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AFRICA/CONGO RD - Ucciso un padre assunzionista che denunciava lo sfruttamento del Coltan a danno delle popolazioni locali | |||
Kinshasa (Agenzia Fides) - “Perché mi uccidete?” Sono queste le ultime parole di p. Vincent Machozi, sacerdote assunzionista ucciso nella notte di domenica 20 marzo nel villaggio di Vitungwe-Isale, a 15 km da Butembo nel Territorio di Beni (Provincia del Nord Kivu nell’est della Repubblica Democratica del Congo). Secondo quanto riferito a “la Croix” da p. Emmanuel Kahindo, Vicario Generale della Congregazione degli Assunzionisti (Agostiniani dell’Assunzione), egli stesso di nazionalità congolese “alcuni militari sono arrivati su dei veicoli verso mezzanotte, hanno abbattuto la porte e l’hanno ucciso sul posto”. Le testimonianze raccolte da p. Kahindo e dal sito benilubero.com concordano sul fatto che gli assassini sono militari delle forze armate congolesi (FARDC). In particolare benilubero.com riferisce che “una decina di soldati in uniforme delle Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo, pesantemente armati, che viaggiavano in jeep, hanno fatto irruzione nel perimetro del centro sociale Mon Beau Village, dove si erano riuniti i capi tradizionali Nande per prendere parte ad una riflessione sulla pace convocata da Mwami Abdul Kalemire III” capo della comunità di Basho, in missione nella zona e ospite dello stesso convento. I soldati hanno subito chiarito che volevano colpire il capo Kalemire e p. Vincent. Nonostante il tentativo degli astanti di nascondere la presenza delle due persone prese di mira, i militari hanno scoperto p. Vincent che si trovava all’aperto, nel cortile, e stava lavorando al suo computer portatile. Si è sentita una raffica di arma automatica mentre p. Vincent gridava: “Perché mi uccidete?”. Kalemire III si è salvato solo perché aveva appena lasciato p. Vincent per andare a riposarsi. P. Vincent era già stato minacciato di morte, tanto è vero che nel 2003 era stato costretto all’esilio negli Stati Uniti. Questo non gli aveva impedito di diventare Capo Redattore di benilubero.com. Dopo il suo ritorno nella RDC era sfuggito a sette attentati. P. Vincent aveva denunciato più volte le sofferenze della popolazione Nande causate dalla presenza nel Territorio di Beni di diversi gruppi armati dediti allo sfruttamento illegale del coltan (minerale usato nella fabbricazione di componenti elettronici per i cellulari), spesso con la connivenza dell’esercito regolare. Il religioso era nato nel 1965. A 17 anni era entrato nella Congregazione degli Assunzionisti. Dopo aver completato gli studi in Francia fu ordinato ad Angers nel 1994. Ha insegnato al seminario di Kinshasa ed ha conseguito un dottorato all’Università di Boston in risoluzione dei conflitti. Sempre domenica 20 marzo, un sacerdote dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori (Padri Caracciolini) è stato ferito gravemente in un agguato stradale a Katwiguru, 30 km da Rutshuru (Nord Kivu vedi Fides 21/3/2016). (L.M.) (Agenzia Fides 22/3/2016) | |||
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ASIA/COREA DEL SUD - Esperienza di evangelizzazione in strada per i giovani di Seul | |||
Seul (Agenzia Fides) - Una testimonianza di fede pubblica, con un annuncio cristiano per le strade, e un appello per il dono della pace nella penisola coreana: è l'iniziativa partita dai giovani di Seul che hanno vissuto la processione della Domenica delle Palme in uno dei quartieri più eleganti e rinomati della capitale, la zona di Hongdae, quartiere "in", frequentato da molti giovani coreani L’iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento per la Gioventù nell'Arcidiocesi di Seul, ed è stata pensata anche per celebrare la Giornata della Gioventù. Per la prima volta il corteo con canti, preghiere e letture del Vangelo ha percorso le strade della città, mentre passanti e turisti si sono fermati incuriositi e interessati. P. Chang Won-suk, organizzatore della manifestazione, ha detto che l'evento è stato una grande opportunità per "l'evangelizzazione di strada". "Volevamo fare qualcosa fuori dal comune" ha detto, "per aumentare l'interesse dei giovani, cattolici o non cattolici, e aiutarli ad avvertire la misericordia di Cristo". Alla fine dell'evento, Sua Ecc. Mons. Peter Chung Soon-taek, Vescovo ausiliare di Seul, ha celebrato la Santa Messa, sottolineando che "la Quaresima è la stagione della misericordia". Tutti i presenti hanno elevato una accorata preghiera per la pace nella penisola coreana, chiedendo la benedizione di Dio sulla Corea e il dono della riconciliazione e della “misericordia nei cuori”, in vista della Pasqua. La popolazione cattolica in Corea è, nel complesso, il 10,6%; la percentuale sale al 15% nell’arcidiocesi di Seul. (PA) (Agenzia Fides 22/3/2016) | |||
