collegamento orari cp

domenica 25 ottobre 2009

Foglio Parrochiale:Domenica 25 ottobre 2009

GIORNO

ORA

CELEBRAZ.

INTENZIONE

NOTE

DOMENICA

25 ottobre

XXX° del Tempo Ordinario

8.30

11.00

19.00

S. MESSA

S. MESSA

Battesimi

S. MESSA

X Sec. intenz. offerente

X Dri Luigi e Peruzzi Maria

X Baldo Guglielmo, Verginia

X Galateo Roberto

X Defunti classe 1949

LUNEDì

26 ottobre

S. Luciano

9.00

S. MESSA

X Luigi

X Suor Maria

Ogni giorno recita

S. Rosario

MARTEDì

27 ottobre

S. Evaristo

9.00

S. MESSA

X Lucia e Fabiana

X Rino

MERCOLEDì

28 ottobre

Ss. Simone e Giuda

9.00

S. MESSA

X Bressan Sergio

X Beltramini Alcide e Moratti Santa

GIOVEDì

29 ottobre

S. Onorato

9.00

S. MESSA

X Diamante Giuseppe e Maria

X Mario, Sandrina Turcato

VENERDì

30 ottobre

B. Benvenuta Boiani

9.00

S. MESSA

X Butirri Franca Nali

SABATO

31 ottobre

S. Quintino

18.00

S. MESSA

X Toniolo Stefano X Maurini Aldo X Luigi, Rosa

X Gilberto,Maria,Bruno,Romeo X Giovanni Valentino

` 50° Matr. Salvador Luciano e Marazzato Luciana

DOMENICA

1 novembre

Tutti i Santi

8.30

11.00

15.00

18.00

S. MESSA

S. MESSA

Cimitero

S. MESSA

X Pines Alcide

X Nardino Renzo

X Gentili Omar

X Per tutta la comunità

Ore 19.00 S. Rosario in Cimitero



RABBUNI', che io veda di nuovo!

Quante volte la nostra storia personale o la considerazione dell’umana vicenda ci dà l’angosciosa impressione di un brancolamento di ciechi! Circondati da una fitta tenebra di incertezze e contraddizioni, incapaci di intravedere un senso in ciò che stiamo vivendo, spesso finiamo per accasciarci ai margini della vita per mendicarne le briciole ai più fortunati, che sembrano percorrere senza intralci la via. Siamo noi, allora, quei poveri che la Parola oggi viene a risollevare recando la buona notizia: Gesù attraversa le strade dell’uomo, ha compassione delle nostre infermità, condivide la nostra debolezza. Beati noi se, toccati dall’annunzio, sappiamo gridare il suo nome e invocare la sua misericordia! L’amore non deluderà le nostre attese.

Gesù però ci interpella, ci chiede che cosa vogliamo davvero. Guarire, ‘vedere’ è un impegno, dobbiamo saperlo. Un impegno per la nostra fede, che deve crescere per aprirsi al miracolo, e un compito per il nostro futuro. Il Signore, infatti, è la luce della vita e risplende nella nostra oscurità per fare di noi dei viventi, per rialzarci dall’abbattimento, dalla stasi di chi si è assuefatto a limiti angusti. Egli che è la Via traccia a noi, esuli nella terra straniera dell’infelicità, il cammino per tornare alla patria d’origine, alla comunione con il Padre: questa è la “strada diritta” su cui chi lo segue non inciamperà. È però necessario passare attraverso la croce, attraverso la morte a noi stessi. Davvero vogliamo vedere e, sanati, seguirlo? Il Signore illumini gli occhi del nostro cuore «perché possiamo comprendere a quale speranza ci ha chiamati» e ci doni la gioia e la forza di percorrere, dietro a lui, la via che a tale speranza conduce.


PREGHIERA

O Cristo, noi ti confessiamo «Dio da Dio,, luce da luce»: vieni a rischiarare le nostre tenebre! «Per noi uomini e per la nostra salvezza», tu, eterno Figlio di Dio, sei disceso nella terra d’esilio del nostro peccato: vieni ancora ad aprirci la strada diritta del ritorno alla comunione con il Padre!

Hai assunto la fragile carne dell’uomo per poter compatire le nostre infermità e offrirle a Dio nel tuo sacrificio d’amore: aiutaci ad accogliere la misericordia che salva.

Tu sai che spesso noi preferiamo rimanere seduti a mendicare cose di piccolo conto, piuttosto che sperare una vita in pienezza e affrontare ogni giorno l’impegno di spenderla alla tua sequela.

Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di noi! Davvero vogliamo guarire, ‘vedere’ e camminare con te, accettando la croce e anelando alla casa del Padre, dove tu con forza e dolcezza ci conduci

Sant’Agostino

Amate il Signore. Amate, dico, questa luce, così come amava di un amore immenso colui che faceva giungere a Gesù il suo grido: «Abbi pietà di me, figlio di Davide!». Il cieco gridava così mentre Gesù passava. Temeva che Gesù passasse e non lo risanasse. Con che ardore gridava? Al punto che, mentre la folla lo zittiva, continuava a gridare. La sua voce trionfò su chi lo contrastava e trattenne il Salvatore. Mentre la folla faceva strepito e gli voleva impedire di parlare, Gesù si fermò.

Amate Cristo. Desiderate quella luce che è Cristo. Se quel cieco desiderò la luce fisica, quanto più voi dovete desiderare la luce del cuore. A lui eleviamo il nostro grido non tanto con la voce fisica, quanto con l’operare rettamente. Cerchiamo di vivere santamente, ridimensioniamo le cose del mondo. Ciò che è effimero sia come nulla per noi. Quando ci comporteremo così, gli uomini mondani ci faranno rimproveri come se ci amassero. Ci criticheranno senza dubbio e, vedendoci disprezzare queste cose naturali, queste cose terrene, ci diranno: «Perché vuoi soffrire privazioni? Sei pazzo?». Costoro sono quella folla che contrastava il cieco quando egli voleva far sentire il suo richiamo. Ci sono dei tali cristiani, ma noi cerchiamo di trionfare su di loro e la nostra stessa vita sia come un grido lanciato verso Cristo.

Egli si fermerà, perché in effetti sta, immutabile. Perché la carne di Cristo fosse onorata «il Verbo si è fatto carne e abitò tra noi».

Nessun commento:

Posta un commento

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...