EUROPA/SPAGNA - Per il “diritto a giocare senza giocarsi la vita” di milioni di bambini rifugiati e sfollati
Madrid (Agenzia Fides) – Si celebra oggi, 20 giugno, la Giornata Mondiale del Rifugiato. Il fenomeno della migrazione diventa sempre più allarmante, aggravato dai conflitti sparsi in tutto il mondo. Le persone sfollate o richiedenti asilo continuano ad aumentare e i bambini costituiscono la fascia più vulnerabile (vedi Agenzia Fides 19/06/2015). Guerre come quelle in corso in Africa hanno provocato finora lo sfollamento forzato di oltre 14 milioni di persone. Solo in sud Sudan più di un milione di bambini sono nati in campi profughi e non hanno mai avuto alcuna possibilità di vivere la loro età.
Tra le varie iniziative in tuttl i continenti, la campagna “Diritto a giocare senza giocarsi la vita” promossa dalla ong spagnola Entreculturas dei gesuiti, è impegnata a favore dell’istruzione, di opportunità che possano offrire stabilità e speranza a bambini e giovani in situazioni di emergenza. Nei Paesi colpiti dai conflitti armati, l’istruzione infatti può giocare un ruolo molto importante per la promozione di una cultura di pace, educando ai valori, alla tolleranza a alla convivenza. Negli Stati Arabi, del totale di minori rifugiati e sfollati, più dell’ 87% non hanno accesso alla scuola. Dei quasi 5 milioni di bambini siriani in età scolare, circa 2 milioni non vanno a scuola nel Paese.
In questi contesti di violenza generalizzata, risulta impossibile frequentare sia per la distruzione delle infrastrutture e delle istituzioni scolastiche che per la mancanza di risorse umane. In molti Paesi, andare a scuola è diventata una attività ad altissimo rischio per la vita dei bambini. Infatti, nell’ultimo decennio, è aumentata anche la violenza contro scuole, studenti o insegnanti. L’obiettivo di Entreculturas è che questi minori possano godere del loro diritto a giocare e apprendere in libertà, senza giocarsi la vita, che possano recuperare la loro infanzia per aspirare al futuro che desiderano e che ogni essere umano ha diritto di avere. (AP) (20/6/2015 Agenzia Fides)
Tra le varie iniziative in tuttl i continenti, la campagna “Diritto a giocare senza giocarsi la vita” promossa dalla ong spagnola Entreculturas dei gesuiti, è impegnata a favore dell’istruzione, di opportunità che possano offrire stabilità e speranza a bambini e giovani in situazioni di emergenza. Nei Paesi colpiti dai conflitti armati, l’istruzione infatti può giocare un ruolo molto importante per la promozione di una cultura di pace, educando ai valori, alla tolleranza a alla convivenza. Negli Stati Arabi, del totale di minori rifugiati e sfollati, più dell’ 87% non hanno accesso alla scuola. Dei quasi 5 milioni di bambini siriani in età scolare, circa 2 milioni non vanno a scuola nel Paese.
In questi contesti di violenza generalizzata, risulta impossibile frequentare sia per la distruzione delle infrastrutture e delle istituzioni scolastiche che per la mancanza di risorse umane. In molti Paesi, andare a scuola è diventata una attività ad altissimo rischio per la vita dei bambini. Infatti, nell’ultimo decennio, è aumentata anche la violenza contro scuole, studenti o insegnanti. L’obiettivo di Entreculturas è che questi minori possano godere del loro diritto a giocare e apprendere in libertà, senza giocarsi la vita, che possano recuperare la loro infanzia per aspirare al futuro che desiderano e che ogni essere umano ha diritto di avere. (AP) (20/6/2015 Agenzia Fides)
AFRICA/ZIMBABWE - I giovani, l'oro dell'Africa
Harare (Agenzia Fides) – “Giovani, voi siete l'oro dell'Africa, per cui vi incoraggio ad essere i vincenti dei vostri sogni. Avete la responsabilità di essere i custodi dei vostri fratelli, migliorando il vostro futuro e quello degli altri. Coltivate in voi il desiderio di lavorare per gli Stati Uniti d'Africa”: con queste parole Lucy Chelimo, ambasciatrice del Kenya in Zimbabwe, si è rivolta ai numerosi giovani provenienti da diverse parrocchie e scuole cattoliche, che si sono ritrovati nei giorni scorsi all'Arrupe College, la scuola di lettere e filosofia dei gesuiti ad Harare, in Zimbabwe.
Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides dalla curia dei gesuiti, l’occasione per la riunione è stata data dal concerto organizzato dal gruppo “Young People for Others”, guidato dal giovane gesuita dello Zimbabwe Batanai Padya. Il gruppo lavora per ispirare e stimolare altri giovani a fare di più per la società e in particolare per le opere di carità. L’incontro di Harare aveva lo scopo di riunire giovani africani di diverse nazionalità per condividere le loro culture e idee e riscoprire l'orgoglio per le proprie radici. Durante la giornata i giovani africani hanno infatti esibito il loro talento in diverse manifestazioni artistiche, testimoniando così la ricchezza e la multiformità della cultura africana. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2015)
Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides dalla curia dei gesuiti, l’occasione per la riunione è stata data dal concerto organizzato dal gruppo “Young People for Others”, guidato dal giovane gesuita dello Zimbabwe Batanai Padya. Il gruppo lavora per ispirare e stimolare altri giovani a fare di più per la società e in particolare per le opere di carità. L’incontro di Harare aveva lo scopo di riunire giovani africani di diverse nazionalità per condividere le loro culture e idee e riscoprire l'orgoglio per le proprie radici. Durante la giornata i giovani africani hanno infatti esibito il loro talento in diverse manifestazioni artistiche, testimoniando così la ricchezza e la multiformità della cultura africana. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2015)
AFRICA/SUD SUDAN - Crimini e brutalità contro i minori vittime di una guerra fratricida
Juba (Agenzia Fides) - La violenza contro i bambini del Sud Sudan ha raggiunto un nuovo picco di brutalità. Le forze armate del Sud Sudan continuano a commettere crimini atroci contro i minori. Le piccole vittime subiscono violenze di ogni genere, vengono castrate, mutilate, decapitate. Da un comunicato diffuso dall’Unicef risulta che, nel corso del conflitto civile che sta distruggendo il Paese da un anno e mezzo, decina di migliaia di bambini sono stati assassinati negli ultimi 18 mesi di scontri. Almeno 129 sono morti a maggio nello Stato settentrionale di Unity, scenario dei peggiori combattimenti dall’inizio della guerra civile a dicembre del 2013. Il conflitto è degenerato in una guerra fratricida caratterizzata da massacri etnici, violenze di massa e lo sfruttamento di bambini soldato. Migliaia di minori sono stati sequestrati per costringerli a combattere, attualmente sono circa 13 mila. Circa 250 mila piccoli rischiano di morire di fame, mentre due terzi dei 12 milioni di abitanti del Paese hanno bisogno di aiuti urgenti. Tra questi, 4 milioni e mezzo rischiano di ritrovarsi senza generi alimentari. (AP) (20/6/2015 Agenzia Fides)
AMERICA/ARGENTINA - Dialogo e riconciliazione, lotta alla corruzione, alla povertà e alla droga per superare la crisi
Buenos Aires (Agenzia Fides) – La crisi economica e istituzionale del Paese si supera attraverso il dialogo, indignandosi per la corruzione, provando compassione ed essendo operatori di riconciliazione. E’ il parere di Sua Ecc. Mons. Jorge Casaretto, Vescovo emerito di San Isidro e membro della Commissione Episcopale per la Pastorale Sociale, che si è espresso durante un incontro di lavoro organizzato dall'Associazione Imprenditori Dirigenti (ADE).
“E’ necessario pensare a un nuovo progetto di paese che comprenda 4 o 5 punti di base, e lavorare per combattere la povertà, che secondo l’Osservatorio sociale della UCA raggiunge il 25% della popolazione” ha sottolineato Mons. Casaretto, evidenziando la necessità di dialogare e di giungere ad un accordo per combattere la corruzione e sradicare il traffico di droga. Su questo tema ha aggiunto, secondo le informazioni di Aica: “Dobbiamo perseguire e arrestare i leader, non c’è altro modo… la povertà è aumentata in Argentina per la debolezza della giustizia".