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ASIA/PAKISTAN - La pace costruita dai bambini | |||
Lahore (Agenzia Fides) - Una marcia per la pace, stingendo la bandiere del Pakistan, e portando cartelli con messaggi di pace e di armonia per la nazione: come appreso da Fides, è l'iniziativa vissuta da bambini cristiani e musulmani del gruppo creato dal Consiglio per il dialogo interreligioso a Lahore. Il Consiglio, presieduto dal frate cappuccino p Francis Nadeem OFM Cap, con altri leader islamici, ha avviato l'iniziativa, dedicata all'infanzia, coinvolgendo i bambini come "Ambasciatori di pace". Bambini cristiani e musulmani vengono riuniti per proporre e vivere eventi e iniziative che promuovono l'armonia interreligiosa, lo sviluppo e la riconciliazione nel paese. Nella marcia organizzata il 22 marzo a Lahore, alla vigilia delle celebrazioni pasquali, i piccoli "ambasciatori" hanno scandito slogan come "vogliamo la pace", "No all'odio e sì alla pace". Hanno poi pregato per il successo nella lotta al terrorismo, invocando la fine dello spargimento di sangue in corso nel paese. I fanciulli hanno liberato colombe e palloncini, simboli di pace e fratellanza. Tutti i bambini presenti, di tutte le religioni, hanno recitato la preghiera di pace di San Francesco d'Assisi, che caratterizza tutti gli incontri del Consiglio Interreligioso: "Dio fammi strumento della tua pace". I piccoli, spiega a Fides p. Francis Nadeem, "sono messaggeri di pace e armonia, non solo all'interno delle loro famiglie, ma anche nei loro quartieri e nelle loro scuole. Da loro può partire il contagio della pace ‘dal basso’ nella nostra società". (PY- PA) (Agenzia Fides 22/3/2016) | |||
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ASIA/YEMEN - Giovedì Santo in preghiera per la pace e per don Tom, rapito in Yemen | |||
Roma (Agenzia Fides) - Un appello alla preghiera per la pace, con un’intenzione speciale per don Tom Uzhunnalil, il salesiano rapito in Yemen (vedi Fides 4/3/2016;17/3/2016): lo chiede a tutta la Famiglia Salesiana il Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, in occasione del Giovedì Santo, secondo le notizie diffuse da Ans. Guardando al dolore esistente in tanti parti del mondo, don Artime invita tutti “a vivere un momento molto intenso di preghiera nella sera del Giovedì Santo, quando accompagneremo Gesù nel dolore e nella solitudine del Getsemani”. In un video diffuso sulle reti sociali, il Rettor Maggiore esprime vicinanza e solidarietà alla famiglia di don Uzhunnalil, implorando dal Signore “una pace profonda perché possa vivere questo momento, confidando nel Signore Gesù”. Don Mathew Valarkot, portavoce dell’Ispettoria salesiana di India-Bangalore, a cui appartiene il sacerdote rapito, ha diffuso la seguente comunicazione: “Siamo venuti a conoscenza di alcune notizie non verificabili e non confermate che circolano in questi giorni, soprattutto sui media elettronici, a proposito dello status e della condizione attuale di don Tom Uzhunnalil, rapito il 4 marzo ad Aden, Yemen, da uomini armati non identificati. Noi Salesiani non rispondiamo del loro contenuto o della loro autenticità. In tale contesto ribadiamo che finora non ci è giunta da fonti credibili e autorevoli alcuna ulteriore informazione riguardo il luogo o la condizione attuali di don Tom. Perciò facciamo un sincero appello a tutti gli interessati a smettere di diffondere tali messaggi, non richiesti, fuorvianti e divulgatori di false indiscrezioni. Continuiamo intanto a pregare per don Tom, affinché il Signore lo protegga da ogni dolore e lo liberi dalle grinfie delle forze del male prima possibile”. (SL) (Agenzia Fides 22/03/2016) | |||
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AMERICA - Tre Paesi americani nella lista nera dei diritti umani | |||
