pretesa di porsi sopra i vescovi stessi e di guidare la comunità ecclesiale. Le sue dichiarate finalità di attuare i principi d’indipendenza e autonomia della Chiesa sono dunque inconciliabili con la dottrina cattolica. Ribadisce quindi che la nomina dei vescovi spetta al Papa, auspicando il raggiungimento di un accordo con il governo. Infine invita i fedeli cinesi a vivere intensamente la propria vocazione missionaria proclamando con coraggio il Vangelo. In questi giorni migliaia di cattolici cinesi si stanno recando al Santuario mariano di Sheshan. Benedetto XVI ha scritto una preghiera per Nostra Signora di Sheshan chiedendole di donare ai fedeli di questa terra “la capacità di discernere in ogni situazione, fosse pur la più buia, i segni della presenza amorosa di Dio”. “Nostra Signora di Sheshan – è la preghiera del Papa - sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù”.
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