A setttant'anni dalla nascita, la storia dell'istituto salesiano
UDINE, 23 aprile (ore 13.30) - La nascita del Bearzi è frutto della passione per la carità di mons. Guglielmo Biasutti (nella foto), sacerdote che seppe affiancare l’opera di studioso di storia e teologia con il dono di sé ai poveri.
L’intuizione gli venne dopo aver celebrato nel 1932 la Messa del povero della San Vincenzo. Decise allora di affittare un magazzino in via Pola per farne un dormitorio per gli sbandati della città. Nacque così la piccola casa Federico Ozanam. Seguì l’acquisto di un terreno in via Planis dove trasferì la casa Ozanam, e poi, grazie all’aiuto della vedova Bearzi, della tenuta Mangilli, dove ristrutturò il primo edificio, «villa Maria», per i suoi sbandati (molti ex carcerati). Nel 1937 arrivarono i primi 4 ragazzi di strada: nessuno osò respingerli. Iniziò così il binomio Bearzi-giovani. Il 28 ottobre 1938 ci fu l’inaugurazione del «Rifugio G. Bearzi». I ragazzi erano 50, tutti poveri.
Don Biasutti sentiva di non poter farcela a gestire tutto. Inoltre, dopo la pubblicazione del suo scritto contro il razzismo («Ebrei e Cattolici in Italia») il regime fascista aveva iniziato una campagna contro di lui. Per questo affidò l’opera ai Salesiani, che arrivarono nel 1939.
Iniziarono subito i laboratori dei falegnami e dei calzolai. Nel 1958 i giovani ospitati erano 210; nello stesso anno fu inaugurato il nuovo padiglione Clotilde Cavazzini per meccanici e saldatori.
Nel 1961 fu inaugurata la nuova chiesa che sostituiva la precedente fatta erigere da mons. Biasutti e dedicata a «Gesù Carità», mentre nel 1963 fu avviata la Scuola Media Unificata. Nel 1964 fu inaugurato il Laboratorio elettromeccanici. Nel 1969 prese avvio il Centro Orientamento professionale.
Del 1977 è l’istituzione della parrocchia di San Giovanni Bosco, mentre nel 1983 iniziò l’attività dell’Oratorio, con la prima edizione dell’Estate Ragazzi. Importante il 1988, anno del centenario della morte di don Bosco, in cui venne organizzata la manifestazione «Città Giovani» con spettacoli, conferenze, ecc. e la partecipazione di Madre Teresa di Calcutta.
Nel 1995 prese avvio la «Casa Famiglia». Infine le ultime novità: nel 2001 l’apertura della Scuola elementare, nel 2007 dell’Istituto tecnico informatico.
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