Washington (Agenzia Fides) - Cuba, Venezuela e Guatemala sono nella lista nera stilata dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH). E’ quanto emerge dal rapporto annuale del 2015 appena pubblicato. In questi Paesi sono registrate forti restrizioni ai diritti di ogni genere che continuano a limitare la vita delle popolazioni. La CIDH riporta situazioni di discriminazione, violenza, emarginazione verso gli afrodiscendenti cubani; la precarietà del sistema giudiziario e fiscale in Venezuela; condizioni strutturali in materia di giustizia, sicurezza pubblica, emarginazione e discriminazione che colpiscono gravemente i diritti umani in Guatemala, dove c’è bisogno di una amministrazione della giustizia efficiente, indipendente e autonoma per il rafforzamento della democrazia e dello Stato di Diritto. (AP) (22/3/2016 Agenzia Fides) | |||
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AMERICA/BOLIVIA - “Minacciato lo stato di diritto, c’è bisogno di verità!” chiede Mons. Gualberti | |||
Santa Cruz (Agenzia Fides) – "Ogni giorno i media ci presentano notizie di persone che approfittano del potere per arricchirsi, anche ricorrendo alla corruzione, a menzogne e inganni. Nel tentativo di nascondere i fatti contro la legge, sentiamo dichiarazioni contraddittorie e ambigue, che invece di fare luce sui fatti, intralciano la situazione e confondono l'opinione pubblica, proprio per distrarre l'attenzione dal vero problema": così ha parlato domenica scorsa, 20 marzo, l'Arcivescovo di Santa Cruz, Sua Ecc. Mons. Sergio Gualberti, in Cattedrale dinanzi alla comunità cattolica. Mons. Gualberti ha esclamato: "C'è bisogno di verità! La giustizia deve fare un'inchiesta imparziale, obiettiva e libera da ogni tipo di pressione. Solo nella verità si può superare il clima di sfiducia e la mancanza di credibilità che causano questi fatti e minacciano la coesistenza pacifica e lo stato di diritto in una nazione". La nota inviata a Fides da una fonte locale segnala che l'Arcivescovo non ha citato alcun nome né fatto specifico, ma secondo un comunicato dell'ufficio stampa dell'Arcidiocesi di Santa Cruz, le sue parole si riferivano allo scandalo “che coinvolge alti livelli del governo”. Già nel novembre 2015 la Chiesa cattolica locale aveva denunciato la situazione del paese: "Viviamo in un tempo caratterizzato dalla esaltazione delle ideologie che non vedono la realtà dei bisognosi o non sentono la loro voce. La corruzione priva coloro che rimangono emarginati dall'occasione di una ripresa; l'impunità politica e giudiziaria protegge e sostiene questa situazione. Quindi, se noi riconosciamo questo, diciamo senza paura: abbiamo bisogno e vogliamo un cambiamento” (vedi Fides 13/11/2015). Inoltre la stampa locale ha segnalato in diverse occasioni il traffico d’influenza delle autorità del governo proprio per alcuni appalti a ditte internazionali. (CE) (Agenzia Fides, 22/03/2016) | |||
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AMERICA/STATI UNITI - Migliaia di catecumeni saranno accolti nella Chiesa cattolica a Pasqua | |||
Washington (Agenzia Fides) – "Migliaia di persone negli Stati Uniti saranno accolte nella Chiesa cattolica durante la Veglia Pasquale il prossimo 26 marzo. In molte diocesi in tutto il paese saranno accolte intere famiglie che, preparate, desiderano ricevere i sacramenti" afferma il comunicato della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America inviato a Fides. L'Arcidiocesi di Baltimora accoglierà 292 catecumeni (che riceveranno il battesimo) e 516 candidati (che riceveranno la cresima e la prima Comunione), tra i quali un parrocchiano di 14 anni che ha trovato la fede mentre lotta contro il cancro. Una famiglia intera di cinque persone si unirà ai 419 catecumeni e 581 candidati che riceveranno i sacramenti nell'Arcidiocesi di Detroit. Circa 80 delle quasi 200 diocesi degli Stati Uniti hanno già segnalato i dati per il 2016 alla Conferenza Episcopale. L'Arcidiocesi di New York accoglierà circa 497 catecumeni e 1.116 candidati, mentre l'Arcidiocesi di Los Angeles, la più grande diocesi degli Stati Uniti, accoglierà 1.638 nuovi cattolici. Tra le altre Arcidiocesi: Cincinnati: 880 candidati e catecumeni; Philadelphia: 245 catecumeni, 345 candidati; Boston: 235 candidati, 321 catecumeni; Santa Fe, New Mexico: 268 catecumeni, 287 candidati; Louisville, Kentucky: 250 candidati, 214 catecumeni; New Orleans: 174 catecumeni, 217 candidati; Omaha, Nebraska: 133 catecumeni, 275 candidati; Hartford: 116 catecumeni, 268 candidati; San Francisco: 400 catecumeni; Washington: 1.375 catecumeni e candidati; Newark: 1090 catecumeni e candidati. La lista completa si può trovare anche sul sito della CCB: http://www.usccb.org/news/16- (CE) (Agenzia Fides, 22/03/2016) |
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
martedì 22 marzo 2016
Bollettino Fides News del 22 marzo 2016
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