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lunedì 12 maggio 2008

DALL'11 MAGGIO, GRANDE MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE


Illegio svela il mistero della Genesi versione testuale
In esposizione anche un disegno inedito attribuito a Michelangelo

ILLEGIO (9 maggio, ore 12.35) - Settanta opere da sedici paesi d’Europa racconteranno alla Casa delle esposizioni di Illegio il tema «Genesi, il mistero delle origini», nella grande mostra internazionale d’arte che sarà proposta anche quest’anno nel paese carnico dal Comitato nazionale di San Floriano, che ha sede presso la parrocchia di Tolmezzo.
L’esposizione, che sarà inaugurata domenica 11 maggio e resterà aperta fino al 5 ottobre, come le precedenti mostre internazionali (Floriano 2004, Mysterium 2005, Apocalisse 2007), porta nella montagna friulana firme d’importanza capitale nella storia dell’arte di tutti i tempi.

Le opere in mostra, dipinti, incisioni, oggetti di oreficeria, sarcofagi e codici, che spaziano dal III al XX secolo, «raccontano la vicenda dei sette giorni della Creazione – spiega don Alessio Geretti, coordinatore del Comitato scientifico e vicario parrocchiale di Tolmezzo e Illegio – del giardino delle origini, l’Eden, e della sua armonia perfetta, il dramma del peccato e le sue conseguenze e le prime esperienze che l’umanità fa della morte nella vicenda di Caino e Abele, ma anche la presenza di Adamo ed Eva nell’iconografia cristiana, per esempio nell’Annunciazione e nella Discesa agli inferi». La mostra «Genesi» gode del sostegno della presidenza del Consiglio dei ministri e del Pontificio consiglio per la cultura. Tra i partner sostenitori, il Comune di Tolmezzo, la Regione e la Provincia di Udine e numerosi privati.

La cerimonia di inaugurazione si terrà domenica 11 maggio alle ore 16 al teatro tenda di Illegio. Interverranno mons. Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia accademia delle scienze, l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, e il responsabile del servizio nazionale del Progetto culturale della Conferenza episcopale italiana, Vittorio Sozzi, oltre a mons. Angelo Zanello, presidente del Comitato di San Floriano e parroco di Tolmezzo, e a don Alessio Geretti curatore della mostra. I cori Tita Copetti, Zahre e Val Pesarina eseguiranno brani di musica sacra.
Nel percorso espositivo si potranno ammirare, tra le altre, opere di Andrea Pisano, Lorenzo di Credi, Albercht Dürer, Palma il Giovane, Jan Bruegel il Vecchio, Jacob Jordaens e bottega, Antonio Canova, William Blake, Auguste Rodin, Mauritius Cornelius Escher, insieme ad antiche icone russe e bizantine e a preziose testimonianze artistiche dell’età paleocristiana.

In mostra, inoltre, un ritrovamento eccezionale: un disegno inedito che lo studioso gesuita p. Heinrich Pfeiffer riconosce come opera di Michelangelo, risalente agli anni 1508- 1512, quando il maestro lavorava alla volta della Cappella Sistina in Vaticano, sotto il pontificato di Papa Giulio II. Sull’antico foglio, utilizzato almeno due volte dall’artista, è presente uno schizzo del primo progetto della volta stessa, con qualche studio delle figure da collocare nelle lunette e nello spazio tra queste; accanto, un secondo intervento di Michelangelo è dedicato allo studio del braccio di Adamo e della mano di Eva per alcune scene della volta. Il disegno, che verrà presentato per la prima volta ad Illegio, ha puntuali confronti con un analogo esemplare conservato al British Museum di Londra.

Le opere in mostra permetteranno, in definitiva, di rileggere le pagine della Sacra Scrittura che, attraverso immagini evocative, affrontano il tema della condizione umana e delle sue origini.

Nella foto: «Il peccato originale», olio su tela (1945-50) di Jacob Jordaens e atelier.

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