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EUROPA/GEORGIA - Una visita apostolica in Iraq? “Inshallah”, “se Dio vuole”, risponde Papa Francesco | |||
Tbilisi (Agenzia Fides) - “Inshallah”, se Dio vuole. E questa l'espressione araba con cui Papa Francesco ha risposto ieri al Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako, quando il Primate dlla Chiesa caldea gli ha espresso la speranza che in futuro il Vescovo di Roma possa compiere una visita in Iraq, “perchè abbiamo bisogno della vostra presenza, del vostro sostegno e incoraggiamento”. Lo riferiscono le fonti ufficiali del Patriarcato caldeo, consultate dall'Agenzia Fides. Lo scambio di battute tra il Papa e il Patriarca è avvenuto in occasione dell'incontro che il Vescovo di Roma ha avuto ieri sera alle 18 a Tbilisi, nella chiesa di San Simone Bar Sabbae, con la comunità assiro-caldea residente in Georgia. All'incontro, inserito nel programma della visita papale in Georgia e Azerbaigian, hanno preso parte anche 12 Vescovi caldei, reduci dal Sinodo annuale appena celebrato a Erbil, insieme a fedeli caldei provenienti dagli Usa, dalla Francia, dal Canada e a un gruppo di cristiani iracheni che attualmente vivono nella condizione di rifugiati, dopo aver dovuto abbandonare le loro case davanti all'avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico. Durante l'incontro, l'assemblea e i cori hanno recitato e cantato in caldeo e aramaico gli inni e le preghiere dei vespri secondo il rito caldeo, mentre il Papa ha recitato una preghiera composta per l'occasione: “Signore Gesù - ha detto tra l'altro il Papa nella sua invocazione orante - stendi l’ombra della tua croce sui popoli in guerra: imparino la via della riconciliazione, del dialogo e del perdono; fa’ gustare la gioia della tua risurrezione ai popoli sfiniti dalle bombe: solleva dalla devastazione l’Iraq e la Siria; riunisci sotto la tua dolce regalità i tuoi figli dispersi: sostieni i cristiani della diaspora e dona loro l’unità della fede e dell’amore”. (GV) (Agenzia Fides 1/10/2016). | |||
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EUROPA/SPAGNA - Cinque mila libri della Biblioteca solidale missionaria per la scolarizzazione di ex bambini soldato colombiani | |||
Valencia (Agenzia Fides) - La “Biblioteca solidale missionaria” di Valencia invierà 5 mila libri per sostenere la scolarizzazione dei bambini che negli ultimi anni sono stati arruolati in Colombia tra le FARC. Secondo le informazioni diffuse dal settimanale della diocesi spagnola, “Paraula”, pervenute a Fides, verranno spedite 30 casse di materiale scolastico alle strutture di Quibdó e Bellavista, su richiesta del Vescovo locale, Sua Ecc. Mons. Juan Carlos Barreto, e delle religiose Missionarie Agostiniane. I libri, che saranno trasportati nei prossimi giorni in barca, comprendono libri di testo e di religione, enciclopedie e atlanti, racconti, compendi di fisica…. Tutto il materiale proviene dalle donazioni che istituzioni e privati fanno continuamente alla Biblioteca Solidale Missionaria. Inoltre, nel mese di ottobre, partirà per Portoviejo (Ecuador) un altro carico di 10 mila libri e 240 chili di materiale scolastico per le scuole colpite dal terremoto dello scorso mese di aprile che ha causato oltre 600 vittime nel Paese. Dalla sua istituzione, nove anni fa, la Biblioteca Solidale Missionaria di Valencia, che ha come motto “Cultura contro la povertà”, ha inviato a paesi Ispanoamericani e in Guinea Equatoriale circa 270 mila libri. (AP) (1/10/2016 Agenzia Fides) | |||
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AFRICA/CONGO RD - Negoziati diretti tra maggioranza e opposizione: l’ultima chance per evitare il caos? | |||