Il Vescovo ritiene necessaria una nuova leadership, che lavori per la riconciliazione e metta fine alla classificazione “amico o nemico” dell’altro, considerandolo come fratello anche se lui la pensa diversamente. Riguardo poi al sistema di istruzione, ha evidenziato che "la scuola di qualità è necessaria, tuttavia sono richiesti anche dei centri di sostegno perché possano accedere ad una preparazione migliore i ragazzi che non possono andare avanti per il loro stato di malnutrizione e dipendenza”. Il sistema scolastico inoltre “dovrebbe essere collegato alle politiche del lavoro”. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2015)
“E’ necessario pensare a un nuovo progetto di paese che comprenda 4 o 5 punti di base, e lavorare per combattere la povertà, che secondo l’Osservatorio sociale della UCA raggiunge il 25% della popolazione” ha sottolineato Mons. Casaretto, evidenziando la necessità di dialogare e di giungere ad un accordo per combattere la corruzione e sradicare il traffico di droga. Su questo tema ha aggiunto, secondo le informazioni di Aica: “Dobbiamo perseguire e arrestare i leader, non c’è altro modo… la povertà è aumentata in Argentina per la debolezza della giustizia".
Il Vescovo ritiene necessaria una nuova leadership, che lavori per la riconciliazione e metta fine alla classificazione “amico o nemico” dell’altro, considerandolo come fratello anche se lui la pensa diversamente. Riguardo poi al sistema di istruzione, ha evidenziato che "la scuola di qualità è necessaria, tuttavia sono richiesti anche dei centri di sostegno perché possano accedere ad una preparazione migliore i ragazzi che non possono andare avanti per il loro stato di malnutrizione e dipendenza”. Il sistema scolastico inoltre “dovrebbe essere collegato alle politiche del lavoro”. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2015)
AMERICA/BOLIVIA - Come realizzare la “trasformazione missionaria” della Chiesa ?
Cochabamba (Agenzia Fides) – Sacerdoti, religiosi e religiose impegnati nell’animazione pastorale delle comunità della Bolivia, avranno l’occasione di apprendere le nozioni ed i principi cui ispirarsi per attuare la trasformazione missionaria della Chiesa. La Conferenza Episcopale Boliviana, il Centro Missionario Maryknoll in America Latina e l'Istituto Latino-americano di Missionologia, hanno quindi promosso un corso semiresidenziale che vuole aprire uno spazio di formazione in cui riflettere e progettare processi di trasformazione missionaria della Chiesa, in linea con l'invito di Papa Francesco, la V Conferenza dell'Episcopato Latinoamericano tenutasi ad Aparecida e la Conferenza Episcopale Boliviana.
Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, il corso è articolato in quattro moduli: Visione storica e riflessione sulla missione in America Latina; Discepolato missionario: teologia, spiritualità e conversione pastorale; Proposte progettuali per la programmazione pastorale; Esperienze di trasformazione missionaria della Chiesa. Quattro saranno gli incontri nazionali residenziali di due giorni ciascuno: il primo a Cochabamba il 28 e 29 luglio, mentre la conclusione sarà il 16 dicembre. Inoltre è prevista la partecipazione continua attraverso i social network, con l’aiuto di una équipe.
Partendo dalla Esortazione apostolica “Evangelii gaudium” e dal documento di Aparecida, che ha invitato a lavorare perché l’opzione missionaria “impregni tutte le strutture ecclesiali e tutti i piani pastorali”, la Chiesa boliviana avverte che tutto questo presuppone “un rinnovamento e una conversione pastorale ed ecclesiale, una Chiesa in stato di missione che superi ogni tentazione di chiusura, il pessimismo sterile, la mondanità spirituale, le divisioni interne, che abbandoni il clericarismo e rivaluti i laici e in particolare le donne”. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2015)
Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, il corso è articolato in quattro moduli: Visione storica e riflessione sulla missione in America Latina; Discepolato missionario: teologia, spiritualità e conversione pastorale; Proposte progettuali per la programmazione pastorale; Esperienze di trasformazione missionaria della Chiesa. Quattro saranno gli incontri nazionali residenziali di due giorni ciascuno: il primo a Cochabamba il 28 e 29 luglio, mentre la conclusione sarà il 16 dicembre. Inoltre è prevista la partecipazione continua attraverso i social network, con l’aiuto di una équipe.
Partendo dalla Esortazione apostolica “Evangelii gaudium” e dal documento di Aparecida, che ha invitato a lavorare perché l’opzione missionaria “impregni tutte le strutture ecclesiali e tutti i piani pastorali”, la Chiesa boliviana avverte che tutto questo presuppone “un rinnovamento e una conversione pastorale ed ecclesiale, una Chiesa in stato di missione che superi ogni tentazione di chiusura, il pessimismo sterile, la mondanità spirituale, le divisioni interne, che abbandoni il clericarismo e rivaluti i laici e in particolare le donne”. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2015)
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