Kinshasa (Agenzia Fides) - I delegati al “dialogo nazionale” hanno deciso ieri, 30 settembre, di impegnarsi in “negoziati diretti” in vista della firma di un accordo per risolvere la crisi nella Repubblica Democratica del Congo. Lo hanno annunciato, con formulazione diverse, sia i portavoce dell’opposizione che quello della maggioranza presidenziale. Il dialogo nazionale era stato sospeso dopo i gravi incidenti del 19 e 20 settembre (vedi Fides 19 e 20/9/2016), e dopo che i Vescovi cattolici avevano annunciato il ritiro della Chiesa dai colloqui (vedi Fides 21/9/2016). Nel frattempo i governi di Stati Uniti, Francia e Belgio, oltre che l’ONU, moltiplicano gli appelli perché maggioranza e opposizione congolese trovino un accordo per impedire che il Paese sprofondi nel caos e nella guerra civile. Le famiglie del personale diplomatico americano a Kinshasa hanno ricevuto l’ordine di rientrare negli Stati Uniti, perché secondo il Dipartimento di Stato “si sta deteriorando la situazione per quanto riguarda la sicurezza”. “La data fatidica del 20 dicembre 2016, scadenza del mandato del Presidente Joseph Kabila, si avvicina a grandi passi e la tragedia del 19 settembre rischia di ripetersi” sottolinea una nota inviata all’Agenzia Fides dalle Rete Pace per il Congo. “Per evitarla - continua la nota - occorre trovare un avvicinamento tra le due posizioni. I seguenti punti potrebbero contribuirvi: L’organizzazione delle prossime elezioni presidenziali in un tempo ragionevole e il più vicino possibile alla data costituzionale che era stata prevista e che non è stata rispettata. In tutti i casi: non oltre ottobre - novembre 2017. L’identificazione di indicazioni chiare e precise sulle date di convocazione delle elezioni presidenziali, della giornata elettorale e dell’insediamento del nuovo Presidente della Repubblica eletto. Il rispetto del principio costituzionale che impedisce all’attuale Presidente della Repubblica di presentarsi come candidato alle prossime elezioni per un te rzo mandato presidenziale. L’intangibilità dell’articolo 220 della Costituzione che permette di assicurare che, anche nel periodo intermedio che intercorre tra la data della fine del mandato dell’attuale Presidente e la data dell’insediamento del nuovo Presidente eletto, non si procederà ad alcuna revisione costituzionale, né per via parlamentare, né per via referendaria. Una modifica costituzionale in tale periodo equivarrebbe a cambiare le regole quando il gioco è già iniziato. L’impegno, da parte del Governo, ad elaborare, secondo scadenze precise e continuative, un piano di finanziamento delle elezioni, a cominciare da quelle presidenziali, affinché la Commissione elettorale possa disporre di tutti i mezzi che le sono necessari”. (L.M.) (Agenzia Fides 1/10/2016) | |||
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AFRICA/EGITTO - Polemiche interne nel Movimento salafita per uno striscione di “benvenuto” in onore del Patriarca Tawadros | |||
Alessandria (Agenzia Fides) - Continuano da diversi giorni, in seno al movimento islamista salafita, polemiche e scontri a causa di uno striscione di benvenuto in onore del Patriarca copto ortodosso Tawadros, esposto da militanti salafiti locali in occasione della sua prima visita patriarcale alla città marittima di Marsa Matruh, situata 240 km a ovest di Alessandria d'Egitto. La visita patriarcale, realizzata per l'inaugurazione di una chiesa restaurata, si è svolta la scorsa settimana tra misure di sicurezza eccezionali. I salafiti locali hanno esposto uno striscione che rivolgeva un cortese benvenuto al Patriarca, che però non è stato gradito dai responsabili centrali del movimento islamista. Assel Abdel Majid, membro del Consiglio centrale salafita, ha accusato di “tradimento” gli autori dell'iniziativa di accoglienza, mentre lo sheickh Sameh Abdel-Hamid si è fatto portavoce della “rabbia” che starebbe montando tra i militanti di base per la “strumentalizzazione” della sigla salafita operata dal gruppo di Marsa Matruh. Gli autori del gesto hanno risposto rivendicando i buoni rapporti che esistono nella città tra copti e salafiti, e stigmatizzando le reazioni negative come sintomi della perdurante ostilità verso i copti da parte di molti dirigenti del movimento. Già in diverse occasioni del passato si sono manifestati contrasti e contraddizioni tra rappresentanti del movimento salafita riguardo all'atteggiamento da tenere nei confronti dei cristiani copti. Alcuni leader salafiti hanno più volte dato disposizione ai loro seguaci di non rivolgere messaggi di augurio ai cristiani in occasione delle festività del Natale e della Pasqua, bollando tali comportamenti di cortesia come una glorificazione della “religione degli infedeli”. Nel contempo, esponenti di punta del Partito salafita al-Nour, come Ashraf Tabet e Salah Abdul Maaboud, avevano già riconosciuto la legittimità di inserire candidati copti nelle proprie liste elettorali, in ottemperanza ai regolamenti vigenti. (GV) (Agenzia Fides 1/10/2016). | |||
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AFRICA/TANZANIA - “The Next Generation Program” per ridurre la malnutrizione nelle regioni di Simiyu e Ruvuma | |||
Dar Es Salaam (Agenzia Fides) - Il 5 ottobre si terrà a Dar Es Salaam, in Tanzania, “The Next Generation Program – Local Experiences, Global Impact”. Si tratta di un incontro sullo stato della nutrizione nel Paese durante il quale verrà presentato il progetto “The Next Generation Program: integrated Promotion of Nutrition, Growth and Development in Tanzania” che ha l’obiettivo di ridurre la malnutrizione del 17% nelle regioni di Simiyu e Ruvuma e trattare oltre 16.160 bambini che soffrono di malnutrizione acuta. Entro il 2019, anno di conclusione delle attività, l’obiettivo è di prevenire 77.300 casi di malnutrizione cronica e 1.870 decessi. “Basta davvero poco per garantire a una donna una gravidanza dignitosa ed è proprio per questo che utilizziamo le flipchart nella comunicazione con le future mamme”. E’ quanto si legge in un comunicato inviato dal CUAMM all’Agenzia Fides. “Una flipchart è un piccolo catalogo in lingua locale e immagini, dove vengono rappresentate e descritte tutte le buone pratiche e precauzioni da avere durante la gravidanza. Questo catalogo viene mostrato alle future mamme, che capita non sappiano leggere, per poterle guidare nel loro percorso verso il parto con più attenzione verso se stesse.” Il progetto punta anche a far cambiare le abitudini alimentari, spesso scorrette, delle mamme e a creare fiducia nei servizi sanitari. Questo programma è nato dentro al sistema sanitario tanzano fin dall’inizio e supporta distretti, comunità e strutture per il parto. Avviato nel dicembre 2015 vuole dimostrare, entro la fine del 2019, che la malnutrizione acuta e cronica possono essere affrontate nell’ambito del sistema sanitario tanzano, per ottenere migliori risultati a un costo minore. Per fare questo, il CUAMM sta lavorando alla creazione e alla formazione di una rete di Community Health Workers attivi nei villaggi, che visitino le donne incinte, i neonati e i bambini al di sotto dei cinque anni, per riconoscere e intervenire sui piccoli affetti da malnutrizione cronica e riferire al centro di salute quelli affetti da malnutrizione acuta. (AP) (1/10/2016 Agenzia Fides) | |||
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Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
sabato 1 ottobre 2016
Bollettino dell'Agenzia Fides, sabato 1 ottobre 2016
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